Macao in un giorno

Un giorno nella Las Vegas d'Oriente partendo da Hong Kong
Scritto da: Ery81183
macao in un giorno
Partenza il: 21/08/2015
Ritorno il: 05/09/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
NB Il diario verrà suddiviso in 4 parti (o meglio in 4 diari) in quanto unire il tutto diventerebbe tutto troppo lungo! Singapore, Kuala Lumpur e Hong Kong, perciò saranno nel mio profilo nella lista dei diari.

Dopo una “buona” colazione da Mcdonald’s (perché se Fra non leggeva e si aggiornava con il giornale locale non era tranquillo…) corriamo al molo di Sheung Wan dove partono i ferry per Macao. Purtroppo il tempo è veramente una schifezza ma l’afa non ci ha mai abbandonati e quando dico mai dico M-A-I! Il viaggio dura circa un’ora buona e durante il tragitto ci fanno compilare un visto multi entrata in quanto dovremo rientrare ancora ad Hong Kong, tra l’altro i controlli per imbarcarsi non sono molto lontani da quelli fatti in aeroporto. Macao ci accoglie con il sole….SEEEEE COME NOOOOO ci avete pure creduto magari? Non solo faceva schifo, ma buttava letteralmente secchiate d’acqua! Nel frattempo che aspettiamo la nostra navetta pev l’Hotel… scusate, mi viene sempre la erre da vip quando mi vengono a prendere con la navetta privata… comunque dicevo, mentre aspettavamo la navetta che, ovviamente, tra le 30 persone che aspettavano la propria, la nostra era l’ultima, ci siamo inzuppati come purpetielli (cit by Fra). Anche stavolta avremo la fortuna di poterci servire della navetta fino a sera tardi per girare nel centro di Macao, con fermate però solo ai casinò, sì perché Macao è la Las Vegas cinese, improntata sul turismo fortemente dipendente dal gioco d’azzardo. Comunque, appena arrivati al nostro hotel non potevo a credere ai miei occhi… cioè, da booking avevo notato che fosse bello ma dal vivo mi ha lasciata veramente di stucco barbatrucco! L’hotel Royal Macau è un vero e proprio hotel di lusso (per i miei standard!) pagato 74 euro la camera per una notte, piscina compresa. Infatti, proprio con lei-la piscina-abbiamo fatto un patto che si saremo viste a breve! La cosa bella di Macao è che non è grandissima e le cose principali sono tutte piuttosto concentrate,anche perche’ negli orari di punta abbiamo provato sulla nostra pelle che sui pullman si sta praticamente fermi in coda e non è divertente (a parte per Fra che ha trovato il posto in primo fila, come vedrete nella foto più sotto).

