Madrid a Andalusia
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Da qui continuiamo il tour della zona centrale curiosando tra i numerosi negozi di Calle de Preciados e ammirando sopra le nostre teste la bellissima copertura con tele colorate a protezione del sole e del caldo che da queste parti si fa sentire. Proseguiamo la nostra passeggiata lungo l’imponente Gran Via che con i suoi bellissimi palazzi, i suoi negozi e i suoi cinema risulta essere un luogo molto vivace e piacevole per le passeggiate serali. Alla fine della stessa ci troviamo di fronte la stupenda fontana della dea Cibele (dea della fertilità) trainata da due leoni in marmo dietro la quale si staglia il bellissimo e bianchissimo Palacio de Comunicaciones in uno stile che ricorda i palazzi viennesi.
Ci incamminiamo quindi lungo Calle de Alcalà fino a Puerta del Sol e dopo aver fatto un po’ di spesa in un vicino supermercato torniamo all’appartamento per riposarsi ma dopo aver cenato, visto il caldo, decidiamo di uscire nuovamente in direzione ancora di Plaza mayor e Puerta del Sol per scoprirne il fascino notturno.
Il giorno successivo ci incamminiamo alla volta del Palacio Real anche questo distante poche centinaia di metri dalla nostra sistemazione, che come avrete capito risulterà essere in una posizione veramente strategica. Le dimensioni e il fasto del palazzo sono imponenti, da non perdere tra le tante cose la magnifica scalinata, la collezione degli orologi e il salone delle colonne. Terminata la visita ci dirigiamo verso Plaza de Espana (non un granchè) da dove con la metro, per la gioia di nostro figlio Mattia, raggiungiamo il tempio del Real Madrid, il “Santiago Bernabeu”. Dopo una visita di circa un’ora ci dirigiamo verso la zona denominata “Jeronimos” dove troviamo riparo dalla calura pomeridiana nel bellissimo Parque del Retiro, un tempo riserva di caccia di Filippo II, con il suo lago (consigliato un giro in barca), le sue fontane, il particolarissimo “Palacio de Cristal” e “La Rosaleda” (giardino delle rose).
La serata la dedichiamo invece ad una scorpacciata di Tapas all’affollatissimo Mercado di San Miguel poco distante da Plaza Mayor, veramente da non perdere (con poco più di 5 euro ne potrete assaggiare di diversi tipi e tutte gustosissime).
Ultimo giorno dedicato alla visita del Museo del Prado che con i suoi Goya, El Greco e altri capolavori rappresenta uno dei tanti motivi di orgoglio dei madrileni per la loro città. Il resto della giornata la passiamo passeggiando per le vivaci e colorate vie del centro e dedicandoci all’acquisto di qualche souvenir. Essendo l’ultimo giorno a Madrid prima di tornare in albergo attraversiamo nuovamente Puerta del Sol e Plaza Mayor prima di cenare nuovamente al Mercado di San Miguel.
Di buon mattino dopo aver lasciato l’appartamento ci dirigiamo verso la stazione dei treni “Atocha” per ritirare l’utilitaria precedentemente prenotata. Lasciata Madrid dopo circa un’ora di viaggio raggiungiamo la leggendaria Toledo che con la stupenda cattedrale gotica, i labirinti formati dalle pittoresche strade e dai cortili non tradisce certamente la sua fama. Per chi vi si reca in auto consigliamo uno dei tanti parcheggi fuori dalle mura dai quali è possibile raggiungere il centro con una lunghissima scala mobile. Una volta entrati all’interno della cattedrale restiamo rapiti dalle opere in essa contenute, tra tutte l’altare d’orato il coro ligneo e i dipinti di Goya. Lasciata la cattedrale ci rilassiamo lungo le vie fresche e ventilate fino all’ Alcazar che decidiamo però di non visitare.
Dopo aver pranzato lasciamo Toledo in direzione dell’Andalusia e in particolare di Cordoba dove arriviamo in tarda serata accolti da ben 43 gradi centigradi. Il caldo è veramente insopportabile nonostante l’ora tarda. Ci sistemiamo all’Hotel El Triunfo (senza infamia e senza lode a Euro 55 per una notte) le cui finestre si affacciano proprio sulla Mezquita.
