Madrid a San Isidro

Ciao a tutti, vorrei raccontare il nostro weekend a Madrid nella settimana dedicata al Patrono della città: S. Isidro. Io ed il mio amico Giorgio siamo decollati giovedì 14 Maggio dall’aeroporto di Milano Linate alle 17 con uno scontatissimo volo Alitalia prenotato un mese prima on-line a 88 euro A/R e senza nessun problema siamo giunti...
Scritto da: simbac
madrid a san isidro
Partenza il: 14/05/2009
Ritorno il: 18/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Ciao a tutti, vorrei raccontare il nostro weekend a Madrid nella settimana dedicata al Patrono della città: S. Isidro. Io ed il mio amico Giorgio siamo decollati giovedì 14 Maggio dall’aeroporto di Milano Linate alle 17 con uno scontatissimo volo Alitalia prenotato un mese prima on-line a 88 euro A/R e senza nessun problema siamo giunti dopo un’ora e quaranta all’aeroporto Barajas. Che è un bel aeroporto degno di una capitale europea quale è Madrid e soprattutto ha una comodissima linea 8 (rosa) della metro praticamente al suo interno per mezzo della quale siamo giunti all’uscita di Nuevo Ministerios proprio davanti alla fermata del bus n.27 con il quale dopo 5 minuti siamo giunti a Plaza de Canovas del Castillo (o El Neptuno come viene chiamata comunemente dei Madrileni per via della statua del Nettuno che vi sorge al centro della fontana) quindi praticamente con 3 euro siamo arrivati al ns.Hotel (risparmiando così i 35 € del taxi) Il nostro albergo prenotato on-line si chiama Hotel Prado, un 3 stelle pulito, silenzioso e con un buon rapporto qualità/prezzo e soprattutto situato in Calle Prado chè è una zona centrale a 6/7 minuti a piedi da Plaza del Sol e praticamente limitrofo alla graziosa ed allegra Plaza San Ana piena di cervecerie e locali caratteristici con al centro una statua omaggio al famoso Garcia Lorca .

Arriviamo in albergo alle 20 passate, ci rinfreschiamo un po’e subito usciamo alla ricerca di un qualche locale che ci soddisfi …Ma è ancora presto per mangiare infatti dobbiamo ancora assimilare gli orari spagnoli in cui la cena è prevista non prima delle 22,30 /23 per cui ne approfittiamo per guardarci intorno e arriviamo quasi per caso a Puerta del Sol, il centro geografico della Spagna, uno spazio di architettura moderna e crocevia pieno di gente che cammina a qualsiasi ora del giorno e della notte sovrastata dalla grande scritta di TIO PEPE , quasi una presenza bonaria che sorveglia dall’alto la Piazza. Peccato che in questo periodo stanno facendo dei lavori e la zona centrale della piazza è transennata e cosa curiosa proprio su un di queste transenne riesco con mia grande meraviglia a scorgere tra le altre, una locandina di un concerto di … In favore dei terremotati d’Abruzzo. Si è fatta quasi mezzanotte e dopo una rapida valutazione ci tuffiamo affamati in una tabernas de Calle Carretas . Decidiamo che per questa prima sera è meglio andare sul sicuro e da un simpatico cameriere ci facciamo portare un vino rosso spagnolo (ottimo) e una buona bistecca con patatine, spesa 18 € .

Usciamo dal ristorante che sono quasi le 2 del mattino e restiamo impressionati dalla movida di gente che cammina in tutte le direzioni e.Dopo una breve passeggiata per le strette stradine limitrofe decidiamo che è ora di tornare all’ Hotel ma non sappiamo resistere ad una sosta per una fresca caña (boccale medio di birra) in una delle tante cervecerie strapiene di gente di Plaza Sant. Ana.

