Madrid, bella da respirare
La città si raggiunge tranquillamente dall’aeroporto con la linea metropolitana (attenzione al cambio linea in funzione di dove dobbiamo andare) con poco meno di € 5,00.
Piccolo inciso: nel nostro viaggio siamo stati accompagnati da Luca (mio cugino) che era a Madrid da 5 mesi (Erasmus).
Abbiamo alloggiato all’Hostal Maria Cristina e ci siamo trovati benissimo: camere pulite con bagno (vasca e doccia, provvisto di sapone-gelbagno e shampoo), dotate di tv e molto calde. E’ situato in calle Fuencarral traversa di Gran Via (corso centrale) ed è in buonissima posizione rispetto al centro, fornisce solo il pernottamento; nell’ingresso ci sono distributori automatici di bevande calde – acqua e bibite, con piccolo salottino con tv e giornali e cartina città – è aperto 24 h. su 24 , ha un ingresso che pare un cantiere (stanno posizionando l’ascensore) però poi all’interno si rivela accogliente, magari un po’ datato ma la proprietà è molto disponibile a qualsiasi richiesta.
Importante: l’hostal è coperto da wi-fi (in realtà nelle camere non sempre era disponibile) ma nel salottino d’ingresso si.
A poca distanza abbiamo usufruito di un bar/caffetteria Prioritè Art coofee shop che apre verso le 8.30 e chiude alle 21.30, (non tutti aprono per quell’ora del mattino), nel quale abbiamo fatto colazione per tutta la nostra permanenza con circa € 5,90 (spremuta-brioches e cappuccio o caffè).
Per quanto riguarda il cibo devo dire innanzitutto che per mangiare a Madrid si spende poco.
Consiglio di evitare le catene di fast-food e di privilegiare i piccoli locali/trattorie con menu fisso: si ottimizza il cibo e proporzionalmente al pasto si spende meno.
Attenzione anche agli orari. Dopo le 13.30 a Madrid si mangia in continuazione e i locali che sono tutti piuttosto piccoli e sempre pieni (non si capisce più se pranzano, se facciano apertitivo, merenda, cena o spuntino)… boh! Ma quando è ora di mangiare in 2 ci si infila ovunque. Se invece si è in 6-7 (come noi) in alcuni orari è stato difficile trovare il tavolo o più tavolini liberi.
Trattoria Anton (calle Major 63): qui non c’era menu fisso, ma abbiamo mangiato bene. Piccolo antipasto-paella mista-dolce e sangria; per sicurezza abbiamo prenotato il giorno prima.
Consiglio un pasto anche al ristorantino Las Descalzas: c’era menu fisso con possibilità di 2 scelte (1°- 2° e dolce) – mangiato benissimo ed economico.
Cosa abbiamo visitato
Capatina d’obbligo alla cioccolateria storica San Gines: cioccolato e churros (all’esterno ora tramonto – sotto le lampade riscaldanti è davvero molto suggestivo).
Mercado de San Miguel (nella zona di calle major). Ce n’è un altro che si chiama San Anton (che ho solo visitato): sono una sorta di mercati coperti dove sono presenti stand gastronomici con qualche tavolino di appoggio dove si possono consumare varie tapas e vini tipici e si può mettere insieme un pasto diverso.
Museo del Prado: il sabato sera è gratuito (chiude alle ore 20.00).
Museo de la Reina (arte moderna e contemporanea): domenica mattina entrata gratutita.
Parco del Buen ritiro: il sabato pomeriggio si può anche entrare nel palacio de cristal (purtroppo noi siamo arrivati poco dopo la chiusura).
Prima di partire consiglio di collegarsi ai siti perché ci sono fasce orarie settimanali ben precise in cui si possono visitare gratuitamente molti siti a Madrid.
Palazzo Reale: sono concesse visite in un giorno settimanale, perciò noi ci siamo accontentati di vederlo da fuori, proprio di fronte c’è la cattedrale.
Da buona italiana ovviamente d’obbligo una visita allo stadio Santiago Bernabeu: per chi volesse entrare l’ingresso costa € 20,00, noi ci siamo accontentati dell’esterno.
Ciliegina sulla torta: se è una bella giornata e avete visto ciò che vi interessava maggiormente, dovete visitare lo zoo-acquario di Madrid (zona casa de campo – raggiungibile sempre con metropolitana e poi un breve percorso in zona verde). Ingresso € 19,00. Si può vedere un acquario tropicale molto bello e uno zoo con moltissimi animali e il delfinario. Consiglio di collegarsi al sito in quanto è possibile vedere lo spettacolo dei delfini in modo da organizzarsi per gli orari.
Madrid va visitata così: a parte i siti classici, si cammina, cammina… e si visita ciò che si incontra (anche passeggiare così, senza meta è bello, magari nel quartiere Chuecas noto per essere quartiere sessualmente libertino) oppure si sosta nelle piazze dove a ogni angolo c’è uno spettacolo di strada e se si ha la fortuna di trovare bel tempo è davvero molto piacevole.
Se devo fare un appunto… trovo che Madrid dovrebbe avere più coscienza ecologica nel senso che i cestini per la città sono davvero pochi e quando ti servono non se ne trova uno. La gente “lascia e/o butta” per terra dove si trova e chi si occupa della pulizia sono solo le persone che lo fanno per lavoro, fermo restando il fatto che la notte si lascia una città “abbastanza” sporca e la mattina la si ritrova linda e lustra.
Anche i locali e negozi sono un po’ così: i vetrisono vetri sporchi per non parliare dei pavimenti dei ristoranti, soprattutto verso sera. Il nostro cicerone ci ha però spiegato che le cartacce buttate in terra sono pure sinonimo di molta frequentazione e perciò un locale frequentato è un buon locale (strano punto di vista).
Aggiungerei che a Madrid si respira un’aria buona (è ventosa e lo smog è spazzato via), è molto informale e c’è il ‘culto’ delle passeggiate, che a me piace tanto!