Dopo cena, rapiti dal fascino di questa meravigliosa città, decidiamo di partecipare al Tour notturno (alle ore 23) dell’Alcazar de los Reyes Cristianos. Terrazze d’acqua, fontane illuminate che zampillano a ritmo di musica rendono l’atmosfera tranquilla della fortezza veramente indimenticabile.
La mattina seguente decidiamo di scoprire la Mezquita (attenzione agli orari delle funzioni religiose durante le quali non sono consentite le visite), la grande Moschea di Cordoba risalente a ben dodici secoli fa. Appena entrati dalla Puerta de San Esteban rimaniamo colpiti dalle oltre 850 colonne in marmo che fanno da sostegno al soffitto e successivamente dalla prima cappella cristiana costruita nella moschea, ma niente regge al paragone con il Mihrab, una nicchia meravigliosamente decorata contenente una copia del Corano. Al di fuori della moschea, che nel corso dei secoli è stata via via ampliata dai vari re che si succederanno, ci godiamo uno stupendo patio arricchito da alberi di arance sul quale domina l’imponente Torre del Alminar. Terminata la visita ci concediamo una lunga passeggiata nel vecchio quartiere ebraico (Juderia) nel quale vicoli strettissimi e bianchissimi vengono abbelliti da fioritissimi patii (tra questi da non perdere il Callejon de las Flores). A conclusione della giornata attraversiamo il ponte romano sopra il fiume Guadalqivir per goderci la vista panoramica di questa stupenda città che resterà per sempre nel nostro cuore.
La mattina seguente partiamo alla volta di un altro simbolo dell’Andalusia, Granada. Appena arrivati ci sistemiamo alla “Pension Martinez” (Euro 50 a notte) un Hotel ubicato nella parte nuova della città, il tempo di lasciare i bagagli e di rendersi conto che la sistemazione non è proprio come veniva descritta dalle recensioni , che ci dirigiamo verso la parte antica della città “L’Albaicin” dove le strette e ripide viuzze che lo caratterizzano lo fanno sembrare un labirinto. Quest’angolo della città si trova sulla collina opposta all’ Alhambra, la fortezza moresca che visiteremo il giorno seguente. Aggirandoci tra i vicoli delimitati da mura bianchissime che nascondono dai nostri sguardi le abitazioni e i loro giardini, ci godiamo i numerosi e coloratissimi bazar dove stoffe, lampade in vetro e oggetti di artigianato catturano la nostra attenzione. Da non perdere, possibilmente al tramonto, la vista che si gode dell’ Alhambra dal Mirador de San Nicolas una terrazza panoramica raggiungibile a piedi e non senza fatica.
Dopo una torrida notte ci apprestiamo a scoprire l’Alhambra (è consigliabile prenotare la visita via web dall’ Italia per poter stampare autonomamente i biglietti in un’ala specifica della biglietteria evitando una lunga fila sotto il sole cocente). Decidiamo di cominciare la nostra visita dal “Generalife” gli stupendi giardini a nord della fortezza costellati di fontane e fiori coloratissimi. Conclusa la visita a questo luogo da sogno la sensualità e lo splendore dell’ Alhambra si concedono ai nostri occhi. La bellezza di questa fortezza è indescrivibile e stupefacente, i meravigliosi patii (de Los Leones e de Arrayanes su tutti) le splendenti “Sala de los Reyes” e “Sala de los Abencerrajes” il “Salon de Embajadores” tutti caratterizzati da colonne e rosoni finemente intarsiati che facendo filtrare la luce del sole creano dei giochi di luce veramente singolari. Stanchi e provati dal forte caldo concludiamo la nostra visita con il Palacio de Partal, il più antico dell’Alhambra e guadagnata l’uscita saliamo in auto in direzione Torremolinos.
