Madrid tre giorni in famiglia

Madrid è una bella città, il viaggio vale la pena. Molto ordinata, organizzata, pulita. Ci sono tanti edifici grandi e interessanti, tenuti molto bene, i prezzi per dormire e mangiare sono convenienti.
Scritto da: viva europa
madrid tre giorni in famiglia
Partenza il: 04/04/2013
Ritorno il: 07/04/2013
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
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Madrid è una bella città, il viaggio vale la pena. Molto ordinata, organizzata, pulita. Ci sono tanti edifici grandi e interessanti, tenuti molto bene, i prezzi per dormire e mangiare sono convenienti. Tre giorni sono sufficienti per visitarla, infatti il centro della città è abbastanza piccolo, nel senso che si può girare anche tutto a piedi. La metropolitana è estesa e ben funzionante. I musei abbondano e in tre giorni non si riescono a visitarli tutti, molti di essi sono gratuiti dopo una certa ora, così come il Palazzo Reale. Tenete conto che Madrid si trova su un altopiano a quasi 700 metri di altitudine, quindi la temperatura può abbassarsi notevolmente.

Questi sono gli itinerari che abbiamo fatto, tenendo conto che comunque la zona centrale l’abbiamo frequentata tutti e 3 i giorni, anche di sera: Primo giorno: Palacio Real, Cattedrale de la Almudena. Secondo giorno: Stadio Bernabeu, Gran Via, Puerta del Sol, Plaza Mayor, Museo del Prado Terzo giorno: Plaza de Espana, Campo del Moro, Parque del Retiro, Stazione di Atocha, Museo Reina Sofia.

Ora passo al racconto dettagliato di questi 3 giorni a Madrid. Mi auguro che a qualcuno di voi possa servire come un specie di guida, quindi vi invito a stamparlo e a seguirlo passo-passo. Le attrazioni principali sono evidenziati a grassetto.

