Madagascar fai da te

Se pensate di andare in madagascar dovete decidere se rimanere in villaggio o andare all'avventura. Se siete per il primo fermatevi a leggere qui, evidentemente non vi interessa conoscere il madagascar. Consigli prima di partire: - prendete la routard, la lonely planet del madagascar e' fatta davvero male - profilassi anti malarica e vaccino per...
Scritto da: lamovida
madagascar fai da te
Partenza il: 10/08/2008
Ritorno il: 25/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Se pensate di andare in madagascar dovete decidere se rimanere in villaggio o andare all’avventura. Se siete per il primo fermatevi a leggere qui, evidentemente non vi interessa conoscere il madagascar.

Consigli prima di partire: – prendete la routard, la lonely planet del madagascar e’ fatta davvero male – profilassi anti malarica e vaccino per epatite a – portatevi soldi per tutta la vacanza, gli hotel non accettano carte di credito e I bancomat sono pochissimi (euro accettato ovunque anche se e’ meglio cambiarli in ariary quando arrivate) – creme da sole e autan in abbondanza – per il periodo giugno – agosto, portatevi una felpa per la sera – un sacco lenzuolo o sacco a pelo, alle volte I bungalow non sono pulitissimi – una torcia Itinerario: nosy be, tour del nord del madagascar fino a diego suarez, nosy iranja, nosy tanikely, sakatia, mitsio.

Siamo partiti da milano, con solo il volo e una notte in hotel (a les bucaniers di ambatoloaka, nosy be – molto carino, ottima colazione. 55 euro la doppia con vista mare,45 senza vista e 5 euro a testa per la colazione) prenotati.

Appena arrivati prendiamo un taxi (contrattate il prezzo prima di salire) e andiamo in hotel. Nel tragitto notiamo i primi villaggi malagashi, agli occhi di un europeo sembrano poverissimi, poi scoprendo il paese capirete che loro amano vivere cosi’, non vogliono andare nelle citta’, sono legatissimi alla terra e alle tradizioni. In fondo stanno benissimo hanno carne, pesce, frutta e verdura in abbondanza, non hanno bisogno di molto altro.

I malagashi, come tutti gli africani non pensano al domani, sono sereni se hanno da mangiare per la giornata, il resto non conta. Qui c’e’ una parola che fa capire tutto: “mora mora”, significa piano piano, in questo paese la fretta non esiste! Arrivati ad ambotoloaka andiamo in spiaggia e iniziamo a conoscere il paese: la spiaggia non e’ un gran che, una volta era molto bella, ma ora purtroppo e’ sporca: da qui partono tutte le barche per le escursioni ed e’ diventato simile ad un porto.

Il paesino e’ l’unico ad avere un po’ di vita notturna, ci sono molti localini, una discoteca e un casino. Questo paese e’ anche famoso per i puttanieri, la sera vedrete molti signori sulla 50-60ina mano nella mano con 20enni bellissime.

Sulla routard sono indicati alcuni ristoranti molto buoni, da aggiungere il ristorante del residence ambotoloaka (aragosta sulla spiaggia a 10 euro!) e aperitivo vista tramonto.

Nei 5 giornoi successivi siamo andati al nord del madagascar: fatevi aiutare dalle agenzie di viaggio locali, organizzarsi il tutto da soli puo’ rivelarsi davvero sconveniente. Noi ci siamo affidati ad evasions sans frontieres, agenzia molto professionale a helle ville. Per 5 giorni comprensivi di hotel, pasti, guida che parla inglese (richard +2613202… – davvero bravissimo e disponibile) e spostamenti su 4×4, abbiamo pagato 360 euro a testa.