Raggiungiamo Torremolinos dopo pranzo e, dopo aver preso possesso del graziosissimo appartamento “Casa Florido” (Euro 60 per una notte), ci dirigiamo verso la spiaggia per trascorrere una meritata giornata di completo relax al mare dopo alcuni giorni durante i quali non ci siamo certo risparmiati. Torremolinos è una cittadina a vocazione fortemente turistica, paragonabile alle località balneari della nostra costa adriatica, con i suoi hotel che dominano il paesaggio. La città si divide in due parti: la parte alta, che rappresenta il centro storico e la parte bassa costituita essenzialmente dal suo bel lungomare. Grande è la possibilità di scelta degli hotel e dei ristoranti e la varietà senza eguali di intrattenimento, di attività e di vita notturna. Dopo una notte resa un po’ turbolenta dal frastuono proveniente fino a tarda ora dalle strade gremite di turisti partiamo alla volta di Gibilterra.
Arriviamo poco prima dell’ora di pranzo ma veniamo rallentati da un serpentone di auto incolonnate al controllo della dogana essendo Gibilterra in territorio britannico. Appena superati i controlli del caso lasciamo l’auto al primo parcheggio disponibile proseguendo il nostro percorso a piedi, singolare è l’attraversamento della pista dell’aeroporto che praticamente invade anche una parte della carreggiata.
Raggiunto il centro della cittadina, consumiamo un veloce pranzo in un fast food (tutto è molto caro a causa di un cambio molto sfavorevole con la sterlina), e percorriamo la via principale costellata di numerosissimi negozi in perfetto stile inglese, fino ad arrivare alla funicolare che ci condurrà in cima alla rocca. Una volta raggiunta la parte più alta della stessa veniamo accolti dalle simpaticissime scimmiette (bertucce) che popolano il luogo. Ci divertiamo a dar loro del cibo e a scattare qualche foto che dimostrano di gradire, importantissimo è non sbeffeggiarle imitando il loro verso perché, come anticipatoci dalla guida durante la salita, possono reagire con una certa veemenza. Superato l’entusiasmo e la curiosità che queste bestiole ci hanno suscitato ci godiamo finalmente lo stupendo panorama che la posizione ci offre. In lontananza si scorge chiarissima la costa del Marocco mentre nel mare antistante lo stretto pullulano imbarcazioni e navi di ogni tipo in un viavai infinito tra Mediterraneo e Oceano.
Anziché riprendere la funicolare decidiamo di fare la discesa a piedi (sconsigliata) durante la quale continuiamo ad incontrare e fotografare le bertucce che rappresentano le vere star del luogo. Il percorso soprattutto dalla seconda metà in poi risulterà essere molto deludente in particolare per la sporcizia e il degrado al quale è lasciato. Una volta raggiunto nuovamente il centro, prendiamo un pulmann con il quale raggiungiamo l’Europa point, il punto più meridionale di Gibilterra dove a completamento del bellissimo panorama si staglia la bianchissima Moschea Ibrahim al Ibrahim.
A pomeriggio inoltrato lasciamo questo singolarissimo lembo d’Europa in direzione di Siviglia, la capitale andalusa, dove a tarda sera ci accomodiamo nell’ultimo albergo del nostro soggiorno (Novotel Nervion Euro 70 a notte compresa colazione abbondante e uso della piscina) accanto al quale fa bella mostra di se lo stadio Pizjuan teatro delle gesta sportive di una delle due squadre cittadine (il Sevilla Futbol club).
Nei quattro giorni che trascorreremo a Siviglia rimaniamo colpiti dalla magia che questa città trasmette ai suoi visitatori e dall’atmosfera alla quale nessuno di noi sarà in grado di resistere. La città si divide principalmente in quattro zone:
EL ARENAL
Un tempo il quartiere delle polveriere e dei cantieri navali, oggi è noto per la Plaza de Toros de la Maestranza, una delle più antiche dell’intera Spagna, caratterizzata dalla facciata barocca bianca e ocra. Il tour, consigliato, inizia dall’ingresso principale e attraverso il corridoio dove i toreri vengono portati in trionfo accediamo all’arena dove il cerchio di sabbia è circondato da steccati color rosso acceso e dalle tribune impreziosite da bellissimi archi. Il Tour continua con la visita dell’infermeria della cappella dei toreri e della collezione di mantelli tra i quali ne spicca uno di colore viola dipinto da Pablo Picasso.
