Madrid, Castiglia, Paesi Baschi, Bordeaux

Per la vacanza di quest’estate mio marito ed io abbiamo deciso di utilizzare la nostra auto per muoverci più liberamente e per essere meno vincolati alla prenotazione di aerei, treni, ecc. Quindi con cartine, depliant e guide alla mano abbiamo provato a definire un percorso che ci consentisse di visitare più luoghi possibile tra uno...
Scritto da: Misia71
madrid, castiglia, paesi baschi, bordeaux
Partenza il: 31/07/2006
Ritorno il: 12/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Per la vacanza di quest’estate mio marito ed io abbiamo deciso di utilizzare la nostra auto per muoverci più liberamente e per essere meno vincolati alla prenotazione di aerei, treni, ecc.

Quindi con cartine, depliant e guide alla mano abbiamo provato a definire un percorso che ci consentisse di visitare più luoghi possibile tra uno spostamento e l’altro.

La destinazione principale era Madrid ma è stata l’occasione per vedere molto altro “nei dintorni” e lungo il tragitto.

Per chi volesse qualche idea o suggerimento vi propongo davvero di replicare un itinerario del genere (dandovi anche alcune informazioni pratiche) destinato soprattutto a: – chi ha voglia di guidare un po’ anche durante le vacanze (considerando che in totale abbiamo fatto circa 4.300 chilometri in 13 giorni) – chi desidera visitare posti interessanti senza però “stressarsi” troppo – chi ama in particolare la Spagna e non si fa spaventare dal caldo (a proposito del quale vi dirò qualche curiosità…) N.B. Gli alberghi sono stati prenotati in anticipo (un paio di settimane prima della partenza) attraverso il sito www.Bookings.It che consente di dare disdetta della prenotazione fino ad un giorno prima dell’arrivo e non comporta il versamento di alcun anticipo.

1° giorno- lunedì’ 31 luglio – da Torino a Carcassonne Partiti al mattino da Torino abbiamo raggiunto Carcassonne (660 km) nel primo pomeriggio, passando attraverso il traforo del Frejus (costo 31,90 euro) che consiglio per evitare le code chilometriche in questo periodo al confine tra Ventimiglia e Mentone.

Carcassonne, che per noi era solo una “tappa” più o meno a metà strada, in realtà si è rivelata una visita molto piacevole. La città antica risale al medioevo (fu anche rifugio dei Catari nel 1200) ed ha un aspetto decisamente curato (grazie a restauri relativamente recenti). Anche da lontano si ha un’impressione splendida e quando si varcano le mura e i bastioni ti ritrovi improvvisamente indietro nel tempo. Da visitare: la Cattedrale con le bellissime vetrate.

Proprio di fronte si trova uno degli alberghi più affascinanti che abbia visto: Hotel De La Citè che ha uno splendido giardino e stanze che affacciano sui bastioni medioevali. Per un weekend da favola (se avete voglia di spendere circa 300/400 euro a notte)…

E poi, lungo i vicoli, ci sono naturalmente moltissimi negozi (con oggetti ispirati principalmente al medioevo e destinati soprattutto ai più piccoli, ma anche con prodotti tipici della zona) e vari locali in cui mangiare. Noi abbiamo scelto il ristorante “Hostal Troubadours” e abbiamo provato il piatto tipico (molto buono): Il ‘cassoulet’ con fagioli bianchi, salsiccia e cotenna di maiale. Il tutto viene cotto lentamente in un recipiente di terracotta chiamato ‘cassole’.

Albergo: Campanile CARCASSONNE OUEST – costo 73 euro a notte stanza doppia (tra tutti quelli in cui siamo stati, quello più deludente e senza aria condizionata che quindi non vi consiglio, purtroppo però era l’unico rimasto è a quanto pare Carcassonnne è molto affollata nel periodo estivo).

2° giorno – martedì 1 agosto – da Carcassonne a Saragozza Al mattino, dopo aver fatto colazione (“caffè au lait e croissant”) siamo partiti per Saragozza, altra tappa prima dell’arrivo a Madrid. Zaragoza (in castigliano) è una città moderna, con le maggiori attrattive concentrate intorno alla Basilica de Nuestra Senora del Pilar, enorme e meravigliosa che si affaccia sulla Piazza a cui dà il nome.

Non ci siamo fermati molto ma abbiamo avuto il piacere di gustare un’ottima cena in un ristorante tipico aragonese “La Rinconada De Lorenzo” in cui abbiamo provato un piatto caratteristico “Migàs de jamon” (pan grattato con prosciutto) e ottimi e abbondanti spiedini di carne.