GIOVEDI’ 4 APRILE

Siamo in 6, due coppie con figli unici adolescenti. Partiamo da Orio al Serio con volo Ryanair delle 9.55, e puntuali arriviamo all’aeroporto di Madrid dove appena usciti dalle porte scorrevoli una simpatica e gentile signora addetta alla ricezione dei viaggiatori ci dà consigli su come raggiungere il centro, mostrandoci anche una mappa dove ci evidenzia a penna il percorso da fare a piedi per raggiungere il nostro hotel. Nello stesso punto, partono i bus Madrid Express di colore giallo che portano in centro. Partono circa ogni 15 minuti, il biglietto costa 5 euro e si paga a bordo. Ve lo consiglio rispetto alla metro perché si trovano proprio all’uscita e anche perché almeno si può osservare un pò di periferia di Madrid e rendersi conto che non è come le nostre metropoli intasate, lì il traffico scorre tranquillamente e non esistono i grandi anonimi palazzoni dormitorio. Dopo circa mezzora arriviamo in Piazza de Cibeles, molto bella, attorniata da edifici importanti, infatti come prima attrazione turistica osserviamo uno dei più bei palazzi di Madrid, cioè il Palacio de Comunicaciones, sede del Comune, in stile liberty e caratterizzato da guglie slanciate. Al centro della piazza c’è una bella fontana, la Fuente de Cibeles. Ci avviamo a piedi verso l’Hotel Armesto, che dista 15 minuti, e possiamo ammirare il Paseo del Prado, un bel viale alberato tenuto benissimo, ricco di prati e fiori. L’Hotel è consigliato, ottimo rapporto qualità/prezzo, wi-fi gratis. Si trova quasi di fronte il Congreso, cioè il Parlamento, quindi in posizione centrale e a due passi dal museo del Prado. In 10 minuti di cammino si arriva a Puerta del Sol. Per tre notti in camera tripla abbiamo pagato 150 euro in totale. Pulizia di buon livello e zona silenziosa, a parte la fatiscente scalinata con gradini in legno antico e consumato che a primo impatto può creare turbamento! Informandomi su internet, ho visto che il giovedì pomeriggio dopo le 17, si può visitare gratuitamente il Palazzo Reale. Quindi siamo in perfetto orario, abbiamo tutto il tempo, sono le 13,30 e ci avviamo verso il centro passando per Plaza S. Ana, una bella piazza che ospita il Teatro Espanol e una statua di Garcia Lorca. Invece di andare a Puerta del Sol, proseguiamo verso sud fino a Plaza Tirso de Molina dove c’è un market Lidl, ottimo per fare acquisti alimentari. Acquistiamo baguette, prosciutto, formaggio, frutta e yogurt e ce li mangiamo in piazza seduti su una panchina. Finita la sosta ristoratrice, ripartiamo e arriviamo al Palacio Real, manca ancora 1 ora per l’apertura gratuita e allora visitiamo la Cattedrale Maria de la Almudena che si trova proprio di fronte. Chiesa molto grande, facciata imponente, di stile neogotico. All’interno si nota un enorme altare dedicato alla Virgen e un grande organo a canne. E’ stata finita solo nel 1993, consacrata da Giovanni Paolo II. Facciamo le foto di rito davanti l’elegante cancellata del Palacio Real, proprio di fronte la Cattedrale, ma sono quasi le 17 e ci avviamo all’ingresso. Con una certa sorpresa ci accorgiamo che c’è una fila abbastanza lunga, in effetti l’ingresso gratuito è preferibile da molti, tuttavia scorre velocemente e dopo circa 20 minuti di coda entriamo. Non so perché, ma il personale consegna comunque i biglietti omaggio a tutti, chiedendo pure la nazione di provenienza. Prendiamo le audioguida al prezzo di 4 euro e iniziamo il percorso delle stanze reali, tutte molto lussuose, con decori artistici, dipinti, arazzi, stucchi, affreschi (bellissimi quelli del Tiepolo), ceramiche, mobili. Molto belli anche la Cappella Reale e l’Armeria. Il Palacio chiude alle 19, ma 2 ore sono sufficienti per visitarlo tutto. Tornando a ritroso verso l’Hotel ci addentriamo nelle vie più antiche della città, evitando quelle più affollate e turistiche perché lo faremo domani. Notiamo che Madrid è una città molto vicina a quelle dell’Europa del Nord, per ciò che riguarda la cura dei palazzi, la pulizia, il buon funzionamento dei mezzi pubblici, l’assenza di traffico automobilistico, il senso civico. Si respira un’atmosfera sobria e austera, fa anche decisamente freddo (6-7 C°), quindi sembra quasi di essere in Germania invece della Spagna, forse la vera Spagna si trova altrove? (In Andalusia?) Comunque la cosa non ci dispiace, anzi avvertiamo un ambiente sicuro e tranquillo. Come primo impatto, a parte il freddo, non c’è male. La stanchezza comincia a farsi sentire, facciamo la spesa in un market della catena Dia in Calle Toledo e lentamente con le buste della spesa, torniamo in Hotel dove consumiamo la cena. Oggi abbiamo fatto tutto a piedi e vi consiglio di farlo se la vostra visita si limita ad 1-2 giorni e solo al centro di Madrid che praticamente spazia tra il Palacio Real e il Museo del Prado.