Altro edificio degno di nota è la Torre del Oro costruita inizialmente come difesa del porto, oggi museo marittimo che impreziosisce il bellissimo lungo fiume Guadalquivir. Il luogo è molto godibile la sera dove le luci e i numerosi locali caratteristici ne esaltano il fascino.
SANTA CRUZ
L’antico quartiere ebraico della città, con i suoi bianchi vicoli e i fioritissimi patii ci conquisterà come nessun altra parte della città e dell’Andalusia in genere. Qui sono concentrate le attrazioni più note e importanti della capitale andalusa. Il nostro giro inizia con la visita della cattedrale gotica e della torre della Giralda, assolutamente da non perdere la tomba di Cristoforo Colombo sostenuta da statue che rappresentano i re di Castiglia, Aragon, Navarra e Leon, la cappella e la sacrestia maggiore, il tesoro, il Patio del los Naranijos (arance) e infine la stupenda Torre della Giralda che nel corso dei secoli, così come la cattedrale, ha subito profonde modifiche trasformandosi da minareto musulmano a torre campanaria sulla cui sommità i simboli cristiani fanno bella mostra di sé. Il panorama della città che possiamo godere dalla sommità della torre è veramente impareggiabile. Lasciato questo capolavoro ci troviamo nella vivacissima Plaza Virgen de los Reyes punto di partenza per chi vuole farsi un giro della città in carrozza. Da li ci dirigiamo verso il Real Alcazar dove veniamo accolti da un’atmosfera da mille e una notte. Da non perdere il Salon de Emabajadores i patii con i loro meravigliosi stucchi e i giardini dotati di numerose terrazze e fontane. Notevole sempre all’interno di questo quartiere la Casa de Pilatos, poco pubblicizzata ma veramente di notevole bellezza. Indipendentemente dagli edifici che vi si trovano questa parte della città e piacevolissima da vivere durante le ore serali aggirandosi per un labirinto di vicoli dove negozi di artigianato locale si alternano a locali dove possiamo assistere a spettacoli di flamenco per la verità non molto economici.
PARQUE MARIA LUISA
Questa zona della città prende il nome dal bellissimo parco che si estende per la maggior parte dello stesso. Una volta entrati alla nostra destra ci appare in tutta la sua bellezza la Plaza de Espana, una piazza semicircolare dove tutto è decorato da stupende ceramiche, fioriere, panchine, fontane compresi i quattro ponticelli che permettono l’attraversamento del canale. Consigliato un giro in barca. Non altrettanto degni di nota i giardini che completano il parco, comunque utili per difendersi e cercare refrigerio dalla calura estiva.
Se si escludono le chiese di San Marco e San Pedro non ci affascinano particolarmente i quartieri della Macarena e la parte della città al di là del fiume. Sconsigliamo il parco divertimenti “Isla magica” caro e non all’altezza di quelli nostrani.
ALCUNI CONSIGLI
In caso di arrivo in auto scegliere alberghi fuori dai centri storici, se possibile a Siviglia dove il soggiorno sarà più lungo assicurarsi della presenza di una piscina (nelle ore più calde della giornata è stato un vero toccasana). In particolare per la cena approfittare dei numerosissimi luoghi dove gustare tapas di ogni tipo a prezzi economici e non rinunciare alla gustosissima paella sia a base di carne che di pesce (consigliamo Iguanas & Ranas, El Buzo, El Patio San Eloy e per i dolciumi El Toro). Come ultimo consiglio evitare assolutamente, se possibile, i mesi estivi il caldo è veramente soffocante (abbiamo lasciato Siviglia nel tardo pormeriggio con 44°). Porre molta attenzione agli orari di visita di chiese e Moschee, in alcuni casi come la Mezequita, in determinati orari l’ingresso è gratuito oppure molto scontato.
Almeno uno degli Alcazar è consigliabile visitarlo con il Tour notturno.
Tempi sufficienti per la visita delle città senza beneficiare di lunghe soste:
Madrid 3 giorni, Cordoba 1 giorno, Granada 1 giorno, Siviglia 3 giorni