Madrid tra cultura e cibo

Capodanno nella frizzante capitale spagnola, all'insegna dell'arte e della gastronomia!
Scritto da: Redeyes5
Partenza il: 31/12/2013
Ritorno il: 05/01/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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31 dicembre 2013

Partiamo dall’aeroporto Marconi di Bologna con un volo Ryanair a metà pomeriggio e dopo 2 ore e mezza circa siamo all’aeroporto Barajas di Madrid.

Dal terminal 2 dell’aeroporto è possibile già ritirare la Madrid Card, ma dato che sono circa le 20.00 del 31/12 è già chiuso e pertanto facciamo il biglietto della metro che con 9.80 € a persona ti porta dall’aeroporto a qualsiasi fermata della città, noi facciamo cambio al capolinea Nuevos Ministerios, prendiamo la linea blu e scendiamo a Plaza de Espana.

Appena usciamo dalla metro veniamo subito travolti dalla bellezza delle luminarie natalizie, nonostante Plaza de Espana non sia proprio uno dei luoghi più pittoreschi di Madrid, a parer mio, con quegli orrendi grattacieli grigi…

L’appartamento è poco distante, è piccolo ma carino e colorato! Neanche mezz’ora e siamo in strada, soprattutto a causa della fame, infatti ci ficchiamo subito nel primo posto che troviamo, una specie di ristorantino fast food, e impariamo la prima grossa lezione di Madrid: i camerieri sono lentissimi! A farti sedere, a prendere le ordinazioni e a portarti il conto…

Aspettando la mezzanotte decidiamo prendere la Gran Vìa e all’altezza di Plaza Callao svoltiamo per una delle vie interne, fino a Puerta del Sol: sono le 23 e Puerta del Sol è presa d’assalto non si riesce nemmeno ad arrivare all’inizio della piazza! Ciò nonostante decidiamo di procedere con la passeggiata, ritorniamo sulla Gran Vìa, meravigliosa con le luminarie e rimaniamo subito impressionati dagli elegantissimi edifici e palazzi madrileni!

Arriviamo fino al punto d’incontro tra la Gran Vìa e Calle Alcalà dove svetta l’edificio Metropolis.. illuminato è da togliere il fiato! Proseguendo, arriviamo fino a Plaza Cibeles, dove per i festeggiamenti del Capodanno l’Edificio delle Poste è stato appositamente addobbato e splende di luci rosse, azzurre e viola, mentre la fontana è color celeste.. uno spettacolo per gli occhi!

Sono quasi le 23.30 quindi torniamo indietro ma è ormai impossibile avvicinarsi alla piazza.. la confusione è tale che non riusciamo nemmeno a sentire i rintocchi della mezzanotte e le persone che, come da tradizione, hanno portato i chicchi d’uva da mangiare non riescono in realtà a consumarne nemmeno uno!

Rientriamo poco dopo perché siamo veramente cotti e così il Capodanno se n’è andato!

1° Gennaio 2014

Purtroppo da oggi il tempo non ci sarà più molto favorevole, sempre nuvoloso e spesso piovoso. L’1 gennaio, poi, è tutto chiuso.. perciò ci concentriamo sulla visita della città, almeno finchè non piove!

Come prima tappa Plaza de Oriente per ammirare dall’esterno i giardini Sabatini, il Palazzo Reale e la Cattedrale di Nuesta Senora di Almudena; a sinistra prendiamo Calle Mayor dove sulla sinistra incontriamo Plaza de la Villa con l’ Ayuntamiento, una piazza molto raccolta e intima, al contrario di quelle più conosciute!

Arriviamo fino a Plaza Mayor, con la stata equestre al centro e le decorazioni stupende che adornano i palazzi circostanti… proprio lì sotto ai portici, presso uno degli uffici del turismo, ritiriamo la Card che ci permette l’utilizzo illimitato dei mezzi pubblici e l’entrato allo stadio Santiago Bernabeu, per saltare la fila.

Ci perdiamo un po’ per i vicoli che da Plaza Mayor raggiungono Puerta del Sol e ci rendiamo conto che a Madrid non possiamo morire di fame: è pieno di ogni sorta di ristorantino!