Siamo proprio fortunati, il giorno successiovo15 Maggio è la festa di San Isidro santo protettore di Madrid, ed è una delle feste più sentite di tutto l’anno della ciudad de Madrid che organizza per una settimana ,dal 13 al 17 Maggio eventi culturali, spettacoli teatrali e feste quindi praticamente ci faremo i successivi 3 giorni di soggiorno in pieno clima festaiolo.Di buona lena usciamo dall’ hotel alle 10 del mattino ma ci accorgiamo che ancora le strade assolate sono quasi deserte, alcuni turisti e pochi madrileni… Per la colazione ci dirigiamo in Puerta del Sol dove, proprio seguendo i consigli degli iscritti a Turisti per caso ,troviamo la più famosa pasticceria di Madrid, la Mallorquina e qui è quasi obbligo assaggiare le famigerate napolitanas al cioccolato, una squisitezza indescrivibile.. Dopo questa veloce ma indimenticabile colazione percorriamo calle major e dopo pochi centinaia di metri lungo i quali abbiamo osservato numerose cervecerie ed almeno due o tre musei del jamon , locali dove alle pareti sono appesi in bella mostra centinaia di jamon e pieni di gente che a qualsiasi ora mangia tapas con jamon, ci ritroviamo nella mestosa Plaza Major, una piazza rettangolare dai colori caldi, architettonicamente elegante, dove al centro sorge la statua equestre dedicata a Filippo III. La piazza è piena di locali con tavolini all’ aperto dove è l’ideale fare una sosta per godersi la serenità che infonde diversamente da Puerta del Sol dove invece si ha una forte sensazione di energia.

La nostra metà però è il Palacio Real e la Catedral de Almudena, pertanto riprendiamo a percorrere Calle Major finchè dopo alcuni minuti sbuchiamo proprio davanti alla cattedrale e all’adiacente palazzo reale che i quali purtroppo sono chiusi per la giornata di festa, allora non ci rimane che fare una sosta ai vicini e bellissimi giardini di Sabatini, dei giardini molto curati, un tempo di esclusiva pertinenza dei regnanti spagnoli. A questo punto la nostra meta principale della giornata diventa il Parque del Buen Retiro, il parco più famoso della città dove in occasione del giorno di San. Isidro si radunano tanti madrileni e dove ci sono molti spettacoli musicali, ecc.. Pertanto, dopo una sosta rigenerante riprendiamo la passeggiata e percorrendo Gran Via,la strada principale di Madrid per quanto riguardala maggior parte dei più grandi alberghi, discoteche e locali per turisti che però non ci fa un grande effetto, preferiamo di gran lunga le stradine più tipiche ed accoglienti attorno a Plaza Major.

Tagliamo per una strada laterale che intuiamo ci porterà Puerta del Sol, e qui con sorpresa troviamo ai lati della via, tra un locale e l’altro numerose prostitute che aspettano indolenti al sole i clienti che presto o tardi arriveranno. Dopo aver mangiato ai tavolini della allegra e graziosa Plaza S. Ana ci dirigiamo , ormai nel pomeriggio verso il Parque del Buen Retiro .Eccolo, si staglia davanti a noi con tutta la sua grandezza.

Ci colpisce subito la sua pulizia, la presenza di poliziotti indiscreti , ma soprattutto le innumerevoli persone che si muovono al suo interno, chi a piedi, chi in bici, chi sui pattini, chi fa footing, quelle sdraiate sull’erba a prendere il sole, i gruppi di ragazzi che con i loro tamburi e percussioni organizzano improvvisati concertini, famiglie, copie, turisti che si godono il lago (Estanque) interno andando in barca per una gita sull’acqua. La miriade di minuscole barchette che solcano in ogni verso le acque calme del lago assolato poi danno di questo parco un immagine bellissima che resterà scolpita nella nostra mente per diverso tempo.

Felici ed anche abbronzati da questo bel pomeriggio al parco decidiamo verso le 19 di riprendere la strada verso il centro e anche stavolta la fortuna ci assiste, nelle vicinanza di Plaza Major capitiamo infatti proprio nel bel mezzo della processione di San Isidro , piena di personaggi in costumi tipici, stendardi ed alte cariche della città. E’ bello poi osservare come in una città capitale europea così aperta e con vocazione moderna, conviva parallelamente questa forte legame con le tradizioni locali, tanta gente, soprattutto adulti ma anche tanti bambini piccoli e ragazze siano ancora fortemente legati alle tradizioni, al punto di indossare i vestiti tradizionali e girarci allegramente per la città in onore di San Isidro per almeno due o tre giorni.

