Madrid in un weekend, si può?
Sì, se hai voglia di camminare e sei ben organzzato!
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Scoprire Madrid in 3 giorni è possibile? Beh, certamente le cose da fare sono moltissime ma si può quanto meno iniziare ad avere un’idea ed a conoscere le zone e le attrattive principali se si è ben organizzati. Con questo resoconto voglio ringraziare il sito “Turisti per caso” per le preziose informazioni che ho attinto prima del viaggio e condividere con tutti la mia esperienza personale dandovi alcuni consigli Partiamo venerdì 25/6 in 2 dall’aeroporto di “Milano” Orio al Serio con il volo Ryan Air delle 8.40, prenotato ad aprile ad un costo totale per 2 persone (bagaglio da stiva e tasse amministrative incluse) di € 60,00. Il volo parte con 30 minuti di ritardo ed è una continua vendita di alimentari, sigarette, profumi gratta e vinci ecc. Ecc., tuttavia visto il costo contenuto si può sopportare volentieri. Arriviamo alle 11.30 al terminal 1 dell’enorme aeroporto di Madrid Barajas (ha ben 4 terminal) e ci dirigiamo a piedi verso il ben segnalato terminal 2 nel quale è situata la comoda metropolitana di Madrid tramite la quale è possibile raggiungere praticamente ogni zona della città (http://www.metromadrid.es). All’ingresso sono disponibili utili mappe gratuite della metro tramite la quale è possibile orientarsi senza fatica nell’intricato groviglio di linee. Il biglietto dall’aeroporto al centro città costa € 2,00, mentre il biglietto singolo “urbano” costa € 1,00 (utile il carnet da 10 viaggi ad € 9,00). In 30 minuti, dopo il cambio di 2 linee arriviamo alla nostra fermata: “Sevilla” sulla linea rossa in pieno centro cittadino e da qui in 3 minuti a pedi raggiungiamo il nostro alloggio, l’Hostal Reconquista (http://www.hostalreconquista.com/) in calle Zorrilla. Non posso che consigliare questo alloggio, situato a 5 minuti a piedi dalla Puerta del Sol ed a 5 minuti dal Paseo del Prado con i più celebri musei di Madrid. Costo di una camera matrimoniale con bagno privato € 51,00 al giorno, economico e comodissimo con libero accesso a qualunque ora del giorno e della notte. Subito ci mettiamo in marcia alla scoperta delle principali attrattive della capitale spagnola e ci dirigiamo alla Puerta del Sol, con la simpatica statua dell’orso e del corbezzolo, simbolo della città, percorriamo Calle Mayor e ci dirigiamo in Plaza Mayor dove decidiamo di pranzare seguendo il consiglio di svariate guide con uno degli spuntini più amati dai madrileni: il panino ai calamari. Non mi è proprio piaciuto! Untissimo e con il caldo che faceva pesante da digerire. Non lo consiglio, molto meglio il panino al prosciutto del Museo del Jamon. Dopo questo primo errore ci dirigiamo lungo Calle Mayor in Plaza della Villa con il bel municipio e ci immergiamo in stradine interne alla ricerca delle chiese di Sant’Isidro e San Franciso il Grande che troviamo entrambi chiuse. Mi raccomando, informatevi sugli orari delle attrattive, sono tutti particolari! Il caldo del pomeriggio è pressante e così decidiamo di ritirarci per un’oretta in camera prima della seconda parte del pomeriggio. Verso le 17.30 ripartiamo nella nostra visita e ci dirigiamo alla Plaza delle Cibeles con la sua celebre fontana dove sono soliti festeggiare i tifosi del Real Madrid a seguito delle vittorie più importanti che però riusciamo a vedere solo a distanza in quanto è situata su un’isola spartitraffico, e ci dirigiamo percorrendo il Paseo del Prado e costeggiando l’altra celebre fontana del Nettuno (dove festeggiano i tifosi dell’Atletico Madrid), ed il Museo del Prado al Centro d’Arte Reina Sofia nel quale è custodito il celebre “Guernica” di Picasso. L’ingresso costa € 6,00 a persona ed il museo è ricco di dipinti di pittori surrealisti come Dalì, Mirò ecc. Ecc.. Non amo questo genere d’arte e non ho apprezzato molto questo museo, tuttavia il Guernica di Picasso è davvero molto bello ed emozionante, merita la visita. Verso le 20.30 usciamo e, dopo esserci sistemati in albergo, verso le 22.30, quasi in anticipo per gli orari della cena madrileni, ci rechiamo a cena al Museo del Jamon vicino alla Puerta del Sol dove, al piano superiore, si possono gustare ottimi piatti unici ad un prezzo davvero moderato. Neanche € 20,00 in due ed abbiamo mangiato a sazietà. Consigliato! La