Puerta del Sol di giorno non è così suggestiva come la sera prima, tutta addobbata di luminarie, ma è comunque una piazza molto ampia, circondata da bellissimi e signorili edifici, al centro la stata equestre imponente domina la piazza e a destra, la statua dell’orso con il corbezzolo, simbolo della città, come si vede anche nel pavimento davanti all’Ayuntamiento.

Decidiamo di prendere la Metro e scendere al Parco del Buen Ritiro… purtroppo inizia a piovigginare, ma il Parco è comunque molto suggestivo. Il noleggio delle barchette a remi è chiuso, ma a noi non interessava particolarmente.

Appena arrivati notiamo un grasso scoiattolo su un ramo intento a mangiare una ghianda: è enorme e non ha per nulla timore di noi!

Attraversiamo il parco e passiamo davanti al Palazzo di Velasquez, chiuso anch’esso, quindi lo ammiriamo solo all’esterno, al Palazzo di Cristallo fino ad arrivare dalla parte opposta per vedere la statua dell’Angelo caduto.

Sicuramente questo parco nella bella stagione è uno dei luoghi più carini della capitale spagnola, ma anche oggi con il tempo non proprio favorevole è pieno di madrileni che praticano ogni tipo di sport!

Usciamo dall’altra parte per visitare la Stazione di Atocha, dove all’interno è stato realizzato un giardino tropicale con tanto di palme rigogliose, piante grasse, tartarughe e pesci! Molto insolito!

Decidiamo di pranzare nel ristorantino della stazione, prendiamo una pizza, buona devo dire anche se piccola, e un petto di pollo con verdure e patatine fritte spendendo una ventina di euro!

Verso casa, decidiamo di provare anche l’esperienza della Teleferìca, nonostante al riguardo abbia sentito pareri molto discordanti, ma dato che abbiamo tempo… sotto una bella pioggia, raggiungiamo l’entrata dell’impianto: mi sembra tutto molto triste, il panorama che si vede dalla cabina è alquanto insulso, eccezion fatta per la vista sul palazzo reale, che comunque si ha anche da altre parti in città (gratis).

Quando arriviamo alla terrazza, restiamo molto delusi: la foschia copre tutto il paesaggio circostante pertanto non sono in grado di dire come possa essere il panorama!

La sera la trascorriamo in giro per il centro: ceniamo al Museo del Jamòn un posto molto turistico in calle Mayor, ma il cibo è abbastanza di qualità prendiamo un piatto misto di salumi spagnoli, tra cui il famoso jamòn iberìco e formaggi più insalata; i prezzi sono molto contenuti.

Dopo cena, ho prenotato da casa uno spettacolo di flamenco al Tablao Villa Rosa in Plaza Santa Ana; già la piazza è molto graziosa, con localini deliziosi e luci soffuse, ma il locale è spettacolare: tutto in legno intarsiato con maioliche decorate al muro e per fortuna ci mettono in un piccolo tavolo proprio di fronte al palcoscenico.

Lo spettacolo è durato circa 1 ora e un quarto, ballerini e cantante fantastici, davvero da provare se si viene a Madrid!

2 Gennaio 2014

Stamattina finalmente riapre tutto: colazione alla Mallorquina, in Puerta del Sol! Già da fuori arriva un profumino… Prendiamo 3 paste, un succo di pesca e un caffè, tutto molto buono e nemmeno poi così costoso, contando quanto è famoso!

Ci dirigiamo con la metro blu allo Stadio Santìago Bernabeu, abbiamo già il biglietto quindi non facciamo fila! Inutile dire che per gli appassionati di calcio è davvero una meta imprescindibile, bellissimo lo stadio, incredibile palmarès, visita davvero curata tra spogliatoi, tribune, salotti vip, sala stampa, panchina.

Infine un grandioso e fornitissimo negozio di merchandising, dove noi trascorriamo molto (troppo) tempo.

All’uscita decidiamo di fare un’altra fermata con la linea blu, Begona, per la visita al quartiere finanziario.

Purtroppo il tempo si inasprisce, tira un forte vento e piove quindi riusciamo a vedere i 4 grattacieli facendo delle foto abbastanza suggestive con le 4 torri immerse nella nebbia.. ma le Kio Towers le vediamo solo da lontano, decidiamo che non vale la pena avvicinarsi ancora di più dato il maltempo e l’orario.

