Madrid e Toledo: viaggio nel cuore della Spagna

E' da gennaio che col biglietto per Madrid in tasca aspettavamo che arrivasse il fatidico venerdì prima del ponte di maggio per poter finalmente partire per la Spagna. Come al solito eravamo i soliti 4: Giò e Luca e io e la mia immancabile dolce metà. Il volo era con la Vueling, da noi sconosciuta, che si è dimostrata invece una delle...
Scritto da: mikico
madrid e toledo: viaggio nel cuore della spagna
Partenza il: 27/04/2007
Ritorno il: 30/04/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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E’ da gennaio che col biglietto per Madrid in tasca aspettavamo che arrivasse il fatidico venerdì prima del ponte di maggio per poter finalmente partire per la Spagna. Come al solito eravamo i soliti 4: Giò e Luca e io e la mia immancabile dolce metà.

Il volo era con la Vueling, da noi sconosciuta, che si è dimostrata invece una delle migliori low cost sul mercato, precisa ed affidabile, con i posti già assegnati alla prenotazione. In due ore eravamo a Madrid Barajas, l’aeroporto principale della città. Un autobus gratuito in 10 min ci ha condotti al terminal principale da cui è possibile prendere la Metro e in una ventina di minuti si arriva in pieno centro di Madrid. Ormai era l’una di notte e per fortuna avevamo prenotato già le stanze in un Hostal vicino Atocha, la stazione tragicamente ricordata per l’attentato. A parte il trauma della vista della proprietaria dell’albergo che ci ha aperto la porta in vestaglia e crema da notte (e anche questa volta abbiamo visto Giò impallidire) non ci sono stati problemi con le camere e dopo un po’ di ristoro siamo usciti alla scoperta della città notturna: di venerdì sera la movida madrilena doveva essere al massimo! E infatti non siamo rimasti delusi: le stradine intorno a Plaza Sant Ana, Porta del Sol, Plaza Mayor erano piene di gente, i locali erano tutti pieni e c’era vita ovunque!Ad ogni angolo ti offrivano inviti e drink cards per i locali.

Per noi che cercavamo anche qualcosa da mangiare però non c’era molto! Più che altro dopo mezzanotte si balla e beve ma per quello che abbiamo potuto vedere le cucine dei locali non rimangono aperte oltre le 24.

Dopo una buona birra spagnola e dopo esserci riempiti la pancia con delle sfoglie ripiene prese in una specie di alimentari, siamo andati quindi a dormire.

Al mattino dopo (sabato) bisognava fare un programma di viaggio. Oltre alla visita di Madrid non potevamo non andare a Toledo: in tutti i Racconti di viaggio era consigliata la visita di questa cittadina medievale con la famosa Cattedrale “la più gotica delle cattedrali spagnole e la più spagnola delle cattedrali gotiche”. Il dubbio era: visitare subito Madrid e andare a Toledo di domenica (ma solo la domenica a Madrid c’è il famoso mercato di El Rastro) o correre in stazione a prendere il treno per Toledo e rimandare Madrid alla sera e al giorno successivo. Il richiamo del mercato (soprattutto per Max ) è irresistibile! Scegliamo quindi la seconda opzione e andiamo ad Atocha in cerca di un treno per Toledo.

La stazione è moderna e ben fatta ma ad organizzazione lascia un po’ a desiderare.. Esistono file separate per chi parte in giornata e chi invece fa il biglietto per i giorni successivi. Le file per partire in giornata sono chilometriche e stranamente molto lente. Oltretutto di sabato mattina alle 11.30 gli sportelli aperti sono solo 4..In confronto le biglietterie delle nostre stazioni sembrano veloci ed efficienti! Inoltre ci è parso di capire che tutti i treni avessero solo posti prenotati e a treno completo non fosse più possibile fare il biglietto.. In conclusione: il treno delle 12.20 e quello delle 13.50 per Toledo quando siamo a metà fila sono già pieni! Decidiamo di prendere l’ autobus. Gli autobus turistici partono dall’autostazione (fermata della metro “Mendez Alvaro”) ogni 20-30 min e impiegano un’ora ad arrivare, contro i 30 min del treno. Alle due finalmente siamo a Toledo. La cittadina è veramente carina, famosa per le spade e le armi, ci ha ricordato un po’ San Marino, con le stradine e i vicoletti tutti in salita, piena di negozi di souvenir e di turisti.

Consigliamo la visita alla cattedrale (l’ingresso costa 6 E ma ci sono sembrati ben spesi! ) e una vista del panorama che si può scorgere dal belvedere vicino la porta d’ingresso: la città è collocata sul fianco di una collina sotto cui passa un fiume e dall’alto è possibile ammirare le tipiche case medievali e le mura di cinta della città.

