Madeira di il giardino sull’oceano e Lisbona

Alla scoperta di un lembo di terra in cui la natura ha lasciato una traccia indelebile. Poi tappa nella capitale
Scritto da: battirena
madeira di il giardino sull'oceano e lisbona
Partenza il: 25/04/2015
Ritorno il: 05/05/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
IL GIARDINO SULL’OCEANO (MADEIRA) e LISBONA (25/04-05/05)

Madre Natura è stata molto benevola con questo tormentato lembo di terra scagliato a quasi mille km dal continente in mezzo all’oceano. Rocce scure di origine vulcanica, pareti a picco sul mare, alte e aspre montagne, rigogliosa e colorata vegetazione… il tutto sull’azzurro dell’oceano. E’ un’isola che non può lasciare indifferente il visitatore. E per me (e la moglie ) è stato così!

Un’isola dura per i suoi abitanti che hanno saputo valorizzarla solo negli ultimi tempi. Fino a pochi anni fa molti isolani sono emigrati alla ricerca di lavoro e qualcuno ricorda che si partiva portando tra le povere cose, il “bacalau” secco… Non ci sono pianure a Madeira, tutto si sviluppa in verticale. I paesetti sono arroccati sui ripidi versanti delle alture ,molte abitazioni sono raggiungibili solo con ripide e lunghe scalinate , orticelli e giardini casalinghi sono in posizioni impossibili e non si capisce come sia possibile coltivarli : altro che Cinque Terre ! Ma la sera, quando si accendono le luci, lo spettacolo è indimenticabile.

E poi l’acqua: grande protagonista della vita nell’isola. Ce n’è in abbondanza, spesso la sentite scorrere lungo le strade. Ma per incanalarla verso l’utilizzazione gli abitanti hanno dovuto costruire la famose “Levadas” con grande lavoro e grande fatica. Le Levadas, che si sviluppano per quasi 2500 km, sono piccoli canali artificiali spesso scavati nella roccia seguendo gli scoscesi versanti delle montagne e lungo i quali si sviluppano sentieri e stradicciole in ambienti veramente affascinanti. Sono proprio questi sentieri che sono ora una delle principali attrattive dell’isola. Se dovete ( è obbligatorio !) seguire il tracciato di qualche Levadas, indossate buone scarpe, portatevi una lampada tascabile perché potrete attraversare stretti e bui tunnel e informatevi sulla difficoltà del tracciato. Ce ne sono per tutti i gusti.

Le strade. Capitolo a parte. Per visitare l’isola è necessaria l’auto. Lo sviluppo turistico dell’isola non poteva prescindere dalla viabilità. Ed allora sono state costruite nuove strade con un numero infinito di gallerie considerando il tormentato territorio. Mai viste tante in pochi km ! Anche l’aeroporto è in parte costruito su un ponte vista la scarsità di zone pianeggianti. La parte sud, quella più turisticizzata, è particolarmente ricca di nuove strade ( VE e VR), quella nord un po’ meno. Le strade interne, quelle Antique (VA) e la litoranea nord tra Santana e S.Vicente metteranno a dura prova i vostri nervi ed anche quelli del copilota, ma vi regaleranno spettacoli e panorami bellissimi. Moto 5, bici 2 !