Andiamo al Mercado San Miguel con l’intento di pranzare ma è davvero strapieno (sono passate le 14 ed è orario di pranzo per i madrileni) quindi dopo aver fatto un giro ripieghiamo su una trattoria lì dietro senza lode né infamia ma un po’ cara per i canoni della città, però abbiamo preso un fritto di calamari e polpo alla gallega, quindi ci può anche stare.

Dopo un po’ di riposo a casa decidiamo di andare al Reina Sofìa, prezzo d’entrata 8 euro a persona.

L’edificio è molto elegante e,cosa già nota a tutti, il pezzo forte del museo è GUERNICA di PICASSO.

Il quadro è sempre stato uno dei miei preferiti e quindi è un emozione poterlo avere davanti, purtroppo qui è proibito fotografare (in tutta la sala picasso) e la sicurezza è molto molto severa; ciò nonostante qualche scatto si riesce a rubare.

Per il resto, del museo mi hanno colpito molto i quadri di Salvador Dalì, ce ne sono diversi e tutti molto interessanti, comunque qui sostanzialmente qui troviamo arte moderna.

All’uscita è già sera, le strade sono illuminate e l’atmosfera è stupenda!

Questa sera decidiamo di cenare da LATERAL, una catena di locali specializzata nelle TAPAS; noi andiamo in quello a Plaza Santa Ana ma so che ce n’è un altro a Fuencarral. Dobbiamo aspettare una quarantina di minuti per sederci sono quasi le 10 e il locale è stracolmo, ma ne vale la pena!

I prezzi sono bassi, il locale molto bello e il cibo ottimo! Noi prendiamo: zuppa di cipolle (buonissima!), tempura di verdure, rabo de toro, spiedini di carne strabuoni, una specie di pizza con il pesto, un sushi con il jamòn al posto del pesce e tante altre cose… spendendo circa 35 euro in due col bere!

Usciamo molto soddisfatti e facciamo una passeggiata per la Gran Vìa per scattare qualche altra foto!

3 Gennaio 2014

Stamattina, solito tempaccio, ci mettiamo subito in fila per il convento de Las Descalzas Reales, un ordine di suore di clausura istituito nel 500 e tutt’oggi ancora attivo; da qualche anno è possibile visitare il convento in certi orari con visita guidata.

Alle 10 il monastero apre ai turisti per l’acquisto del biglietto nei diversi orari a seconda della lingua prescelta.

Noi decidiamo di andare col gruppo delle 12.30 in lingua italiana e pertanto abbiamo un buco libero di due ore e mezza. Ci precipitiamo al Teatro Reale, la visita guidata inizia alle 11 quindi ci stiamo pelo pelo!

Purtroppo la guida del Teatro non mi entusiasma, è in spagnolo, è un uomo un po’ anziano che bisbiglia e quindi, seppure conoscendo lo spagnolo, capisco nemmeno la metà.. comunque il Teatro in sé è davvero stupendo, sfarzoso, elegante e ricco di sale! Molto interessante la visita alle stanze sul retro, al ristorante e alla terrazza panoramica dove si ha una splendida vista su Plaza de Oriente e il Palazzo Reale.

Per me è assolutamente un must da vedere a Madrid!

Con una corsa arriviamo 5 minuti prima dell’inizio della visita del convento. Questa visita è per me significativa in quanto è molto raro vedere un convento di suore di clausura così ricco di affreschi (la sala iniziale con la scalinata vale da sola il prezzo del biglietto!), arazzi, dipinti, cappelle!

La guida è precisa, parla un ottimo italiano e tutto è estremamente interessante; la visita dura circa 50 minuti e la consiglio se si viene a Madrid!

Pranziamo nuovamente al Museo del Jamòn, questa volta paella… molto buona! Sempre a prezzi onesti!

Siamo stanchi, la pioggia è faticosa quindi andiamo a riposarci un po’ a casa, la prossima tappa è il tempio di Debod che è a 5 minuti da casa nostra! Ci andiamo verso le 16.30, per entrare c’è un po’ di fila in quanto il tempio è molto piccolo e si può entrare in gruppi. L’ingresso qui è gratuito !

All’interno sono presenti ancora dei geroglifici originali, oltre a ricostruzioni di come il tempio doveva essere nell’antichità e resti crollati di alcune parti del tempio stesso.

Dietro, una magnifica vista sulla città, sicuramente senza foschia sarebbe meglio, ma ci accontentiamo!