Poiché la zona intorno all’albergo è riservata a soste brevi oppure ai residenti, è stato necessario lasciare l’auto presso un parcheggio sotterraneo a poca distanza.

Ristorante “Rinconada de Lorenzo” Calle La Salle 3 Saragozza Albergo: Hotel Style Paris – costo 50,30 euro a notte stanza doppia (posizione abbastanza centrale, stanza ampia, aria condizionata).

3° giorno – mercoledì 2 agosto – da Saragozza a Madrid Prima di lasciare Saragozza abbiamo trascorso buona parte della mattinata nella zona commerciale, in cui si trova ovviamente “El Corte Ingles” (celebre catena di magazzini, una costante in tutte le principali città spagnole) enorme e fornitissimo di prodotti di ogni genere. Mi ha sorpreso ad esempio trovare molti articoli (come ad esempio quelli per l’enologia) che in Italia non ho mai visto vendere in un centro commerciale di quel tipo ma che normalmente si trovano soltanto in negozi molto specializzati. Ho notato che non c’è una convenienza particolare nell’acquistare in Spagna, solo in alcuni casi i prezzi sono lievemente inferiori.

Lasciata Saragozza abbiamo ripreso il viaggio per raggiungere Madrid attraversando una zona estremamente brulla e arida e abbiamo percorso una superstrada lungo la quale i distributori di benzina, con relativi punti di ristoro, si trovano in corrispondenza di piccoli paesi (a volte solo gruppi di poche case).

Questa sorta di “autogrill” sono frequenti ma a volte sono solo dei bar di paese attrezzati per accogliere automobilisti e camionisti della superstrada.

Anche se i chilometri da percorrere non erano tantissimi (350), è stato un viaggio abbastanza faticoso a causa del caldo (soprattutto perché fatto nelle ore centrali della giornata) nonostante l’aria condizionata al massimo! Sarà l’unica volta in tutto il viaggio che patirò il caldo; infatti vorrei segnalare che: – le temperature sono elevate, è vero (36-37° C), ma è un clima secco quindi il caldo si percepisce molto meno. Non c’è l’afa che spesso a luglio/agosto c’è in città molto più umide come, ad esempio, Torino o Milano. – Curiosamente, al mattino (fino alle 11.30/12 circa) la temperatura è decisamente più bassa (23-24° C ! ): prima delle 10 viene addirittura voglia di indossare un golfino, mentre la sera si mantiene intorno ai 32-36°C ed è il momento della giornata più piacevole.

Quindi, per chi volesse andare a Madrid in piena estate consiglio di visitare la città possibilmente al mattino o alla sera evitando le ore centrali. Noi ci siamo adeguati agli orari degli spagnoli che astutamente utilizzano le ore più calde per riposarsi ed essere pronti per trascorrere lunghe serate…

4° giorno – giovedì 3 agosto – Madrid Madrid è imponente ed elegante nel quartiere “Borbonico” e caratteristica, vivace e allegra nel quartiere della città “vecchia” dove puoi passeggiare piacevolmente alla scoperta di piazze e stradine che di sera si animano in maniera incredibile.

Si sa, le città spagnole sono gremite di locali che si riversano sulle vie, affollati dall’ora delle tapas fino a notte inoltrata, in un incessante afflusso di gente che beve e mangia, che passa da un luogo all’altro, che ascolta musica dal vivo o cena o semplicemente sorseggia un vino accompagnato da calamari fritti o gamberetti.

Madrid è bella da visitare ma è anche molto bella da vivere …

Gli spagnoli sanno bene quant’è piacevole sostare nei locali a chiacchierare bevendo qualcosa di fresco e guardando il passeggio… Non solo a Madrid ma anche nelle altre città visitate ci ha fatto piacere vedere gruppi di signore anziane, bersi una birra ai tavolini di un bar aspettando l’ora della cena… Da visitare a Madrid: – Plaza Mayor e l’intero quartiere della Città Vecchia (camminare, girare e scoprirlo in più possibile) – Palazzo Reale (con annessa Farmacia, Armeria e giardini) – vale la pena una visita, molto interessante è l’Armeria.

– Museo del Prado, è enorme, ed è dedicato quasi esclusivamente alla pittura. Ha una vastissima collezione di dipinti di Goya a cui è riservato un intero piano. E’ qui che si trovano i celebri dipinti “Las Meninas” di Velázquez, “Maya vestida” e “Maya desnuda” di Goya; ci sono anche i curiosissimi quadri di Bosch davanti ai quali rimani incantato a scoprire tutti i minimi particolari della sua stravagante pittura. – Museo d’ Arte Moderna Reina Sofia Consiglio anche di fare il giro con il Bus Turistico che ti porta in tutte le zone più interessanti della città.

