Madrid e La Mancha di Ruta de Don Quijote – Itinerario di Don Chisciotte
Indice dei contenuti
Nota: i prezzi, se non indicato diversamente, sono per due.
Lunedì 18 Agosto 2014 – Orio al Serio à Madrid (1° giorno)
Raggiungiamo il parcheggio CIAO PARKING (56,40 € per 8 giorni, al coperto, pagando in contanti al park). Con un minibus ci portano subito all’aeroporto di Orio al Serio, da cui partiremo alla volta di Madrid (Ryanair, 417,96 € per andata e ritorno, con 1 bagaglio da 20 kg in stiva).
Partiamo in orario alle 9:10, e arriviamo alle 11:20, con circa un quarto d’ora d’anticipo, all’aeroporto Barajas. Il bus 200 (3,00 €) ci porta a Avenida de America, da cui, con un breve tratto a piedi, raggiungiamo gli Apartamentos Juan Bravo: abbiamo prenotato un appartamento con Booking (90,00 € per 2 notti, si paga al check-in). L’appartamento è spazioso, pulito; la struttura ha anche la piscina, che ci rinfrescherà dopo le giornate passate a spasso per la calda Madrid! Gli appartamenti si trovano vicinissimo alla fermata della Metro Diego de León, nella quale passano le linee 6 (Circular), 5 (comoda per raggiungere il centro) e la 4. Dopo esserci sistemate, ci infiliamo nella metro (prendiamo un biglietto per 10 corse a 12,20 €), destinazione il mitico Stadio Santiago Bernabeu, dove speriamo di trovare due biglietti per la partita di domani sera, Real Madrid-Atletico Madrid, valido per l’andata della Supercoppa di Spagna. La fortuna è dalla nostra parte.. troviamo gli ultimi due vicini, a 70 €! Soddisfatte, diamo un’occhiata da fuori a questo maestoso impianto, quindi ci dirigiamo a piedi verso il centro della città. Ben presto però i morsi della fame si fanno sentire, quindi facciamo una breve sosta alla Cafeteria Don Gil, dove mangiamo un bocadillo (panino) con il queso manchego e ci dissetiamo con una caña de cerveza (birra). 12,60 €. Abbandoniamo l’idea di raggiungere il centro a piedi, e con la comoda Metro scendiamo a Callao, strategica fermata, in quanto da lì parte Calle de Preciados, paradiso per lo shopping, che però rimandiamo alla serata. Ci dirigiamo invece verso Plaza de la Puerta del Sol, ampia, ariosa, magnifica.. con meno gente di quanta ricordavamo! La statua dell’Oso y el Madroño (Orso e Corbezzolo), simbolo della città, è sempre al suo posto, mentre non vediamo più l’altro simbolo, la pubblicità del Tio Pepe (tra l’altro patrimonio storico!). Notiamo che l’edificio che la ospitava è stato ristrutturato e ora è un immenso negozio della Apple.. possibile che abbiano potuto rimuoverlo? Uno sguardo al cielo e veniamo confortate.. è stato solo spostato sul tetto di un altro palazzo! Ci viene però da pensare a come lo strapotere del denaro possa calpestare anche i simboli più amati.. Va beh. Torniamo con i piedi per terra e ci facciamo una bella passeggiata, che tocca Calle Mayor, Plaza Mayor (di cui la Casa de la Carnicería è in ristrutturazione.. riusciremo mai a vedere questa splendida piazza nella sua interezza?), il Mercado de San Miguel (che ti invita a bere e mangiare anche se non sei né assetato né affamato!), Plaza de la Villa (elegante e tranquilla), il Palacio Real (maestoso edificio neoclassico, che a dispetto del nome, non ospita la famiglia reale), la Catedal de la Almudena (in verità ben poco attraente), il Teatro Real, la Plaza de Oriente e, finalmente, andiamo a incontrare, in Plaza de España, i due personaggi che saranno nostri compagni di viaggio: il cavaliere errante Don Quijote e il suo fido scudiero Sancho Panza, le cui statue campeggiano al di sotto di un enorme monumento di
Cervantes. Singolare la loro collocazione in una piazza fiancheggiata da austeri edifici franchisti degli anni cinquanta del secolo scorso.. anche se a onor del vero, Cervantes ha uno sguardo serio e preoccupato.. forse teme il peggio per le creature nate dalla sua penna?