Cala la sera e con il buio il tempio, tutto illuminato, è estremamente raffinato e romantico…

Passiamo la serata nel quartiere di Malasana, molto spagnolo e ricco di ristorantini per tutti i gusti. Noi ci fermiamo in un locale, il PEZ GORDO, che serve tapas e racion.

Prendiamo le crocchette di patate e quelle di baccalà con birra, poi proviamo a prendere la morcilla (al tavolo vicino l’hanno presa e mi ispira..): consiste praticamente in un piattino di sanguinaccio con miele e pimientos, i peperoncini rossi da accompagnare a fettine di pane. Sapore deciso e insolito, però non male.

Camminando, camminando da Malasana arriviamo in Plaza Callao.. in Italia si dice che tutte le strade portano a Roma, beh qui tutte le strade portano verso il centro di Madrid e Puerta del Sol!

4 Gennaio 2014

Oggi doveva essere la giornata dedicata a Toledo, ma visto la gran quantità di cose da vedere ma soprattutto il tempo già da qualche giorno avevamo deciso di lasciar perdere e concentrarci meglio sulla città per poi magari tornare in un altro momento per visitare bene i dintorni di Madrid che meritano molto!

Stamattina, già a conoscenza delle lunghe file che si creano davanti al Palazzo Reale una mezz’ora prima dell’apertura, noi ci troviamo lì 40 minuti prima!

Dato che esce un barlume di sole, il mio compagno resta in fila, io invece vado a scattare foto a raffica al Palazzo, al Teatro e alla Piazza di Oriente!

Siamo nemmeno i decimi, ma in pochi minuti si crea una fila di centinaia di persone!! Ecco, il Palazzo Reale, credo sia proprio il monumento must di Madrid, non si può venire qui e non vederlo, è troppo bello! L’unico difetto è che qui è proibito fotografare in tutte le sale… un vera sofferenza!

La visita parte attraversando il cortile interno e a destra si trova la farmacia Reale: dentro un assortimento vastissimo di ampolle, alambicchi, fiale, bilance e tutto il necessario per creare medicine e rimedi per la famiglia reale; i vasi recano ancora le scritte del contenuto.. è molto curioso vedere cosa veniva usato per la preparazione delle medicine!

Dopo, inizia il palazzo reale vero e proprio di cui si può visitare una minima parte, ma comunque molto sufficiente a rendere l’idea. Già lo scalone iniziale completamente affrescato è una cosa da togliere il fiato… Le sale che mi sono rimaste più impresse sono il Salòn del Trono: una stanza completamente rivestita di velluto rosso e con soffitti affrescati d Tiepolo; la Sala di Porcellana, dove le mura sono adornate da tanti piccoli frammenti di porcellana assemblati tra loro e la Sala da pranzo di gala, elegantissima, con una tavolata ancora apparecchiata secondo usi dell’epoca… meraviglioso.

L’ultima parte, da non perdere assolutamente, è l’Armerìa Real, una vasta raccolta di tutto ciò che veniva usato in guerra: armature di ogni tipo, stendardi, scudi, spade… è tutto molto interessante!

Usciti dal Palazzo Reale (la visita richiede circa 2 – 3 ore di tempo) decidiamo di visitare la Cattedrale di Nuestra Senora de Almudena, tanto siamo un po’ in anticipo sulla tabella di marcia. Il biglietto costa 7 euro e consiste nella visita del Museo della Cattedrale, dove si narra la storia della Cattedrale, e dove sono raccolti molti oggetti ecclesiastici: dai vestiti ai gioielli, dalle lettere papali a tutto il necessario per celebrare la Santa Messa. Infine si raggiunge la cupola dove si ha una splendida visuale sulla città e poi si può scendere all’interno della Chiesa; la cosa che mi colpisce maggiormente è il soffitto tutto a intarsi colorati che risalta molto rispetto al bianco neutro delle colonne.

Pranziamo in una pizzeria al taglio e poi ci concediamo un paio d’ore di shopping sotto una pioggia torrenziale.. inzuppati fino alle ossa decidiamo di riscaldarci con una cioccolata con churros alla Chocolaterìa San Gìnes! A dispetto del suo nome famosissimo, i prezzi sono onestissimi, e la cioccolata buonissima! Se volete assaggiare questa specialità madrilena venite qui e non sbaglierete!

