Madrid, Segovia, San Lorenzo de El Escorial e Toledo

Alla scoperta della capitale spagnola e delle città vicine in un viaggio fai da te!
Scritto da: Shinya
madrid, segovia, san lorenzo de el escorial e toledo
Partenza il: 09/01/2014
Ritorno il: 14/01/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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09 Gennaio – Milano e Madrid

Sono volata a Madrid da Milano-Bergamo Orio Al Serio con un volo Ryanair. Ho raggiunto l’aeroporto di Milano-Bergamo con l’autobus dalla Stazione Centrale di Milano pagandolo a/r 5,00€ (anzichè 10,00€) perchè prenotato a Novembre con largo anticipo. Il volo è stato super economico nel costo (a/r 60,32€) e della durata di circa due ore. Arrivati a Madrid, al Terminal 1, abbiamo dovuto raggiungere la Metropolitana, che arriva appunto fin dentro a tutti e quattro i Terminal dell’aeroporto. L’aeroporto di Madrid è abbastanza grande, e dispersivo. Non ci sono delle indicazioni chiarissime, e bisogna camminare parecchio per raggiungere i Terminal o, appunto, la Metropolitana. Un’altra cosa che ci ha fatto perdere tempo sono state le macchinette automatiche della stazione che non accettano nè i Bancomat nè le carte da cinquanta euro, perciò munitevi di spicci. Ad ogni modo, abbiamo fatto il carnet da 10 corse (ne abbiamo fatto uno solo per entrambi perchè a Madrid accettano che tu ti passi il biglietto e lo si utilizzi in due, perchè comunque non ha valenza a minuti come da noi ma vale solo a ingresso) con supplemento per l’aeroporto (18,40€ – senza supplemento: 12,00€. Biglietto singolo: 1,50€. Solo supplemento per l’aeroporto: 3,00€ (questo vi conviene solo se avete un abbonamento). Corsa fino all’aeroporto dalla vostra stazione di partenza (si selezionano nelle macchinette automatiche): 5,00€. Esistono anche gli Abono Turistici da vari giorni e vari prezzi, ma questo dipende da come decidete di gestire la vostra vacanza. A noi non conveniva farlo e cambiando tre linee delle dodici di Madrid, abbiamo raggiunto la nostra fermata: Òpera (dove c’è, appunto, il Teatro Dell’Opera, decisamente non di bell’aspetto. Sembra un gigantesco pacco regalo piazzato lì senza fascino). La metropolitana di Madrid è terribile: è sviluppata per verticale, anzichè per orizzontale, perciò per spostarsi con essa bisogna fare un milione di cambi rendendo i viaggi di una scomodità assurda. Io apprezzo moltissimo camminare per le città che visito, ma la conformazione di tale metropolitana mi ha convinto ancor di più a non farne uso se non in casi strettamente necessari. A pochissimi passi dalla stazione della metropolitana, c’era il nostro Hostal Las Fuentes (che appunto è un Ostello, ma di certo non economico visto che per cinque notti abbiamo speso 103,05€ a testa. Ho speso molto meno a Budapest in un Hotel tre stelle, per dire…). Tutto sommato era carino, ma lo consiglio più che altro per la posizione, perchè da qui a piedi raggiungi qualunque luogo centrale di Madrid. In più è situato in una via centrale piena di negozi e ristoranti dove cenare. Il personale non sa una parola di inglese (ma questo l’ho constatato ovunque. Tu parli in inglese, o al massimo in italiano, e loro ti rispondono solo in spagnolo, anche dentro a grandi attrazioni o ai musei) e le camere venivano pulite in ora tarda del pomeriggio (quando tu potevi essere in camera a riposare prima della cena, per intenderci). Inoltre è capitato che abbiamo ritrovato i pigiami lanciati sopra al frigo-bar tutti acciaffati (noi li avevamo piegati e messi sotto i cuscini) e se non chiedevamo noi gli asciugamani puliti non ce li avevano neanche rimessi. Al che mi hanno detto che bastava mettere il cartellino “Do noi disturb” fuori e loro non avrebbero pulito. Okay, tanto andavamo in camera solo per dormire, quindi non è che la sporcavi e cose, e il letto so rifarmelo da sola, perciò la mattina dopo faccio come mi dicono. Un giorno è andata bene, quello dopo sono entrati comunque. Il che mi ha lasciato alquanto perplessa… ti dicono le cose e poi fanno come gli pare. E se io ero in camera, che ne so, a fare la doccia e loro entravano? Mi son arrabbiata moltissimo e l’ho fatto presente alla donna delle pulizie che però continuava a fare spallucce perchè, come detto, non spiccicano una parola d’inglese… ma suppongo che il tono lo abbia capito benissimo.