Meditiamo su questo assunto, tornando in metro all’appartamento, in piscina e sotto la doccia. Di ritorno a Callao, ci concediamo un po’ di shopping, rigorosamente separate: io adoro libri, musica, cinema nell’ordine; Dany adora l’abbigliamento, per cui la scoperta di un negozio Desigual di 5 piani le apre un mondo! Le strade ora si sono animate, rispetto al pomeriggio.. riconosciamo la Madrid di quattro anni fa! La cena viene consumata da Cañas y Tapas, in cui gustiamo una Ensalada del País, un Salmorejo, Huevos Rotos, Patatas Alioli e della buona Cerveza San Miguel. Il tutto a 27,15 €.
Passeggiata post cena lungo Calle del Arenal, fino a raggiungere il Mercado de San Miguel, dove ci gustiamo un ottimo Don Pedro Ximenez (vino liquoroso divino!)
Martedì 19 Agosto 2014 Madrid (2° giorno)
Giornata dedicata all’arte e allo sport!
Facciamo colazione al Ciento Montaditos in Calle de Atocha, quindi ci dirigiamo al Museo Nacional del Prado (28 €), dove per qualche ora ci immergiamo nella visione di alcuni dei capolavori di artisti quali El Greco, Rubens, Veronese, Tiziano, Rembrandt, Bosch, Goya, Velazquez, Raffaello, Caravaggio, Tintoretto.. e potrei andare avanti! Il dipinto che mi ha colpito di più è senza dubbio “Il Giardino delle Delizie” di Bosch (che qui chiamano El Bosco), trittico di tre pannelli che rappresenta la Creazione, il Paradiso Terrestre e l’Inferno. Per una profana come me, assomiglia quasi a un enorme fumetto.. Una esposizione temporanea è dedicata a El Greco (El Greco y la pintura moderna), di cui ricorre il quarto centenario della morte: vi sono esposte 25 opere sue e altre 70 di artisti moderni, influenzati dall’artista Toledano. All’uscita dal Museo, acquistiamo due panini da asporto a Casa Luciano in Calle Atocha (€9.25), che ci gustiamo su una panchina del Parque del Retiro, immenso e tranquillo. Ognuno vi può trovare un angolo in cui godersi la giornata.. dopo il pranzo/merenda e un po’ di siesta, ci rimettiamo in cammino: vediamo il Palacio de Cristal e il Palacio de Velazquez. Arrivate all’Estanque (lago artificiale), solcato da alcune barchette, incontriamo la mia collega con la famiglia: sapevo che oggi sarebbe stata qui, ma incontrarsi per caso in una metropoli come Madrid ha il sapore del destino!
Rientrate in appartamento, ci godiamo per la seconda volta la piscina, poi usciamo per raggiungere il Santiago Bernabeu per la partita. L’idea è quella di cenare in un locale nei pressi dello stadio.. ma ci accorgiamo subito che sarà impossibile sedersi.. le vicinanze dello stadio sono prese d’assedio da una fiumana di gente, di tutte le età, tanti con la maglietta del Real Madrid.. cori, qualche petardo, ma tutto contribuisce a creare una bella atmosfera di festa! Riusciamo a comprare due ottimi panini in una panetteria che per l’occasione si è travestita da paninoteca da asporto, e li accompagniamo con l’immancabile cerveza. Qualche foto di rito davanti allo stadio, quindi entriamo, ed è una bella emozione affacciarsi dagli spalti e vedere il campo, con le due squadre che stanno facendo riscaldamento. Nel nostro settore ci sono genitori con i bambini, ragazzi, giovani e meno giovani.. di fianco c’è il settore riservato ai tifosi dell’Atletico Madrid, pochi ma si fanno sentire! Durante la partita ci saranno sfottò e coretti da entrambe le parti, ma ci sta. La partita sul campo terminerà 1 a 1, emozionante più per il contorno (commovente il tributo a Alfredo di Stefano, stella del Real Madrid scomparsa all’inizio di luglio) che per i contenuti tecnici.
Torniamo tardissimo, in Metro (rischiando di non farcela, visto l’orario): riusciamo a raggiungere il letto, esauste, alle 2:30.. ma ne è valsa la pena!
