Madrid e toledo in primavera
Abbiamo prenotato il volo Ryanair con largo anticipo, addirittura ad Agosto scorso, con partenza da Roma Ciampino al costo di 37 euro circa ciascuno bagaglio a mano e il 12 Marzo 2009 siamo finalmente partiti alle 13.15.
Il capitano del gruppo si era documentato grazie anche all’ausilio di altri viaggi scaricati dal sito turisti per caso e aveva già delineato un programma di massima che poi alla fine è stato rispettatato al 90% con piccole defezioni e qualche gradevole aggiunta.
Beh devo ammettere che Madrid ci è piaciuta molto e gli spagnoli la fanno ancora più bella con il loro calore e il loro modo di vivere.
1 giorno: arrivo all’aeroporto Barajas alle 15.30 e da li semplicemente con la linea rosa della metropolitana si arriva in centro. Li si può fare un biglietto valido per tutti i bus e metro per quanti gg vi trattenete (x5 gg pagato circa 15 euro) E’ necessario cambiare solo qualche linea a seconda di dove si trova il vostro Hotel. Noi a Nuevo Ministerios abbiamo preso la linea 10 quella blu e poi ad Alonso Martinez la linea 5 verde fino a Porta di Toledo e da li 5 minuti a piedi all’Hotel Reyes Catolicos che lo consigliamo a tutti sia per il prezzo (99 euro una tripla) sia per l’ubicazione (10 m a piedi a Palazzo Reale o Plaza Major e sia per la cortesia del personale.
Dopo il consueto check-in in Hotel la prima passeggiata in centro.
Stupenda la Plaza Major e passeggiatina per le strade che da li convogliano in altre piazze. Il gruppo era incuriosito dalla visita del quartiere CHUECA dove pure avevo indicazioni di qualche posto di ristoro e così in breve abbiamo raggiunto quel quartiere centralissimo. Devo ammettere che il quartiere di per se non ha grande interesse artistico ma piuttosto desta curiosità. Al seguito dei nostri ragazzi siamo entrati in sexy shop con articoli di ogni genere e sbirciato dentro locali caratteristici per tutti i gusti sessuali ma soprattutto per omosessuali, come lo dichiaravano le bandiere arcobaleno spesso esposte nelle terrazzine.
Cena alla Cerveceria Infanser in calle de las Infantas 26 (all’angolo), anche se non mi pare si chiamasse proprio così, ma solo per pochi di noi perché il locale era pieno di madrileni che in piedi si gustavano tapas mentre di posti a sedere ce ne erano ben pochi e anche molto stretti. In ogni modo una cenetta li ci è costata 10 euro circa, i ragazzi invece accompagnati da due adulti sono stati al classico Mc Donalds.
Rientro serale in Hotel con visita notturna al Palazzo Reale e Cattedrale dell’Almudena. Eravamo entusiasti di già, ed era solo il primo giorno.
AVVERTENZE: stare molto attenti alla folla e soprattutto dentro il metro per scippatori che sono molto abili.
2° giorno: sveglia alle 8, colazione e partenza. Di fronte all’Hotel la bella basilica di S.Francisco El grande (che all’interno è più bella di quanto potesse sembrare da fuori). Ha una grandiosa cupola affrescata e la visita credo possa valerne la pena (gratuita). Da li si raggiunge in 5 minuti a piedi o con la linea 3 bus (2 fermate) il Palazzo Reale che a tutti noi è rimasto nel cuore per le belle sale che ci offre la visita a pagamento. Non trascurate di vedere la Cappella reale, l’Armeria reale e la Farmacia reale.
