Ma cosa c’è da vedere a Bali?

Martedì 9 agosto 2005: Sveglia colazione e via all´aeroporto... A me piace arrivare sempre in anticipo e così 3 ore e mezzo prima siamo già in quello che è stato votato come il miglior aeroporto del mondo! E in effetti l´aeroporto di Hong Kong è molto bello ed efficiente, con un sacco di negozi e ristoranti. Per ingannare l´attesa...
Scritto da: Andrea Sabatini 1
ma cosa c'è da vedere a bali?
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Martedì 9 agosto 2005: Sveglia colazione e via all´aeroporto… A me piace arrivare sempre in anticipo e così 3 ore e mezzo prima siamo già in quello che è stato votato come il miglior aeroporto del mondo! E in effetti l´aeroporto di Hong Kong è molto bello ed efficiente, con un sacco di negozi e ristoranti. Per ingannare l´attesa mangiamo, Monia prende gli spaghetti di soia mentre io prendo un hamburger. Poi arriva l´ora dell´imbarco e infine il decollo! Arriviamo a Bali che sono le 20. Ritiro dei bagagli e via a cercare un taxi per andare a kuta nell´hotel prenotato dall´Italia… I tassisti vogliono come sempre fare i furbi ma in breve troviamo uno che a una cifra ragionevole ci porta a destinazione. L´hotel è l´Inna Kuta Beach e per i nostri standard (miei e di Monia) è molto bello. Ha anche una bella piscina. Prima di andare a letto facciamo un giro… La strada lungomare ci deprime un po´… È buia e ogni tre metri ti offrono hashish o erba… Mah! Siamo stanchi e andiamo a dormire. Mercoledì 10 Agosto: Oggi è giornata di riposo! Ci alziamo con calma e facciamo colazione. Poi telefono a Emil, anche lui contattato tramite hospitality club. Emil ha un´agenzia turistica, quindi ho pensato di organizzare con lui il giro di Bali e ci farà da autista. Fissiamo con lui per le 9 di sera. Andiamo a Sanur, mi hanno detto che è più carina di Kuta e il mare è migliore. Prendiamo un taxi e in 20 minuti ci siamo. Terribile! Il mare è orrendo e la cittadina è anche peggio… Rimaniamo lì un´ora e poi di nuovo in taxi a Kuta. La spiaggia di kuta non è male e il mare anche se non è pulito sembra molto divertente a causa delle onde enormi. Ci mettiamo a sedere sotto una palma e mangiamo due ananas sbucciati con grande maestria da una signora del posto! C´è un sacco di gente, e ci sono anche molti scocciatori, ogni tre secondi trovi qualcuno che ti offre un massaggio, una bibita o una tavola da surf. Ma d´altra parte stanno solo cercando di guadagnarsi da vivere… Noto che questi ´scocciatori´ non scendono nella parte bassa della spiaggia, quindi se uno non vuole essere disturbato basta che si avvicini un po´ al mare! Monia fa il bagno tra le onde. Accanto a me una vecchia signora accende le sue offerte agli dei con l´incenso (di queste scatoline colorate piene di doni, e spesso gioia dei cani, ne vedremo a centinaia da ogni parte), e non so se stona lei tra il caos dei surfisti oppure siamo noi a farlo. Lei comunque pare non preoccuparsene e neanche a farlo apposta indirizza il fumo dell´incenso proprio verso di me. Quando pregano e fanno le offerte agli dei i balinesi sono come in trance e indifferenti a quello che hanno intorno. E questa è una cosa che mi piace! Monia torna a riva e poi andiamo un po´ in piscina. Io dopo un po´ mi rompo e vado in camera a mettere a posto un po´ la roba. Dopo un po´ arriva Monia che mi dice di correre a vedere il mare che si è ritirato! Vado! La marea è bassa e l´effetto scenografico è molto bello. Infatti dove prima c´era il mare adesso c´è una distesa di sabbia umida e lucente larga più di 50 metri e sopra una moltitudine di persone che giocano camminano o semplicemente guardano il sole