Per quanto riguarda i locali in cui mangiare vi suggerisco: – “Taverna Maceira Pulperia” Calle Jesus 7 E’ un locale non molto distante dal Prado e l’indirizzo non è da confondere con Calle de Maria y Jesus che è invece vicino alla Porta del Sol.

Lo consiglio perché si mangia bene (cucina tipica della Galizia) ad un prezzo conveniente (in due abbiamo pagato 30 euro) ed è frequentato quasi esclusivamente da spagnoli.

Unico neo: è molto piccolo per cui conviene arrivare intorno alle 21.

– “Cafè del Levante” Calle Victoria (vicino a Puerta del Sol) E’ il locale dove gli ospiti dell’Hotel Victoria 4 consumano la colazione ma che a pranzo e a cena si trasforma in un ristorante molto affollato nel cuore della Città Vecchia.

Noi abbiamo provato la paella: buona e abbondante.

Albergo: Hotel Victoria 4 – costo 80 euro a notte stanza doppia compresa colazione.

(è moderno, con stanze ampie e arredate con gusto, è centralissimo).

Grazie alla sua posizione non abbiamo mai preso un mezzo pubblico per spostarci salvo il Bus Turistico l’ultimo giorno per poter fare un giro panoramico della città.

Tuttavia per chi arriva in macchina a Madrid, se pernotta in centro, dovrà preventivare i costi del parcheggio (25 euro al giorno per il parcheggio coperto di Plaza Santa Ana che era il più comodo rispetto all’hotel).

5° giorno – venerdì 4 agosto – Toledo Toledo (che dista da Madrid circa 75 chilometri) è un’ottima meta turistica ricca di storia (fu capitale del Regno di Castiglia).

Da non perdere: – la Cattedrale (splendida) – la chiesa di Santo Tomè dove si trova un’opera di EL Greco che ha trascorso a Toledo gli ultimi anni di vita.

Essendo un centro importante nella produzione di coltelli e di altri oggetti di acciaio, vale la pena fare qualche acquisto di questo genere (ad esempio coltelli che hanno una linea particolare e sono decisamente validi). Il resto dell’oggettistica gioca intorno alla fama della città per le spade ma è un acquisto che onestamente non ci siamo sentiti di fare…

Per chi invece è appassionato di “Don Chisciotte della Mancia” c’è un ampia disponibilità di oggetti ispirati a Cervantes e al suo celebre personaggio…

Vi consiglio comunque, prima di visitare la città, di recarvi presso l’ufficio informazioni per ritirare la mappa con i principali luoghi turistici. Proprio accanto parte una comodissima scala mobile che trasporta direttamente in cima al paese da cui poi si scende verso la cattedrale.

6° giorno – sabato 5 agosto – Madrid Giornata dedicata alla visita del Museo del Prado e al giro panoramico della città.

7° giorno – domenica 6 agosto – da Madrid a Salamanca nel cuore della Castiglia Al mattino visitiamo il complesso di “EL Escorial” (50 chilometri circa da Madrid su una strada secondaria che sale verso la montagna) che comprende, la Basilica, gli appartamenti Reali di Filippo II, il Pantheon dove sono stati sepolti gran parte dei re di Spagna, la Biblioteca e due musei.

Proseguiamo quindi per Avila molto conosciuta perché fu città natale di Santa Teresa riformatrice dell’ordine delle Carmelitane, a cui è dedicato un museo (oltre che un convento e tre monasteri) che conserva copie dei sui numerosissimi scritti.

Avila è interessante sotto il profilo turistico per le sue mura di cinta perfettamente conservate risalenti al medioevo. In effetti sono incredibili e si possono ammirare dai punti panoramici lungo la strada statale per Salamanca.

Ed è proprio a Salamanca che siamo diretti, una città dalla meravigliosa architettura e sede di un’antichissima Università (fondata nel XIII secolo). Davvero una piacevole sorpresa.

Quando si arriva alla Plaza Mayor si rimane incantati: è molto ampia e circondata sui quattro lati da Palazzi e portici in stile Barocco. Noi siamo arrivati all’ora delle tapas per cui c’era una vivacità particolare che ci ha colpiti.

La sede universitaria è incantevole così come altri edifici del centro (tra cui il Palazzo delle Conchiglie) e la Cattedrale dalla facciata splendidamente decorata.

A Salamanca ci sono diversi locali in cui cenare o prendere un “aperitivo” molti dei quali occupano con i loro tavolini anche il centro delle strade pedonali, così da sembrare un unico grande dehor estivo. Questo è dovuto principalmente alla presenza dell’università e quindi ad un gran numero di giovani, anche se in questo periodo sono soprattutto i turisti ad affollare la città.

Comunque la Plaza Mayor, così vivace anche la sera e molto ben illuminata, è deliziosa… Albergo Partner Montalvo Hoces de Duraton, 1 Salamanca (costo camera doppia 45 euro a notte) 8° giorno – lunedì 7 agosto – Da Salamanca a Bilbao Per poter rivedere ancora una volta la Plaza Mayor, facciamo colazione in uno dei locali che vi si affacciano (erano le 9.30 e faceva freddo nonostante ci fosse bel tempo!).

Riprendiamo quindi il nostro viaggio per raggiungere Bilbao. Sarebbe meglio dire che la nostra destinazione principale era il Museo Guggenheim che avevamo molta curiosità di visitare.

In effetti è un edificio affascinante che, quando ti appare improvvisamente sulla destra uscendo dalla tangenziale, fa una certa impressione…

Per Bilbao è sicuramente un‘attrazione turistica e culturale notevole e dà un’impronta di modernità e internazionalità.

Nello shop del Museo (in cui sarei rimasta ore) si possono trovare molte pubblicazioni di arte e architettura in varie lingue e naturalmente molti gadget interessanti per gli amanti del genere.

L’albergo in cui abbiamo soggiornato si trova in una località poco distante da Bilbao chiamata Portugalete che è costeggiata dal fiume Rio Nervion attraversato in questo punto da un ponte in ferro molto caratteristico (Puente colgante costruito nel 1888).

La sua particolarità è che è dotato di una cabina sospesa sull’acqua che, scorrendo, trasporta auto e passeggeri da una parte all’altra del fiume.

Consumiamo la cena (ovviamente non prima delle 21.30 come d’abitudine in Spagna) in una Taverna di Portugalete (simile ad un nostro pub) in cui ordiniamo il chorizo (ottima salsiccia affumicata), croquettes e quesos (formaggio) della zona.

Albergo “Hotel Puente Colgante” Portugalete Costo 60 euro a notte la stanza doppia 9° giorno – martedì 8 agosto – lungo la costa atlantica da Bilbao a Biarritz Il nostro itinerario ci porta ora lungo la costa basca. Prima però facciamo una deviazione per raggiungere la cittadina di Gernika Lumo, tristemente celebre per essere stato il primo bersaglio di un massacrante bombardamento nazista nel 1937.

Picasso ne rimase talmente colpito da realizzare nello stesso anno, per l’esposizione internazionale di Parigi, quello che divenne uno dei quadri più celebri dell’arte moderna: Guernica (conservato al Museo Reina Sofia di Madrid).

Gernika Lumo è una piccola città che ha mantenuto il ricordo di quel terribile evento.

Nella piazza principale si trova infatti un museo fotografico e un piccolo negozio annesso che ha in vendita pubblicazioni varie per maggiori approfondimenti (disponibili però solo in lingua spagnola, basca, francese e inglese).

Riprendiamo la strada e seguendo il litorale, raggiungiamo San Sebastian (Donostia in basco).

San Sebastian è una località decisamente elegante; un tempo era frequentata dall’aristocrazia spagnola ed ha mantenuto molti splendidi edifici in stile Belle Epoque.

Ha una spiaggia molto ampia, Playa de la Concha, bei negozi e locali. Non a caso è considerata la meta balneare spagnola più chic. Non mi sarebbe dispiaciuto fermarmi un altro giorno e penso che potrebbe essere la destinazione per una prossima vacanza di tutto relax.

Invece la nostra meta è la costa francese ed in particolare Biarritz. Lungo la strada tentiamo di fermarci a St-Jean-De-Luz, purtroppo però ci è stato impossibile trovare un parcheggio e dopo vari tentativi e molte code, rinunciamo del tutto.

Dall’auto riusciamo comunque a scorgere il porto naturale e i bellissimi edifici che vi si affacciano ma, data la gran confusione, non abbiamo alternative e lasciamo il paese (mettendoci anche molto tempo a riprendere l’autostrada).

A Biarritz arriviamo in serata e abbiamo molta più fortuna nel trovare posto per l’auto.

Biarritz è una località che ha un certo fascino soprattutto grazie ad eleganti edifici e ad una ampissima spiaggia con i caratteristici ombrelloni coperti (per ripararsi dal vento che quel giorno soffiava senza tregua).

La sera ceniamo in un buon ristorante che affaccia sull’oceano e ci gustiamo le Moules (cozze) alla Basquaise e al Roquefort, e due crepes dolci deliziose.

