Madagascar in 19 giorni

Percorso ad anello Tana-Ovest-Anakao-RN7-Tana
Scritto da: Gi4r
madagascar in 19 giorni
Partenza il: 27/07/2019
Ritorno il: 14/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Dopo due anni di gestazione siamo riusciti a fare il viaggio in Madagascar che desideravamo. Nonostante le nostre tempistiche, organizzare questo tipo di viaggio non è estremamente complicato, specialmente se, come abbiamo fatto noi, si svolge il giro “classico” ad anello che da Antananarivo ti porta prima al parco degli Tsingy nell’ovest del paese per poi scendere al mare e risalire sulla RN7 nuovamente alla capitale del paese.

Per quanto riguarda il driver noi ci siamo affidati a Sobeha (www.sobeha.com) tour operator locale che ci ha fatto un buon prezzo e di cui siamo rimasti molto soddisfatti. Probabilmente contattare un driver in privato può costare meno, ma la tranquillità di avere un tour operator che può permettersi di sostituire la macchina durante la vacanza in caso di necessità e l’idea di servirsi di un azienda malgascia che dà lavoro a 5/6 persone malgasce ci ha fatto propendere per questa scelta e non ne siamo rimasti delusi.

Il contratto con Sobeha prevedeva trasporto e ingresso ai parchi, non gli alberghi che abbiamo prenotato da casa quasi tutti tramite mail, ma in alcuni casi tramite facebook. A parte gli hotel sulla costa, non abbiamo mai speso più di 70000 ariary (18 euro) a notte per una camera con bagno privato.

La nostra vacanza è stata così strutturata:

  • Giorno 1: Arrivo Antananarivo
  • Giorno 2: Antananarivo – Antsirabe
  • Giorno 3: Antsirabe – Morondava
  • Giorno 4: Morondava -Bekopaka
  • Giorno 5: Parco Nazionale Parco de Tsingy de Bemaraha
  • Giorno 6: Bekopaka – Morondava
  • Giorno 7: Morondava – Manja
  • Giorno 8: Manja -Ifaty
  • Giorno 9: Ifaty -Anakao
  • Giorno 10: Anakao
  • Giorno 11: Anakao
  • Giorno 12: Anakao – Ranohira
  • Giorno 13: Parco del Isalo
  • Giorno 14: Ranohira – Ambalavao
  • Giorno 15: Ambalavao – Ranomafana
  • Giorno 16: Ranomafana – Ambositra
  • Giorno 17: Ambositra – Antananarivo
  • Giorno 18: Ritorno in Italia

Giorno 1 – ANTANANARIVO

Arrivando alle 2 di notte la mattina l’abbiamo passata a dormire mentre il pomeriggio abbiamo visitato la collina di Ambohimanga (patrimonio UNESCO) e la Rova nella città alta. Entrambe riguardano la storia della città e dei sovrani del paese quindi rischiano di essere un po’ ripetitivi. Ambohimanga è forse più interessante ma è un po’ più scomoda da raggiungere mentre la Rova è molto fotogenica e permette la vista della città. Non sono pentito di aver visto entrambe, ma sicuramente non è il motivo per cui venire in Madagascar.

ALLOGGIO: HOTEL NIAOULY: bell’hotel nella zona alta della città, pagate qualche euro in più (sempre sotto i 20 euro complessivi) e prendete una camera con vista città. Ottimo ristorante e buona colazione (prezzi bassi considerando che siamo nella capitale)

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Antananarivo non è proprio una bella città e non fa neanche tanto piacere fare due passi per le strade, benché sia assolutamente sicura durante il giorno. Nonostante questo può essere piacevole passare due ore a informarsi sulla storia del paese considerando che dal giorno dopo la vacanza sarà solo natura.

GIORNO 2 – ANTANANARIVO –ANTSIRABE

In quattro ore di macchina su strada asfaltata si arriva ad Antsirabe, cittadina più carina di Antananarivo, ma senza alcuna attrazione a parte i due laghi vulcanici poco lontano. Noi abbiamo visto solo il lago Tritriva, più piccolo e più lontano, ma molto suggestivo che vale la pena di visitare. Portatevi il costume perché si può anche farci il bagno.