Ad ogni modo, dopo le solite brevi formalità, abbiamo cominciato a girovagare intorno all’Hotel, perchè comunque eravamo stanchi e non avevamo voglia di fare granchè… però, come dicevo, l’Hotel era vicino praticamente a tutto (si trova in una via che collega Calle Arenal e Calle Mayor, le due vie principali e più storiche) e la nostra prima meta è stato il Mercado De San Miguel: ha una struttura in ferro battuto molto bella, chiuso da vetrate, e al suo interno ci sono tutte botteghe di prodotti tipici e soprattutto di banchi con moltissimi stuzzichini per far assaggiare al turista i prodotti locali. Molto in voga era il Rotolo Del Re, una specie di ciambella gigante molto zuccherosa e candita. A mio gusto troppo stucchevole, ma al mio fidanzato è piaciuta molto. Si trova anche tagliata in due e con la panna montana in mezzo.

Usciti da lì, abbiamo raggiunto Plaza De La Villa, davvero carina, vi sorge il municipio. E’ in stile barocco madrileno (un tipico stile spagnolo fatto di pietra a vista e ferro battuto) e ha una curata aiuola nel cui centro sorge una statua.

Tornati indietro, passando sotto un arco, abbiamo raggiunto Plaza Mayor, la piazza principale di Madrid. E’ il luogo dove si sono svolti tutti i principali avvenimenti storici della città, e dove fu fatta la beatificazione pubblica del padrono di Madrid, San Isidoro Labrador. E’ famosa soprattutto per la Real Casa De La Panaderìa per i suoi pregevoli affreschi e i suoi 237 balconi in ferro, oltre alla Statua Equestre Di Filippo III che si trova proprio al centro della piazza. La mia impressione della piazza è stata di trovarmi a Torino. Squadrata, ordinata, ampia e con i portici, sembrava proprio di trovarsi nel capoluogo Piemontese! Ed esattamente come quelle di Torino, anche questa piazza non mi ha detto nulla di che. Molto più bella quella di Bruxelles, senza alcun dubbio! Proseguendo, abbiamo visitato l’Iglesia De San Ginés, una Chiesa carina tra le più antiche della città. Quando ci sono andata io conteneva anche un presepe di chiara fattezza madrilena che era davvero bello.

Quindi ci siamo spostati a Plaza De La Puerta Del Sol che è effettivamente il centro di Madrid, e lo si capisce dal quantitativo di gente che circola nel suo perimetro giorno e notte, a qualunque ora. Anche la fermata della Metropolitana, Sol, è la centrale delle linee della Metro di Madrid. Ad ogni modo, la piazza di per se è armoniosa e circondata di bei palazzi. L’attrazione principale e più rilevante è l’Oso Y Madroño (ovvero l’Orsa Con Il Corbezzolo), simbolo indiscusso di Madrid che ritroverete stampato e riportato praticamente ovunque. E’ una statua neanche tanto grande, tenuta molto bene, con cui è simpatico fare una foto. Nulla di più. Stanchi, abbiamo imboccato Calle Arenal e in circa cinque minuti di passeggiata siamo giunti al nostro Hotel…

10 Gennaio – Madrid

Il secondo giorno spagnolo è iniziato visitanto la Basílica de Nuestra Señora del Buen Consejo che è un bellissimo esempio di barocco madrileno e che ospita la tomba di San Isidoro, Patrono della città. Ad ogni modo è davvero carina, e ne vale la pena. Subito dopo abbiamo raggiunto l’Iglesia De San Andrés dove abbiamo potuto ammirare dei bellissimi marmi neri e rosso scuro abbelliti nella cupola da pitture verdi e giallo oro. Una chiesa davvero bella.

Camminando per altri pochi metri, siamo arrivati alla Basilica De San Francisco El Grande che ospita la quarta cupola più grande del Mondo (almeno così si dice…). E’ una bella e austera chiesa barocca con un interno rotondo (stile Pantheon a Roma, per intenderci) davvero d’impatto. Bella.