Siamo partiti puntualissimi da nosy be, trasferimento in barca fino ad ankify, poi auto. Prima tappa al parco di ankarana, una foresta meravigliosa, che cambia colori e vegetazione nel giro di poche centinaia di metri. Qui troverete i famosy tsingy (rocce scavate dall’acqua) e lemuri (le scimmie esistenti solo in madagascar). Abbiamo dormito in dei bungalow poco fuori dal parco, molto spartani ma interessanti per conoscere la cultura e I modi di vita malagashi. Secondo giorno ancora nel parco e poi via, destinazione diego suarez. La cittadina e’ un po’ sporca e grezza, ad alcuni piace ad altri no. Qui siamo stati al mora mora (il nome fa capire tutto!), albergo carino e buona cucina. Sulle guide trovate indicato un ristorante italiano la rosticceria: noi non l’abbiamo provato, ma gente incontrata durante il viaggio ha detto da provare assolutamente: Cucina italiana con rivisitazioni malagashe altri invece non l’hanno apprezzato,a voi la scelta.

Il terzo giorno siamo andati a vedere gli tsinghy rossi: un favoloso canyon di terra rossa scavato dall’acqua.

Da qui siamo partiti alla volta di joffrey ville, paesino fantasma sopra la baia di diego. Qui trovere un bellissimo convento di suore benedettine che aiutano I villaggi nei dintorni. Si puo’ dormire nei loro bungalow, noi purtroppo non abbiamo trovato posto, ma la vista impagabile e la quiete del posto suggeriscono un soggiorno meraviglioso. Il paese un tempo era il luogo di villeggiatura dei coloni francesi; qui vedrete bellissime ville ora abbandonate.

Ci siamo viziati un po’ e siamo andati a dormire al Nature lodge, 8 bungalow di lusso, su una spianata vista baia di diego, non perdetevi il tramonto! Purtroppo la colazione del lodge e’ totalmente deludente,bella la sala da pranzo con vista sconfinata sul mare, ma pane raffermo e frutta acerba: 6 euro a testa totalmente buttati.

Al mattino siamo andati alle 3 baie, sotto la baia di diego: la prima baia e’ un ex fortino dei coloni, con tanto di bungalow in cemento per ospitare I soldati. La baia successiva,la baia delle dune, e’ un angolo di paradiso, dove non si vede ancora la mano dell’uomo. L’ultima e’ quella di sakalava, dove abbiamo dormito al royal beach. Nella spiaggia a fianco c’e’ un windsurf center, con vele neil pryde: andate a conoscere il gestore, un rasta francese che vive in un bungalow sulla spiaggia, beato lui! Il mattino seguente siamo andati a vedere il lago — tornando verso ankify: dicono ci siano i coccodrilli ma non se ne e’ visto uno, potete anche saltare questa tappa…

La sera siamo tornati a nosy be, di nuovo a les bucaniers per poter andare il giorno dopo a nosy komba: qui abbiamo prenotato da remo e berenice (50 euro a testa al giorno). Nei vari blog si parla di questo posto descrivendo berenice come una persona fantastica. Noi eravamo nel bungalow di suo figlio, due baie più’ in la’: effettivamente il posto e’ da sogno, si ha a disposizione un cuoco bravissimo, ma berenice diciamo che che e’ molto furba e si e’ fatta un nome per cui ha sempre tutto prenotato, puo’ permettersi di fare le tariffe che vuole… Per esempio a noi per un escursione ha chiesto molto di più’ di quanto volevano i beach boys. Lei e’ cosi’, molto gentile con tutti, sembra quasi una mamma, i turisti se ne innamorano e aprono I portafogli. Se andate da lei non fatevi ammagliare dalle sue proposte di visitare le isole limitrofe.

Dopo due giorni qui siamo tornati a nosy be all’hotel au belvedere ad andilana (circa 60 euro a camera con prima colazione): 6 bungalow in cemento costruiti su una terrazza naturale sopra la spiaggia più’ bella dell’isola, sapientemente posozionati in modo da vedere il tramonto sdraiati a letto! In più la proprietaria Virginie e’ gentilissima. Poco sotto (non lasciatevi ingannare dal sentiero decisamente brutto e maleodorante) si trova il ristorante chez lou lou, ottimo pesce con tavoli sulla sabbia, lasciate le scarpe in hotel! Dopo una giornata di relax ed un ottima cena il mattino seguente siamo andati a sakatia, al sakatia passion (65 euro a camera): lo ammetto, la spiaggia non e’ fantastica ma I bungalow sono bellissimi, tutti vista mare e il proprietario Jack e’ unico! Qui ci siamo fermati 4 notti, l’abbiamo tenuto come base di appoggio per le varie escursioni. Sembrava un hotel come tanti altri fino a quando la sera non abbiamo conosciuto jack, francese che da 14 anni vive a sakatia, dove oltre ad avere costruito il suo hotel si da da fare moltissimo per aiutare il villaggio vicino. Ha aperto una scuola e molte persone del villaggio lavorano nell’hotel. Jack vi conquistera’ con il suo sorriso, la sua disponibilita’ e la sua gentilezza: se puo’ farvi un piacere ve ne fara’ due! La sera ci si ritrova a fare l’aperitivo al ristorante, lui vi fara’ conoscere gli altri ospiti bevendo un ottima cahipirina.

