Madrid che sorpresa ! 2

19-20-21-22-23-(24) febbraio-2005 MADRID una lieta sorpresa Si parte con un comodo volo Iberia da Caselle di mattino molto presto ,ma con tanta curiosità. Saremo si e no 100 persone sull’aereo e i bagagli imbarcati circa 7, eppure all’aeroporto di Barajas incredibilmente manca il trolley di Frank e questo non lo mette proprio di buon...
Scritto da: Michele Barbero
madrid che sorpresa ! 2
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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19-20-21-22-23-(24) febbraio-2005 MADRID una lieta sorpresa Si parte con un comodo volo Iberia da Caselle di mattino molto presto ,ma con tanta curiosità. Saremo si e no 100 persone sull’aereo e i bagagli imbarcati circa 7, eppure all’aeroporto di Barajas incredibilmente manca il trolley di Frank e questo non lo mette proprio di buon umore…Ci rassicurano dicendoci che è finito a Napoli !!!Fortunatamente riusciremo a recuperarlo in serata (con il manico rotto) previa una bella “divagazione” all’aeroporto. Da Barajas parte direttamente la Metro: spettacolo !! vetture appena sfornate bianche e blu ,linde e funzionali … Inevitabili confronti e battute con la metro di Torino. Con 12 euro corse illimitate x 5 giorni :non si può pretendere di più .Su molti vagoni c’e anche un monitor con le news.Credo che di giorno non abbiamo mai aspettato più di 3 minuti il passaggio successivo. Da una ricerca a posteriori di Domenico pare che ci siano milioni di passeggeri ogni giorno che utilizzano la Metro.

Il Florida Norte ,cioè il nostro Hotel, vicino alla stazione Principe Pio e quindi abbastanza vicino al centro, è un 4 stelle forse un pelino sovrastimato, ma il prezzo strappato di 32 euro a notte è vantaggioso.

Comunque non è niente male.

Il tour inizia da Palazzo Real e Cattedrale de la Almudena dove si è sposato il principe Felipe. Bella con le sue statue Plaza de Orente, meno il Teatro Real . Percorrendo calle Mayor siamo già nella mitica Plaza Mayor e poi alla Porta del Sol . Questo è il vero centro di Madrid e queste 2 piazze hanno visto la Storia.Primo breack : Luca è in ipoglicemia e mangiamo qualcosina in un locale dal nome altisonante il Museo del Jamon .Non sarà un museo nell’accezione classica ma di prosciutti ce ne sono veramente tanti e buoni di tutti i prezzi . Il Serrano è tra i più pregiati .

Rifocillati miriamo al Prado tanto per non sbagliare.E’ dispersivo e ci facciamo illuminare da una guida che parla un buon italiano e che approfondisce i 2 miti della Spagna : Goya e Velasquez . Vediamo tanti bei quadri e lì per lì mi sembra anche di capire qualcosa… proprio al volo diamo anche un’occhiata agli altri tra cui i molti “italiani “. Attraverso la bellissima Gran Via e Plaza de Espana torniamo, un po’ stremati, al Florida Norte.

In serata rendez-vous con Ivan che ci consegna i preziosi biglietti della partita .C’e stato un cambio di bagarino all’ultimo momento ed è stata una fortuna:non siamo più nel settore degli Juventini, ma molto meglio piazzati. Sfruttiamo anche l’amico musicista di Ivan che ci consiglia un ottimo ristorantino (che noi mai avremmo incontrato) dove alla mezza mangiamo un eccezionale polipo gallego .

Domenica è giorno di mercato e a Madrid il mercato per eccellenza è il Rastro (in passato mercato della carne).Molta gente nonostante il frescolino.Compro un souvenir cioè una cornice con specchio per Elvi e essendo Domenica ci vediamo anche tre belle chiese :S. Isidro ,patrono della città, San Francesco il Grande e Sant’Andres . Ma the time fly e è già l’ora di pranzo che per gli Spagnoli è molto più tardiva.

In zona c’è la Taverna El Almendra nella via omonima.Ci propinano ottime uova ,gamberi, tortillas e altro che non ricordo.Tutto molto gradevole.

Nel pomeriggio relax e foto al parco del Retiro uno dei polmoni verdi di Madrid.E’ abbastanza affollato e variegato. Ci sono i prestigiatori, i cori religiosi, pittori e cantanti, c’è chi prende la barchetta e chi gioca in uno strano ping-pong( sotto una struttura in vetro-metallo assai originale).

La cenetta in via Tres Cruces (una traversa di Gran Via) alla locanda Costa del Sol è deliziosa: io che sono poco selettivo trovo il pesce spada “imperial” superbo ma anche Franco Luca e Dome che sono di palato più fino mi dicono che la carne è grandiosa e i prezzi sono sorprendentemente contenuti. Al lunedì è la volta del Reina, Sofia il secondo museo per importanza, inaugurato nel ‘90 dall’attuale Regina in un ospedale. Picasso con Guernica , Miro’,Dalì sono le stars, ma vi sono molte altre opere moderne . Io non sono granchè in forma.Esco un po’ prima e dalla panchina della piazza guardo questi strani ascensori trasparenti …Tra l’altro c’è un bel frescuccio. A ruota il Museo delle Cere : per la verità non l’avevamo preso molto sul serio e invece è ricchissimo. C’è veramente di tutto e vale ampiamente il biglietto.Qualcuno (Luca) vuole anche posare a fianco del suo idolo (Zidane).

Rivediamo Plaza Cibeles con la sua fontana che rappresenta la fertilità e attorno alla quale gioiscono i tifosi dei Galacticos (quelli dell’Atletico vanno in un’altra piazza vicina),attraversiamo il paseo de Recoletos . Nello storico caffè Gijon consumiamo una squisita paella. Più avanti voglio assaggiare il Churro , una specie di biscotto lungo e sottile che qui pucciano nella cioccolata … ma non è granchè come pure delude l’altro storico caffè il Chicote assurto a grande fame per le assidue frequentazioni di Hamingway. Verso l’albergo riusciamo pure a infilarci in un autobus e poi scampagnata all’aeroporto per accompagnare Franco, ma il volo è in ritardo e Franco incazzato (lui s’incavola anche per meno).Nel frattempo Luca riceve brutte notizie riguardanti il papà di Mapi e decide di ripartire il giorno dopo.

Io e Dome optiamo per la cucina gallega o delle asturie ,non ricordo, a Casa Mingo in via Florida Norte : si mangia pollo e ottimi dolci , si beve sidro versandolo nel bicchiere dall’alto per gasarlo (Più che altro va per terra ) . E’ un locale rustico e suggestivo. Martedì Luca all’alba ci lascia anche se non riuscirà a partire prima delle 16.00…I ritardi aumentano. Molto interessante la successiva visita al Monastero delle Suore Reali Scalze che erano religiose di sangue blù che portavano delle doti ragguardevoli .Ce ne sono ancora ai nostri giorni. Il monastero grazie ai “doni” dei nobili parenti è ricchissimo La guida è divertente.E’ un’attempata signora spagnola molto preparata che scandisce le parole a favore degli stranieri. Conclude dicendoci che è sua speranza che sia la penultima volta che vediamo il monastero, un modo atipico per augurare un arrivederci. Ma il clou del viaggio si avvicina e il tempo peggiora ! Per scaldarci e non farci mancare nulla, dopo aver rivisto Plaza Mayor e gli affreschi della Panaderia ( una volta i panettieri erano influenti) , scegliamo La Maison del Corregidor cioè un locale tipico in una cantina bellissima.

La zuppa d’aglio, che aveva affascinato Dumas ( che voleva importarla in Francia), una bistecca di suino e del prosciutto scelto ci risultano squisiti. Il cibo spagnolo mi appare secondo solo a quello italiano, però a metà prezzo. E ora voliamo al Bernabeu. Ci arriviamo in un attimo con la metro. E’ d’obbligo la visita allo stadio con le sue tribune vip, il suo colpo d’occhio superlativo, le panchine imbottite su cui non ci facciamo mancare una foto… fa fresco e pioviggina , ma tra qualche ora farà caldo da queste parti… Vediamo anche il museo , il palmares e ci portiamo a casa un maglia di Zizou. Dopo la vestizione all’Hotel facciamo un salto ai grandi magazzini Cortes Ingles per cercare una mantella per la pioggia che regolarmente troviamo. E’ incredibile come si riesca a fare un sacco di cose a Madrid senza mai problemi.

Come bagarini invece valiamo zero e saremo gli unici in tutto lo stadio ad avere tre posti in due. La nostra posizione è d’oro mentre i tifosi juventini sono stipati in piccionaia : da lì vediamo benissimo che il fallo da cui è nato il goal non esisteva,comunque perdiamo con dignità e lasciamo una porticina aperta per il ritorno. I madridisti a parte Juve Juve vaff… Sono tranquilli, forse ci snobbano, e nella pausa mangiano tranquillamente. In poche decine di minuti usciamo, prendiamo la metro ma il ristorante a Via Tres Cruces è chiuso per mancanza di personale. Capovolgiamo la sfiga e ci facciamo portare da un Taxi in Plaza S. Ana che non avevamo ancora visitato e ci sfamiamo con un enorme piatto di affettati e formaggio.

Mercoledì è un giorno particolare: la più grande nevicata (4 cm) a Madrid dagli ultimi 20 anni. Il tempio Egizio ,smontato e rimontato a Madrid , sotto la neve appare un po’ strano, ma Dome mi assicura che ne valeva la pena. Si chiama Tempio di Debod ed è molto didattico e dislocato su un altura con ottima vista sulla città. Poi è la volta del cinema 3D. Si chiama IMAX ed è l’unico in Spagna di queste dimensioni. Veramente un spettacolo interessante , mentre il Planetarium adiacente è deludente. Ci siamo arrivati in taxi e abbiamo assistito al passaggio di un gruppo di cavalieri tutti bardati in parata per non so quale avvenimento . La sorpresa arriva all’aeroporto quando ci comunicano che il volo è annullato. Non proviamo nemmeno e reclamare, ma torniamo al Florida Norte dove fortunatamente è rimasta un’unica camera !!! riusciamo anche a vedere Chelsea-Barcellona .

Giovedì ultima colazione al Horno S. Maria , per noi ormai una istitu zione, e poi puntiamo al Palacio Real una dei pochi monumenti che non abbiamo ancora visitato. Abbiamo modo di capire che 1) le audioguide sono alquanto utili 2)questo palazzo è veramente interessante 3) la sala del re è una delle più belle che abbia mai visto 4) anche l’armeria e la pharmacia sono interessanti.5) quadri, cineserie, lacche, orologi,arazzi,affreschi. C’è di tutto.

Il pranzetto finale in un localino di via Florida Norte è da ricordare. Bevande, paella valenciana, rognoni in umido prosciutto alla piastra,per 16 euro in due.Notevole.

Stavolta non ci sono più sorprese in questo benedetto Barajas che ricorderemo a lungo. E si ritorna.

PS ho dimenticato la visita all’ermita de San Antonio de La Florida dove in una bella chiesetta ci sono le spoglie di Farcisco Goya e i suoi magnifici affreschi. Questa chiesa fa da museo e un’altra perfettamente uguale vicina serve per le funzioni. Dimenticavo anche il Malacatin un ristorante specializzato nel Cocido : quantità industriali di bollito, testina, salamini,ceci ecc … anche questo meraviglioso.



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