Madrid, paradiso dell’arte

Tre giorni tra i musei e l'arte della capitale spagnola
Scritto da: ippolita
madrid, paradiso dell'arte
Partenza il: 06/11/2012
Ritorno il: 10/11/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Madrid, meta dimenticata dai vari tour operator che propongono viaggi organizzati nelle varie città europee, ma non in questa. Ma per chi è abituato a viaggiare per conto proprio non è un problema. Noi siamo partiti da Bergamo con Rainair ed abbiamo prenotato un albergo nel centro di Madrid: Hiotel Ganivet, situato in Calle di Toledo a due passi dal metro e non troppo lontano dalla Piazza Major. Per chi ama camminare si può benissimo visitare la città a piedi col vantaggio di poter scoprire vie, piazze, palazzi di questa bellissima città.

primo giorno

Siamo andati a Palazzo Reale poichè il mercoledì mattina vi è il cambio della guardia. Sembra più che altro una parata miltare per i caroselli dei soldati a cavallo e la quantità di soldati con storiche uniformi. Spettacolo suggestivo anche se è difficile vederlo bene per la folla che si accalca, conviene fare la coda e guardarlo dall’interno dl cortile d’onore. Al pomeriggio abbiamo visitato l’interno del palazzo reale, l’ingresso era gratis, ma consiglio di prendere la cuffia a pagamento (4 euro) con la spiegazione in italiano di tutte le sale. Ho visto di recente il Quirinale, ma devo dire che il Palazzo di Madrid lo batte per maestosità e imponenza della struttura architettonica e per la magnificenza delle sale. Tappa obbligata sono i musei.

secondo giorno

Siamo andatri al Prado, l’ingresso per gli ultasessantacinquenni costa la metà (sei euro invece di 12), ma bisogna chiederlo e presentare un documento a differenza che in Italia ove ti offrono lo sconto di uno o due euro facendoti l’esame finestra dell’età. Anche qui conviene prendere la cuffia con le spiegazioni nella tua lingua dei vari quadri. Museo ricchissimi richiede parecchio tempo per poterlo gustare veramente. L’interesse non è solo artistico, ma anche storico e sociale poiche, tramite le dettagliate spiegazioni dell’auricolare si può cogliere lo spirito della società del tempo per quanto riguarda la vita di tutti i giorni e anche la condizione della donna sempre ritratta nuda perchè così piaceva al ricco committente (ma forse su questo non è cambiato molto). Poi siamo andati a vedere il museo Thissen. All’ingresso campeggiano due enormi quadri che ritraggono il re e la regina attuali, molto imbelliti e maestosi. Anche questo museo è ricchissimno di opere anche moderne… impossibile vederle tutte… soprattutto dopo aver visto il Prado abbiamo accusato un po’ di stanchezza, e forse alcuni sintomi della sindrome di Sthendal. Tre giorni sono pochi per vedre Madrid poichè ogni museo richiederebbe un’intera giornata per poterlo gustare veramente senza stancarsi troppo.

terzo giorno

Il terzo giorno in programma il Tour orginazzato di mezza giornata a Toledo: ne è valsa la pena. Nel pomeriggio avremmo dovuto vedere il Museo Regina Sofia, anch’esso importantissimo, e contenente il famoso Guernica di Picasso, ma purtroppo il 9 novembre non si sa perché tutti i musei erano chiusi. Delusi abbiamo ripiegato visitando la stazione di Atocha, lì vicino, con le sue tartarughe e la riproduzione di una foresta tropicale.

Quello dei musei chiusi è un problema che ci è capitato ancora. Sarebbe opportuno che le varie agenzie d’informazioni turistiche mettessero in evidenza anche i giorni di chiusura che, comunque, sono un vero danno per chi rimane in città pochi giorni. Capisco il periodo di Natale e Capodanno, ma un giorno qualsiasi (9 novembre) è inaspettato per molti, eppure nessuno ci ha avvisato, né con cartelli e né l’ente del turismo… da noi contattato all’arrivo in Piazza Major.

Nel complesso, Madrid mi è parsa una città molto bella da un punto di vista architettonico, ma non molto pulita. Ci sono tanti negozietti piccoli molto vecchi che ricordano quelli che c’erano da noi una volta e che ora sono stati spazzati via dalle grandi catrene di negozi e supermercati. Infine, non ho visto negozi con grandi firme. Vi è una gran quantità di ristoranti, si può mangiare a buon mercato, più che in Italia. Consiglio la catena di Musei del Jamon, il prosciutto è ottimo.

In conclusione… bisognerebbe tornare per vedere tuttio ciò che per mancanza di tempo non ho visto e, magari, fare tour nelle città vicine come Salamanca, Avila e Toledo.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche