Madre e figlia a Berlino

Luisa e Laura consigliano questa destinazione soprattutto a quelli non abituati a viaggi individuali, perché la citta è facilmente visitabile e sicura (almeno questa è l'impressione). Dall'aeroporto Schonefeld si arriva in centro con mezz'ora di treno e poco più di 2 euro. Consigliamo come base la zona della stazione Zoo, vicina alla grande...
Scritto da: alex&laura
madre e figlia a berlino
Partenza il: 25/09/2007
Ritorno il: 27/09/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Luisa e Laura consigliano questa destinazione soprattutto a quelli non abituati a viaggi individuali, perché la citta è facilmente visitabile e sicura (almeno questa è l’impressione).

Dall’aeroporto Schonefeld si arriva in centro con mezz’ora di treno e poco più di 2 euro. Consigliamo come base la zona della stazione Zoo, vicina alla grande arteria Kunfursterdamm. Qui si trovano alberghi per tutte le tasche: noi abbiamo pagato un tre stelle pulito ma modesto 95 euro con colazione.

Con circa 6 euro si viaggia tutto il giorno sui mezzi pubblici, numerosi, puntuali, mai affollati, spesso a due piani per una visione dall’alto e soprattutto stando seduti.

Dallo zoo, individuabile da lontano per l’odore degli animali, si prende il bus 100 per arrivare con un magnifico percorso nel parco Tiergarten alla Alexander Platz, ammirando i principali monumenti della città (la colonna della vittoria, il Kongress Hall dall’architettura avveniristica, il Reichstag, l’isola del duomo, vari musei e altro). Al ritono con il bus 200 si attraversa Potsdammer Platz con i progetti di Renzo Piano (che però nessuno sa individuare), si vede la parte sud del parco, lungo le ambasciate costeggiando dei giardini pubblici così fitti che c’è da domandarsi chi ha il coraggio di inoltrarvisi con il buio (non sono recintati). Non si vede in giro un tedesco biondo, grasso con pelle rosata come ne arrivano in estate da noi. Ecco cosa sono i pregiudizi: qui sono tutti giovani, scattanti e molto gentili quando si domandano informazioni. Non ci sono indicazioni in italiano, poche in francese, qualcuna in più in spagnolo, non sempre neppure in inglese. Ma i cartelli e le didascalie sono precisi, sistemati ovunque e facilmente leggibili. Commoventi i gruppi di bambini piccoli e l’insegnante tutti in giro in monopattino. Quando da noi si educherà così al rispetto dell’ambiente? Da non perdere: 1. Una visita al buffet del super magazzino KadeWe con vista dall’alto della città in un ambiente elegantissimo prendendo anche solo un caffè. 2. Una sosta senza limiti nella poltrone in velluto anni ’60 presso gli americani Starbucks Coffee 3. Una passeggiata nella zona pedonale di Nicolai Viertel, presso Alexander Platz tra antiche chiese, canali e boutique 4. I negozietti nei cortili di Rosenthaler, a nord di Alexander Platz con le deliziose vecchie strade del quartiere ebreo 5. Gli antiquari sotto le arcate del metro di Georgen, presso la libreria dell’università 6. Il Pergamon Museum con la stanza di Aleppo e altre magnifiche testimonianze del mondo islamico. E qui come non dare ragione a Laura quando protesta che questi reperti dovrebbero essere riconsegnati ai paesi d’origine, visto il sistema predatorio con cui i paesi occidentali se ne sono impadroniti? 7. Si mangia con poca spesa, ovunque ci sono “baracchini” e self service con ottimi cibi esotici.

8. Souvenir per tutti i gusti in tanti negozi destinati, con prodotti di qualità.

Il più carino e meno costoso? Una formina da biscotti con sagoma dell’orso simbolo della città e il magnete da frigo con i colori della bandiera tedesca e inserite le 6 lettere di Berlino.

9. I magazzini Lafayette, un po’ per gratitudine perché edita gratis una utilissima piantina della città ,un po’ perché è progettato da Jean Nouvel , il noto architetto francese.

Per un soggiorno breve consigliamo una guida da week end, più vasta e documentata crea ansia di vedere tutto.

E soprattutto, non per compiacere quelli che hanno scritto qui prima di noi, ma per esperienza, stampate e portatevi appresso le pagine di questo blog.

Buon Berlino da Luisa e Laura, che poi sono madre e figlia.



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