Decidiamo di seguire la processione che ci porta dopo alcune centinaia di metri della Calle Toledo alla bella Iglesia di San Isidro dove la statua del santo viene posta nel suo spazio e tutti si soffermano davanti per una breve preghiera. La chiesa internamente è ricca di affreschi e dipinti, e con un bellissimo altare, sicuramente da visitare. Finita la processione alcuni ragazzi ci hanno detto di alcune feste spontanee in due dei barrios (quartieri) più caratteristici di Madrid, La Latina e Las Vistillas. Provati dalla giornata intensa, decidiamo comunque di andare perché l’occasione è unica e ci ritroviamo la parchetto de las Vistillas dove una miriade di ragazzi con le loro buste di plastica verdi (buste del negozietto di alimentari) contenente coca cola, gin, birre, ecc..Siedono a piccoli gruppetti e chiacchierano e brindano allegramente, senza mai eccedere in comportamenti estremi. Rimasti un po’ alla festa da spettatori ormai stanchi ed affamati decidiamo di fermarci a mangiar qualcosa o meglio a tapear e dopo aver percorso un tratto della bella Calle de Segovia, ci ritroviamo davanti alla Iglesia di S. Andrés e quindi al quartiere La Latina dove ci sediamo ed ordiniamo la nostra cena. Il quartiere è molto affollato e famoso per la movida dei ragazzi madrileni e turisti ed anche qui troviamo nelle piazzette del quartiere tanta gente con le loro buste verdi di plastica piene di bevande acquistate all’alimentari che a gruppetti e seduti dove capita bevono e socializzano ma il tutto sempre entro il limite. Sulla strada del ritorno verso il nostro Hotel passiamo per Calle de Cava Baja, una via stretta e famosa per i suoi tanti locali caratteristici, cervecerie, tabernas, pubs, bar, ristoranti, ecc…Una delle vie più di tendenza della movida Madrilena affollatissima a qualsiasi ora di gente allegra e con la voglia di divertirsi tipica degli spagnoli .

Il giorno seguente sabato 16 Maggio è dedicato ai musei e all’arte, pertanto nonostante la giornata precedente fosse stata intensa riproviamo a visitare il palacio Reale e la cattedrale, questa volta troviamo entrambe aperte e ci tuffiamo prima a visitare la bella cattedrale e poi a fare il tour del palazzo reale dove con 8 euro visitiamo le stanza dei reali spagnoli pieni di affreschi, splendidi tendaggi, mobili e lampadari da sogno…Terminato il tour facciamo una sosta nell’assolato cortile interno del palazzo pieno di turisti. Ancora non pachi ci dirigiamo a nord verso il piccolo tempio egizio di Debod che visitiamo rapidamente in 15 minuti. Di buona lena ci dirigiamo poi verso la vicina Plaza de Espana dove ci lasciamo contagiare dalla voglia di farci fotografare sotto il monumento dedicato a Cervantes con le statue a cavallo di Don Chisciotte e Sancio Panza. Ripendiamo la via verso il centro passando ancora da Gran Via dove ci fermiamo a mangiare tapas ma l’idea non è delle migliori infatti troviamo camerieri scortesi che vogliono a tutti costi farci ordinare il piatto più costoso e comunque mangiamo tapas di scarsa qualità, questo non fa che rinforzare la mia idea che è meglio evitare di mangiare in questa zona dove sono abituati a “spennare i poveri turisti”. Ripartiamo dopo questa breve sosta alla volta dei Musei Reina Sofia e Prado perché il sabato pomeriggio sono visitabili gratuitamente!!! Pertanto dopo qualche foto di rito sotto la statua simbolo di Madrid con l’orsetto che mangia le bacche dall’albero, ci dirigiamo verso la stazione di Atocha e el Centro de Arte Reina Sofia. Questo è una costruzione moderna degli anni ’90 su 4 piani dove l’opera più celebre che è esposta è il famoso Guernica di Picasso, ma pieno anche di una serie di altre opere antiche e moderne, tra le altre le opere di Dalì, Mirò, una serie di documenti e foto sulla 2 guerra mondiale, ecc… un centro veramente bello ma che aimè non abbiamo potuto dedicarvi molto tempo. Ed eccoci poi al Museo del Prado, un’ immensa costruzione piena di tantissime opere d’arte che non basterebbero 2 giorni interi per visitarlo quindi giocoforza selezioniamo solo alcuni capolavori di artisti italiani e stranieri che vi espongono; Goya, Raffaello, Tintoretto, Leonardo, Matisse, ecc… Che ci interessano di più e a malincuore alle 20 usciamo per la chiusura del museo. La giornata però non è ancora finita, infatti corriamo verso Plaza Major per accaparrarci posti a sedere , dove in questa meravigliosa cornice, dalle 22 gratuitamente possiamo assistere ad un bellissimo spettacolo teatrale con attori e musicisti famosi …Peccato che la lingua ci ostacoli un po’ e non possiamo cogliere appieno la bellezza dei dialoghi. Finito lo spettacolo ci fermiamo li vicino a mangiare in una graziosa cerveceria che si chiama la brutta befana,.Proprio in Calle Cuchilleros una breve strada in salita che di giorno si riempe di cinesi che propongono massaggi rilassanti ai turisti di passaggio.