Da qui abbiamo fatto alcune escursioni (il tutto organizzato da jack, che conosce tutti a nosy be): nosy iranja (due isolotti uniti con la bassa marea, il mare e’ turchese come alle maldive), nosy tanykely (mare blu cristallino, meraviglioso per lo snorkeling), nosy mitsio (non fatevi incantare, l’unica isola bella di questo arcipelago e sarabajina, ma non e’ accessibile in quanto e’ stata acquistata da un t lodge,che costa circa 400 euro a notte la doppia, tutto incluso,comprese escursioni varie. Nelle escursioni vi portano a gran mitsio che e’ poco più’ bella di madirokely(non vale la spesa).

Decisamente migliore e’ ankarea, sia per il mare cristallino che per la sabbia bianca. Li’ si puo’ campeggiare tranquillamente. L’ideale sarebbe farlo con un gruppo di amici,perche’ il sole tramonta alle sei e dopo quell’ora e’ tutto affidato alla simpatia del gruppo.

Consigli per le escursioni: A nosy be tutto costa molto poco, tranne la benzina! Quindi per le escursioni in barca vi chiederanno cifre folli (dai 30 ai 90 euro al giorno); chiedete in giro e cercate il prezzo piu’ basso.

L’ultimo giorno l’abbiamo passato sulla spiaggia di andilana, relax prima del rientro in italia, e cena da chez eugenie.

Da sapere: – in africa l’acqua e’ un bene prezioso, non sprecatela! non bevetela (occhio al ghiaccio e verdura cruda lavata con acqua locale. In alcuni posti come da jack il ghiaccio e’ fatto con acqua naturale della bottiglia e non del rubinetto ma non sempre e’ cosi’) – cercate di andare nei villaggi, accompagnati da guide locali, andate a conoscere I malagashi, e’ un popolo fantastico – sorridete a tutti, salutate quando incontrate qualcuno, I malagashi sono gentilissimi e sono abituati ad esserlo con tutti – ai bambini portate quaderni e matite, non caramelle che gli rovinano I denti! – lasciate mance, bastano 1 o 2 euro – I malagashi guadagnano circa 50 euro al mese, tenetelo presente quando viaggiate. Anche se per noi sembra pochissimo a loro basta per non farsi mancare I beni di prima necessita’ e ovviamente il cellulare, che hanno tutti.

– la bevanda tipica qui e’ il rhum, soprattutto quello aromatizzato. Se volete una bottiglia, il dzamandzar costa solo 3 euro! – la luce elettrica e’ rara, dopo il tramonto (alle 18) solo pochi hotel hanno I generatori, In molti casi si va avanti con candele e torce – internet praticamente non esiste, nel senso che i collegamenti sono lentissimi; in un cyber cafe ho impiegato 20 minuti per aprire la casella di posta… Non c’è linea GPRS, ma solo GSM e in alcuni posti 3G.

– I malagashi sono molto tranquilli e cordiali, non correte nessun rischio (tranne nelle grandi citta’), imparate da loro a non essere stressati, a vivere con quello che si ha e soprattutto godersi il presente.

Se vi interessa il volontariato a Nosy Be c’è Manina, una signora che ha aperto molte scuole sull’isola, vale la pena andarla a conoscere: Bambini di Manina Il madagascar e’ davvero affascinante, mi ha colpito per I suoi colori, la sua natura selvaggia e la sua gente sorridente, ci tornero’.

Per info: lamovida@tin.It



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