Funchal ed il Sud

Funchal è ormai una città piuttosto grande ed abbastanza caotica adagiata ad anfiteatro sul suo porto con le grosse navi da crociera sempre presenti. Moltissimi i turisti (anche troppi…). Ma il centro storico è veramente incantevole. Ben tenuto, con freschi e colorati giardini ed una bella passeggiata a mare. Le strade del centro sono tutte lastricate in bianco e nero, bei palazzi di un certo rilievo, case ben mantenute colorate di bianco con porte e finestre rifinite con scura pietra. Bella la cattedrale. Oltre che passeggiare per le viuzze del centro si può visitare il mercato dos Lavradores famoso per le sue bancarelle che espongono in ordine perfetto un gran numero di frutti esotici e per la pescheria con strani pesci oceanici. Noi abbiamo comprato frutta strana per circa 20 € ( costa cara !) ma non siamo rimasti particolarmente soddisfatti. Molto meglio le locali fragole e banane. A proposito, nella zona sud dell’isola si trovano numerose piantagioni di questo frutto che è più piccolo delle altre banane che siamo abituati a vedere ,ma gustoso. A due passi dal mercato si trova la funivia ( Teleferico) che volando sui tetti e regalando splendide visioni conduce a Monte, piccolo sobborgo, in alto, su Funchal. Da qui lo sguardo spazia ampio sulla baia ed è veramente un bel vedere !Ma le attrattive di Monte, oltre che nella chiesa, sulla ripida gradinata, dove si trova la tomba dell’ultimo imperatore austriaco, morto in esilio, risiedono nei suoi giardini. I Jardins Imperador, il Parque Municipal, il Jardin Tropical e quello Botanico raggiungibile con un secondo tronco di Teleferico. Da non perdere assolutamente il Tropicale che oltre ad una grande varietà di piante e fiori presenta angoli suggestivi in versione giapponese, laghetti, una bella esposizione di arte africana , una notevole mostra di cristalli e la storia del Portogallo su originali pannelli di mattonelle in ceramica. Da Monte si può discendere per un tratto con i famosi “cestoni” spinti da due conduttori in abito caratteristico. Noi abbiamo preferito il Teleferico…..Per sostare a Funchal ci siamo fermati nel parcheggio sotterraneo situato sul porto quasi alla fine della passeggiata a mare lato ovest ( 5 € per quasi nove ore di sosta).Il teleferico con ingresso al giardino Tropicale e degustazione di Madeira costa € (47,50 in due a/r).

La costa sud, come detto è quella più abitata, turisticizzata e anche meglio servita dal punto di vista logistico. Ad est di Funchal si trovano graziosi paesetti e cittadine come Camacha, in collina,dove è stata giocata la prima partita di calcio in Portogallo (1875). Santa Cruz con l’aeroporto sospeso sul mare ( ops ! oceano), Machico , centro balneare e Canical. All’estremo est si sviluppa il bellissimo capo di Sao Lourenco, ne riparleremo. Ad ovest della capitale la costa tra alti e bassi, curve e controcurve e bananeti se ne va fino a Calheta dopo aver attraversato Camara de Lobos, Ribeira Brava e Ponte de Sol.Tutti paesetti da vedere. In particolare notevole la piazzetta dei pescatori di Camara con i baccalau a seccare al sole e la bella chiesa grande. Da non perdere la salita a Capo Girao sospeso sul mare (!) a 580 metri di altezza con i pavimenti di vetro che danno qualche brivido. Si può salire da Camara anche con una specie di trenino.

Il Nord

Secondo il nostro “spirito” abbiamo scelto di pernottare nella parte dell’isola esposta a nord-est, lontano dai centri più importanti, in alto in una “quinta”, vecchia casa-villa padronale ,dove il tempo sembra essersi fermato diversi anni fa. Scelta indovinata con splendida vista sul mare (!) di Porto da Cruz e sulla massiccia Pena de Aguia. Da qui si può raggiungere con la vecchia strada (VA) al brivido, Santana con le caratteristiche e colorate casette dal tetto di paglia e poi proseguire fino a Sao Vicente. A Santana potete anche scendere con un piccolo teleferico fino alla spiaggia sassosa: il divertimento è la discesa ed il panorama. La strada che conduce a SaoVicente è di quelle che vi metteranno a dura prova, ma ne vale assolutamente la pena. Da S.Vicente a Porto Moniz si rientra nella normalità ( stradale)! P. Moniz è un moderno centro turistico con un acquario e con le piscine naturali tra gli scogli. Si può fare un bagno, temperatura permettendo! Volendo si rientra verso Funchal attraverso il passo di Encumeada, tragitto che non vi lascerà delusi. Insomma la parte nord dell’isola è quella che ci è piaciuta di più per il suo aspetto più selvaggio, più naturale, meno contaminato dal turismo di massa.

Passeggiate ed escursioni (le nostre!)

In questi ultimi anni Madeira è divenuta il paradiso degli escursionisti che provengono da tutta Europa. Pochissimi gli Italiani, solo a Funchal qualcuno proveniente dalle navi da crociera. Durante le nostre diciamo… escursioni ci siamo divertiti a salutare le persone che incontravamo: nessun italiano, tantissimi i francesi. In ogni casi anche tra i non italiani ci sono molti maleducati. Le aspre montagne del centro sono percorse da numerosi sentieri (veredas) ben tracciati, la rete di levadas è estesa a tutta l’isola. insomma per chi ha gambe c’è veramente l’imbarazzo della scelta.