Attraversando il viale si arriva all’Opera un edificio moderno che non ha destato nessun interesse. Come ormai ci è consuetudine anche a causa dei ragazzi al seguito, tutti ormai di 16 e 17 anni, ci è d’obbligo la tappa all’Hard Rock cafè. Plaza Colon non è lontana dal centro e comunque ci si arriva facilmente sia con bus che con metro. Effettuati i nostri acquisti abbiamo ripreso il bus con direzione SANTIAGO BERNABEU il mitico stadio del REAL dove l’Italia vinse il terzo titolo mondiale di calcio l’11 Luglio 1982. Una visita allo stadio costa 15 euro a persona (non è poco) ma dentro si vede anche un museo delle glorie del REAL e lo stadio intero dall’anello superiore fino alla panchina, allo spogliatoio e alla sala stampa. Direi che per chi è appassionato di calcio la visita è consigliata per gli altri meglio aspettare fuori stesi su una panchina come hanno fatto alcuni di noi.
Con la metro ripartenza direzione VENTAS dove c’è la bella Plaza de Toros, un’imponente edificio di stile moresco. La visita però è prevista solo alla mattina fino alle 13, ma essendoci il botteghino aperto per una corrida alla domenica successiva, qualcuno ne ha approfittato e si è acquistato un biglietto al modico prezzo di € 12,40.
Ci ripromettiamo una visita interna per un prossimo giorno e decidiamo di dividerci. Un gruppo torna in Albergo mentre un altro, me compreso, alla stazione di Atocha per l’acquisto dei biglietti ferroviari per TOLEDO per l’indomani.
Beh devo dire che l’intoppo è proprio qua. Abbiamo impiegato circa 1h e 30m per acquistare i biglietti. C’è sempre una coda incredibile e quindi se potete acquistateli prima tramite internet oppure prendete il bus che costa sicuramente di meno e se anche impiega di più, vi riposerete così al ritorno, dopo una lunga camminata per il centro di Toledo. Ah dimenticavo il prezzo del biglietto ferroviario per Toledo è di 15,15 euro a/r mentre con il bus andreste a pagare circa 5 euro e quindi credo ne valga la pena.
Per noi quindi appena rientrati in Albergo non c’è stato nemmeno il tempo di darsi una sistemata che siamo dovuti ripartire in cerca del ristorante.
Programma alla mano siamo andati verso SOL dove avevo indicate delle taverne segnalate su questo sito ma come vi era pure scritto era necessario anche qui passare a prenotare e abbiamo dovuto girare un pò prima di trovare posto ed aspettare il nostro turno.
Vi consiglio LA FRAGUA DE VULCANO un locale molto tipico dove si mangia bene e si spende una cifra adeguata (12-15 euro). Il piatto consigliato è LANGOSTINAS o GAMBAS sono Gamberoni i primi e Gamberetti grigliati. Sicuramente meglio della Paella mista (quella con pesce e pollo per capirsi) dove all’interno c’erano molti ossicini che non facilitavano gli affamati.
Rientro in Hotel stanchi morti senza curarci della “movida” ,l’indomani ci aspettava Toledo.
3° giorno: levataccia alle 7,30 per ritrovarci alle 8 in punto per la colazione. Il treno per Toledo era prenotato per le 9:20. Con la metro celeste si arriva direttamente dentro la stazione e quindi devo dire che è tutto molto ben organizzato. Alle 9:40 eravamo già a Toledo e la magnifica stazione in stile mudejar era di buon auspicio. La stazione, piccola e graziosa, si presenta con decori alle pareti, piastrelle in predominanza azzurre, e grandi vetrate colorate alle alte finestre. Con il bus (euro 0,80 a corsa) si arriva in centro e siamo scesi nella parte alta della città, nei pressi dell’Alcazar nel cui interno c’è una biblioteca e sede anche di altri uffici, in ogni modo noi abbiamo saltato la visita. Da li si scende per le stradine caratteristiche con bei palazzi fino ad arrivare alla Cattedrale. Da rimanere senza fiato, una delle più belle cattedrali mai viste, e per chi ha letto Ken Follett “I Pilastri della terra” è suggestivo di come le pagine del libro tornino alla memoria nel suo splendore. All’interno della chiesa/museo (ingresso 7 euro) ci sono opere d’arti di “El Greco” di “CARAVAGGIO” e stupende sale. A zonzo per il centro storico, vagabondando tra le botteghe che vendono armi, armature e posaterie, vista la rigogliosa industria dell’acciaio di alta qualità che scintilla in tutte le vetrine dei negozi, ci si può dedicare una sosta in uno dei numerosi ristorantini. Appena rifocillati riprendiamo forze per le visite. La Mezquida de la lux non merita gran che, forse il solo panorama, mentre bellissimo è il monastero di S.Juan de los Reyes con un cortile da favola. Nei pressi le Sinagoghe di S.Maria la blanca e del Transito. Meritava probabilmente anche la chiesa di SANTO TOME’ con un famoso dipinto di EL GRECO “La sepoltura del conte di Orgaz” e altre cose ancora ma si sa non si può sempre vedere tutto e la stanchezza è sempre alle porte! Abbiamo atteso il bus che per la stazione si prende in Plaza Major e il treno puntualissimo alle 17:30.
Per la sera cena nel quartiere LA LATINA nei pressi dell’Hotel, eravamo troppo stanchi per muoverci oltre.
4° giorno – domenica 15 Marzo. Come da programma oggi era la giornata culturale e previste le visite ai musei Reina Sofia e Il Prado. Il primo è gratuito la domenica mattina dalle 10 alle 13.30 mentre Il Prado nel pomeriggio dalle 17 fino alle 19,30. Dopo la consueta colazione una piccola sosta tra la zona LA LATINA e PUERTA DE TOLEDO dove c’è un imponente e carattestico mercato il Rastro. Il Rastro é un mercatino di origine medievale. Tutte le domeniche mattina e festivi, dalle 9 alle 2, un gigantesco mosaico di bancarelle forma il mercato piú grande di Spagna. Non c’è turista o madrilegno che si rispetti che non lo conosca. A differenza dei negozi convenzionali, in un mercatino non sappiamo mai cosa possiamo trovare, e meno ancora in uno cosí grande. Al Rastro si puó acquistare di tutto, dall’oggetto piú bizzarro fino a vestiti, cibo, libri, quadri o oggetti di antiquariato…Inoltre, una visita al Rastro significa una visita tra le viscere della cittá. Tra le sue strade sono presenti le tradizioni piú emblematiche del posto.
Lo abbiamo purtroppo sorvolato e prendendo la metro a TIRSO DE MOLINA e scendendo ad ATOCHA siamo andati direttamente al REINA SOFIA.
Qui la visita di un paio di ore ma per me di interessante c’era solo DALI’. Pure il Guernica di Picasso non rientra nei miei gusti personali e nemmeno le opere di Mirò di Gris. All’uscita ci sono vari fast food e prima di entrare al parco del ritiro meglio rifocillarsi.
Il gruppo nel pomeriggio si è diviso. Quelli che avevano la corrida per le 17 sono subito andati al Prado mentre gli altri con me si sono riposati al RETIRO che comunque a mio avviso merita sicuramente la visita.
Il Parque del Retiro è il più grande parco di Madrid e si trova nella zona sud della città, appena sopra la stazione ferroviaria di Atocha. E’ raggiungibile tramite metropolitana (diverse fermate tra cui la più nota è proprio la fermata “retiro”).
Il parco si estende per ben 118 ettari ed è una delle attrazioni principali della città situata sull’altipiano della Meseta. Gli spagnoli lo chiamano “Jardines del Buen Retiro” o anche più semplicemente “El Retiro” (e non Ritiro come ho sentito dire a molti italiani).
E’ un luogo dove la natura ti fa completamente dimenticare di essere in una città e dove è facile trovare relax. Le attrazioni presenti al Retiro sono moltissime ma vi basterà poco tempo per visitarle tutte, grazie soprattutto al fatto che camminare all’interno del parco è cosa veramente piacevole.
Io sfortunatamente non sono riuscito a visitarle tutte, un po’ dovuto al fatto di non aver molto tempo a disposizione e un po’ al fatto di essere decisamente stanco e di aver preferito riposare un po’ steso sul prato.