mattina del Sabato ci alziamo di buon ora, alle 8.00 (praticamente l’alba per le abitudini madrilene) e ci rechiamo a far colazione allo Starbuck’s situato vicino alla fermata dello metropolitana “Sevilla”. Incredibile: apriva alle 8.30!!! Comunque dopo aver atteso l’apertura optiamo per una colazione all’italiana con 2 croissant con marmellata e caffè latte: tutto buono anche se un pò caro: circa € 8,00 in due. Dopo di che percorriamo di nuovo Calle Mayor e ci dirigiamo a visitare il Palazzo Reale dove arriviamo verso le 09.10. Orario perfetto: neanche un metro di coda! All’uscita, verso le 11.30 ci saranno 100 metri di coda!!! Il Palazzo reale si visita a pagamento al prezzo di € 8,00 senza guida o € 10,00 con guida. Optiamo per il biglietto da € 8,00 ed acquistiamo una utilissima audio guida in italiano al costo di € 3,00 (o € 3,50, non ricordo bene). Il biglietto d’ingresso consente di visitare le stanze reali, l’armeria e la farmacia. Molto molto bello tutto il complesso. Vivamente consigliato. All’uscita da palazzo reale visitiamo la Cattedrale di Nostra Signora di Almudena che è situata in fronte al Palazzo Reale, la Plaza de Oriente, i giardini Sabatini (nulla di particolare), Plaza de Espana con le statue di Cervantes, Don Chisciotte e Sancho Panza, e ci rechiamo in direzione della stazione della metropolitana di Principe Pio e poi lungo il Paseo della Florida fino alla bella chiesetta “Eremo di Sant’Antonio de la Florida”, celebre pantheon di Goya dove l’artista spagnolo è sepolto e ricco di suoi affreschi degni di nota. All’uscita decidiamo di tornare alla Puerta del Sol con la metropolitana perché iniziamo a sentire la stanchezza delle passeggiate ed il sole madrileno del primo pomeriggio è davvero implacabile. Qui acquistiamo il pranzo d’asporto al piano terra del Museo del Jamon acquistando 2 “menù pic-nic d’asporto“ che al prezzo di € 2,00 cadauno consentono l’acquisto di una baguette media al prosciutto crudo spagnolo (o formaggio), un frutto (mela o arancia) ed una lattina di coca cola che consumiamo in albergo. Dopo un riposino, verso le 17.00 usciamo di nuovo e ci dirigiamo per la visita al bellissimo Museo del Prado. Biglietto d’ingresso € 8,00 (gratuito per gli studenti universitari con tessera sotto i 25 anni). Anche qui, abbiamo acquistato una utilissima audio guida in italiano e ci siamo immersi nelle meraviglie del museo. Impossibile descrivere l’enorme varietà di quadri, tuttavia quelli che mi sono piaciuti di più oltre ai nostri italiani (Beato Angelico, Mantenga, Raffaello, ecc. Ecc.) sono stati quelli nella sala al piano terra dei pittori fiamminghi (mi sembra la numero 16), in particolare El Bosco (Bosch) con i suoi quadri inquietanti e coloratissimi (Il giardino delle delizie, il carro del fieno ecc. Ecc.). Dopo oltre tre ore di arte, verso le 20.15 ci dirigiamo al grande parco urbano, Parco del Buen Retiro che riusciamo a percorrere per tutta la lunghezza vista la grande luminosità e durata di queste belle giornate estive. In particolare nel parco si possono visitare il bel monumento ad Alfonso XII con il grande specchio d’acqua artificiale colmo di turisti in barchetta a remi, il palazzo di cristallo, l’inquietante statua all’angelo caduto ecc. Ecc. Molto bello e vitale il parco, ricco di turisti ed ospiti di ogni tipo! Usciamo dalla parte nord, vicino alla fermata della metropolitana “Retiro” verso le 21.30, è ancora chiaro e ci fermiamo per un paio di fotografie alla Puerta di Alcalà, elegante porta d’ingresso al centro città. Dopo di che doccia ed a cena verso le 23.00 in uno dei locali consigliati dalla Guida Routard “Cervantes” situato vicino alla splendida Plaza de Sant’Ana. Qui abbiamo assaporato filetto di carne e pizza 4 stagioni (totale € 30,00), tutto buono anche se probabilmente avremmo dovuto scegliere locali più tipici. Domenica, 3° e ultimo giorno il tempo è nuvoloso ma non ci dispiace dopo il gran caldo dei giorni precedenti. Dopo la solita colazione da Starbuck’s, decidiamo anzitutto di visitare il mercatino delle pulci del Rastro, raggiungibile a piedi dal centro o dalla fermata della metropolitana “La Latina”. Il mercato è ricco di bancarelle di ogni genere, molto variegate e molto vasto. Tuttavia, nonostante i toni entusiastici delle guide turistiche, trovo non sia nulla di eccezionale, l’artigiano in