Calderao Verde (Levadas)

La prima levadas che percorriamo è quella che ci porta da Queimadas (si raggiunge da Santana) a Calderao Verde (6,5+6.5 km).Siamo sui 900 metri di altitudine e si procede senza eccessiva pendenza in mezzo ad una lussureggiante vegetazione. Da un parte le scoscese pareti verdeggianti e la levada, scavata nella roccia, dall’altra profondissimi dirupi a 90°.Ma si cammina sempre in sicurezza e spesso con stupende visioni sul mare (ops !).Si attraversano alcuni stretti e bui tunnel sempre seguendo la levada nella quale scorre fresca acqua proveniente da fontanili e cascatelle. Quando si arriva al Calderaio lo spettacolo è indimenticabile. L’acqua precipita con un salto di quasi cento metri in un laghetto verde smeraldo. Le pareti sono, appunto, un grosso calderone ricoperto da muschi. Splendido. Passeggiata per tutti, da non perdere!

Ponta de Sao Lourenço (Veredas)

Questa escursione è un po’ più dura , specialmente per chi è anzianotto come noi, ma va fatta ! La punta è l’estremo lembo di terra protesa verso est. Si raggiunge dal posteggio al termine della strada da Caniçal. E’ un promontorio privo di alta vegetazione ,la costa è alta e tormentata, solamente una spiaggetta di sassi (Baia d’Ambra) è facilmente raggiungibile, ma offre scorci sull’oceano, su parte dell’isola e sulle isole Deserte stupendi. Perderete un sacco di tempo per le foto! Il sentiero è ben tracciato, il dislivello è di soli cento metri ,ma si sale, si scende, si sale, si scende, si sale… e ci sono tantissimi scalini! Consigliabile il 2 agosto! La distanza è di 8 km a/r. Quando siete quasi arrivati troverete , tra le palme e con area di sosta, la Casa do Sardinha, adibita a piccolo museo, ma purtroppo al momento privo di servizi (portate l’acqua !). Poi si sale fino al miradouro e più avanti non si può… Come sempre l’ultimo tratto è il più duro !

Pico Ruivo (vereda)

E’ il picco più alto dell’isola (1860 mt) e si raggiunge ( a piedi per 6 km a/r) dal posteggio di Achada do Texeira. Da Santana prendete la strada per Pico de Pedras per proseguire verso Texeira. Tracciato sicuro, in salita con l’ultimo tratto ( ma guarda un po’..) duretto : ma si cammina con vista sul mare (ops !), su strati di nubi bianchi e sulle seghettate cime dei Pichi che hanno il colore della carta da presepe, ma più vivo! In cima il solito miradouro con spettacolo mozzafiato ( anche per la salita…). Davanti al Ruivo, verso sud, si trova il Pico Areiro altra meta non perdere. Si può raggiungere anche in auto da Ribeiro Frio ( e questo è già un’impresa), da Funchal o da Portela, ma la salita attraversa, come spesso accade su quest’isola, località così amene che per fare qualche km ci potete impiegare qualche ora !

Larano-Machico–Larano (vereda-levada)

Escursione fatta su suggerimento di una simpaticissima coppia francese che ha girato mezzo mondo a piedi e che abbiamo incontrato alla Quinta. Con loro abbiamo scambiato le nostre esperienze cenando insieme allo snack-bar a Pipa di Porto da Cruz: ne riparleremo. Lasciata l’auto in cima ad una salita (hai !) presso le poche case di Larano abbiamo percorso un bellissimo sentiero alto sul mare ( ops..oceano) a mezza costa allontanandosi da Porto da Cruz . Attenzione però: in alcuni punti il sentiero è un po’ troppo alto… sul mare! Si arriva fino ad un miradouro e da qui si scende verso la cittadina di Machico lasciandoci alle spalle la costa e percorrendo una levada. A Machico, per rientrare, abbiamo chiesto un passaggio: l’automobilista era un ex-autista che aveva viaggiato molto anche in Italia. Per riprendere l’auto abbiamo dovuto camminare ancora con il solito ultimo tratto taglia-gambe.