Mercoledì 20 Agosto 2014 – Madrid à Toledo (3° giorno)
Circa 80 km, seguendo la autovia A42 (uscita 68B)
Levataccia alle 8:15, ancora assonnate alle 9 in punto siamo alla stazione di Atocha per ritirare l’auto che abbiamo noleggiato tramite il sito rentalcars.com. Abbiamo optato per un noleggio pieno/pieno, un solo conducente, con rimborso franchigia, per 6 giorni, a 157,97 €. In più è prevista una tassa per il ritiro nella stazione, di 8,47 €. Ci danno una Citroen C3 (noi avevamo scelto Fiat Panda o similare). L’auto è comoda e maneggevole, perfetta per le nostre esigenze: senza difficoltà riusciamo a uscire dal traffico caotico di Madrid, dirigendoci con l’Autovia A42 verso Toledo, distante circa 80 km. In poco più di un’ora, su una strada ampia e senza traffico, raggiungiamo questa splendida città imperiale adagiata sopra le sponde del Tajo (Tago), e l’Hotel Abacería, che si trova sulla collina di fronte a Toledo, detta de “los cigarrales”. L’hotel è splendido, con una bella piscina; la nostra camera ha una romantica vista sulla città, e per una notte spendiamo solamente € 62,00!
Fantastico! Partendo dal Puente de San Martín, visitiamo con calma Toledo, piena di chiese, piazzette, strette viuzze che ti sfiancano, con continue salite e discese.. ma percorrerle dona tranquillità. Visitiamo la piccola e graziosa Mezquita Cristo de la Luz (5 €), e la Sinagoga Santa María la Blanca ( 5 €). La cattedrale l’avevamo già visitata in un’altra occasione. Toledo può essere considerata la capitare spirituale della Spagna, e racchiude in sé tesori delle tre principali religioni monoteiste, come appunto quella musulmana della Mezquita, quella ebrea della Sinagoga, e quella cristiana della cattedrale.
Non a caso l’UNESCO ha inserito questa città nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità.
Ci imbattiamo ben presto in pannelli con i dettagli sulla Ruta de Don Quijote, nonché in targhe verdi con questa scritta, per cui ci diciamo che siamo sulla strada giusta! In Toledo, però, più di Don Quijote, è persistente la presenza di El Greco, un artista di origine greca, vissuto proprio a Toledo a cavallo tra il ‘500 e il ‘600; di lui abbiamo già ammirato parecchie opere al Museo del Prado. La sua opera più famosa, tuttavia, El Entierro del Conde de Orgaz, è esposta nella Iglesia de Santo Tomé di Toledo. Di lui abbiamo già detto che quest’anno ricorre il quarto centenario della sua morte, per cui anche sulle strade ci imbattiamo, spesso, in riproduzioni delle sue opere più famose.
Pranziamo con un panino al formaggio e un po’ di frutta, comprati al mercato di fronte alla cattedrale (niente a che vedere con i mercati fantastici presenti in altre città della Spagna..), quindi rientriamo all’hotel per un bel bagno e un po’ di relax in piscina.
Per aperitivo, passeggiata nel centro, fino a Plaza Zocodover, quindi cena al “La Mar de Bien”: spettacolare insalata, Seppia alla giglia, 3 birre e pane: € 29,15. Al ritorno, mettiamo via la cartina e ci facciamo guidare dalle stradine, dai saliscendi, dalle luci e i suoni delle case: Magico!
L’unico neo trovato in Toledo.. il passaggio delle auto nel centro storico.. ma d’altronde, giustamente, anche gli abitanti della città hanno il diritto di muoversi.
Giovedì 21 Agosto 2014 Toledo – Consuegra (4° giorno)
Circa 70 km, seguendo la autovia CM42
Paghiamo l’hotel e ci dirigiamo verso Consuegra, con la Autovia CM42, che raggiungiamo dopo un’ora, percorrendo circa 70 km. Colazione in un autogrill, per non svenire prima di raggiungere i mulini a vento! A Consuegra ci accoglie l’Hotel Rural La Vida de Antes, dove davvero si respira una bella atmosfera d’altri tempi. La signora alla reception non è altri che la proprietaria in persona: ci mostra l’hotel come se fosse casa sua (e, in effetti, lei e la sua famiglia vi abitano davvero, compreso una bella cagnolona di nome Lisa!). Ogni camera ha un suo nome, la nostra si chiama “El Basar”. Usciamo per una giretto del piccolo e ben tenuto centro, ma fa molto caldo (ovviamente le nostre uscite coincidono con l’orario della siesta, per cui in giro c’è davvero pochissima gente, chissà come mai!), per cui ci rifugiamo dapprima in un bar all’aperto lungo il Rio Amarguillo (in secca), quindi rientriamo in hotel, dove ci gustiamo un po’ di fresco nel bel patio esterno: viene a trovarci anche Lisa, che per un po’ si sdraia di fianco a noi.
Verso le 16 troviamo il coraggio di uscire per dirigerci sulle tracce di Don Quijote, rivivendo il celebre episodio della guerra con i mulini a vento: ne contiamo 12, ben tenuti, ognuno con un nome tratto dal romanzo di Cervantes: Mambrino, Bolero, Sancho, Mochilas, Vista Alegre, Cardeño, Alcancía, Chispas, Caballero del Verde Gabán, Rucio, Espartero, Clavileño. Ne visitiamo due all’interno, molto ben conservati e con i meccanismi intatti: il Rucio (3 € con bibita) e Bolero (8 €), in cui c’è anche l’ufficio informazioni della città. Il vento quassù è forte (ovvio, altrimenti i mulini non sarebbero “a vento”!). Il biglietto delle visita al Bolero comprende anche quella del bel Castillo, dove pannelli in spagnolo e inglese spiegano dei dettagli le varie sale e fasi costruttive.
“Badi la signoria vostra”, osservò Sancho, “che quelli che si vedono là non sono giganti ma mulini a vento, e ciò che in essi paiono le braccia, sono le pale che girate dal vento fanno andare la pietra del mulino”.
Rimaniamo un bel po’ di tempo ad ammirare i muliti, rapite dal suono del vento nelle pale dei muliti: ipnotico. Con un po’ di immaginazione, riusciamo perfino ad immedesimarci in Don Quijote e Sancho Panza!
Torniamo all’hotel stanche e un po’ rincitrullite dal vento.. ma una bella doccia ci rimette a nuovo!
Cena alla Tapería Gaudy. Buono, ma un po’ disorganizzati: abbiamo chiesto più volte il conto, e ce l’hanno dato sbagliato.. alla fine 57 € per una insalata mista, baccalà in tempura, pane, dolce, birra e caffè.
Venerdì 22 Agosto 2014 – Consuegra à Ciudad Real (5° giorno)
Circa 75 km, seguendo la autovia CM4167 + N401
Facciamo una bella e ricca colazione in hotel (consigliata! 4 € a testa), quindi paghiamo l’hotel (78 € compreso colazione), abbandoniamo i bei mulini a vento (ma tanti ne vedremo successivamente), e partiamo verso Ciudad Real, distante circa 75 km, dove giungiamo dopo 1 ora e un quarto con la N401. L’hotel è il Sercotel Guadiana, un quattro stelle elegante e con la piscina. La città, invece, non è particolarmente attraente, anche perché oggi è quasi tutto chiuso in quanto ricorre una feria (festa) dedicata alla Virgen del Prado, la patrona della città. Anche il Museo del Quijote, che avremmo voluto visitare, è chiuso per lavori, quindi dopo una passeggiata in centro (bello il palazzo del Ayuntamiento, con la Plaza Mayor e la Torre con el Reloj de Carillon. Anche la cattedrale, dedicata appunto a Santa María del Prado, è chiusa. Raggiungiamo Porta Toledo, quindi torniamo all’hotel per qualche ora di relax in piscina, dapprima sole solette, poi arrivano dei bambini spagnoli, notoriamente divertenti anche se un po’ chiassosi. Per cenare ci spostiamo nella bella cittadina di Almagro, a circa 25 km da Ciudad Real. Lì tra l’altro vi è stato girato il film “Volver” di Almodóvar, con Penélope Cruz. C’è una bella piazza, Plaza Mayor, con ai lati delle belle gallerie di legno verde e finestre, sorrette da un’ottantina di colonne. Al di sopra ci sono degli appartamenti ancora abitati. Su questa piazza si affaccia il più antico teatro di Spagna, il secentesco Corral de Comedias, il solo nel suo genere ancora esistente in Europa. A luglio vi si svolge il festival del Teatro classico, ma ospita varie rappresentazioni durante tutto l’anno.
Per mangiare andiamo a la Hospedería de Almagro, dove per 36 € gustiamo un’ottima insalata di ventresca, huevos rotos (con prosciutto e patate), e una tagliata di formaggio, che non riusciamo a finire e ci facciamo impacchettare per il pranzo di domani!
Sabato 23 Agosto 2014
Ciudad Real à Puerto Lápice (A43+N420) à Campo de Criptana (N420) à El Toboso (TO299) à Mota del Cuervo (N301) à Belmonte (N420) (6° giorno)
Circa 200 km in totale
Oggi ci aspetta un viaggio lunghissimo, quasi 200 km in totale (sbagliando qualche volta strada, ma altrimenti che avventura sarebbe?). Paghiamo l’Hotel Guadiana (51,32 €). La prima tappa è Puerto Lápice, a circa 75 km da Ciudad Real. La raggiungiamo con le A43 e N420. Ci fermiamo a La Venta del Quijote, dove la leggenda racconta che Don Chisciotte fu insignito del titolo di cavaliere (da un oste!). E’ un ristorante/bar/negozio/museo, abbastanza turistico, ma grazioso, con un bel patio. Nella bodega facciamo colazione, provando “las flores manchegas”, un dolce tipico della Mancha a forma, appunto, di fiore. In questa sala ammiriamo dei grandi tini, che la guida dice contengano vino bianco. Lasciamo Puerto Lápice e in 40 km raggiungiamo Campo de Criptana, con la N420. Le strade continuano a essere belle e scorrevoli, con poco traffico. E’ un bel paesino, dove il bianco delle case diventa accecante: anche qui stanno organizzando la festa. Nella parte alta del paese le case sono bianche e blu: si tratta del quartiere detto Albaicín. Oltre questo barrio, in cima alla collina ammiriamo una decina di mulini, ben tenuti, due dei quali visitabili: uno (Burleta) ha il meccanismo originale del XVI secolo, e uno (Culebro) ha una mostra di Sara Montiel, attrice scomparsa da poco, nata qui e diventata famosa a Hollywood. Le entrate costano tutte 0,60 € a testa. Anche qui ogni mulino ha il suo nome (Sardinero, Infante, Poyatos, Culebro, Burleta, Lagarto, Pilón, Quimera, Cariari, Inca Garcilaso), e anche qui si dice che Don Quijote abbia combattuto contro “i Giganti”.. infaticabile questo cavaliere!
Visitiamo anche la Cueva de la Despensa, abitazione scavata nella roccia, vicino ai mulini, ora adibita a mostra e a negozio.
Lasciamo questo paese in festa e ci dirigiamo verso El Toboso, ma sbagliamo strada, per cui facciamo circa 30 km anziché 18,5! La direzione giusta è la N420 verso Cuenca, quindi si gira a sinistra poco fuori il paese, imboccando la TO299. La raggiungiamo in un orario in cui è tutto chiuso e praticamente deserto, alle 14:30. E’ molto tranquillo, ha una bella Plaza Mayor, con la chiesa, in cui si sta celebrando un matrimonio, l’Ayuntamiento e una statua di Don Chisciotte inginocchiato davanti al suo Amore platonico, Dulcinea, che in questo paese sarebbe vissuta. Vediamo (da fuori) il Museo Cervantino e la Casa di Dulcinea; in un piccolo parco mangiamo un panino, quindi una birra fresca nel bar sulla piazza della chiesa (El Sueño de Quijano), dove poco dopo arrivano gli sposi per le foto di rito (e brindiamo con loro!). Questo borgo, molto importante nello svolgimento dei fatti Donchisciotteschi, pare sia uno dei meglio conservati della Mancha, quindi ha saputo far tesoro della predizione di Cervantes: “El Toboso sarà famoso e rinomato per secoli”. Passeggiando abbiamo notato qua e là, sui muri del villaggio, altre citazioni tratte dal Don Chisciotte (“con la iglesia hemos dado, Sancho”). Usciamo da El Toboso e ci dirigiamo verso la tappa successiva, distante meno di 20 km, ma, ovviamente, noi riusciamo ad allungare la strada! A nostra discolpa c’è che le località vicine non sempre sono indicate.. va beh… Con la N301 raggiungiamo Mota del Cuervo, in cui contiamo sette mulini (qui ci arriviamo in macchina, in quanto le energie cominciano a scarseggiare!). Più sotto c’è anche un Pozo de Nieve, in cui anticamente venivano conservati gli alimenti.. strano pensare alla neve in questi luoghi! Lasciamo Mota del Cuervo e in 30 km, alle 17:30 siamo alla meta finale, Belmonte (N301 e N420), in cui abbiamo prenotato un Hotel spettacolare, il Palacio del Infante Don Juan Manuel, che scopriamo trattarsi di una dimora storica, costruita nel 1300! Con la meraviglia negli occhi, ma stremate dalla lunga e calda giornata, ci gustiamo un bagno in piscina, lasciando a domani la visita del Castillo, uno dei castelli castigliani del XV secolo meglio conservati della Mancha. In serata passeggiata nel paesino, in cui anche qui c’è la feria (festa): man mano il centro si anima, e nel parco appena fuori le mura sono stati aperti per l’occasione vari chioschi che preparano da mangiare. Ci fermiamo al Merendero Elisabeth, dove Antonio, un simpatico cameriere, ci fa accomodare a un tavolo e in breve ci porta una insalata mista e un’enorme piatto con seppia alla griglia. Purtroppo stasera, causa un forte raffreddore, non ho il senso del gusto, ma Dany assicura che sono buonissime: con le bevande, paghiamo 19 €! Quando ci alziamo dal tavolo, tutto il parco è pieno di gente! Purtroppo non sono tanto in forma per godermi anch’io la festa, per cui ci ritiriamo in hotel.
Domenica 24 Agosto 2014
Belmonte à Cuenca (7° giorno)
Circa 100 km, con la N420
Dopo un meritato sonno ristoratore, paghiamo l’hotel (89 €, davvero bello e, nonostante la maestosità, tranquillo), quindi usciamo per fare colazione. Ci accorgiamo ben presto che il resto del paese è appena andato a letto, dopo la festa della notte: così ci dice anche un simpatico signore de La Casona de la Beltraneja, che ci prepara un café con leche nonostante il bar sia chiuso (abbiamo girato un po’ per il borgo, ma era tutto chiuso!). Dopo una bella chiacchierata con l’improvvisato barista, visitiamo il bel Castillo, che domina Belmonte dall’alto; è ben tenuto, ed è ancora in fase di restauro. Si possono visitare due piani, con i vari appartamenti nobili (qui visse anche l’imperatrice Eugenia de Montijo, moglie di Napoleone III). All’esterno si può salire sulla Torre del Homenaje, l’unica al momento visitabile. La ragazza che ci fa i biglietti dice che in futuro si potrà visitare meglio anche l’esterno. In una sala interna c’è anche un video molto bello sulla storia del castello, sebbene sia solo in spagnolo. In compenso ci forniscono di audioguida in italiano. Il tutto a 8 € a testa. Ce la prendiamo comoda, gustandoci la visita, quindi partiamo, imboccando la N420, alla volta di Cuenca, distante circa 100 km. Il paesaggio varia da immense distese di viti, girasoli e ulivi, a un paesaggio più verde.. sembra di essere in montagna. Dopo circa un’ora e un quarto raggiungiamo Cuenca, la cui parte vecchia è costruita su un promontorio roccioso che sovrasta le gole del Río Júcar e del Río Huecar. Eccezionali sono le Casas Colgadas, abitazioni costruite nel XVI secolo a strapiombo su un baratro, che si può attraversare con il Puente de San Pablo. Il ponte collega la città vecchia (dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO) con il Convento de San Pablo, che ora è un Parador. Facciamo una bella passeggiata nella parte più antica, ricca di edifici medievali. Nel centro della piazza principale, Plaza Mayor (è in discesa!), si trova la Cattedrale, che però non visitiamo. Seguendo l’indicazione “rutas turisticas” percorriamo (in salita!) Calle de San Pedro, passiamo l’arco sotto i resti di un castello e raggiungiamo un eccellente punto panoramico (mirador), da dove si vede tutta la città vecchia da una posizione privilegiata. Tornando sui nostri passi (quanti ne avremo fatti in questi giorni?!) raggiungiamo di nuovo Plaza Mayor e da lì, uscendo da una bella porta con tre arcate (sopra c’è l’Ayuntamiento), imbocchiamo la Calle Alfonso VIII e, via via, per stradine sempre più strette (ma finalmente in discesa!) ritroviamo il nostro fedele “cavallo”.. l’auto che percorre la Carretera de Palomera (carretera di Buenache) e in circa 7 km di strada di montagna, con ai lati delle pareti verticali che sembra ti vengano incontro, raggiungiamo l’Hotel Cueva del Fraile, immerso nel verde, con un bel patio e delle camere particolari: su un piano c’è il bagno e un salottino, mentre la camera è al piano di sotto! Pregustiamo un po’ di refrigerio nella grande piscina dell’hotel, anch’essa immersa nel verde, ma la quiete è disturbata da altoparlanti che emettono musica per bambini a un volume da discoteca! Peccato.. Per cena seguiamo il consiglio del signore alla reception che, invece di indicarci i bar/ristoranti più turistici che già abbiamo visto, al mirador, ci consiglia il Restaurante Las Brasas, dove optiamo per due degustazioni: primo e secondo piatto, dolce e caffè, al prezzo di 37,60 € in due. Proviamo il famoso Ajoarriero, a base di aglio, patate, uovo sodo e baccalà; il Pisto Manchego, simile alla nostra peperonata, e il Mojete, un’insalata tipica. Per secondo Bacalao a la Manchega. Come dolce, Delicia de Queso. Ci offrono anche un liquore, di cui non ricordo il nome, al sapore di caffè e liquirizia. Il ristorante purtroppo non è molto frequentato, perché abbiamo mangiato davvero bene.