A questo punto, per concludere il giro delle quattro Chiese principali di Madrid, siamo arrivati alla Catedral De Nuestra Señora De La Almudena la, appunto, Cattedrale di Madrid. Sinceramente da fuori non gli davo un soldo di fiducia, ma dentro è davvero bellissima. Bianca, quasi accecante, ha dei soffitti decorati che sono uno spettacolo! Una delle più belle Cattedrali tardo-gotiche che io abbia mai visto! Consiglio assolutamente di entrare! Consiglio di entrare anche nella Cripta (2,00€. La chiamano “Offerta”, ma se non dai 2,00€ non ti fanno passare, perciò direi che è un Ingresso a Pagamento vero e proprio). Neoromanica, al suo interno ci sono oltre 400 colonne con ognuna un capitello diverso dall’altro e svariate cappelle. Un gioiello! Quindi, dopo aver visto dei maialini camminare liberi e tranquilli proprio davanti alla Cattedrale… Abbiamo raggiunto l’adiacente Plaza De Oriente (una grande piazza che collega la Cattedrale al Palazzo Reale. Una piazza anonima e tutt’altro che bella, sinceramente) e quindi il Palacio Real.

Madrid, Palacio Real

Il Palazzo Reale di Madrid è molto bello esteriormente, e anche dentro ha delle stanze che sono un vero gioiello, ma sinceramente la visita mi si è ampiamente guastata riguardo al fatto che dopo aver speso la bellezza di 11,00€ a testa e non aver ricevuto nemmeno una straccia di opuscolo illustrativo (se lo volevi dovevi comprare anche l’Auioguida con altri 3,00€), arrivata dentro scopro che non è possibile nemmeno fare le foto! Non potete capire quanto ci sono rimasta male! Una delusione! A saperlo, non sarei entrata! Una delusione!

Usciti, abbiamo attraversato Plaza De Espana, anche questa una piazza grande, più verde di quella di Plaza De Oriente, ma comunque non particolarmente bella, anche se forse è la più decente di Madrid.

A questo punto, abbiamo imboccato la famosa Gran Via, la via più in voga di Madrid, gigantesca strada piena di palazzi.

Lì abbiamo mangiato nel ristorante Tapas44 assaggiando una specie di panino ripieno di hamburger, patate, uovo e prosciutto, e un piatto di patate con prosciutto servito direttamente nel pentolino. Abbiamo mangiato metà piatto ciascuno, e devo dire che erano entrambi buoni! Il prezzo, comprensivo di servizio e due Coca-Cola, è stato di 14,40€. Sono stati anche molto veloci e cortesi, e il menù era sia in spagnolo che in inglese, con un grosso foglio pieno delle foto dei piatti descritti e contrassegnati da dei numeri identificativi. Comodissimo!

Dopo il pranzo, abbiamo continuato a passeggiare per tutta la Gran Via fino ad arrivare al Metropolis (dalla parte opposta rispetto a Plaza De Espana, ovvero da quell’altro capo della via, per intenderci), un particolare edificio che è fondamentalmente un albergo, ma ha una bella cupola con un grande angelo in cima. E’ diventato un pò il simbolo della Gran Via, e devo dire che è davvero un bellissimo palazzo!

Su una panchina lì di fronte, abbiamo assaggiato il famoso Churros, una specie di dolcetto che noi abbiamo assaggiato ripieno di crema e ricoperto di cioccolato (infatti di solito si usa intingerlo nella cioccolata calda). Onestramente? Una schifezza.

Camminando sempre in linea retta, abbiamo raggiunto Plaza De La Cibeles dove spicca senza dubbio il meraviglioso Palacio De Comunicaciones. Forse, uno dei più bei palazzi di Madrid.

A quel punto, ultima tappa della giornata: il Parque Del Buen Retiro, il più grande parco cittadino. E’ davvero gigantesco, e sinceramente ero stanca e con poca voglia di attraversarlo tutto, ma mi sono fatta una passeggiata e sono arrivata fino al laghetto, davvero carino. Sicuramente, più piacevole in estate dove ci sono molte aiuole che fioriscono, al contrario del periodo in cui ci sono andata io (inverno, appunto) che non ce n’erano.