Portela-Santo da Serra-Portela (levada-vereda)

Portela è un bel miradouro in vista di Porto da Cruz e sopra la nostra Quinta dove abbiamo lasciato l’auto. Da qui in direzione di Ribeiro Frio, poi con lungo percorso nei boschi verso Santo da Serra, bel paesino con campo da golf. Rientro a Portela co auto-stop.

Che dire di quest’isola? Indimenticabile… da tutti i punti di vista! I paesaggi, gli scorci, i tramonti, la rigogliosa vegetazione, i fiori, i tranquilli paesetti caratteristici, le foreste subtropicali, le passeggiate ed escursioni in vista di panorami spettacolari, c’è tutto! Anche la gente è gentile e disponibile. Sette giorni trascorsi troppo velocemente. Dovevamo visitare anche l’isola di Porto Santo (5 ore di traghetto a/r da Funchal), paradiso per gli amanti della tintarella, ma abbiamo preferito impiegare la giornata a Madeira.

LISBONA

Al ritorno ci siamo permessi altri due giorni di vacanza per rivedere Lisbona. L’avevamo visitata abbastanza a lungo compreso Sintra e dintorni diversi anni fa, 14 per la precisione e ci era piaciuta moltissimo. L’abbiamo trovata migliorata: pulita e ben tenuta, a prova di turista. Dall’aeroporto, muniti della carta VivaViagem che permette l’accesso a tutti i mezzi di trasporto della città, abbiamo raggiunto il B&B nei pressi di piazza de Pombal (il marchese… che ebbe grande parte nella rinascita della città dopo il tremendo terremoto del 1755). Da qui, con la metro, in centro, nel vivacissimo Chiado ed al caffè La Brasiliana per la foto di rito al tavolo con Pessoa. Poi giù per la Baixa, lo squadrato quartiere voluto da Pombal, fino alla bella Praça do Comercio, sul mare. Ops! Sul Tago, che qui sembra un mare! Con il Tram 15 si raggiunge Belem per rivedere i monumenti più caratteristici della città e cioé il Mosteiro dos Jeronimos con il bellissimo chiostro manuelino, la Torre di Belem, simbolo di Lisbona, e il Padrao dos Descobrimentos dalla sommità del quale si gode un bellissimo panorama.Tutti gli ingressi gratis perché prima domenica del mese.Sarebbe da non mancare una sosta alla famosa Antigua Casa dos Pasteis de Belem dove si gusta le rinomate pasteis in un ambiente molto caratteristico. Ma questa volta la fila per entrare è chilometrica e saltiamo,per fortuna che c’eravamo già stati ! A proposito questa volta abbiamo trovato la città straripante di turisti, con moltissimi Italiani, visto anche il periodo con numerose festività. Torniamo al nostro B&B: la giornata è stata abbastanza pesante.

Il giorno dopo lo dedichiamo a girovagare per la città. Si sale con lo storico Elevator do Carmo o S. Justa fino alle rovine ( ora museo), della chiesa de Carmo per poi ridiscendere verso le due grandi e belle piazze parallele Pedro IV e Figueira. Oltre al Teatro, notevole è la Stazione del Rossio con una bella facciata in stile manuelino. I treni partono al secondo piano! Dicono che Lisbona sia stata fondata sui classici sette colli , si vede e si sente (nelle gambe)! Da piazza Martim Moniz si può salire sul mitico tram 28 che dopo essersi arrampicato tra le stradine dell’Alfama, attraversa la Baixa e risale verso il Bairro Alto fino alla basilica di Estrela. La fila di turisti alla fermata è interminabile ed allora saliamo sul 12 che fa quasi il medesimo percorso e ci fermiamo davanti alla SE Patrircal (cattedrale ) che visitiamo. Davanti alla fermata del tram troverete un bel negozio di artigianato… A arte da Terra, che merita un’occhiata (anche due !). Poco più avanti c’è la chiesa di S.Antonio ( c’è stato anche il Papa) e un vecchio ristorante con i separè di legno veramente caratteristici e dove abbiamo pranzato a tapas e sangria .Molto bene! Risaliamo sul tram ( il 28 ,questa volta) e ci facciamo scarrozzare fino alla Basilica di Estrela e al prospiciente Jardin. Poi di nuovo sul 28 ( si torna indietro) per fermarci al famoso miradouro de Santa Luzia da cui si gode un bel panorama sul Tago e sull’Alfama. Sulla parete esterna della omonima chiesa potrete vedere un azulejos che mostra praça do Comercio come si presentava prima del 1755.