Lunedì 25 Agosto 2014 – Cuenca à Madrid (8° giorno)
Circa 170 km, con le autovie A40 e A3
Facciamo colazione in hotel, quindi paghiamo (62,70 €), salutiamo questa oasi nel verde e, montate sulla nostra auto, con la A40 e la A3, ci dirigiamo verso Madrid, distante circa 170 km. In meno di due ore siamo nella capitale. Riforniamo l’auto (43 litri per 60,39 €.. la benzina qui costa meno che in Italia! Con un pieno abbiamo percorso 783 km). Senza difficoltà, pur nel traffico intenso dei dintorni della stazione di Atocha, riportiamo l’auto nello stesso parcheggio in cui l’abbiamo prelevata. Con l’addetto verifichiamo che non ci siano altre ammaccature oltre a quelle già esistenti. Ci rilasciano quindi la fattura, relativa al ritiro, di 8,47 €; i soldi della franchigia, bloccati sulla carta di credito, verranno invece restituiti dopo qualche giorno. Raggiungiamo l’Hostal San Blas in Calle Atocha, prenotato la sera prima per evitare di dover stare alzate fino a notte fonda prima di andare all’aeroporto.. nonostante le buone intenzioni.. non siamo più delle ragazzine! Inoltre, ci possiamo sistemare con calma e abbiamo un posto in cui lasciare le valigie. Ci costa 35 €.
Da Calle Atocha prendiamo Calle de las Huertas, sul cui pavimento, di quando in quando, ci sono frasi di celebri scrittori spagnoli: come per destino, troviamo per primo l’incipit del Don Chisciotte (“En un lugar de la Mancha, de cuyo nombre no quiero acordarme, no ha mucho tiempo que vivía un hidalgo de los de lanza en astillero, adarga antigua, rocín flaco y galgo corredor..”).. il cerchio si è chiuso! Siamo nel Barrio de Las Letras, il cui centro è Plaza Santa Ana, dove ci fermiamo assetate: due belle birre e patate con tre salse, a 14,40 €. Dopo aver di nuovo dato un’occhiata a Plaza Mayor e Plaza Puerta del Sol ci concediamo, come al solito separatamente, un paio d’ore di shopping. Ci ritroviamo per una cena veloce, in una viuzza dietro Puerta del Sol: Las Bravas. 2 birre, insalata di tonno e pomodori, crocchette di ventresca e tortilla di gamberi e gulas: 20,40 €. Siamo molto stanche per cui alle 22 siamo già nell’hostal, dove una doccia ci conduce a poche ore di riposo.
Martedì 26 Agosto 2014 – Madrid à Orio al Serio (9° giorno)
Alle 3:15 suona già la sveglia! Il tempo di chiudere la valigia e siamo sul Paseo del Prado (a quest’ora ci sono ben 26°!) dirette a Plaza de Cibeles. Il bus notturno (Express Aeropuerto) ci aspetta già: con 5 € a testa ci porta al terminal T1 di Barajas, dove dobbiamo aspettare le 5:30 per poter fare colazone.. un’ora più tardi, in perfetto orario, parte l’aereo che ci riporta a Bergamo.. e alla nostra “finta” estate italiana. Grigio e qualche goccia di pioggia ci fanno già sentire la nostalgia di Madrid, della Mancha, di Don Chisciotte, Sancho Panza… della Spagna in generale..
La “maledizione” di Don Chisciotte, in compenso, mi regala una bella sinusite da curare a casa.. ma forse, più che il cavaliere errante, devo “ringraziare” l’aria condizionata che, ormai, è la vera dominatrice delle estati di tutto il mondo!