11 Gennaio – Segovia e Madrid

La giornata è iniziata dirigendoci con la metro a Chamartin, una delle stazioni ferroviarie di Madrid. Da qui, abbiamo preso un treno veloce della compagnia Renfe che con 27 minuti spaccati e 20,50€ a/r ci ha portati fino a Segovia. Vi do un consiglio: i biglietti fateli prima, perchè alle casse c’è sempre molta fila, e inoltre state lì in anticipo perchè ad ogni ingresso ci sono delle porte sbarrate che puoi attraversare solo dopo che ti è stato autentificato il biglietto e che hai passato i controlli (soprattutto delle borse). Insomma, tipo in aeroporto! Quindi non è come qui da noi che arrivi all’ultimo e monti al volo… se arrivi all’ultimo lo perdi e ciao. Anche perchè comunque hai i posti assegnati con la carrozza assegnata, quindi puoi fare tutto con estrema calma senza doverti sbrigare per cercare un posto! Questa situazione si è ripetuta per tutti i viaggi che abbiamo fatto. Altra cosa riguarda il prezzo: sì, 20,50€ a/r per 27 minuti a tratta non sono pochi, ma con un treno regionale normale avremmo speso intorno ai 17,00€ a/r ma ci avremmo messo due ore! Quindi per 3,00€, fidatevi, è molto meglio un Renfe! Ad ogni modo, appena arrivati in stazione a Segovia, c’è un ufficio turistico che vi da una mappa gratuitamente e risponde a tutte le vostre domande. La principale è: come si arriva in centro visto che la stazione è a sette chilometri dalla città? Semplice: prendete l’autobus n°11 nel piazzale davanti alla stazione. Il biglietto si fa a bordo e costa 1,03€ a viaggio.

La prima cosa che vi troverete di fronte appena scesi, sarà l’Acueducto (che è anche il capolinea dell’autobus, quindi non potete sbagliarvi), un Acquedotto Romano che è una delle testimonianze meglio conservate della presenza dei Romani nella Penisola Iberica. E’ davvero imponente e mantenuto perfettamente, nonchè davvero lunghissimo! Si può quasi raggiungere la cima grazie a delle scale, ma la visione migliore si ha dal basso, da dove se ne può ammirare la magnificenza. Attraversando l’Acueducto, si arriva automaticamente in centro città. Passeggiare è molto piacevole, e ci sono negozi discreti… sinceramente mi sono piaciuti più quelli di Madrid, perchè più caratteristici. Ad ogni modo, passeggiando, si arriva all’Iglesia de San Martín, una bella chiesa, davvero molto antica (penso romanica), che è circondata da una grande e lineare piazza.

Da lì, la vedrete da lontano, spostatevi verso la Catedral De Nuestra Señora De La Asunción, ovvero la Cattedrale di Segovia. Affaccia su Plaza Mayor, la piazza principale della città, il suo cuore pulsante, però non è che sia una piazza proprio splendida… ha i soliti portici e bar, un baldacchino in ferro battuto al centro, ma mi è sembrata disordinata e sporca. Non mi è piaciuta granchè… Comunque, tornando a parlare della Cattedrale, (ingresso 3,00€) devo dire che è veramente meravigliosa. Fuori è stupenda, in stile gotico, e dentro è altrettanto bella (non quanto la Cattedrale di Madrid, ma ci siamo vicini). Unica cosa che non mi è piaciuta molto è il fatto che non ha una Navata centrale, ma solo due laterali. Quella che dovrebbe essere la Navata centrale è occupata sia a destra che a sinistra, nel mezzo, da grandi altari e pulpiti vari.

La cosa che più ho amato di Segovia (che è anche la città che mi è piaciuta un pochino di più, in questo viaggio), è stato l’Alcázar. Vi sembra il Castello delle Favole Disney, vero? Beh, effettivamente la Disney si è ispirata proprio alle sue forme per ricreare molti dei Castelli che vediamo nei loro Cartoni Animati! E come dargli torto? E’ di una bellezza sconvolgente. L’Alcázar è una fortezza (che è stata castello del re, ma anche accademia militare e prigione) che risale all’epoca araba (infatti sia a Segovia che a Toledo, di cui parleremo poi, l’influenza araba è molto forte nell’architettura cittadina e nell’aspetto stesso dei palazzi) e che è stata costruita in cima a uno sperone roccioso che domina tutta la vallata. L’ingresso è di 5,00€, se si vuole salire anche in cima alla torre (e io ve lo consiglio. Panorama favoloso!), si devono aggiungere 2,00€ (quindi un totale di 7,00€ a ingresso). Ad ogni modo, la fortezza è largamente visitabile, e con tutta libertà. Si entra in moltissime stanze in cui mi hanno colpito soprattutto i soffitti, perchè sono di una bellezza incredibile sia nei colori che nelle lavorazioni. Inoltre sono mostrate anche molte armature, sia dei cavalieri che dei cavalli, e molti mobili dell’epoca. C’è anche ovviamente tutto il reparto dedicato all’armeria, dove mostrano i cannoni e le varie armi dell’epoca.

Ovviamente vi consiglio di soffermarvi anche nell’ammirazione esterna dell’Alcázar, che è davvero bello e piacevole, col bel giardino esterno e la visione sulla vallata sottostante.

Salendo in cima alla Torre, invece si ha un panorama stupendo anche della città, e la vista migliore è quella sulla Cattedrale, da dove si può ammirare finalmente in tutto il suo insieme. Usciti da questa bellissima visita, ci siamo fatti una bella scarpinata e dopo circa un paio di chilometri di cammino (uscendo dalla fortezza, dovete andare sulla sinistra e seguire le mura, andando sempre dritti) siamo giunti in una spianata dove sorge l’Iglesia De La Vera Cruz (che purtroppo era chiusa, ma da fuori è rotonda e con un grande campanile, e sembrava molto bella, sicuramente antica) e da dove, ve lo posso assicurare, si gode una vista spettacolare dell’Alcázar! Non potete farvela sfuggire, perchè è sicuramente la vista migliore di tutte! Quidni abbiamo percorso la strada all’inverso (ed era tutta in salita! Una scarpinata che non vi dico…), abbiamo raggiunto l’Iglesia De San Esteban che purtroppo anche questa era chiusa. Da fuori era molto bella, con un altissimo campanile, ma avrebbe aperto troppo tardi e noi perdevamo il treno di ritorno per Madrid, perciò abbiamo dovuto rinunciarvi…

Siamo quindi tornati indietro fino alla stazione e poi a Madrid dove, approfittando dell’ora, abbiamo deciso di visitare il Museo Nacional Centro De Arte Reina Sofia che dalle 19:00 alle 21:00 ha ingresso gratuito. Ovviamente c’era un mucchio di gente, ma l’ingresso è stato veloce e anche se il Museo è molto grande, le cose che più ci interessavano siamo riusciti a vederle… ad ogni modo, questo Museo è incentrato tutto sull’arte moderna e contemporanea, soprattutto conserva un gioiello che ho sempre sognato di vedere dal vivo: Guernica di Pablo Picasso. Ovviamente, le sale dove ci sono le opere di Picasso sono le uniche in cui non si possono fare le foto… ve lo devo specificare? Comunque mi ha davvero emozionato vedere quel quadro dal vivo, e sono stata lì imbambolata un bel pezzo a fissarlo incantata. E’ un’opera straordinaria, e averla vista dal vivo è stata un’emozione unica! Stanchi della giornata e consapevoli che il giorno dopo ci saremmo dovuti alzare presto, siamo rientrati in Hotel e praticamente collassati sul letto!

12 Gennaio – San Lorenzo El Escorial e Madrid

La giornata è iniziata raggiungendo con la metro la stazione di Moncloa dove c’è anche la stazione centrale degli autobus. La corsa in autobus fino a San Lorenzo El Escorial (di circa 50 minuti) costa 4,20€ e si ferma a circa 200 metri dal Monasterio De San Lorenzo El Escorial.

Abbiamo deciso di visitare questo Monastero perchè è un sito molto importante della Spagna e perchè la Guida in mio possesso (la Pocket della Lonely Planet) ne parlava assai bene. Beh… che dire? L’ingresso è uno sproposito (10,00€) per vedere si e no quattro stanze di cui le uniche belle erano quelle riservate alla tumulazione dei regnanti. E la Chiesa… forse era bella, ma chi può dirlo? C’era la funzione e non ti facevano entrare. Ah! Ve l’ho detto che non si potevano fare foto? No? Beh, questo è. Inaccettabile. Oltretutto che è gestito malissimo! Ti fanno entrare da una parte ma esci da un’altra e se lasci le cose in deposito (a noi ci hanno fatto lasciare lo zaino col cavalletto della macchina fotografica dentro) devi praticamente rifarti tutto il percorso al contrario per tornare a prenderle! Me ne sono andata con un pessimo umore e con molta voglia di andarmene in fretta. A piedi abbiamo raggiunto la stazione ferroviaria (perchè l’autobus mi ha distrutta psicologicamente causa tornanti all’andata) e con 4,00€ siamo tornati a Madrid.