VENERDI’ 5 APRILE

Stamane il tempo è minaccioso: nuvoloni, vento, pioggerellina, temperatura quasi vicino allo zero! La sensazione di trovarsi in Nord Europa è ancora più forte, comunque la cosa importante è che la pioggia non si trasformi in nubifragio. Infatti entriamo nel vicinissimo Starbucks coffee per la gioia dei ragazzi, (dicono che va di moda). Il tempo per fare la colazione e… la pioggia fortunatamente va via! Decidiamo di dedicare la mattinata al mitico Stadio Santiago Bernabeu. Proprio di fronte lo Starbucks in plaza Canovas de Castello, prendiamo il bus n. 27 che ci porta davanti lo stadio. Ci dividiamo: le mamme entrano nel grande centro commerciale che si trova nei pressi dello stadio, papà e figli al Bernabeu. La visita non è guidata, ma c’è un percorso ben descritto con una mappa che ci viene consegnata. La zona è bella, con grandi grattacieli moderni, tra cui la Torre Picasso, viali alberati. La visita dello stadio è gradevole, uno dei più grandi del mondo. Imponente la visuale dall’ultimo anello, visitiamo la sala stampa, gli spogliatoi, la tribuna vip e il museo del Real Madrid, dove sono esposti tutti i trofei, le scarpe e le magliette delle varie epoche, video touch screen interattivi, ci sediamo sulle panchine e c’è anche l’immancabile negozio dei prodotti ufficiali. Ho notato la presenza di tantissimi visitatori allo stadio, davvero un bel business! Dopo un’ora e mezza siamo di nuovo fuori, la compagnia si ricompone e mentre osserviamo verso nord le torri pendenti dette Torres Kio, prendiamo la metro per tornare in centro. Scendiamo nei pressi dell’Hard Rock Cafè, un altro luogo caro ai nostri ragazzi, dove acquistiamo le tipiche e mitiche (?) magliette. Sono circa le 15 e credo che per oggi abbiamo soddisfatto i desideri dei ragazzi, quindi ci dirigiamo verso la famosa Gran Via, una strada lunga e importante di Madrid ricca di splendidi ed eleganti edifici, tra i quali l’edificio Metropolis, il Banco de Espana, il Circolo de Bellas Artes, il grattacielo della Compania Telefonica, il Grassy. Arrivati a Callao, svoltiamo verso Calle Preciados, una bella e affollata via ricca di vetrine per sfociare in Puerta del Sol. Questa piazza è il cuore di Madrid, punto di ritrovo, di sera affollatissima e frequentata da artisti di strada. Qui c’è anche un monumento che rappresenta lo stemma della città, cioè El Oso y el Madrono (L’orso e il corbezzolo). Intanto il tempo migliora decisamente, abbiamo fame, nelle vicinanze troviamo il famoso Museo del Jamon, cioè un negozio pieno di prosciutti appesi che vende principalmente panini al prosciutto a solo 1 euro. Molto buoni, ve lo consiglio vivamente. Con il panino in mano, proseguiamo verso la famosa Plaza Mayor, il salotto di Madrid, un quadrilatero di palazzi, tra cui uno decorato in modo raffinato, e portici. Sono le 17, decidiamo di incamminarci verso il Museo del Prado, perché dalle 18 l’ingresso è gratuito. Chiude alle 20 e in effetti due ore non sono molte, ma sufficienti per ammirare i suoi dipinti più famosi e belli. In effetti secondo me, in genere, è meglio visitare più volte un museo, piuttosto che stare lì l’intera giornata, ho provato con il Louvre, ma ho constatato che poi ci si stanca e non si riesce ad apprezzare la grande varietà di opere. Questo museo non ha bisogno di descrizioni, è famosissimo, tra i più visitati al mondo, e insieme al Palacio Real, è il luogo principale di Madrid. Ci sono oltre 2000 capolavori, principalmente dipinti. Alle 20 puntualissimi il personale ci invita con fermezza ad uscire fuori, e andiamo dietro il museo per osservare un bella chiesa, San Jeronimo el Real. Qui si tengono i matrimoni dei reali. Proprio quando saliamo per visitarla ci accorgiamo che c’è in corso matrimonio, aspettiamo che escono per andare all’interno. Comunque gli sposi non sembrano essere dei reali! Sono le 20,30 e c’è ancora il sole, ci rendiamo conto che qui il tramonto è molto spostato in avanti rispetto all’Italia, considerando che siamo ancora al 5 aprile.