ALLOGGIO: CHEZ BILLY: ottimo posto e probabilmente la migliore cena fatta in Madagascar

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: giornata di spostamento senza troppe pretese, fate la gita ai laghi che danno un senso alla giornata

GIORNO 3 – ANTSIRABE – MORONDAVA

La giornata in cui siamo stati più in macchina, circa 8 ore, ma è un viaggio meno passivo rispetto al giorno precedente: la strada per arrivare a Miandrivazo è molto interessante e permette di ammirare molti paesaggi diversi, mentre prima di arrivare a Morondava iniziano a comparire i baobab sullo sfondo alle risaie. Prima del tramonto siamo andati alla via dei Baobab: temevo fosse una cosa un po’ finta da turisti invece riesce ad essere molto affasciante nonostante la gente e il fatto che il viale sia abbastanza corto. Arrivateci prima del tramonto per poter apprezzare la via con le diverse luci della giornata.

ALLOGGIO: CHEVAL DE MER: Il posto è carino con bungalow vicino alla spiaggia e con accesso al mare privato. Il proprietario è il classico francese antipatico che parla solo in francese e non fa il minimo sforzo per comunicare con te in modo diverso. Se riducete al minimo l’interazione con lui (magari parlando con la moglie malgascia) il posto merita. Sicuramente dovete capire un minimo di francese altrimenti l’interazione si fa difficile. Non ha un sito internet, noi lo abbiamo contattato tramite facebook.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: il viale dei baobab è una di quelle cose che da sole valgono la vacanza.

GIORNO 4 – MORONDAVA – BEKOPAKA

Sveglia prima dell’alba per vedere il viale dei Baobab anche alla mattina, partenza per Bekopaka e visita del parco del Kirindy dove si possono vedere i primi lemuri e il fossa. Pranzo al Mad Zebù a Belo sul Tsibirinha e arrivo a Bekopaka prima del buio.

ALLOGGIO: ORCHIDEE: piccolo resort con piscina, avremmo voluto trovare un posto un po’ più alla mano, ma abbiamo avuto difficoltà a trovare qualcosa di meglio. Va però detto che il giorno dopo, dopo la visita del parco, un tuffo in piscina ha fatto piacere.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Vale la pena alzarsi alle 4 e arrivare al viale al buio senza nessuno e stare da soli immersi nella natura. Poi iniziano ad arrivare i turisti che fanno casino, ma anche l’alba è molto bella. Il parco del Kirindy è un piccolo parco dove gli animali praticamente sono addomesticati (pensate che ci hanno fatto vedere il fossa che dormiva dietro il pollaio, come fosse il gatto domestico). Non è sicuramente il parco più bello, ma in effetti i lemuri li vedi molto più da vicino che in qualunque altro parco. Pranzare al Mad Zebù è un’esperienza interessante: non abbiamo trovato una cucina stellata come abbiamo letto da qualche parte, ma neanche prezzi fuori dal mondo (in due abbiamo speso meno di 100000 ariary per un piatto e un dolce a testa). Sicuramente è una cucina diversa da quella che si può trovare in tutto il resto del Madagascar.

La strada per Bekopaka è una pista di sabbia tutta buche quindi preparatevi a mangiare polvere per tre ore. Anche questo è Madagascar!

Giorno 5 – Parco Nazionale Parco de Tsingy de Bemaraha

Un’ora di macchina per arrivare all’inizio di un percorso di circa 3 km e 4 ore che permette anche di vedere dei lemuri, ma soprattutto di scalare gli Tsingy e di divertirsi a passare per grotte, anfratti e ponti sospesi.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Vale la pena fare due giorni di pista per vedere questo parco? Assolutamente, anzi vale la pena venire in Madagascar solo per passare 4 ore in questo posto, assolutamente unico al mondo. L’emozione una volta arrivati in cima e la vista che ti si presenta davanti è qualcosa che può essere solo vissuta.

GIORNO 6 – BEKOPAKA –MORONDAVA

Strada di ritorno dagli Tsingy. Permette di fare ciò che non si è riuscito a fare in precedenza se si vuole (Kirindy, Mad Zebù e viale dei Baobab al tramonto)

ALLOGGIO: CHEVAL DE MER

GIORNO 7 – MORONDAVA – MANJA

Giorno di spostamento di 6 ore su pista di sabbia, guadando fiumi e passando accanto a campi in fiamme.

ALLOGGIO: KANTO: Ne avevamo sentito parlare malissimo invece le camere nuove al piano di sopra sono stanze abbastanza confortevoli per gli standard malgasci. Anche la cena è stata molto buona.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Doveva essere un giorno solo di spostamento e lo è stato, ma i paesaggi, le strade, i villaggi e anche la cittadina di Manja hanno reso la giornata molto interessante per vivere un po’ di più questo paese.