Dopo essere passati un’oretta a casa per asciugare scarpe e calze, ci rechiamo al Paseo del Prado: dato l’elevato costo del biglietto per il Prado, 14 euro a testa, decido che vale la pena vedere se possiamo entrare gratuitamente.. ogni museo ha l’orario di entrata gratis che solitamente coincide con le 2 ore prima della chiusura. Prima però, passiamo a comprare il biglietto per il Thyssen Bornemisza per la mattina seguente!

Lungo il Paseo passiamo nuovamente davanti alla Plaza de las Cibeles, che per me rimane uno dei luoghi più scenografici della città, la Fontana di Nettuno e poi infine arriviamo al Prado.

La coda per l’entrata gratuita si inzia a formare circa una mezz’ora prima, è lunghissima e si accalcheranno circa 200 persone!! Ma poi appena scattano le 18, si procede abbastanza bene tanto che in 10 minuti siamo dentro!

Il Museo del Prado è un po’ come il Louvre a Parigi o il British a Londra, è IL Museo per eccellenza della città.

Qui troviamo l’arte spagnola (e non) fino all’800, vederlo tutto vorrebbe dire starci un giorno intero, per cui occorre fare delle scelte: all’ingresso viene anche consegnato un depliant con le opere più significative segnalate dalla direzione del museo, quindi, volendo, si può seguire questa traccia.

Il quadro più ammirato qui è LAS MENINAS di Velasquez.. io lo ricordo come una delle prime opere che ho amato moltissimo e che mi hanno fatto appassionare all’arte.. dopo tutti i secoli trascorsi LAS MENINAS lascia ancora molti dubbi sul significato del quadro e dal vivo è davvero emozionante!

Troviamo molte opere di Velasquez, Goya (Saturno che divora i suoi figli, 3 maggio 1808, La Maya desnuda e la Maya Vestida), Caravaggio, Tiepolo, Tiziano, Raffaello… Alle 19.40 usciamo e finalmente ha smesso di piovere!

Stasera per la cena, optiamo per il quartiere La Latina, e in particolare andiamo nella via di Cava Baja, segnalata sulla guida per essere ricca di ristoranti.. e così è, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Noi ci abbuffiamo di tapas come al solito, poi facciamo una passeggiata tra le vie anche alla ricerca di qualche regalo per famiglia e amici.. ci ritroviamo in Plaza Mayor, bellissima di sera, tutta sfavillante di luci! Da lì torniamo verso casa a piedi, avendo una bellissima panoramica notturna di questa parte della città: Calle Mayor, Plaza de la Villa, la Cattedrale di Nuestra Senora de Almudena e il Palazzo Reale.

5 Gennaio 2014

Stamattina alle 10 in punto siamo davanti al Thyssen Bornemisza e siamo i primi ad entrare, avendo già acquistato il biglietto.

Questa è una collezione privata di un barone e si trovano opere molto diverse tra loro ordinate in senso cronologico: quindi partiamo da opere del 300 per arrivare fino alle avanguardie del 900. Passando per le sezioni forse più interessanti del museo: impressionismo, espressionismo, post espressionismo, cubismo, astrattismo, pop art, action painting.. I maestri dei capolavori che troviamo qui sono ad esempio Manet, Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Cezanne, Picasso, Braque, Chagall, Kandinsky, Van Gogh, Hopper, Mirò, Mondrian… ma tantissimi altri.

Qui non troviamo la grande opera che attira i turisti, la grande tela conosciuta, ma tante piccole opere minori di grandi maestri, tutti racchiusi in un unico museo. Il Thyssen per me è stato il migliore dei grandi musei di Madrid, forse perché mi ha sorpresa, all’inizio aveva addirittura pensato di non andarci.. nulla di più sbagliato!

Dopo il museo, l’idea era di recarsi alla metro Chamberì, una stazione “fantasma” trasformata in un museo perché ancora mantenuta come era originariamente negli anni 60.. ma il tempo scarseggia e noi dobbiamo prendere un aereo.. Sono soddisfatta di tutto ciò che abbiamo visitato, anche se la città ha ancora tanto da offrire.. ci ripromettiamo di tornare, se non altro per gli splendidi dintorni della capitale che non siamo riusciti a visitare!



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