Madrid… tre giorni pieni e grande soddisfazione
Partenza da Orio al Serio alle 8,45 con volo puntuale Ryanair per soli 30,00 € andata e ritorno.
Alle 10,40 si atterra a Barajas, l’immenso aeroporto di Madrid, ben 4 terminal. Il nostro è il numero 1 e dopo una lunga camminata seguendo sempre i cartelli verso la metro, posta al terminal 2, attraverso tappeti mobili e scale mobili arriviamo al piano più basso dove è situata la fermata. Nei pressi anche un punto informazione metro dove abbiamo acquistato l’Abuono Turistico per 3 giorni ad € 13,00 che permette tutte le corse su metro e bus compreso il sovrapprezzo che si deve pagare, € 1,00, per andare e venire dall’aeroporto, risparmiando quindi ulteriori soste per comprare i biglietti. Madrid, comunque, è percorribile benissimo a piedi ma per gli spostamenti veloci da un estremo all’altro è comodissima la metro. Nel nostro caso abbiamo sfruttato le corse tenendo conto degli orari delle cose da vedere in estremi opposti della città, per cui al costo singolo di ogni corsa di € 1,50 o del blocco di 10 corse ad € 9,30 abbiamo comunque risparmiato nei tre giorni.
Ritornando alla metro, con carrozze nuove e ben pulite (linea 8 rosa), arriviamo all’interscambio principale di Nuevo Ministerios dove poi ognuno sceglie la direzione secondo il proprio percorso.
Il nostro prevedeva come prima tappa lo stadio Bernabeu, visto la grande passione calcistica di Roby, che anche in questa città come prima a Barcellona non ha voluto perdere questo monumento mondiale. Io che non sono appassionata comunque l’ho visto volentieri e mi è sembrato molto simile al cugino baco. Un consiglio: noi avevamo prenotato i biglietti via internet come per Barcellona ma questa volta non conviene visto che il prezzo non cambia e comunque si devono ritirare presso uno sportello bancario Caixa con perdita di tempo e fatica per poter accedere alle macchinette automatiche. Quindi comprateli sul posto per € 16,00. Essendo martedì feriale, alle 12,00 circa non c’era quasi nessuno e tranquillamente, partendo dall’ingresso alla torre B abbiamo fatto da soli il tour seguendo le direzioni indicate dai vari cartelli partendo dall’alto dello stadio fino a bordo campo. All’uscita con la comoda metro vicinissima allo stadio (linea 10 blu) ci dirigiamo per il pranzo alla Piazza Santa Barbara (fermata Alonzo Martinez) al famoso “100 montaditos”, locale tipico e carinissimo sia all’interno che all’esterno della piazza solo pedonale. Ordiniamo direttamente compilando il foglio su ogni tavolo e portandolo al bancone dove si paga e si aspetta che il proprio nome venga chiamato per ritirare l’ordine. I prezzi convenientissimi. Anticipo che presso questa catena il mercoledì (e noi l’abbiamo sfruttato) tutti ma proprio tutti i prodotti, anche i più cari, vengono venduti a solo 1,00 € l’uno comprese le bevande, questo fa si che il locale sia strapieno e che si aspetti che un posto si liberi per accaparrarselo.
Tornando al nostro itinerario, che avevo già steso in grandi linee su carta in precedenza, ci incamminiamo verso Plaza de Colon per i consueti acquisti all’Hard Rock Cafè, posto in un lato della piazza ma visibile benissimo anche da lontano. Decidiamo di proseguire sempre a piedi verso il nostro hotel passando per Paseo Recoletas, Plaza Cibeles e la Gran Via.
Il nostro punto di riferimento per l’hotel è la Telefonica, grande palazzo con un orologio che la sera diventa rosso, essendo lo stesso situato proprio nella via che lo costeggia, Calle de Fuencarral, per un gran tratto zona pedonale.