GIORNO 8 – MANJA – IFATY

Altre 6 ore di macchina, ma qui l’ultima è su strada asfaltata e permette di arrivare a Ifaty per godersi la spiaggia e il tramonto.

ALLOGGIO: VILLA MAROLOKO: bel posto sulla spiaggia, prezzi sui 20 euro abbondanti per la camera.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: è il terzo giorno di pista e si fa sentire ma per fortuna la strada è migliore di quella dei giorni precedenti. Ifaty è stata una delusione, il mare abbastanza sporco e soprattutto i locali che ti importunano in continuazione per portarti a vedere le balene, farti massaggi o vedenti oggettistica. Siamo stati contenti di esserci stati solo una serata.

GIORNI 9-10-11- ANAKAO

In circa mezz’ora da Ifaty si è a Toliara dove parte il traghetto per Anakao. Qui il mare è più pulito e si si può rilassare per tre giorni oppure fare escursioni per vedere le balene e fare snorkeling nella barriera corallina.

ALLOGGIO: PETER PAN: Il posto è molto carino e veramente curato, i prezzi delle camere sono abbastanza bassi per il servizio offerto. Meno i prezzi del cibo che sono al livello del Mad zebù (30000 ariary a piatto). Mi aspettavo forse un ambiente un po’ più alla mano, ma comunque è un buon posto dove rilassarsi qualche giorno.

CONSIDERAZIONI DELLE GIORNATE: Come posto Anakao batte Ifaty a mani basse, sia per la pulizia dell’acqua che per la tranquillità dei locali. Vale la pena fare l’escursione per vedere le balene, l’isolotto di Nosy Ve e la barriera corallina. A chi piace tanto stare al mare si può anche pensare di stare anche una settimana.

GIORNO 12 – ANAKAO – RANOHIRA

Dopo un’ora di traghetto per arrivare a Toliara ci vogliono circa 4 ore per arrivare a Ranohira. Nel mentre è possibile fermarsi nel villaggio di Ilakaka famoso per le cave di zaffiri.

ALLOGGIO: CHEZ ALICE posto rustico, ma veramente in una bella posizione. Il costo della camera è veramente basso. Non si trova in paese, ma 5 minuti a piedi da questo. La cena non è male, ma ne avevamo sentito parlare tanto bene che ci aspettavamo di meglio.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Ilakaka non è particolarmente interessante e anche la visita alle cave è abbastanza deludente. La strada per arrivare a Ranohira permette di passare in mezzo al parco dell’Isalo, in un paesaggio affascinante

GIORNO 13 – PARCO DEL ISALO

Giro di 5/6 ore per un totale di 12 km prima alle piscine naturalle (con possibilità di bagno) e poi, dopo una passeggiata in una distesa simil savana, passaggio nelle gole dei canyon dell’Isalo. C’è anche la possibilità di mangiare nel parco in un punto ristoro, dove viene arrostita la carne (da concordare il giorno prima con la guida). Finito il giro, visto il tramonto alla finestra dell’Isalo

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Il parco è molto diverso da tutti gli altri che troverete in Madagascar, dove non sono i lemuri la cosa importante (anche se qualche famiglia di catta abituata all’uomo sarà facile vederla) ma le gole e i massicci rocciosi. La finestra dell’Isalo invece fa l’effetto che non mi ha fatto il viale del baobab: un ammasso di turisti alla ricerca della fotografia migliore.

GIORNO 14 – RANOHIRA – AMBALAVAO

Giornata soft, dopo 4 ore di macchina si arriva alla riserva di Anja vicino ad Ambalavao. Nel pomeriggio visita della città e riposo

ALLOGGIO: RESIDENCE DU BATSILEO: buon albergo a prezzo modico, buona cena.

CONSIDERAZIONE DELLA GIORNATA: Della riserva di Anja ne avevo sentito parlare non molto bene: sembrava una cosa finta fatta a posta per vedere bene i lemuri catta (praticamente domestici). Ebbene, non fa quell’effetto: sarà che i lemuri abituati all’uomo li avevamo già visti al Kirindi e all’Isalo, sarà che il percorso tra le rocce della riserva non è così banale (non difficile, ma neanche una passeggiatina da fare in infradito), ma comunque la visita di un’ora e mezza alla riserva ci ha convinto. Ambalavao non è una bella cittadina, si possono visitare le aziende che producono la seta vegetale e la carta per dare un senso al pomeriggio.