tramontare. Davvero bello! Poi arriva sera e finalmente conosciamo emil! Emil è molto simpatico e ha una risata veramente divertente! Gli propongo il mio programma e lui lo approva. Mi dice anche che a Kuta per gli ultimi giorni posso trovare un hotel migliore di quello in cui siamo ad un prezzo anche inferiore e ce ne mostra un paio… Ma purtroppo non hanno camere libere per tutti i giorni necessari. Ci affidiamo a lui per gli hotel durante il tragitto… Dicendogli che il budget è di circa 35$ a notte a camera, colazione inclusa, e facciamo bene, gli hotel sono tutti molto belli. Ci facciamo anche prenotare l´escursione a Nusa Lembonghan di due giorni prevista per la fine del viaggio. Ci farà da autista per 5 giorni, ci chiede 30$ al giorno e mi sembra nemmeno il caso di trattare. Poi lo salutiamo e gli diamo appuntamento all´indomani quando ci accompagnerà gratis a Ubud (d´altra parte siamo membri entrambi di hospitality club!). Giovedì 11 Agosto: Emil è puntualissimo e alle 10 è a prenderci con la sua grossa auto (un SUV di una casa giapponese sconosciuta da noi, Isuzu mi pare…). Non ci pentiamo di avere l´autista, guidare qua non è facile, i motorini sbucano da ogni parte e vanno tutti come matti. Oltre a questo il traffico è davvero intenso! Passiamo per denpasar e dopo circa un´ora arriviamo a Ubud. Durante il tragitto emil ci racconta un po´ di sé, dice di essere originario di Flores e di essere venuto a Bali per fare l´università e poi è rimasto per lavorare. E´ sposato e ha tre figli. Ha anche girato molto, conosce tutti i paesi della zona ed è stato anche in Europa. L´hotel di Ubud è carino, c´è anche la piscina, ed è vicino al tempio delle scimmie. Salutiamo Emil e gli diamo appuntamento per l´indomani alle 9. Andiamo subito al tempio delle scimmie. Il percorso è breve ma ci mettiamo una vita… Monia infatti si ferma ad ogni negozio per vedere gli oggetti di artigianato! All´ingresso compriamo un casco di banane da dare alle scimmie ed entriamo… Siamo dentro ad un bosco e le scimmie sono molto numerose e… Aggressive… Sono così aggressive che la prima che vediamo si dirige rapida verso Monia e ignorando la banana che lei le sta porgendo si avventa sul sacchetto che contiene l´intero casco cercando di strapparglielo di mano!!! Monia grida e non molla la presa così la scimmia scappa!! Camminiamo e arriviamo al tempio, ci fanno indossare il sarong ed entriamo dentro. Il tempio non è granché, ci divertiamo però ad osservare le scimmie, soprattutto quelle che hanno i piccoli e a dar loro da mangiare… Fa quasi impressione vederle sbucciare le banane e mangiarle proprio come facciamo noi! Rimaniamo un bel po´ e poi usciamo. E´ l´ora di pranzo. Emil ci ha consigliato il caffè wayan che è proprio accanto al nostro hotel. Wayan è un nome molto comune a Bali, difatti tutti i primogeniti, sia maschi che femmine, delle due caste inferiori si chiamano in quel modo! C´è il vantaggio che non devono faticare con la scelta del nome!!! Poi c´è un nome per il secondogenito, uno per il terzo e uno per il quarto… Il quinto si chiama di nuovo Wayan… E così via! E´ un modo per capire la casta e se sei Balinese. Uno che si chiama Wayan di sicuro è balinese DOC e appartiene a una delle due caste più basse. Emil mi ha spiegato che le caste a Bali non sono importantissime se non per le funzioni religiose, in ambito economico e sociale contano più l´istruzione e le capacità che l´appartenenza a una casta. Il pranzo è ottimo, soprattutto perché con 3 euro mangiamo… Prendiamo un gado-gado e un misto di piatti indonesiani. Tutto è molto piccante ma di gusto molto gradevole. Anche il ristorante è molto