SABATO 6 APRILE

Oggi è una bella giornata siamo fortunati! Torniamo di nuovo allo Starbucks per la colazione, poi decidiamo di acquistare l’abbonamento giornaliero per i trasporti, chiamato abòno, che costa 8,40 euro a persona. Ci dirigiamo a piedi a Puerta del Sol e poi in metro scendiamo a Plaza de Espana. Anche qui ci sono grandi palazzi di una certa importanza storica, infatti l’Edificio Espana, alto 117 metri, è del 1953, la Torre di Madrid, 124 metri, è del 1959. Al centro della piazza c’è un bellissimo monumento a Cervantes con fontana ed aiuole. Da lì ci spostiamo verso il retro del Palacio Real per visitare i giardini reali, chiamati Campo del Moro, molto ben curati, dove è presente la Fuentes de las Conchas (la fontana della conchiglia) realizzata nel 1794. Ci sono anche laghetti con pesci, cigni, e un boschetto con presenza di pavoni e pappagalli. Riprendiamo la metro e scendiamo nelle vicinanze della chiesa di San Isidro, patrono della città. È in stile barocco e sono presenti alcune cappelle, tra cui una molto ricca e impreziosita di stucchi e decorazioni. Ancora in metro, scendiamo alla stazione Ventas per recarci a Plaza de Toros, la famosa arena delle corride costruita in mattoni rossi nel 1929. Sempre in metro torniamo in centro e ci rechiamo verso il Parque del Retiro, il più importante parco madrileno, molto esteso, ricco di viali alberati fiancheggiati da statue e monumenti, laghi, ruscelli, fontane, fiori, artisti di strada. Bello il Palacio de Cristal, un elegante padiglione di ferro e cristallo. Uscendo dal parco dal lato sud, ammiriamo il Ministero dell’agricoltura, un bell’edificio, e la Stazione di Atocha. E’ la più antica di Madrid (1851), progettata da Eiffel con struttura in vetro e ferro battuto. Al suo interno abbiamo visitato anche un giardino tropicale di 2000 mq. Di fronte alla stazione c’è il Museo Reina Sofia, dedicato all’arte moderna. Dopo le 19 l’ingresso è gratuito, infatti entriamo proprio a quest’ora. Personalmente non riesco ad apprezzare molto l’arte moderna, ma la curiosità di vedere dal vivo la Guernica di Picasso ci spinge comunque ad entrare. Per stasera abbiamo deciso di andare finalmente in un ristorante, infatti scegliamo uno vicino al nostro hotel. Leggiamo alcune targhe messe sulle pareti di edifici dove vissero Cervantes e De Vega ed entriamo nel Barril del las Letras, un ristorante abbastanza lussuoso e caro, dove mangiamo paella e pesce. Cibo di ottima qualità. Alle 22,30 torniamo in centro per vivere un pò di vita notturna madrilena, e poi è anche sabato. Notiamo che c’è una marea di gente in giro per le strade e piazze, artisti di strada e le metro sono piene di giovani. Verso mezzanotte entriamo nel famoso locale San Gynès, una cioccolateria presente dall’800 e meta di tanti nottambuli, infatti ordiniamo i churros con cioccolata calda. Ci rechiamo di nuovo verso Plaza de Cibeles per ammirare il meraviglioso Palacio de Comunicaciones, che di notte, illuminato da tante luci, diventa ancora più bello. Un vero spettacolo! Vediamo anche la famosa Puerta de Alcalà, un bell’arco di trionfo del ‘700 in stile neo classico. Il giorno seguente è dedicato solo al rientro, da plaza de Cibeles prendiamo il Madrid Express che ci porta in aeroporto e atterriamo a Roma Fiumicino con volo Easyjet.

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San Jeronimo el Real

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Palacio Real

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Estadio Santiago Bernabeu

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Palacio de Comunicaciones

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Plaza Mayor

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Museo del Prado

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Plaza de Espana

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Gran Via

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Torre Europa

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Plaza de Toros



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