Madeira, l’isola dei fiori e delle scogliere
L’entusiasmo era ancora alto, quando i pesanti nuvoloni ed il cielo omogeneamente grigio che mi ha accolto all’uscita dall’aeroporto, a Funchal, ha cominciato a farmi domandare se le mie aspettative di partenza non fossero un po’ azzardate.
Un fattore su cui non mi ero sufficientemente informata prima della partenza era infatti proprio la variabilità meteorologica, che ho scoperto essere molto intensa. Soprattutto a Machico, dove avevo scelto l’hotel. Posto nella parte est di Madeira e compreso tra due montagne, lì il sole faceva capolino con la velocità di un bambino dispettoso per poi scomparire di nuovo immediatamente dietro nubi che duravano per tutto il resto della giornata. Di fronte alla dura realtà, ho deciso di affittare un’auto con lo scopo di poter almeno visitare il resto dell’isola, dato che la speranza dell’invidiabile abbronzatura era ormai svanita. Da quel momento in poi il mio itinerario è stato il seguente: Terzo giorno: visita a Funchal, la capitale della regione. È una città piccola ma vivace, soprattutto da un punto di vista commerciale. Da visitare la cattedrale e la piazza del Municipio.
Quarto giorno: parte nord dell’isola. Questa zona riserva incantevoli scorci caratterizzati da scogliere a picco sull’oceano, che si alternano alle parti montuose dell’isola, ricoperte dalla famosa Laurissilva (una tipologia di foresta riconosciuta patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO). Questa parte di Madeira è percorsa da una strada panoramica molto bella, ma anche decisamente stretta, su cui è meglio procedere con cautela, dato che è a strapiombo sull’Atlantico e di notte scarsamente illuminata.
Il quinto giorno invece ho visitato la parte sud e quella ovest.
Nella parte sud, si alternano località più vivaci e turisticamente organizzate, come Camara do Lobos, con il famoso Cabo Girao, a luoghi in cui è difficile reperire anche un bar per acquistare una bottiglietta d’acqua. Meglio quindi organizzarsi per tempo.
La parte ovest è invece pesaggisticamente molto bella, ma vi sono paesini piccolissimi, per nulla attrezzati per le esigenze dei turisti.
La zona che ho trovato sicuramente più significativa tra tutte è la penisola di Sao Lorençao, sita all’estremo est dell’isola, che ho visitato l’ultimo giorno.
Con le sue rocce nere striate di rosso, che emergono altissime dall’oceano, regala degli scorci davvero mozzafiato. Complessivamente, al termine del viaggio, posso dire che Madeira è un’isola che ha molto da offrire a quanti vogliano fare trekking (nelle zone montane si possono percorrere le numerose Levadas: passeggiate costeggiate da canali utilizzati per convogliare le acque che si raccolgono abbondanti in tutta l’isola) e godere di paesaggi marini affascinanti, a contatto con una natura ancora intatta, restando lontani dal traffico e dal caos delle nostre città.
La sconsiglierei a chi desidera una vacanza a base di mare e spiaggia: le coste sono tutte rocciose e per nulla attrezzate, non ci sono spiagge di sabbia; il tempo è estremamente variabile, anche se quando il sole c’è si fa sentire ed è bene usare una crema solare a protezione alta. Un ultimo consiglio: è bene noleggiare un’auto. I collegamenti locali esistono ma sono lenti e anche piuttosto costosi! Per finire: la cucina locale è a base di pesce (soprattutto il baccalà) e di carne, ma i piatti tipici non sono particolarmente numerosi o vari. I dolci sono invece molto buoni! Hanno infine un pane particolare (bolo de caco) che servono spalmato con una salsa all’aglio: consigliabile se non prevedete rendez-vous romantici. I prezzi sono molto vicini ai nostri, forse appena più economici. Si può risparmiare soprattutto sul cibo, soprattutto se non si va in ristoranti particolarmente turistici.