Magia del deserto

Il 10° anniversario del Club Mille Miglia, con le sue offerte, ed i suoi sconti, ci fa sorgere l'idea di una vacanza. Il Museo del Cairo, è talmente bello, rivederlo è piacevole, è scegliamo l'Egitto. Comincia così lo scambio di e-mails, con varie agenzie, per trovare il miglio rapporto qualità-prezzo. Il giorno 1/11 si parte. Il Cairo ci...
Scritto da: Marika Punzo
magia del deserto
Partenza il: 01/11/2002
Ritorno il: 10/11/2002
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Il 10° anniversario del Club Mille Miglia, con le sue offerte, ed i suoi sconti, ci fa sorgere l’idea di una vacanza. Il Museo del Cairo, è talmente bello, rivederlo è piacevole, è scegliamo l’Egitto.

Comincia così lo scambio di e-mails, con varie agenzie, per trovare il miglio rapporto qualità-prezzo.

Il giorno 1/11 si parte.

Il Cairo ci accoglie con il suo traffico caotico, ed i suoi profumi.Una doccia e subito fuori. Il ns. Albergo è nella centrale Taalat Harb, la ricerca del ristorante è facile, ordinare Full(purea di fave, ta’amyya(frittelle di farina di ceci), Kebab, è di prammatica.

Una buona dormita, ci rimette in sesto, per affrontare la visita dello splendido Museo.

Il tesoro di Tutankhamonn, i suoi sarcofagi, la famosissima maschera d’oro, sono lì per essre ammirati da noi.

La sala delle mummie reali ha un fascino enormedovuto anche all’ambiente poco illuminato, ed al silenzio, segno di rispetto per i morti.

All’uscita con un taxi voliamo al Khan al Kalili, il mercato, e quindi alla Cittadella dove la AL TANNOURAA EGYPTIAN DANCE TROUPE, si esibisce nelle tradizionali d anze Sufi, dei Dervisci Malevi. Uno spettacolo bellissimo, conm danzatori bravissimi.

La domenica, in 4×4, iniziamo la parte più avventurosa del ns. Viaggio: Le Oasi occidentali, Baharyya, Dakhla, Farafra, Kharga ed il deserto Bianco.

La prima tappa è l’oasi di Baharyya, dove abbiamo una sorpresa che ci fa prendere un poco dal panico, si dormirà sotto le stelle…

Superato il primo choc,aiutiamo ad accendere il fuoco,a preparare la cena, per la verità ottima,- E’ già buio pesto, assieme ai nostri compagni di avventura facciamo qualche giochino di società, quelli proprio idioti, e poi ci infiliamo nei ns. Sacchio a pelo.

L’indomani in giro per l’Oasi, le sorgenti calde, vicino al centro di Bawiti, sono piacevoli, ma l’acqua è troppo calda(45°9 per immergerci – Il deserto nero formatosi per l’erosione causata dal vento, che ha cosparso il tutto di una leggerissima polvere nera, il deserto bianco., di una bellezza difficilmente descrivibile,, con rocce di candido calcare, le cui figure danno spazio alla fantasia, per vederci uccelli, cavalli, la sfinge…

Fissiamo quì il nostro campo, l’alba sarà uno spettacolo veramente stupendo.

Altra giornata in giro per fino all’Oasi di Dakhla, dove pernottiamo al campo dei beduini,passando per la Crystal Mountain, Mushrooms Rocks, British House…

E’ cominciato il Ramadan, la sera c’è festa al campo, per la fine della giornata di digiuno. Tutti attendono davanti alla tavola imbandita emanante odori da svenimento, che il sole tramonti, per iniziare a mangiare ed a bere.

Ci aspetta domani un’altra giornata nel deserto, l’ultima prima di rientrare al Cairo.

Al mattino cominciamo un lungo trekking in cammello che ci porterà ad una sorgente di acqua calda, immersa nel verde delle palme, dove ci tufferemo e dove poi faremo un magnifico barbecue.

Al ritorno un salto a Mut, dove stuoli di ragazzini ci accompagnano nella visita del villaggio. – Alla fine, distribuiamo caramelle, giochini delle uova ferrero, palloncini gonfiabili, tutta roba che ogni volta portiamo da casa, per la felicità dei bambini locali.

Il sole sta per tramontare quando rientriamo al campo. Ci mettiamo ancora in religioso silenzio, davanti alla tavola imbandita, anche noi attendiamo, per rispetto alla tradizione, che ilsole sia completamente sparito, per iniziare a mangiare.

10 ore di auto ci riporteranno al Cairo, dove riposiamo in un letto normale, prima di affrotare la gita di un giorno, ad Alessandria.

La città ci sorprende no poco,- Bei viali alberati, bei giardini, il palazzo dell’ex Re Faruk, con le “F” d’oro sulla facciata, immerso in uno splendido parco, qualche resto romano, le Catacombe di Kam-ash-Shukkafa,, ma sopratutto, un museo ben messo e ben tenuto Deludente il Forte Qaitbey, che si trova ove una volta siorgeva il famoso Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico.

Rientriamo molto tardi, per l’ultima nostra notte n terra di Egitto.

L’indomani c’è ancora tempo per una gita in vaporetto fino aMar Gergis, nel Cairo vecchio,per ammirare la Chiesa di S.Giorgio, la Chioesa di S.Maria e la Chiesa “Sospesa”, prima di andare in aeroporto, per il volo di rientro.

Un piacevole itinerario, in alternativa a quello “classico”, da noi già fatto in altra occasione.



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