E’ ancora presto e quindi lasciati gli zaini proseguiamo alla scoperta dei dintorni. Cogliendo l’opportunità che la visita al Prado ogni giorno dalle ore 18,00 è gratuita alle 17,30 siamo già in coda, abbastanza lunga, ma all’apertura viene velocemente smaltita. La chiusura è alle 20,00 ma per chi non è appassionato d’arte come noi, ma vuole solo vedere le grandi opere più conosciute 2 ore sono più che sufficienti. Ritirando l’opuscolo all’entrata è facile orientarsi fra le sale e scegliere cosa vedere. All’ingresso solito passaggio degli zaini al metal detector. Non sono permesse fotografie all’interno di tutto il museo. Uscendo ci dirigiamo lungo il Paseo del Prado fino alla tristemente famosa stazione Atocha, ricordata per la bomba alla metro, dove ci accoglie un giardino coperto e tanti negozi tutti all’interno di questo edificio da dove partono anche i treni diretti fuori città verso Toledo. La metro ci viene di nuovo comoda per riportaci in centro e sfruttare il menù pic nic offerto dalla catena Museo Jamon che per € 2,00 ci offre un panino grande, una lattina di coca e anche un frutto. Anche le varie brioches salate farcite comunque costano solo € 1,00.
Ci aspetta un sonno rigenerante per riprendere poi il giorno seguente le nostre tappe.
E’ mercoledì, giorno in cui consigliamo di rimanere per l’intera giornata visto le grandi opportunità che vengono offerte sugli ingressi gratuti ai cittadini UE (portare con se un documento di identità dimostrante il paese di origine).
Prima tappa la vicinissima Plaza del Sol che ci accoglie con un bellissimo sole ma ancora poca gente (alle 9,00 per i madrileni è ancora presto, quasi tutto apre alle 10,00). La colazione alla celebre pasticceria Malorquina già affollatissima ma da non perdere per le grandi e buone, anche se molto burrose, brioches e altri dolci. Acquistato un paio di dolci li mangiamo tranquillamente fuori al sole godendoci il panorama. Un altro consiglio, la piazza è grande e le cose principali sono poste il luoghi quasi nascosti per cui ponendoci davanti alla Malorquina alla nostra destra vi è il palazzo del Governo (con il famoso chilometro zero) e sul fondo della piazza un piedistallo non molto grosso con sopra l’orso che mangia il corbezzolo, il simbolo di Madrid. Senza quindi seguire itinerari è bello gironzolare fra le varie viuzze e piazze e ammirare i palazzi con la testa all’insù per cogliere i vari balconi, statue e decorazioni poste proprio alla sommità.
Ci portiamo all’estremità est della città, passando per Plaza Mayor e ritornando sulla Gran Via fino alla Plaza de Espana, con il monumento a Don Chiscotte e moltissimi mercatini di oggetti da regalo molto convenienti, fino a raggiungere il tempio de Debot, in stile egiziano visto che è stato dall’Egitto regalato a Madrid. L’ingresso è gratuito e all’interno è particolare essere nel tempio. Il parco che lo circonda è grande e suggestivo, e con pochi metri si arriva ai Jardines de Sabatini adiacenti il Palazzo Reale. Di nuovo in coda per l’ingresso gratuito dalle 15,00 per i cittadini UE. L’interno con la visita a percorso guidato da l’impressione di essere nel palazzo da favola, grandi saloni, quadri, arazzi, tende, ori e argento e quant’altro si possa immaginare… pensare che davvero i reali possono abitarlo… Anche l’esterno è magnifico con la grande piazza de l’Armeria. Proprio di fronte la cattedrale. Consiglio di proseguire un poco e prendere la via a destra che costeggia la cattedrale, in discesa, dove vi è l’ingresso alla cripta, suggestiva e merita.
Altro luogo con ingresso gratuito dalle 16,00 sempre agli UE, il Monastero dell’Incarnazione. Qui per poco più di un’ora si ha una visita guidata e spiegata, solo in spagnolo, di molte stanze e quadri presenti. Da fare se si ha un poco di tempo a disposizione altrimenti se non appassionati di arte si può evitare. La sera è dedicata alla visita dal Reina Sofia, gratuito dalle 19,00, e consiglio di essere almeno mezz’ora prima per evitare la coda. Come per il Prado una visita dei 5 piani con ascensore che permette soprattutto di vedere il Guernica di Picasso. Qui la metro torna comoda per la cena che essendo mercoledì ci porta di nuovo ai 100 montaditos con il prezzo speciale unico di 1 euro.