Alle 8 di sera siamo di ritorno a madrid. Dopo la vana ricerca di un posto in cui mangiare seduti ad un tavolo (i locali sono tutti stracolmi e c’è posto solo intorno ai banconi), alle dieci e mezzo riusciamo a trovare posto in un bar de tapas dove mangiamo a base di tapas (pane tostato con su prosciutto, salame o quant’altro), che ci saziano ben poco e costano come una pizza! Alle 23.30 ci dicono che la cucina è chiusa! Ancora un po’ affamati usciamo alla conquista della città! Tutte le principali piazze e i monumenti sono a ”portata di piedi”(anche se quelli di Luca dissentiranno sicuramente) ed è bello camminare in una città piena di grossi palazzi eleganti e variamente decorati, ben illuminata, pulita e con tanta vita. In caso di bisogno tutta la città è comunque servita da un’efficiente linea metropolitana che l’attraversa in lungo e largo fino a tarda notte (Le linee principali sono attive fino alle 2 di notte). Il giorno successivo ci aspetta il famoso mercato di “El Rastro”che si trova nella zona di Porta de Toledo. Si nota subito che non c’è il sopravvento di cinesi e africani come nei nostri mercati, anzi, per chi come me è affascinato dalle cose etniche ed esotiche c’è ben poco! In compenso notiamo tante scarpe, tante magliette, un’ intera stradina di quadri e sculture, addirittura un banco che vende merce per calzolai! Bisogna solo prestare estrema attenzione ai furti. Il proprietario di un banco, visto lo zaino che portavo sulle spalle, mi ha subito raccomandato di metterlo avanti in bella vista, e infatti poco dopo assistiamo alla scena di una turista straziata perché le avevamo rubato il portafogli dalla borsa ! Ma questo è un rischio che si corre in tutti i grandi mercati..

Dopo El Rastro prendiamo la metro per andare a Plaza de Toro: è l’unica che si trova un po’ fuori mano rispetto al centro.

E’ possibile visitarla solo con la guida o per vedere la corrida! Paradossalmente costa più entrare per la visita che per la corrida ( 5 E la visita mentre i posti al sole durante la corrida partono da 3 E!! ) .

Vale la pena però di ascoltare la guida che racconta tutte le fasi e le modalità di questo “sport”che seppur cruento è nella cultura spagnola da secoli..

Dopo pranzo proviamo ad andare al Museo del Prado che la domenica è gratuito, ma la fila è chilometrica.

Ripieghiamo sulla Cattedrale de Almudena, ben poca cosa dopo aver visto quella di Toledo! La sera ceniamo al tipico e turistico Museo de Jamon di Puerta del Sol, uno dei principali della famosa catena che si presenta con un ottimo rapporto quantità-qualità-prezzo.

Il giorno successivo, lunedì, lo dedichiamo allo shopping: i prezzi sono leggermente più bassi rispetto all’Italia e c’è una varietà di negozi che vende molte cose carine. Alle 16 passiamo in albergo a prendere i bagagli, e poi via di nuovo verso l’aeroporto per il ritorno a Milano e alla solita vita! Sigh sigh Hasta luego Spagna! Quale sarà la meta del prossimo week end? Alcune informazioni pratiche: Per andare a Toledo in treno conviene fare il biglietto in anticipo, magari prenotando direttamente via internet, così da avere la sicurezza di trovare posto nel giorno e all’orario desiderato.

Attenzione al resto e ai conti nei locali:nella taperia dove abbiamo mangiato la seconda sera il cameriere ci ha sparato un totale di 70 E per 6 tapas una porzione di patate e 4 birre e alle nostre obiezioni (avevamo visto dal listino che non potevamo aver speso più di 45E) ha provato a dire che era impossibile che il suo conto fosse sbagliato, salvo poi ammetterlo incolpando la calcolatrice! ( era stato tutto il tempo della nostra cena a fare i conti con la calcolatrice in mano) Un’altra catena di locali tipica di Madrid è il De Montaditos (abbiamo mangiato in quella tra Puerta del Sol e Plaza Mayor) che fa boccadillos di tutti i tipi a poco più di 1 E l’uno. Certo per saziarsi bisogna prenderne minimo 3 ma è molto sfizioso mangiare panini diversi e variamente conditi.

Due panini, un’insalata di pollo, una bottiglia d’acqua = 6,50 E. E sono uscita ben sazia! Vi consiglio anche di provare il boccadillo con i calamari fritti. L’ho preso in un bar piccolino in un angolo di Plaza Mayor, facevano panino e birra 3,5 E e la quantità di calamari fritti che mi hanno messo in quel panino mi sarebbe costata minimo 8E in Italia!



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