Cartina alla mano iniziamo a incamminarci passando prima dal parco che sta proprio sotto il nostro hotel, il Vasco de Gama garden, passando poi per Rue de Joao de Almeida dove troviamo un sacco di edifici colorati in pieno stile Europeo ma soprattutto portoghese. Infatti Macao (mo’ parte la Pieroangelata) è stata una colonia portoghese dal XVI secolo fino al vicino 1999. Oggi, Macao (come Hong Kong) è una regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese e ho scoperto da Wikipedia che ha la più alta densità di popolazione al mondo. Inoltre è nella classifica globale come paese con la popolazione più longeva. Dopo qualche minuto arriviamo finalmente a quella che si puo’ definire una delle icone di Macao, le rovine di San Paolo, resti di un complesso eretto nei primi anni di colonizzazione portoghese di quello che erano una volta in origine il collegio di San Paolo e la chiesa. Verso il 1800 un tifone spazzo’ via tutto tranne la facciata principale che rimase quasi intatta. Fa parte nell’elenco dei siti dei Patrimoni culturali dell’Unesco dal 2005. Dietro le rovine c’e’ anche un piccolo tempio, il Na tcha temple, costruito nel 1888. E’ un tempio della religione popolare cinese, dedicato al culto della divinità Na Tcha. Dalla scalinata in poi si prosegue per la via primaria e centrale dove poter fare una sacco di acquisti, sia a livello di souvenir ma anche gastronomici tra cui le famose tartine all’uovo portoghesi… ecco come in questo caso siano rimasti ancora conservati gli usi e le tradizioni della vecchia colonia. Inoltre, abbiamo anche fatto a caso come andasse di moda mangiare una specie di salame compressato che peraltro sudava piu’ o meno con noi, probabilmente per il caldo, come l’ho capito in quel momento! Tra un negozio di souvenir e l’altro finiamo di percorrere la Rue de Palha e come ci consiglia la mappa andiamo a sbirciare la Lou Kau mansion, un edificio costruito intorno al 1889 come sede di Lou Kau, un importante mercante cinese elencato come parte del centro storico di Macao e proprietà protetta nel 1992 (niente di che da vedere). In compenso nelle vicinanze c’è una bella fontana tappezzata di piastrelle in classico stile europeo. Sbuchiamo infine a Senado Square nominata così dopo il Leal Senado, un luogo di incontro per i cinesi e portoghesi sempre nei primi periodi di colonialismo, situato proprio di fronte alla piazza dove oggi si trova l’edificio Leal Senado. La maggior parte degli edifici attorno alla piazza sono in stile europeo e molti sono monumenti protetti. Spesso viene utilizzata per ospitare eventi. Ci spostiamo un po’ piu’ a sud per andare a visitare il A Ma Temple, costruito intorno al 1480. E’ uno dei templi piu’ antichi del posto.

Tornando verso Nord ammiriamo il Moorish Barracks, un’ex caserma che ospitava un reggimento proveniente dall’India. Progettato da un italiano questo edificio e’ completamente in stile arabo e fa parte del patrimonio Unesco. Andiamo verso Lilau Square dove incontriamo delle simpatiche vecchine godersi questa calda giornata all’ombra degli alberi. Ci inoltriamo tra le viette in quanto le cose essenziali da vedere per ora le abbiamo spuntate sulla mappa, tra l’altro scelta non fu piu’ azzeccata perche’ abbiamo scoperto una parte autentica, piu’ vera e poco turistica. Ci imbattiamo anche in un mercato locale (che A-D-O-R-O come tutti i mercati del posto) e continuiamo a girare un po’ a zonzo finche’ i piedi lo permettono… Giusto appunto le forze ci lasciano e decidiamo di prendere un pullman per tornare in albergo, peccato che ci metteremo solo un’ora e mezza per colpa dell’orario di punta. Fra, pero’, non perde occasione per divertirsi come un bimbo vicino all’autista! (stile secchione durante una gita scolastica sui pullman vicino agli insegnanti). Appena arriviamo in albergo la prima cosa che facciamo e’ chiedere la via per la piscina interna perche’ sarebbe da pazzi non approfittare di questo servizio!

Ci rilassiamo un attimo e appena pronti ripartiamo con la navetta dell’Hotel per fare il mini tour dei casino’ piu’ famosi che si trovano tutti raggruppati nella zona sud est della penisola. Un po’ come a Las Vegas spiccano il lusso sfrenato, il luccichio, il rumore delle slot e lo stile anche un po’ kitsch, si puo’ entrare in tutti senza problemi. Assolutamente da vedere e’ senza dubbio il Fisherman’s wharf, un complesso che comprende vari hotel, convention, ristoranti e, in particolare, la ricostruzione realistica dell’antica Roma compresa di Colosseo! Una vera pacchianata ma vale la pena passeggiarci dentro.

Si è fatto tardi e siamo veramente stanchi. Ormai, cio’ che volevamo vedere siamo riusciti a vederlo, percio’ riprendiamo la nostra navetta e andiamo a farci un bel sonnellino da ricconi nel nostro bellissimo hotel! Domani ci aspetta di nuovo Hong Kong! Bye bye Macao meravigliao!



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