fiera che si tiene in fiera Milano a dicembre è di gran lunga superiore. Dopo la visita al Rastro, decidiamo di utilizzare la metropolitana e di recarci alla Plaza de Toros di Las Ventas (fermata metropolitana “Las Ventas”) la più grande arena delle corride di Spagna. L’arena da fuori è molto bella ed imponente e decidiamo di partecipare ad una visita guidata (ce ne sono ogni mezz’ora) al prezzo di € 7,00 a persona. La visita è interessantissima, ci hanno spiegato i segreti dell’arena e della corrida in genere e ci hanno perfino portati all’interno della pista! La guida parla prima in lingua spagnola poi in inglese ed è davvero molto chiara, anche se non si conoscono bene le lingue. Visita consigliatissima! A seguire abbiamo visitato il museo Taurino (gratuito) contenente cimeli di toreri ed imponenti tori impagliati. Dopo l’arena, ancora tramite la metropolitana, ci rechiamo alla fermata “Ventura Rodrigez” sulla linea gialla, partenza ideale per visitare il Templo de Debod, sorta di tempio egizio nel cuore di Madrid, che non siamo ancora riusciti a vedere. Abbastanza deludente a dire il vero… Dopo il Templo decidiamo di toglierci lo sfizio di percorrere a piedi la Gran Via: a partire da Plaza d’Espana fino all’altezza della fermata della metropolitana “Callao”. Bel violone ricco di traffico, palazzi imponenti e negozi di ogni tipo. All’altezza di Callao decidiamo di recarci a visitare il Monastero delle Descalzas Reales situato li vicino che però, purtroppo, la domenica chiude verso le 13.30 e che non riusciamo a visitare. Fallimentari le visite alle chiese madrilene: sempre chiuse od aperte per poco tempo ad orari scomodi! Ci rechiamo allora alla vicina Plaza San Gines e costeggiamo la famosa cioccolateria di San Gines dove è possibile assaggiare una delle più famose specialità di Madrid: Churros y Chocolate: bastoncini di pasta fritta da intingere in una densa cioccolata che però non abbiamo assaggiato. Anche qui le guide ci hanno tradito: infatti indicavano come orari di apertura della cioccolateria dal tardo pomeriggio alla mattina alle 7, invece è aperta tutto il giorno ininterrottamente! Saperlo prima ci saremmo andati a far colazione. Proprio accanto alla cioccolateria, all’incrocio con calle Mayor si trova il locale più interessante che abbiamo visto: la cerveceria 100 Montaditos nella quale decidiamo di pranzare. E’ eccezionale! Chi va a Madrid deve assolutamente pranzare / cenare qui almeno una volta. Ci sono delle liste su ogni tavolo nel quale bisogna indicare ciò che si vuole prendere e consegnare alla cassa: ci sono circa 100 mini panini, baguette lunghe circa 12 cm ripieni di ogni golosità. Ci sono dei taglieri “consigliati” da 6, 12 o 20 mini panini a prezzi di favore oppure si possono scegliere singolarmente a circa € 1,20 l’uno. Non capendo la lingua spagnola oltre un certo livello ci fidiamo ed ordiniamo il tagliere base da 6 che scopriamo contenere panini ripieni di salmone, polpa di granchio, salame, prosciutto spagnolo, bacon e tortillia (la frittata di patate spagnola), delle patatine fritte con 4 tipi di salse tra cui la famosa salsa Brava una coca ed una birra media. Abbiamo speso poco più di 10 euro in due e mi è venuta una gran voglia di assaggiare ogni tipo di mini panino! Avessimo avuto un’altra occasione avremmo ordinato il tagliere da 20! Andateci!!!! Inoltre il locale è proprio all’incrocio con Calle Mayor all’altezza dell’entrata in Plaza Mayor, in pieno centro! Dopo il pranzo decidiamo di fare l’ultima camminata del weekend e, da Plaza Mayor, andiamo a piedi lungo calle Atocha fino alla stazione del treno di Atocha per ammirare il famoso giardino tropicale interno, caratteristico veramente anche se forse eravamo troppo stanchi per apprezzarlo. Ormai siamo cotti e decidiamo di tirar sera e quindi il momento del ritorno appisolandoci all’ombra delle piante nel parco del Buen Retiro. Infine, verso le 18 torniamo in aeroporto al terminal 1 dove il volo Lufthansa delle 20.20 (pagato circa € 100,00, tutto compreso in 2) ci riporterà a casa, stavolta all’aeroporto di Milano Malpensa terminal 1 stanchi ma felici. In conclusione Madrid è una città che mi è piaciuta, divertente, vitale, calda e accogliente. Consiglio la visita almeno una volta! Però, in tutta onestà, credo che Roma, Berlino, Londra e Parigi siano di un altro livello.