Dopo un velocissimo pranzo, passando davanti al Caixa Forum (un divertente palazzo con un giardino verticale che è davvero particolare, ma onestamente non mi ha molto colpito!) ci siamo messi in fila per visitare (anche questa volta gratuitamente, dalle 17:00 alle 19:00) il Museo Del Prado.

Qui, le foto non è possibile farle da nessuna parte, ed è una cosa inaccettabile. Okay senza flash, sono la prima a non usarlo mai perchè potrebbe procurare qualunque tipo di fastidio alle opere, ma niente foto non esiste. E’ come se al Musée Du Louvre a Parigi non ti facessero fare le foto, tanto meno alla Gioconda di Leonardo Da Vinci! Massù, sa che rivolta! E oltretutto che è una perdita inaccettabile, perchè le opere conservate al Museo Del Prado sono di un’importanza storica inestimabile, soprattutto le Pitture Nere di Goya. E vogliamo parlare delle opere di El Greco, di Tiziano, di Raffaello, di Caravaggio e di tutti i Pittori Fiamminghi? Un vero, vero peccato! Comunque vi do un suggerimento: fate un piano d’attacco. Prendete la bochure del Museo e segnatevi le stanze che volete vedere (o meglio, le opere. Poi individuate le stanze dove sono e segnatevele. Tanto dietro alla brochure ci sono le immagini delle opere principali) e fatevi mentalmente un percorso, perchè il Museo ha tre piani, una conformazione con subito assimilabile e facilmente girabile ed è obbiettivamente impossibile vedere tutto in un’ora e mezza. Al massimo in un giorno e mezzo! Questo, ad esempio, è il mio incasinatissimo piano d’attacco.

Usciti, abbiamo visitato l’Iglesia De San Jerónimo El Real che, abbiamo scoperto, apre solo da dopo le 19:30, quindi abbiamo aspettato qualche minuto e siamo entrati, visitando questa bella Chiesa che si trova proprio esattamente dietro al Museo Del Prado e che è sempre stata la Chiesa più amata dai Reali di Spagna.

13 Gennaio – Toledo e Madrid

La giornata è iniziata con la partenza dalla stazione di Atocha con la stessa identica trafila per andare a Segovia, ma stavolta diretti a Toledo. Il viaggio è durato 28 minuti ed è costato 20,30€ a/r. Prima però ci siamo fermati a fare colazione del Bar La Pausa che vi sconsiglio vivamente! Due croissant e due cappuccini: 6,60€. In più, il mio croissant era stato riscaldato e sapeva di toast sbruciacchiato. Oltre al fatto che in entrambi i cappuccini avevano messo la Cannella! Immaginabile! Davvero 6,60€ sprecate!

Appena arrivati a Toledo, la prima cosa che ci ha colpito è stato sicuramente la Stazione stessa, che è un esempio bellissima di architettura araba, con vetri coloratissimi, ferro battutto e le mattonelle colorate e lavorate, disegnate ognuna diversa dall’altra. Davvero, davvero bellissima!

Da lì, si raggiunge il centro a piedi in poco tempo, e la prima cosa che si nota è l’Alcázar. E’ esattamente come quello di Segovia, solo che al contrario dell’altro è uno stile completamente diverso e somiglia moltissimo al Castello di Bratislava! Comunque… la fortezza in questo caso non è visitabile, se non per vedere il Museo Militare che sorge al suo interno. Noi abbiamo preferito non entrare. Risalendo le mura, si arriva a Plaza Zocodover, la piazza principale, che è anche questa niente di speciale, come quella di Segovia. Un pò confusionaria e sporca, ma più raccolta.

La prima cosa che abbiamo fatto è stato prenotare un giro con il Toledo Train Vision che abbiamo pagato 5,10€ e ci hanno fornito anche gli auricolari gratuitamente. Tale trenino ti porta per 45 minuti in giro per la città e grazie agli auricolari, allacciati al treno, si sente una bella spiegazione di tutta la città e della sua storia, nonchè delle attrazioni principali (l’unica e sola che parlasse in italiano in tutta la Spagna, precisiamo). L’esperienza è stata davvero piacevole e la sosta di una decina di minuti in cima al monte di fronte alla città, dove ti permettono di fare le foto panoramiche, è stata spettacolare. La consiglio a tutti, soprattutto se avete tempo di farla magari al tramonto… immaginate che vista a quell’ora? Stupendo! Assolutamente un’esperienza da fare perchè davvero graziosa!

Passeggiando per le vie centrali, siamo giunti fino alla Catedral Primada De Santa María il cui ingresso è assolutamente vergognoso: 8,00€. Oltre al fatto che trovo inaccettabile pagare per entrare in qualunque luogo di culto che si rispetti, posso capire 2,00€ o 3,00€… ma 8,00€? E’ davvero troppo! Oltretutto che non vale neanche il prezzo, perchè onestamente è la più brutta delle tre Cattedrali Spagnole viste in questo viaggio e anche se l’interno è molto ricco, non vale comunque il prezzo esagerato! Ci siamo quindi spostati per visitare l’Iglesia De Santo Tomé che conserva un famosissimo affredo di El Greco e che è a pagamento (2,50€). Qui non si possono fare foto, ed è assurdo seriamente… posso capire che non si vuol far fotografare l’affresco… ma la Chiesa? Oltretutto che non è neanche questa bellezza sconvolgente… assurdo! La visita che però mi ha lasciato più basita in assoluto, è stata quella alla Mezquita Del Cristo De La Luz (ovvero la Moschea Del Cristo Della Luce) che ti fanno pagare anche qui 2,50€ per vedere… niente! Un bel niente, preciserei! Bello il panorama, per carità, ma poi? La Moschea era praticamente chiusa, si vedeva solo il colonnato interno e gli affreschi sono ormai praticamente andati, perciò impossibili da ammirare. Quindi mi chiedo: cos’ho pagato, esattamente? Devo ancora riuscire a darmi una risposta… e pensare che persino l’Ufficio Turistico ce l’aveva consigliata! Ma su che basi? Sinceramente vi consiglio di risparmiare i soldi!

Avendo terminato il tempo a nostra disposizione, ci siamo riavviati verso la Stazione, ma prima ci siamo fermati in Plaza Zocodover dove, nella Pasticceria Santo Tomè abbiamo ascuistato dei dolcetti in Marzapane che sono la specialità del luogo. Io ne ho assaggiato solo uno, e il Marzapane non rientra nei miei gusti… ma erano comunque biscotti molto semplici, in tutto quattro, che abbiamo pagato 4,60€. Vi consiglio di acquistare qualcosa per provare, ma a me il Marzapane non è piaciuto! Quindi abbiamo rifatto la strada al contrario e siamo tornati alla Stazione, e poi di nuovo a Madrid…

14 Gennaio – Madrid e Milano

Sveglia praticamente all’alba, con la Metro abbiamo di nuovo raggiunto l’Aeroporto al Terminal 1 per il nostro volo. Essendo però presto e non avendo avuto la possibilità di mangiare, ci siamo fermati a fare colazione in uno dei Bar dell’Aeroporto (non mi ricordo il nome, mi dispiace! Comunque è quello davanti al Gate D41) e con 11,40€ di spesa abbiamo mangiato due croissant rifatti da quattro giorni e due cappuccini annacquati. Assurdo veramente! Il volo comunque è stato puntuale e tranquillo, e in due ore eravamo di nuovo a Milano-Bergamo… Nel tragitto di ritorno ho avuto modo di tirare le somme di questa vacanza che, l’avrete capito leggendo, non mi ha entusiasmato. Ho sempre avuto una pessima idea della Spagna, e dopo aver visitato Barcellona nel 2010 avevo deciso di non tornarci più. Nel 2014 ho voluto dargli un’altra possibilità, ma sono rimasta delle stesse idee di allora, perciò credo che non ci metterò più piede… certo, mai dire mai nella vita, ma per ora, di sicuro non mi vedrà presto! Puntiamo a qualche altra meta, ce ne sono infinite che voglio vedere, e ce la metterò tutta per raggiungerle!

Alla prossima, sperando di essere stata utile!



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