A proposito di azulejos: non si può fare a meno di ammirare queste decorazioni che rivestono chiese, monasteri, palazzi e spesso intere facciate di case. Naturalmente sono di origine araba e poi importate dalla Spagna nel XV secolo, ma qui hanno avuto particolare utilizzazione e sviluppo. Molto bello il relativo museo dell’ex convento Madre de Deus. E’ questo il quartiere più popolare e caratteristico di Lisbona, risparmiato dal terremoto, che merita una visita senza meta tra vicoli, piazzette e scalinate. Ultima tappa il borgo ed il castello di Sao Jorge, primo nucleo abitativo della città, sopra l’Alfama, con spettacolare panorama su tutta la città. Poi, stanchetti, torniamo al B&B, ma dopo cena ci permettiamo una passeggiata notturna fino in centro percorrendo tutta la bella Avenida de Libertade.

La mattina siamo pronti per il ritorno : la vacanzina è al termine. Ma una passeggiata nel parco Edoardo VII non ce la toglie nessuno !

UN PO’ DI LOGISTICA E QUALCHE NOTIZIA

Viaggio di andata ( 25/04) da Pisa a Lisbona con Ryanair e dopo qualche ora con Easy Jet fino a Funchal. Ritorno il 03/05 con Easy fino a Lisbona dove abbiamo sostato fino al 05/05 per rivedere la città. Rientro con Ryanair. Il tutto al costo di € 440 in due a/r. Prenotazione con buon anticipo visto il periodo con molti giorni di festa. L’aeroporto di Lisbona è un po’ complesso : il terminal 2,dove si arriva e si parte, è bruttino e ci si arriva solo con il bus. Auto prenotata, tramite Autoeurope, con Goldcar ( 145 € ) ma pessimo servizio!

A Madeira si dorme nella Quinta Da Capela, grande scelta. E’ situata in collina con splendida vista su Porto da Cruz, piccolo e tranquillo villaggio. Bel giardino con miraduoro, piccola cappella consacrata. Stanze grandi con mobili d’epoca ,pavimenti di legno, possibilità di uso della vecchia cucina , caffè , tè ed infusi a disposizione, buona colazione ( che vi permette di farvi anche un panino per il pranzo). Insomma, siete a casa, una casa d’altri tempi! La disponibilità e la gentilezza di Regina e Margharita completano il quadro. Piccolo difetto riscontrato è un po’ di carenza d’acqua ai lavabo, ma dovrebbe essere cosa momentanea.

Ricordatevi che per arrivare alla villa dovrete salire una scalinata di circa 100 scalini. Ma fa parte delle caratteristiche dell’isola e prepara alla scarpinate !

Per cena non ci siamo allontanati da Porto da Cruz dove abbiamo cenato sempre, escluso il giorno di chiusura, presso lo snack bar A Pipa. Bolo de caco ( aglio !) sopa do dia, baccalhau, pesce di vario….cose semplici. Se non eccedete ve la cavate sempre con meno di 30 € ( in due) e mangiate benissimo ! Notevole !

Il clima di Madeira è un po’ mutevole e cambia molto dal versante nord a quello sud, la sera in alto può fare freschetto. Vestitevi a cipolla. Noi abbiamo avuto fortuna: tempo bellissimo sempre! Il galletto multicolore è il simbolo del Portogallo: è proprio vero perché lo sentirete cantare a tutte le ore!

Ricordatevi che la lingua portoghese non è lo spagnolo. L’italiano è poco cosciuto, inglese e francese vanno per la maggiore. Noi non siamo riusciti a trovare guide scritte in italiano. Per le escursioni ottimo sito è WalkMe Madeira.

A Lisbona alloggiamo al B&B Casthilho House ( € 132 per due notti) a due passi dalla metro di Praça de Pombal. Moderno, ben arredato e ottima colazione ! Si cena in zona , Relicario (meglio !) a due passi dal B&B e Marisqueria de S.Marta. Consigliabile il Restaurante Estrela da SE (quello presso la cattedrale), se siete in centro. Buon appetito!

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