L’albergo che abbiamo scelto si trova a Bayonne, una tranquilla località con un centro storico interessante e una pasticceria strepitosa sotto i portici.

Restaurant “Le Baleinito” Place Sainte-Eugenie 10 Biarritz Albergo: Hotel Comfort Loreak Avenue du grand Basque – RN 117 Bayonne (costo camera 68 euro , albergo per soste brevi) 10° giorno – mercoledì 9 agosto – Dune di Pilat e Bordeaux Dopo aver fatto colazione in un bistrot di Bayonne ci spostiamo in direzione Bordeaux (350 km).

Prima però di arrivare in città decidiamo di visitare le imponenti dune di sabbia di Pilat che si trovano a circa 60 km a sud ovest di Bordeaux.

Per raggiungere le dune si attraversa una pineta molto estesa, quindi si arriva in una zona da cui si può scalare la cima più alta (100 mt) attraverso una scala che affonda nella sabbia.

Una volta arrivati sulla sommità, si rimane impressionati dallo stupendo panorama che si apre sull’oceano (di un blu intensissimo in contrasto con il colore ocra della sabbia e il verde della pineta alle nostre spalle) con i deltaplani che volteggiano approfittando delle condizioni di vento favorevoli.

Chi vuole (soprattutto se poi ha voglia di risalire…) può raggiungere il mare. Consiglio comunque a tutti, per tornare ai pieni della duna, di correre in discesa a piedi nudi: è molto divertente! Nel pomeriggio arriviamo a Bordeaux e facciamo un giro alla scoperta della città. Il nostro interesse (o meglio quello di mio marito) è soprattutto rivolto alla produzione vinicola della zona. Infatti, appena arrivati in città, entriamo in un ufficio informazioni che fornisce dettagli e cartine sulle zone di produzione più importanti. Una cosa curiosa: i depliant sono tradotti in varie lingue: inglese, spagnolo, tedesco, giapponese, cinese, russo (!!) ma non in italiano: come mai? Secondo voi è perché abbiamo vinto i mondiali oppure ci considerano loro rivali quando si parla di vino? :-)) Il nostro obiettivo è comunque quello di dedicare la mattinata del giorno successivo alla visita degli Chateaux, alcuni dei quali sono aperti al pubblico per assaggi e acquisti.

Albergo Campanile Bordeaux Lac Centre Hotelier du Lac Bordeaux (costo 57 euro la stanza doppia, tranquillo e abbastanza recente, colazione ottima e abbondante) Dall’ 11° al 13° giorno – giovedì 10 agosto – I vigneti di Bordeaux, Pirenei e rientro a casa Non ci sono dubbi: dobbiamo tornare in Italia con alcune bottiglie di buon vino rosso di Bordeaux da provare con gli amici appassionati, come noi, delle produzioni di casa nostra (soprattutto quelle piemontesi che conosciamo meglio). La zona che attraversiamo, quella del Medoc, è anche piacevolissima da visitare grazie alla presenza di numerosi Chateaux che rappresentano la tradizione e il marchio di produzione del vigneto di proprietà. Proprio nel Medoc si trovano le denominazioni più ricercate e prestigiose e molti dei castelli più conosciuti (ad esempio il Chateaux Margaux). Se si è interessati a visitarli consiglio di rivolgersi all’ufficio informazioni di Bordeaux che fornisce tutti i dettagli e organizza visite guidate.

E’ piacevole andare alla scoperta dei castelli, segnalati ad ogni bivio e spesso vicini tra loro poche centinai di metri; alcuni sono davvero splendidi. Naturalmente compriamo diverse bottiglie che non credo riusciremo a conservare a lungo in cantina…Già a pochi giorni dal rientro ne abbiamo bevute o regalate una buona metà… Lasciata a malincuore la zona, riprendiamo la strada e puntiamo decisamente verso sud, verso i Pirenei (dove rimaniamo un paio di giorni).

Sabato 12 agosto riprendiamo la strada che ci porterà a casa (direzione Toulouse e da qui verso la costa Ligure). E’ la vigilia del ponte di Ferragosto e l’afflusso di auto in direzione opposta è impressionante. Frequentare il sud della Francia in questi giorni è rischioso ma per fortuna troviamo solo dei rallentamenti attraversando la Provenza.

Il viaggio è finito. Guidare per le strade della Spagna, nella regioni che abbiamo descritto, è stata un’ulteriore conferma della bellezza di questo paese (che avevamo scoperto visitando l’Andalusia e Barcellona in anni precedenti). Ed è stato un piacere ritrovare il calore e la disponibilità di sempre.

Hasta luego!! Paola, Torino.



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