GIORNO 15 – AMBALAVAO – RANOMAFANA

Spostamento di 4 ore a Ranomafana con visita in mattinata alla città alta di Fianarantsoa. Pomeriggio giro per il villaggio di Ranomafana e visita notturna del “parco”

ALLOGGIO: LE GRENAT: ottimi bungalow (forse i migliori in cui siamo stati) e buona cucina.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Fianarantsoa è tranquillamente saltabile, Ranomafana è un piacevole villaggio da girare e per osservare i locali che vanno alle terme pubbliche. Il giro serale non è veramente nel parco, ma lungo la strada asfaltata che lo costeggia, dura circa un oretta appena fa buio (ad agosto quindi alle sei di sera) e serve per vedere velocemente un lemure notturno attratto dalle banane delle guide e qualche camaleonte e qualche rana. C’è tanta gente, ma ci si riesce a disperdere bene lungo la strada.

GIORNO 16 – RANOMAFANA – AMBOSITRA

Mattinata giro nel parco di Ranomafana per 4 ore poi spostamento per circa 3 ore fino alla città di Ambositra, dove abbiamo visitato i negozio di artigianato locale.

ALLOGGIO: HOTEL ANJARA: bella struttura, cibo buono

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Come per Anja anche di Ranomafana ne avevamo sentito parlare non benissimo, per via del fatto che sembra di stare in processione durante l’alta stagione e perché i lemuri non si vedono da vicino. Anche in questo caso non siamo stati d’accordo con queste voci: è vero che i lemuri non si fanno avvicinare come in altri parchi, ma dopo aver visto parecchi lemuri in diversi posti è anche bello andare un po’ più a “caccia” nella foresta pluviale per trovarli. A parte in brevi situazioni (quando abbiamo trovato un lemure un po’ più raro del solito) non abbiamo avuto neanche la sensazione di sovraffollamento del parco, forse anche perché siamo partiti abbastanza presto la mattina. Ottimi i negozietti di Ambositra: i migliori souvenir che abbiamo portato a casa li abbiamo comprati qui.

GIORNO 17 – AMBOSITRA – ANTANANARIVO

Giornata di ritorno verso casa. Pausa pranzo ad Antsirabe (due ore da Ambositra), dove abbiamo visto la produzione di oggettistica dal corno di zebù e di modellini di biciclette fatte con oggetti di riciclo.

ALLOGGIO: HOTEL NIAOULY

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: Le botteghe artigiane ad Antsirabe si potevano vedere anche il secondo giorno, ma abbiamo preferito inserirle qui per non avere solo un giorno di viaggio.

GIORNO 18 – ANTANANARIVO – ITALIA

Avendo il volo nel pomeriggio passato la mattinata a fare shopping in città e poi spostamento verso l’aeroporto. Da considerare che ci vogliono almeno due ore per arrivare dal centro città all’aeroporto.

CONSIDERAZIONI DELLA GIORNATA: per lo shopping abbiamo optato per Lisy art Gallery: ne avevamo letto bene, e non è male soprattutto perché si può pagare con la carta nel caso aveste finito i contanti. Però a noi sono piaciuti maggiormente i negozietti ad Ambositra (dove si può anche contrattare il prezzo). L’aeroporto di Tana è piccolissimo e poco confortevole, non c’è wifi, pochi posti dove stare prima del controllo bagagli e pochi negozi/ristoranti. Cercate di non arrivarci troppo presto per non stare troppe ore ad annoiarvi.

CONSIDERAZIONI FINALI

SOLDI: cercate di cambiare almeno il 70-80% dei soldi che avete il preventivo di spendere in aeroporto appena arrivati: hanno il cambio più favorevole e i tagli delle banconote maggiori in modo da non avere troppi contanti.

SICUREZZA: noi ci siamo sempre sentiti sicuri a girare per strada da soli ovunque tranne che a Tana (ma era anche il primo giorno ed eravamo stanchi). In molti posti siamo anche andati a cena fuori dall’hotel (e quindi abbiamo fatto qualche passo al buio) e non abbiamo avuto mai problemi. La gente è sempre molto gentile anche se dà per scontato che tu sappia il francese.

CIBO: noi abbiamo sempre mangiato molto bene e speso poco. Mediamente un piatto costa circa 20000 ariary (5 euro), ma in molti casi anche meno. La cucina è composta principalmente di zebù con patate riso o verdure, mentre nella zona costiera ovviamente ci sono pesci e crostacei.