Informazioni Utili
Quando: sempre, preferibilmente in primavera
Durata : 9 giorni (8 notti)
Viaggio: Aereo + Auto
Costo a persona: 900 € circa
Viaggio:
Voli low cost Ryanair (Bergamo Orio al Serio – Madrid Barajas; Madrid Barajas – Bergamo Orio al Serio)
Auto prenotata sul sito www.rentalcars.com, ritirata e riconsegnata all’ufficio EuropCar della stazione di Atocha a Madrid.
Dove Dormire (strutture tutte prenotate tramite il sito www.booking.com)
Madrid Apartamentos Juan Bravo (nei pressi della stazione Metro Diego de Leon) – Calle Juan Bravo, 58-60 – http://www.apartamentos-jb.com/ – Tel +34 914029800 – Mail: juanbravo@apartamentos-jb.com
Hostal San Blas Calle Atocha, 117 – http://www.hostalsanblasmadrid.com/ – Tel +34 914202474 mail: recepcion@hostalsanblasmadrid.com
Toledo
Hotel Abaceria Calle Pontezuelas, 8 – http://www.hotelabaceria.es/ – Tel +34 925250000
Mail: reservas@hotelabaceria.com
Consuegra
Hotel Rural La Vida de Antes – Calle de Colón 2 http://www.lavidadeantes.com/ Tel +34 925480609 – Mail: info@lavidadeantes.com ; reservas@lavidadeantes.com
Ciudad Real
Hotel Sercotel Guadiana – Calle Guadiana, 36 – http://www.hotelguadiana.com/ –Tel +34 926223313 – Mail: info@hotelguadiana.es
Belmonte
Hotel Spa Infante Don Juan Manuel – Calle Dos Maestres 1-3 –http://hotelspainfantedonjuanmanuel.es/ – Tel +34 967170784 – Mail info@hotelspaininfantedonjuanmanuel.es
Cuenca
Hotel Cueva del Fraile – Carretera Cuenca a Buenache km 7 – http://www.hotelcuevadelfraile.com/ – Tel +34 969211571 – Mail reservas@hotelcuevadelfraile.com
Dove Mangiare
Madrid
“Cañas y Tapas” – Plaza de Celenque 1 – www.canasytapas.es – Tel. +34 91 522 14 15
“Las Bravas” – Pasaje Matheu, 5 – Http://lasbravas.com/ -Tel. +34 91 521 51 41
Toledo
“La Mar de Bien” Plaza Barrio Rey 3 – – Tel: +34 925 250 904
Consuegra “Taperia Gaudy Restaurante” BETA Calle Plus Ultra 7B Tel: +34 665674897
Almagro (Ciudad Real)
“Hospederia de Almagro” –Calle Ejido de Calatrava, s/n, Tel: +34 926 88 20 87
Cuenca
“Restaurante Las Brasas” Calle Alfonso VIII, 105 – Tel +34 969213821
Cosa Vedere
Madrid
Museo El Prado – Paseo del Prado, s/n – https://www.museodelprado.es/
Estadio Santiago Bernabeu
Avenida de Concha Espina, 1 – http://www.realmadrid.com/en/santiago-bernabeu-stadium
Toledo
Mezquita Cristo de la Luz – Calle Cristo de la Luz, 22 –http://www.toledo-turismo.com/it/mezquita-del-cristo-de-la-luz_1150
Sinagoga Santa María la Blanca Calle Reyes Católicos, 4 – http://www.toledo-turismo.com/it/sinagoga-di-santa-maria-la-bianca_317
El Greco
www.elgreco2014.com
Consuegra
Molinos de viento
Castillo
Ronda de los molinos
www.consuegra.es
Ciudad Real
Casco histórico
www.turismocastillalamancha.com/ciudad-real/
Puerto Lápice
La Venta del Quijote
Calle Molino, 2
Campo de Criptana
Molinos de Viento
Calle Rocinante, Sierra de los molinos
www.tierradegigantes.es
El Toboso
Museo Casa de Dulcinea
Museo Cervantino
Museo de Humor Gráfico Dulcinea
www.eltoboso.es
Mota del Cuervo
Molinos de Viento
www.motadelcuervo.es
Belmonte
Castillo
www.castillodebelmonte.com
Cuenca
Casco Antiguo
www.turismocastillalamancha.com/cuenca/