Per l’ultimo giorno avendo già visto quanto previsto, decidiamo di spostarci fuori verso la Plaza de Toros non senza prima fare una colazione alla famosa cioccolateria S. Jenes che ci propone cioccolata e churros (quasi difficile da trovare essendo una traversa piccola della via Preciados che parte da Porta del Sol. Buona la cioccolata ma il posto, molto caratteristico non sembra molto curato. Ritorniamo in centro e ci concediamo un giro… molto lungo… attraverso tutto il Parco del Ritiro, bello e tranquillo con vari angoli suggestivi. Usciamo e a piedi ritorniamo al centro per poterci dedicare all’ultimo shopping che ho trovato molto conveniente. L’ora di tornare in aeroporto è vicina e quindi con la preziosa metro raggiungiamo un ultima tappa, Plaza de Castilla per ammirare le due torri inclinate. Il terminal di riferimento è sempre il numero 1. Aereo di rientro alle 18,45 e arrivo a Bergamo alle 21,00. E’ quindi tempo di programmare il prossimo viaggio!
Alcuni consigli utili:
– fornitevi di scarpe comode perché Madrid è da vivere a piedi e non su un piano unico ma un continuo saliscendi essendo zona collinare
– in Plaza Sol per vedere il chilometro zero portarsi davanti al Governo (Portone) e davanti vicino ai pilastri con le catene, in terra, c’è la pietra che lo identifica
– non dimenticate di guardare le varie targhe delle vie poste agli angoli in alto delle strade fatti di piastrelle di ceramica decorate
– ricordarsi di guardare spesso in alto per non perdere tutte le meraviglie dei vari edifici
– se non si ha il buono turistico al rientro in metro verso l’aeroporto è necessario acquistare il supplemento perché al terminal metro vi è un blocco con tornelli che permette l’accesso solo inserendo il ticket (sono presenti distributori automatici nei pressi)
– programmare il viaggio se possibile avendo all’interno il mercoledì per sfruttare i gratis comunque presenti in alcuni luoghi anche sabato e domenica
– ritirare ai punti informazione una cartina dettagliata della città (inserita anche nell’abuono) per orientarsi o farsela spedire gratuitamente dal consolato spagnolo richiedendola via internet
– ogni ingresso prevede il passaggio degli zaini/borse al metal detector per cui non inserire negli stessi coltelli o materiale non ammesso
– guardare in internet i vari siti relativi ai monumenti e luoghi per avere maggiori informazioni prima di partire sugli orari, costi e consigli
L’elenco dei luoghi visitati:
– Stadio Santiago Bernabeu
– Torre Europa e Torre Picasso
– Plaza Colon: Hard Rock Cafè, Jardines Descrubimento, Biblioteca National (punto internet free)
– Plaza Alonzo Martinez: Plaza Santa Barbara (100 montaditos)
– Plaza Cibeles: Palacio Comunicaciones, museo naval, Banco de Espugna
– Puerta Alcola: parque Buen Retiro
– Museo del Prado e Centor de Arte Reina Sofia
– Estacion Atocha
– Plaza S. Ana e Plaza del Angel
– Congresso (deputati)
– Edificio Metropolis (all’incrocio fra via Alcalà e Gran Via)
– Plaza Rey: Casa de los Siete Chimenos
– Plaza Chueca
– Edificio telefonica
– Plaza Calao
– Plaza Espana: edificio Espana, Torre de Madrid, Senato
– Tempio Debod
– Palacio Real: Jardines Sabatini, Plaza Armeria
– Catedral Almudena
– Plaza de Oriente: Teatro real, Monastero Enacarnation
– Plaza S. Gines: Monastero Descalzos
– Plaza de Sol: Governo
– Plaza Mayor (punto internet free presso l’ufficio informazioni), Plaza San Miguel, Plaza Villa