Madeira e Porto Santo

Relax nell'arcipelago portoghese
Scritto da: maurizio567
madeira e porto santo
Partenza il: 05/08/2014
Ritorno il: 09/08/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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MADEIRA E PORTO SANTO

Volevamo andare con moglie e figlio in un posto non lontanissimo e che ad Agosto non si trasformasse in una colonia di italiani o in una bolgia di turisti. Dopo un po’ di ricerche abbiamo optato per Madeira.

L’arcipelago di Madeira è formato da due isole principali; Madeira, di grande interesse, e Porto Santo, di molto minore importanza (ma la prima ad essere scoperta dai Portoghesi i quali sono tuttora, a parte i movimenti indipendentisti, i titolari dell’arcipelago).

Madeira comunque, come abbiamo scoperto presto visitando il Municipio di Funchal, così come l’intero arcipelago, gode di ampia autonomia ed addirittura possiede un Parlamento proprio.

Avendo a disposizione pochi giorni e volendo visitare i luoghi con una certa completezza, abbiamo optato per un tour operator e ci siamo affidati alla Boscolo. Non c’era il volo diretto, ma siamo arrivati a Funchall, la capitale, attraverso un buon volo per Lisbona e poi per Madeira. All’aeroporto ci è venuti a prendere insieme agli altri pochi altri italiani (i turisti italiani sono a Madeira una modestissima minoranza rispetto la presenza inglese, francese, tedesca, russa, spagnola ed ovviamente portoghese), il Sig. Antonio Giordano della Boscolo, con un pulmino in ottime condizioni. Lo stesso Sig. Giordano ci avrebbe poi accompagnato per tutta la permanenza nelle varie escursioni, sempre con mezzi di trasporto di buona qualità.

L’hotel un 4 stelle di buon livello nella zona balneare della capitale Funchall era adeguato alle nostre aspettative, con piscine coperta e scoperta e piacevole spettacolo serale. I pasti di buona qualità, ma senza variazioni rilevanti nel corso della settimana. Segnaliamo una graditissima attenzione. Il giorno del compleanno di nostro figlio, senza alcuna richiesta o segnalazione, ci hanno inviato in camera una torta con le candeline.

Abbiamo parlato di zona balneare, ma in realtà se si va a Madeira, non ci si va per il mare, atteso che non ci sono spiagge, se non di ciottoli o di basalto.

Il fatto è che Madeira è un’isola vulcanica e le colate laviche, in alcuni punti hanno addirittura formato delle piscine naturali in mare, utilizzate ampiamente dalla popolazione e dai turisti per i bagni.

Tuttavia cìò che contraddistingue l’arcipelago è la vegetazione, lussureggiante con un clima tropicale, ma molto ventilato, con ampie estensione di banani, manghi, papaya, foreste esclusive di laurissilva, alberi di sesamo, acagiù, carpine, pino bianco etc.etc. Quanto ai fiori vi sono tante e tali varietà, mai viste, (orchidee, fiori del paradiso, anturio, protea, callistemon) che non c’è turista che non riempia la valigia di semi e bulbi. Un’altra caratteristica dell’isola è che si sviluppa in altezza ed in meno di un’ora si passa dalla zona tropicale ad oltre 1800 metri di quota con paesaggi quasi alpini.

PICO DO AREEIRO E SANTANA

Ambientatici il giorno di arrivo a Funchall, il secondo giorno abbiamo iniziato le escursioni sempre con il nostro accompagnatore che ci ha seguiti e condotti passo- passo. A tal proposito dobbiamo dire che la piacevolezza della permanenza è imputabile al 90% oltre che alla buona organizzazione, altresì alla personalità delle guida, non solo per il livello culturale elevato, la disponibilità alle spiegazioni (espertissimo in botanica), ed un evidente senso di humor, ma anche per l’entusiasmo con cui svolge il proprio lavoro. Non c’è mai stato un momento del viaggio, né sul pulmino, né a piedi che il nostro accompagnatore non attirasse la nostra attenzione (eravamo circa 10 italiani) sui particolari che incontravamo, fosse un elemento di storia, una pianta particolare o un qualcosa che richiamava un aneddoto. In tutta la permanenza con lui, non è mai comparsa una pausa di silenzio, sia se si scalava una montagna, sia se andavamo la sera per pub. Ogni gita od escursione, veniva interrotta da un bar o da un dolcetto in un locale, e dovunque si andasse c’era puntuale, la spiegazione, del cibo, del luogo, della storia, spiegazione peraltro mai banale. Se vi dovesse capitare di recarvi a Madeira o nell’arcipelago vi suggerisco di chiedere preventivamente un consiglio al Sig. Antonio Giordano (email: giordano@sapo.pt tel.00351/291752203 oppure 00351/969425179). Non credo che ne rimarrete delusi. Tornando all’escursione, siamo giunti in poco tempo alla sommità della montagna: Pico do Arreiro (1818 mt). Colpisce il passare in pochissimo tempo dai tropici ad un clima freddissimo, in un mare di nebbia, ove emergeva la sagoma di un gigantesco radar.

Scesi a valle (ed al caldo) ci siamo fermati a Santana con le caratteristiche casette dai tetti di paglia. In una di queste c’è un bellissimo negozio di fiori e piante, dove si possono acquistare innumerevoli specie vegetali. La venditrice vi assicurerà spudoratamente che anche nei nostri climi si riescono tutte a riprodurre. Dobbiamo dire ad onor del vero che per ora quelle portate in Italia sono sopravvissute (con le dovute cautele).

CAMARA DE LOBOS, PORTO MONIZ, MADALENA DO MAR

Il giorno successivo abbiamo raggiunto un ex villaggio di pescatori, Camara de Lobos, ora località alla moda. Interessanti invece sono le piscine naturali create dalla lava che cadeva in mare a Porto Moniz. Ancora più interessante il pranzo con l’espada con banane (non si tratta di pesce spada, ma del pesce spatola) ottimo.Il tutto accompagnato dal “Bolo do Caco”. A parte il nome, si tratta del pane locale caldo con burro all’aglio (da provare assolutamente, non ne farete più a meno durante tutta la permanenza). Il pomeriggio una passeggiata a Madalena do Mar in mezzo ai bananeti, con spiegazione sulle coltivazioni che coprono buona parte dell’isola.

PORTO SANTO

Era una giornata a disposizione salvo che non si volesse andare a visitare con il traghetto la vicina isola di Porto Santo. Noi abbiamo optato per tale possibilità. Tuttavia, a parte la piacevolezza del’escursione, dobbiamo dire che nell’isola non c’è alcunché di paragonabile con le vestigia storiche, la flora ed i paesaggi di Madeira. Qui l’unica cosa di veramente rilevante (che non esiste a Madeira) è una bellissima spiaggia di nove chilometri con dei singolari mulini che ruotano per posizionarsi verso la direzione del vento. Per il resto è tutto desertico con un grande aeroporto militare. Storicamente fu la prima dell’arcipelago ad essere scoperta dal portoghese Zarco del 1418 che la chiamò così per esservisi rifugiato durante una tempesta.

Da visitare per curiosità la casa di Cristoforo Colombo (nel 1478 il navigatore caricava partite di zucchero per un mercante di Genova).

Colombo decise di stabilirsi qui ove si sposò ed ebbe un figlio. A seguito della dolorosa scomparsa della moglie il futuro scopritore del nuovo mando, abbandonò tutto e si recò a Lisbona per il progetto di esplorazione delle Indie. Il seguito della storia è noto.

FUNCHALL

Questa è la capitale ed è molto piacevole da visitare. Premesso che le vestigia storiche partono ovviamente dal 1400 in poi, le cose più rilevanti da vedere sono la Cattedrale, il Municipio, la Residenza del governatore con parco, la Chiesa del collegio, il Mercato, il Palazzo di San Lorenzo, il Porto turistico ed il Parco sovrastante di S. Caterina il Giardino botanico e la Chiesa di Monte, oltre vari musei. Noi abbiamo trovato molto interessanti la Residenza del governatore con il parco, e soprattutto il Mercato (ci sono varie aree per i fiori, il pescato, la frutta, etc.). Imperdibile, alla sinistra dell’ingresso, uno dei migliori esercenti del Bolo do Caco, cotto lì per lì con vari ripieni, oltre l’immancabile burro all’aglio (la guida è stata anche in tal caso preziosa).

Bellissima è stata anche la salita con la funicolare con cabine vetrate dal porto alla sommità del Monte con l’omonima chiesa. Chi vuole, arrivati su, può discendere con le tradizionali slitte (il costo è accettabile). Si tratta di un’antica tradizione, (carros de cesto), laddove fin dall’800, si scende dal Monte a gran velocità ­­­­­­con delle slitte in legno e pattini in metallo, con due conducenti alle spalle, che le fanno scivolare lungo la strada, con grande emozione degli ospiti. Bisogna fidarsi ciecamente dei “carreiros” , ma se siete disposti a qualche emozione, è un ricordo che porterete con voi per sempre.

La sera una visita ad una delle più importanti cantine di Madeira con il tradizionale vino…ed assaggio. Attenzione a come vi muovete. Ci sono esposte bottiglie di fine ‘800 dal grande valore economico.

Terminiamo il viaggio con un giro notturno per Funchall con raffinata cena e sosta per il brindisi di arrivederci dal piccolo gruppo e dalla nostra preziosa guida.



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