Madrid in “Tres dia”
Il volo e la sistemazione alberghiera l’abbiamo effettuata tramite internet collegandoci al sito di Expedia .It.
Siamo stati fortunati perché prenotando con un mese d’anticipo abbiamo ottenuto ad un prezzo ragionevole, per tre studenti, tutti i confort di cui avevamo bisogno.
20 Aprile 2006 “ La Partenza” Alle ore 9:25 siamo partiti da Fiumicino (Roma) con la compagnia AirEuropa.
Dopo due ore di volo siamo atterrati in terra spagnola.
Per orientarci all’aeroporto di Barajas non ci abbiamo messo molto, anche perché esiste un grande ufficio informazioni dove è possibile prendere gratuitamente la piantina della metro madrilena.
Stabilito il percorso da fare per raggiungere l’hotel “Principe Pio”, fermata metro Principe Pio (linea 8), abbiamo acquistato un ticket da 10 viaggi a €6,15, ideale per chi si ferma a Madrid per un week-end.
Giunti a destinazione, con nostro stupore, abbiamo notato che all’uscita della metro Principe Pio si erige un centro commerciale dove e possibile fare acquisti a prezzi convenienti e soprattutto ottimo punto ristoro per tre squattrinati come noi.
Qui, infatti, al centro commerciale Principe Pio si trovano diversi fast-food dal McDonald’s al Burger King oltre ai tipici locali spagnoli nei quali è possibile degustare piatti tipici quali le Tortita, Bocadillo de Calamares e altri.
Il pomeriggio l’abbiamo passato gironzolando per il centro, cercando di respirare l’atmosfera madrilena.
Abbiamo visitato Plaza de Espana al centro della quale vi è posta la scultura rappresentante Cervantes con davanti Don Chisciotte e Sancho Panza.
Da Plaza de Espana, a piedi, ci siamo spostati verso Puerta del Sol è qui che la notte si respira la movida madrilena, infatti, da questa piazza partono una serie di vie piene di locali si va dai classici Pub’s a locali dove i latini americani la fanno da padrone uno di questi è “El Son”.
Tornai in albergo, abbiamo avuto il tempo di una doccia e poi subito di nuovo fuori a cercare un locale dove poter mangiare della buona Paella.
Il dopo cena l’abbiamo passato in una discoteca del centro “Palacio Gaviria” l’usanza a Madrid è questa cena alle 21:30, pub alle 23:00 e poi discoteca alle 2:00 del mattino fino alle 6:00.
Rientrati in albergo, praticamente di mattina, abbiamo dormito qualche ora sapendo che l’indomani cioè l’oggi ci avrebbe aspettato una giornata durissima. 21 Aprile 2006 “La camminata più lunga della nostra vita” Dei tre il primo a svegliarsi è stato Valerio, smanioso di visitare Madrid, Paolino ed io, invece, abbiamo con fatica aperto gli occhi dopo le ripetute battute e cuscinate del Valerio.
Dopo una ricca colazione ci siamo messi in cammino consci che la giornata sarebbe stata durissima ma che ci avrebbe riservato bellezze da vedere non indifferenti.
La prima cosa che abbiamo visitato è stato il Palacio Real e i sui giardini “Parque del Campo del Moro” dopo aver scattato diverse foto siamo entrati nella Catedral de la Almudena, la cattedrale dove i reali di Spagna solitamente convolano a nozze.
La Cattedrale presenta un’unione di più stili, dal gotico al romanico, che s’intrecciano in un armonioso divenire.
All’interno della cattedrale, sulla navata di destra è impossibile non notare la rappresentazione dei misteri del rosario, forse una delle caratteristiche principali della stessa.
Usciti dalla Cattedrale ci siamo incamminati alla volta di Plaza Mayor, dopo vari tentativi siamo riusciti a trovare quella che i madrileni definiscono una delle piazze più belle della città.
Plaza Mayor testimone in passato di processi dell’inquisizione e di canonizzazione di Santi accoglie oggi i numerosi turisti non che gli stessi madrileni intorno ai tavolini dei tanti caffè presenti sotto i suoi portici e Paolino drogato di caffè non ha fatto altro che rendere omaggio a tale piazza come appunto si conviene.
L’edificio principale che insieme con altri circonda la Plaza è la Pandemia dove è possibile osservare singolari affreschi spagnoli.
Visitata la piazza abbiamo deciso di fermarci a pranzo nei dintorni.
Volendo degustare tipiche prelibatezze spagnole abbiamo girato per un po’ alla ricerca di un locale adatto per le nostre tasche e come si dice chi cerca trova e così è stato.
Abbiamo mangiato dei favolosi Bocadillo de Calamaros accompagnati da tipica birra spagnola rigorosamente alla spina.
Rifocillati ci siamo, di nuovo, messi in cammino.
Nel pomeriggio abbiamo visitato altre piazze importanti quali Plaza de Cibeles, Plaza de la Indipendencia, Plaza de Oriente, Plaza de la Villa e Plaza de Colon.
Continuando nella nostra camminata abbiamo, poi, raggiunto il mitico Santiago Bernabeu, lo stadio del Real Madrid passando però prima per Plaza de Castilla dove al centro si innalzano due torri altissime poste in obliquo.
Alla vista di queste due torri “Americanissime”, Valerio, Americanologo per eccellenza, è rimasto senza parole per circa 10 minuti.
Il ritorno in albergo ci ha lasciato senza parole dalla stanchezza accumulata, a fine giornata avremmo fatto circa 30 Km.
La sera stravolti, abbiamo cenato vicino l’albergo e poi ci siamo goduti della buona birra a Puerta del Sol.
22 Aprile “Quello che non abbiamo fatto i giorni prima” Il 22 Aprile ci siamo alzati con l’acido lattico che imperversava nel nostro corpo. Nonostante ciò abbiamo deciso di rispettare il programma è cioè di visitare i musei principali di Madrid.
Dopo una ricchissima colazione ci siamo recati al Prado, museo che ospita le tele di Murillio, Vlazquez, Goya e Tiziano.
Qui ognuno di noi ha dato libero sfogo ad interpretazioni artistiche, il più ispirato dei tre sembrava essere Valerio, Paolino ed io gustavamo silenziosamente i quadri dinnanzi a noi cogliendo spunti dalle innumerevoli guide che affollavano le sale.
Dal Prado siamo passati al Reina altro museo altrettanto bello.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati all’acquisto degli immancabili souvenir.
La sera, distrutti dalla stanchezza accumulata nei tre giorni, abbiamo mangiato un boccone e ascoltato della musica in un localino al centro.
Alle 4:00 del mattino ci siamo messi in fila per il Check-in all’aeroporto di Barajas pronti a tornare a Roma con sulle spalle un’esperienza indimenticabile e la promessa di ritornare, Madrid è una citad muy mervillosa.
Andrea uno dei tre.