carino, è una specie corte interna piena di bellissime piante. Usciamo e, cercando di non calpestare le scatoline con gli incensi, ci dirigiamo verso il centro di Udub. Ad ogni porta c´è un negozio e se uno è amante dell´artigianato si può sbizzarrire. Monia si ferma ad ogni porta. Passiamo tutto il pomeriggio così, trattando e comprando oggettini (soprattutto Monia). Il problema sarà dove metterli senza romperli… Visitiamo il mercato e infine entriamo in una tipica casa balinese, aperta al pubblico (ma abitata). Infine la cena. Ci facciamo convincere dal Lotus, infatti nel giardino c´è lo spettacolo tipico e speriamo di guardarlo gratis dal ristorante, ma sbagliamo, infatti ci mettono nel tavolo più lontano e soprattutto il cibo, pur presentandosi davvero bene non è che sia granché. Questa Ubud però non ci ha impressionato. Un sacco di negozi ma poi? Venerdì 12 Agosto: Emil sta male, è raffreddato, ci porterà a giro un tale Edward che però si mostrerà poco simpatico e gentile… Sembrava che l´unica sua preoccupazione fosse quella di farci arrivare a destinazione a Lovina il prima possibile. Partiamo da Ubud e ci dirigiamo a Mengwi, dove c´è uno dei templi direzionali di Bali. Davvero orribile. Tempo mezz´ora e siamo di nuovo in auto, passiamo dal lago Bratan, vedendolo dall´alto (senza fermarsi al famoso tempio di Pura Ulun Danu!!) e arriiamo in un posto dove dovremmo fare del trekking. Il posto non mi sembra granché quindi, visto che è davvero molto caldo rinunciamo. Proseguiamo e arriviamo ad una cascata sconosciuta. Carina ma non mi sembra nulla di che. Unica cosa interessante di questo viaggio in auto le risaie a terrazza e un funerale, molto colorato. In breve siamo a Lovina dove il tizio ci lascia e ci saluta. Possibile che nel percorso fatto non ci sia stato nulla da vedere??? Guardo la guida e in effetti noto che avremmo potuto vedere almeno tre o quattro cose interessanti! Prima mi arrabbio… Poi dico che le vedremo domani, con Emil! Passiamo tutto il pomeriggio a Lovina, il mare è orribile quindi stiamo nella bella piscina del nostro hotel (anche questo pagato pochissimo!). La sera arriva emil e un po´ si sorprende del fatto che non abbiamo visto le cose che gli indico sulla guida (visto che ci siamo passati accanto!!!). Le vedremo domani! Sabato 13 Agosto: Oggi emil sta bene… Quindi è lui che ci porta. E in effetti la differenza si vede. Anche la sua compagnia è piacevole! andiamo alle sorgenti calde di Banjar e poi al tempio buddista li vicino. Entrambi nulla di eccezionale ma perlomeno vediamo un po´ di colore e qualcosa di interessante. In particolare è molto carino il tempio buddista in stile balinese. Sulla strada vediamo un funerale e ci fermiamo a guardarlo. Emil ci dice che il funerale per i balinesi è un giorno di festa, perché è il giorno in cui l´anima va in paradiso, si piange dopo la morte ma durante il funerale si è allegri. Bel modo di vedere la morte! E´ bello anche il colore del funerale. Da noi sono tutti vestiti di nero, a Bali è un´apoteosi di colore! Proseguiamo e arriviamo a Singaraja, brutta come tutte le città e cittadine di Bali, e ci fermiamo a vedere il tempio cinese. Carino anch´esso! Poi andiamo verso le famose cascate di Gitgit. Emil ci aspetta e ci affida ad una guida del posto (sembra obbligatorio prenderne una). Percorriamo un bel sentierino e la guida, un ragazzetto di circa 15 anni, ci mostra le varie piante, tra cui quella del cacao! La cascata superiore è carina, soprattutto perché un gruppo di tedeschi si diverte a tuffarsi con una corda tipo tarzan nella pozza sottostante. Poi risaliamo in auto e ci dirigiamo verso il lago