ALBERGHI: Tutti gli alberghi in cui siamo stati si sono rivelati puliti, con servizi privati e quasi tutti anche con l’acqua calda (acqua fredda solo sulla costa dove non serve). Quasi ovunque ci sono anche le zanzariere, ma se vi portate uno spray antizanzare un po’ forte non avrete problemi in nessun posto. Noi abbiamo prenotato tutti gli alberghi prima di partire, ma la sensazione è stata che, a parte la zona della costa e all’Isalo (ma solo perché la stessa notte c’era un maxi gruppo che aveva riempito l’albergo), si potesse tranquillamente anche non farlo. Prenotare gli alberghi può essere utile per avere un’idea di quanto si spenderà e per il driver che vi porterà direttamente in un posto senza che si debba perdere del tempo a selezionare l’albergo. Di nessun albergo in cui siamo stati ci siamo pentiti di averlo scelto, benché ovviamente avessimo scelto solo tramite le guide e le recensioni in rete.

PARCHI: Tutti i parchi visti ci sono piaciuti molto (forse un po’ meno il Kirindy, ma d’altra parte è stato il primo) e ognuno è diverso. Bastano 2 ore per visitare il Kirindy e Anja mentre ne servono almeno 4 per Tsingy, Isalo e Ranomafana. Consiglio se si va in alta stagione per questi tre grandi parchi di partire presto (circa le 7) per evitare le orde di turisti e di portarsi tanta acqua (specialmente Isalo e Tsingy): almeno una bottiglia grande a testa, ma se bevete tanto anche di più.

Sconsiglierei di fare il parco di Ranomafana per primo perché in effetti i lemuri si vedono un po’ da lontano e quindi può essere un po’ frustante come cosa se sono i primi che vedete della vacanza.

Per tutti i parchi è obbligatorio (e indispensabile in particolare per gli avvistamenti degli animali), avere la guida. Nel nostro caso, la gestione dell’ingresso ai parchi+guida era compreso nel pacchetto del tour operator, se però gestite in autonomia dovete considerare il tempo di passare all’ufficio turistico locale o la sera prima per i grandi parchi o la mattina stessa. In tutti i parchi ad eccezione degli Tsingy e Kirindy abbiamo avuto una guida parlante italiano.

MANCE: Tutt’ora non ho capito bene se siamo stati generosi o no, ma ai ristoranti arrotondavamo il prezzo del conto mentre alle guide dei parchi grossi abbiamo dato 10000 ariary, per quelli dei parchi piccoli 2000 o 5000. Al driver, che nel nostro caso è stato anche guida e tour operator abbiamo dato una mancia in euro.

GUIDA CATACEA: Noi per organizzare questa vacanza abbiamo usato: lonely planet in Italiano, Routard in francese e Bradt in inglese. Non sapendo il francese la routard è stata usata quasi solo per la scelta degli alberghi e quindi non possiamo dire molto sulla guida. La lonely planet invece può dare qualche spunto ma ad oggi (agosto 2019) è estremamente vecchia e non molto affidabile, sia per le informazioni che per le attività (tour operator/alberghi/ristoranti/guide) aperte. La lonely planet aggiorna le sue guide ogni tre anni che può andare bene per paesi europei, ma non per posti come il Madagascar. Spero che per l’anno prossimo possa uscire una nuova versione. Per il momento la migliore guida è sicuramente la Bradt, soprattutto per le informazioni pratiche.

TOUR OPERATOR: Sobeha si è rivelata un’ottima scelta, sia di prezzo che di affidabilità. Non si può pretendere che le macchine che fanno ore e ore di sterrato non abbiamo mai problemi, ma vedere il tuo driver che una volta lasciatoci in alberghi controlla tutta la macchina per il giorno dopo vi dà la garanzia di serietà e organizzazione.

VALE LA PENA: Sicuramente il viale dei Baobab e gli Tsingy, sicuramente Anakao e l’Isalo, ma secondo me anche Anja e Ranomafana e se siete tipi un po’ avventurosi e con spirito di adattamento io consiglierei anche di fare la strada che passa per Manja perché è un bello spaccato di Madagascar.

NON VALE LA PENA: Direi Ifaty, Fianarantsoa e la finestra dell’Isalo (anche se capisco che vada fatta). Tutto sommato anche Tana e il Kirindy possono essere sacrificati in mancanza di tempo.

In ogni caso non abbiamo mai avuto la sensazione di qualcosa di finto, per turisti, né nelle città né nei parchi e spero che questo possa durare ancora a lungo per permettere a chi andrà in Madagascar nei prossimi anni di godere di un’atmosfera genuina e sicuramente diversa da qualsiasi altra parte del mondo.

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Viale dei Baobab



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