E’ sabato ed intorno a noi la movida impazza e raggiunge il suo culmine attorno all’una e mezza di notte quando ci ritroviamo in Plaza del Sol al centro di un turbinio di gente che cammina in tutte le direzioni . Ci piacerebbe provare ad andare in qualche discoteca della zona ma siamo tanto stanche per le giornate intense che abbiamo alle spalle e decidiamo più saggiamente di ripiegare verso la più tranquilla Plaza S. Ana e poi a dormire.

Ed eccoci giunti alla domenica. Dopo qualche attimo di indecisione, decidiamo che questo è il giorno del tour al Santiago Bernabeu., rinunciando al mercatino delle pulci de El Rastro…Ma dobbiamo rinunciare per forza a qualcosa…Raggiungiamo a piedi Puerta del Sol, facciamo colazione alla Mollorquina e prendiamo la linae n. 1 della metro fino a Tribunal, per poi prendere la n. 10 fino a Santìago Bernabèu il famoso stadio del Real Madrid. Sono le 11 del mattino e già una fila di persone , turisti ma anche tante famiglie spagnole con i figli, si affolla davanti alla biglietterie del tour. Facciamo i biglietti entriamo e ci ritroviamo in un percorso guidato che d’apprima ci fa accomodare sull’ultimo anello degli spalti dello stadio, poi ci fa scendere sui due piani dello splendido museo del Real Madrid pieno di trofei, foto storiche dei calciatori, storia dei presidenti del club, video delle partite più importanti e finali di champion, e tanto altro, per poi proseguire e farci scendere a bordo campo dove una sensazione di stretta allo stomaco ci prende e ci fa un po’ immaginare come debbano sentirsi i giocatori del Real quando scendono in campo in questo tempio del calcio affollato di tifosi urlanti .Visitiamo poi una parte degli spogliatoi e la sala stampa dove è di rito una foto. Il tour finisce con il negozio di souvenir e negozio di abiti sportivi. Bello, questa visita allo stadio ci è proprio piaciuta anche considerando solo la storia che si respira nel suo museo. Terminato il tour, riprendiamo la metro e torniamo in Puerta del Sol, ormai sono quasi le 3 del pomeriggio e decidiamo di mangiar qualcosa nei tavolini di Plaza Major, dove ci servono tapas e sangria che beviamo in abbondanza, decisi così di festeggiare il nostro ultimo giorno a Madrid. Nonostante la sangria, siamo allegri ma ancora belli lucidi quindi, non avendo una meta precisa, entriamo nell’ officina de turismo de la ciudad de Madrid che si trova proprio in piazza per chiedere se per quella sera c’è qualche evento o festa particolare. Una ragazza carina e graziosa ci accoglie molto gentilmente e ci suggerisce l’ultimo evento che chiude la settimana dei festeggiamenti di San Isidro, la festa di musica rock e tradizionale al quartiere… Tuttavia è ancora presto per cui ci dirigiamo verso la Latina e Cava Baja per respirare ancora un po’ di movida e non rimaniamo delusi, infatti con la domenica pomeriggio di sole la piazzetta accanto alla Iglesia di S. Andrès è piena di turisti e ragazzi spagnoli che prendono il sole pacificamente. Ci sediamo anche noi e rimaniamo un po’ di tempo in silenzio ad osservare, voglio che quest’immagine rimanga a lungo nei miei ricordi di viaggio. Prima di terminare il pomeriggio però ci manca ancora un appuntamento da onorare alla nostra agenda; Plaza de Toro per vedere una corrida! Lo spettacolo inizia alle 19 ma decidiamo di muoverci un po’ in anticipo non conoscendo le abitudini degli Spagnoli, quindi dalla vicina Puerta del Sol prendiamo la metro n 2 direzione cuatro caminos e dopo pochi minuti usciamo proprio davanti a Plaza de Toro, una grande costruzione circolare adornata in un qualche stile architettonico che non conosco ma certamente d’effetto! Nonostante manchi ancora un ora alla corrida la piazza è già gremita di gente in fila ai cancelli d’entrata con in mano il biglietto. Una strana sensazione inizia a farsi strada in noi e cerchiamo subito la biglietteria ma è chiusa ed un grosso annuncia, che i biglietto per oggi sono terminati! Cerchiamo in tutti i modi di trovare i biglietti e chiedo ad una signora spagnola dove possiamo ancora trovare biglietti e lei gentilmente sorride e riesco a comprendere che i biglietti lei li aveva comprati giorni prima e che comunque cerano persone che lì in piazza li vendevano a prezzi più alti i corrispondenti spagnoli dei nostri. Proviamo a cercarne qualcuno ma non riusciamo a trovarne più nessuno, probabilmente anche loro avevano finito tutto. Sono visibilmente deluso, essere ad un passo dalla mia prima corrida e non poter entrare è brutto, d’altronde non potevamo mai immaginare che questi spettacoli ( che in maggio ci sono spessissimo) fossero così attesi e frequentati da tanti turisti e tantissimi spagnoli, e ci siamo resi conto, anche dagli abiti eleganti di chi entrava, che andare alla corrida a Madrid è anche una moda, è un evento mondano da non mancare.