Bratan, per vedere il tempio di Pura Ulun Danu. Ci fermiamo a mangiare in un ristorante un po´ troppo turistico ma comodo perché a buffet e poi andiamo al tempio sul lago. Siamo fortunati! C´è una cerimonia. Ed in effetti l´atmosfera di questo posto è davvero molto bella. I colori degli abiti delle persone, gli incensi e le offerte, il lago e la leggera nebbia rendono questo posto davvero magico. E´ stata una fortuna non esserci venuti il giorno precedente, avremmo perso molto! Riprendiamo poi la via per Kintamani. La strada che percorriamo è molto poco frequentata e devo dire molto bella perché attraversa zone rurali poco visitate dal turismo e quindi molto più vere. Finalmente alle 17 arriviamo a destinazione. Il nostro hotel è proprio sul bordo del cratere e la visuale dalla finestra, con il lago e il vulcano con la colata lavica nera è davvero molto bella. La mattina seguente saliremo il vulcano… Monia è scettica, soprattutto per la levataccia, ma alla fine si fa convincere. Sulla LP sconsigliano quasi questa escursione, dicono che c´è una sorta di mafia delle guide e i prezzi sono esagerati (in effetti 45$ sono un furto)… Vedremo! Domenica 14 Agosto: La sveglia è alle 3! Non credo che Monia si sia mai svegliata così presto!!! Facciamo colazione, montiamo sulle jeep e 4:15 siamo al lago pronti per partire per la vetta del Gunung Batur. Le guide vanno come schegge… Comincio a temere che Monia tra un po´ inizierà ad accusare la fatica! E´ buio pesto ed avanziamo velocissimi con le pile per il sentiero. La giornata è splendida e il cielo scuro e ricco di stelle, le nubi di magellano sono ben visibili in cielo. Ma non c´è tempo di guadarle… Quasi si va di corsa… E mi sembra un´assurdità… Monia come previsto, appena inizia la salita, comincia ad accusare la stanchezza… E iniziamo ad attardarci… Oltre a questo la mia pila, compresa nella dotazione inizia a dar segni di cedimento… E in breve non funziona quasi più… Visto che le guide vanno a duemila e Monia non riesce a tenere il passo… Rimaniamo quasi da soli… E inizio a domandarmi a cosa cavolo servono le guide… Se non a spillarti 45$… Fortunatamente dopo un po´ una delle guide accorgendosi che la mia pila non funziona più decide di aspettarci e mi da una pila funzionante. Da lì in poi ci accompagnerà fino in cima. Arriviamo al rifugio che è ancora buio… Monia non se la sente di fare gli ultimi dieci minuti fino in cima al monte e così ci fermiamo lì, come praticamente hanno fatto tutti (e io non insisto visto che non mi pare che salire in cima sia una cosa irrinunciabile). Visto che è ancora buio mi chiedo il perché della corsa… Si poteva andare anche un po´ più piano… Dopo quasi un´ora finalmente l´alba! Lo spettacolo dell´alba è sempre bello, di fronte abbiamo l´Agung e in lontananza, oltre il mare Lombok. Dopo l´alba arrivano le scimmie ed è uno spasso vederle sbucare d´improvviso ed aspettare qualcosa da mangiare. Poi facciamo un giro al cratere, ancora un po´ fumante. Poi giù di nuovo verso il lago. La discesa è più interessante della salita, anche perché di giorno si vede il panorama!!! E dal sentiero si vede bene a destra la nera colata lavica dell´ultima eruzione e la bella forma della cima del vulcano. Finalmente siamo giù e in jeep ci portano alle hot spring. Le hot spring sono molto ben attrezzate, ci sono spogliatoi e tre piscine, due piccole per l´acqua calda e una grande con l´acqua fredda. C´è un bel giardino e subito dietro il lago con il locali che fanno il bucato e si lavano. L´acqua calda della sorgente è un toccasana dopo la polvere e la fatica della salita. Monia si getta anche nell´acqua fredda, io ne