Le attrazioni comunque, come dicevo prima sono parecchie, ecco un piccolo elenco: – Porta di Filippo IV – Porta di Spagna – Porta dell’Indipendenza – Porta di Hernani – Porta di Madrid – El Panterre – La Rosaleda – Stagno delle campanule – Casetta del Pescatore – Monumento a S.M. Alfonso XII – Monumento al Generale Martínez Campos – Monumento a Cuba – Fontana del Carciofo – Fontana delle Tartarughe – Fontana dell’Angelo Caduto – Palazzo di Cristallo – Palazzo di Velázquez – Monte artificiale – Casa de Vacas – Giunta comunale del Retiro – Tempietto della musica – Imbarcadero – Zona sportiva della Chopera – Teatro delle marionette – Bosco degli scomparsi Sicuramente non vi scorderete di vedere almeno il Monumento ad Alfonso XII, il Palazzo di Velazquez e il Palazzo di Cristallo, mentre le fontane e le altre attrazioni le incontrate durante il percorso.
Uscendo verso nord dal parco , dopo aver attraversata la PUERTA DE ALCALA’ di stile neoclassico, contraddistinta da due facciate completamente differenti, si raggiunge PLAZA DE CIBELES.Il palazzo delle comunicazioni (Palacio de Comunicaciones) domina Piazza Cibeles, che ha al centro una sontuosa fontana di fine Settecento che raffigura la dea Cibele, dea greca della natura, su di un carro trainato da due maestosi leoni contornati da schizzi d’acqua e, di notte, da luci che la rendono ancora più imponente. Dalla piazza balza all’occhio l’imponente palazzo Metrópolis, dal quale inizia la Gran Via.
Si ridiscende per il Paseo del prado e siamo di fronte ad un’altra fontana: quella di Nettuno proprio davanti al Museo Thyssen-Bournemitza e dall’altro lato Il Prado. Vi consiglio di mettervi in coda per il ritiro dei biglietti che, anche se gratuiti, sono necessari per l’ingresso. Non sto a dirvi la quantità delle opere che ci sono al Prado, da rimanere senza fiato, ma anche da perderci un intero giorno e quindi vi consiglio di fare le sale dove ci sono le opere di vostro interesse.
Per la sera cena nel solito quartiere madrileno SOL dove abbiamo mangiato una buonissima paella de mariscos prezzo12 euro a persona, una abbondante paella e una buona birra, e se volete so ritrovarvi il nome del ristorante. Ci eravamo preparati in verità per una cena con spettacolo di flamenco ma il costo di 77 euro a persona ci ha fatto rinunciare.
5° giorno ed ultimo. Ultime visite alla città. Avevo segnalata in programma la visita al MONASTERO DES DESCALZAS REALES ma il lunedì come molte altre attrazioni era chiuso e quindi abbiamo proseguito per PLAZA DE ESPANA (Piazza di Spagna) che è una delle più importanti di Madrid. Il monumento del poeta Miguel de Cervantes Saavedra domina nel centro della piazza, mentre dietro due imponenti grattacieli si specchiano nella grande fontana.
Da li un fuori programma al TEMPIO DI DEBOT che lo stato Egiziano donò alla Spagna come ringraziamento per la sua collaborazione nel salvataggio dei monumenti della Nubia, minacciati dalla costruzione della Grande Presa di Assuan. Il tempio, installato in uno dei più bei parchi di Madrid, è una delle poche testimonianze architettoniche egiziane che si esibisce oltre i confini dell’Egitto ed è unico in Spagna… e poi, tutti di nuovo in centro a fare shopping.
Rientro all’Hotel per check-out e con la metro direzione Aeroporto T 1-2-3 si torna in Italia Una raccomandazione: le nuove direttive della RYANAIR come credo anche altre compagnie a LOW-COST sono piuttosto rigide e controllano sia il peso del bagaglio che le dimensioni. Pertanto siate contenuti negli acquisti a meno che non avete bagaglio da stiva. Tutto questo controllo comporta una notevole perdita di tempo e dei ritardi alla partenza del volo. Il nostro ne ha avuto di circa 1 h.
Se avete da richiedere informazioni ulteriori non esitate a contattarmi e … alla prossima vacanza!