Magica Istanbul 3
La nostra meta per la nostra fuga di fine anno è Istanbul.
Il viaggio,già deciso con un pò d’anticipo,ci porterà a scoprire questa città,a detta di tutti affascinante,ricca di storia e di contraddizioni,a cavallo tra due continenti e non solo fisicamente.
Partiamo da Lamezia destinazione Malpensa e da li’ volo Alitalia per Istanbul.Abbiamo sfruttato per il volo le miglie premio del club Millemiglia. Durata complessiva 4 ore.
Ad Istanbul ci attendono una coppia di amici, due simpaticissimi ragazzi di Bari,conosciuti quest’estate durante il nostro viaggio in Malesia.
Dopo l’incontro,che mette subito d’allegria tutti,ci diamo da fare per cercare il modo di raggiungere l’albergo.Ci viene proposto subito da un addetto dell’aeroporto un minibus per noi 4,e l’agenzia che se ne occupa ci propone un forfait anche per il ritorno:120 lire turche.Alla luce delle esperienze successive è più conveniente il taxi! Arriviamo così al nostro albergo,l’Askoc,un quattro stelle situato nella zona antica,detta Sultanahmet.L’albergo lascia un po’ a desiderare,ma la posizione è strategica,nel cuore della città antica,con vista sul Bosforo.Dalla nostra stanza riusciamo ad ammirare la torre di Galata e tutta la parte moderna.La tariffa è 70 € a notte con colazione.
Per la prima sera rimaniamo in zona, anche perché stanchi e assaggiamo subito la cucina turca in un caratteristico locale dove è presente anche la signora che impasta il pane.
La mattina del 31 ci svegliamo presto, desiderosi di scoprire le bellezze artistiche di questa città,che come dicevo, sono tutte situate vicino l’albergo.
Prima tappa il palazzo del Topkapi: un’enorme palazzo che fu sede, per molti anni del sultano. Molto suggestivo l’harem ma a nostro avviso anche la stanza dei tesori e le cucine. All’interno del Topkapi e’ presente un ottimo ristorante ed anche un self service anche se non economici Seconda tappa la moschea blu: belle le ceramiche e molto imponente anche per via dei sei minareti.
Nel primo pomeriggio ci rechiamo presso il vicino centro informazioni per avere consigli su dove trascorrere la mezzanotte. A causa della guerra in corso contro i curdi e per paura di attacchi terroristici ci comunicano che non sono previsti né concerti, né fuochi d’artificio, inoltre ci consigliano di andare in piazza Nisantasi. Per raggiungere la parte moderna della città, ci serviamo di un comodissimo tram, che attraversato il ponte di Galata, ci lascia all’imbocco del Tunel, attraverso il quale, per mezzo di una funicolare, raggiungiamo Istiklal Caddesi, la via principale di Istanbul, ricca di negozi e locali notturni. La via è percorribile anche attraverso un vecchio tram stile San Francisco. La percorriamo a piedi, non senza esserci fermati per assaporare un ottimo tea alla mela, sino a raggiungere piazza Taksim. Da lì prendiamo un taxi, che ci porta nel quartiere di Nisantasi, zona molto elegante la cui via principale è piena di negozi di alta moda ed il made in Italy la fa da padrone. La piazza inizia lentamente a riempirsi e l’arrivo della televisione ci fa capire che siamo nel punto giusto. Troviamo un ristorante per il “cenone” e rimaniamo lì fino le 23.30. Raggiungiamo nuovamente la piazza, che a quel punto risulta essere gremita ed attendiamo trepidanti la mezzanotte. Successivamente torniamo a piazza Taksim e ripercorriamo in senso contrario Istiklal Caddesi, scambiandoci gli auguri con tutti i giovani turchi che festeggiano lungo la via. Non è stato certo come il capodanno di New York, ma andiamo comunque a letto contenti.
Il primo gennaio, iniziamo la giornata con la visita alla chiesa di Santa Sofia che fu per circa mille anni il più grande monumento religioso del mondo cristiano: merita un po’ del vostro tempo. All’uscita della chiesa incontriamo una guida che ci propone una crociera sul Bosforo per 15 lire a persona. Decidiamo di accodarci ad un folto gruppo di turisti. Il molo di partenza è vicino il bazar egiziano, lungo il Corno d’Oro. Il tour dura circa due ore, durante le quali riusciamo ad apprezzare meglio la parte moderna della città, costeggiando i quartieri di Besiktas, Ortakoy sino al ponte Bosforo con una piccola sosta nella parte asiatica della città. Il pomeriggio si conclude con un giro nel bazar delle spezie dove è possibile acquistare, non senza contrattare, ceramiche, spezie, pietre preziose e molti altri souvenir. Su consiglio di un giovane turco parlante un ottimo italiano, decidiamo di cenare nel quartiere di Ortakoy. Al contrario di quanto dettoci dal ragazzo, incontriamo poca gente, ma in compenso mangiamo dell’ottima carne e concludiamo la serata bevendo il solito tea alla mela, accompagnato dal caratteristico narghilé.
Il 2 gennaio al risveglio ci accoglie una piacevole sorpresa: nevica. Questo non ci impedisce di continuare la visita della città. La prima tappa della giornata sono le cisterne romane, un’opera davvero maestosa e sorprendente a cui segue la visita della moschea di Sokollu Mehmet Pasa, tra le più belle moschee di Istanbul, ricca di maioliche e, molto importante per la religione islamica, contenente frammenti di pietra nera. Il pomeriggio e’ all’insegna dello shopping, nel mercato coperto tra i più grandi del mondo: il gran bazar. Risulta essere un posto variopinto, dove è possibile trovare tutto l’artigianato locale. Un’esplosione di colori e di profumi.
Concludiamo la serata assistendo ad uno spettacolo di danze turche che, a nostro avviso risulta essere caro e molto turistico.
L’ultimo giorno, con la neve che cade copiosa, lo dedichiamo alla visita della parte moderna della città. Il palazzo Dolmabahce riusciamo a visitarlo solo esternamente perché giorno di chiusura, continuiamo a vagabondare per Istiklal Caddesi e le sue vie limitrofe, in particolare il mercato del pesce. Questa zona non annovera monumenti degni di nota. L’atmosfera sotto la neve è magica.
Dopo un ottimo pranzo ci rechiamo sulla torre di Galata, da dove è possibile ammirare uno stupendo panorama di tutta Istanbul, soprattutto della parte antica. L’ultima sera ci concediamo un momento di vero relax: l’hammam. Scegliamo il Cemberlitas (vicino al gran bazar) costruito nel 1584 è il più antico della città. Un’esperienza che consigliamo vivamente. Il mattino seguente si riparte. Abbiamo giusto il tempo di un giro al bazar egiziano, per gli ultimi acquisti.
Si conclude così la nostra breve avventura che ci ha regalato grandi emozioni come solo le città ricche di storia e cultura sanno dare.