Sono ormai le 19,15 la corrida è iniziata e a noi non resta che tornare mestamente alla metro e in Piazza del Sol. Durante il tragitto in metro ci è venuto in mente che potevamo chiudere comunque degnamente la domenica con uno spettacolo di Flamenco, ma dovunque leggessimo sulle locandine degli spettacoli domenicali, tutti iniziavano entro le 19 e anche l’occasione di vedere questo spettacolo è volata via.Pazienza sarà per la prossima volta. In questi tre giorni abbiamo visitato molti posti e camminato molto, ci manca ancora la visita ad alcuni quartieri come Chueca e Malasaña, altri locali, altri monumenti quali la Puerta de Alcalà, Plaza de Cibeles (che abbiamo visto solo velocemente passandoci davanti con il bus ),ecc… ma ormai è domenica sera, domattina si riparte per l’Italia con un volo di ritorno alle 10,55 e possiamo senz’altro ritenerci soddisfatti.

Come previsto la serata finisce con la festa al Parque de Vistillas dove abbiamo assistito anche a musiche popolari da cantanti vestite in abito tipico della feste di San. Isidro accompagnate anche dal pubblico ed ecco arrivata la fine del nostro viaggio, lunedì alle 7,30 usciamo dall’albergo, e mediante bus e linea 8 ci ritroviamo dopo all’aeroporto, di li dopo un ora e mezza di volo ecco tornati a Milano.

Se dovessi riassumere il mio viaggio a Madrid in poche parole direi; Attaccamento alle tradizioni dei Madrileni e spiccato spirito nazionalista; Pulizia ed ordine delle strade e sensazione di città efficiente siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla grande efficienza dei “limpiador”, spazzini spagnoli, che vedi in modo discreto dappertutto a qualsiasi ora del giorno e della notte, oltre che dall’ efficienza della sua Metropolitana capillare e traffico automobilistico ridotto ed ordinato. In questo Madrid assomiglia alle capitali europee del nord europa; Città tollerante e nessun pericolo criminalità, ma con una grossa presenza di polizia che è sempre presente in modo visibile sul territorio; Città dinamica, giovane e moderna, più orientata al modello delle città nordeuropee rispetto alle ns. Grandi città italiane Cieli tersi, clima asciutto e palazzi del centro architettonicamente stupendi; Atteggiamento dei Madrileni, dignitoso,più sereno e meno frenetico degli Italiani di una grande città e con maggior voglia di godersi la vita, e in questo aspetto, oltre l’influenza culturale di questo popolo ha influito anche la capacità di investimento e il risveglio economico della Spagna degli ultimi decenni la quale con un debito pubblico inferire a quello italiano ha saputo gestire bene le sue risorse.

Gentilezza dei Madrileni; pochi parlano Inglese o Italiano, comunque i turisti che non conoscono lo spagnolo possono star sicuri che la maggior parte si faranno in quattro per cercare di comprendervi e soddisfarvi. La mia prima volta a Madrid è stata bellissima quindi… Certamente non sarà l’ultima!



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