faccio a meno… Torniamo all´hotel dove pranziamo (il pranzo era incluso nei 45$), fortunatamente molto bene… C´è il buffet e sono particolarmente buoni i pezzetti di maiale arrostiti e infilati nei pezzetti di bamboo. Poi arriva Emil. Saliamo in auto e ripartiamo. La destinazione finale è Amed ma è prevista una sosta al tempio più importante di Bali il Besakih, sotto l´Agung. Emil non voleva portarci, per motivi di sicurezza. Dice che questa zona è poco sicura per i turisti, ma visto che io varie volte gli chiedo di questo posto decide di portarci, ma ci raccomanda di non entrare e di rimanere all´esterno. Dobbiamo prendere una guida locale, una sorta di obbligo a Bali, ma visto il costo per noi irrisorio non mi faccio troppi problemi. Arriviamo davanti al tempio. E il tempio è davvero bello. Dentro stanno pregando quindi anche volendo non saremmo potuti entrare. Facciamo comunque tutto il giro. Emil ci aspetterà nel piazzale di fronte… Preferisce non venire ed aspettarci. Dalle varie porte osserviamo la gente che prega e la quasi assenza di turisti mi rendono questo posto più bello e autentico degli altri. Soddisfatti e ancora vivi torniamo da Emil e con lui di nuovo in auto. La strada è lunga e la stanchezza ha il sopravvento… Mi addormento… Emil però ad un certo punto mi sveglia per farmi vedere una bellissima valle verde con le famose risaie a terrazza. Proprio bello! Infine arriviamo ad Amed! Anche l´hotel di Amed è molto bello, in particolare apprezziamo le camere e i bagni arredati con grande gusto. Mentre stiamo scaricando i bagagli veniamo fermati da due ragazzi, milanesi, che ci chiedono il costo dell´hotel. Prima di decidere vedranno se trovano qualcosa di meglio. Ci sistemiamo e facciamo due passi in spiaggia. La spiaggia è nera e il mare è abbastanza torbido, anche qua non ci siamo. Il posto pare però molto tranquillo e vediamo molta gente del posto che lavora con gli essiccatori per il sale e con le barche da pesca. Bellissimo è l´agung che con i suoi quasi 3200 metri svetta dietro la spiaggia con i sole alle spalle. Incontriamo di nuovo la coppia di milanesi, hanno trovato una bungalow lì vicino ad un prezzo irrisorio. Ci fermiamo a parlare con loro. Lei dice di essere tentata dal centro massaggi lì vicino… E anche Monia lo è. Andiamo quindi insieme a sentire. 5 dollari per un´ora! La ragazza si fa convincere, Monia non ne ha voglia, forse domattina. Fissiamo di vedersi per la cena, dopo il massaggio. Andiamo in un ristorantino lungo la strada, sembra pulito. Loro sono alloggiato a Nusa Dua, il paradiso dei turisti, ma scocciati un po´ dell´ambiente hanno deciso di prendere una macchina a noleggio e di vedere un po´ Bali. La conversazione è interessante perché i due sono molto svegli, in particolare il ragazzo è uno scrittore, o perlomeno ci prova. Mangiamo discretamente, io prendo il gado-gado e il marlin. Spendiamo pochissimo. Lunedì 15 Agosto La notte è un incubo! Un gallo maledetto inizia a cantare alle 4 di mattina e continua a farlo senza sosta finché alle 10 ci alziamo con più sonno della notte precedente! Abbiamo fissato con emil alle 13. Monia si mette a prendere il sole in piscina, io rimetto le valigie e poi decido di fare un giretto sulla spiaggia. Non c´è nessuno, l´Agung è molto bello. Arrivo al paese, che è direttamente sulla spiaggia. 4 bambine si avvicinano e mi chiedono da dove vengo. Sono molto allegre. Da una baracca esce la madre di una di loro. Comincia a fare discorsi strani, parla un inglese stentatissimo. Capisco comunque quando mi dice che ogni tanto da lì passano francesi, inglesi, tedeschi e belgi. Vorrei venir via ma mi trattiene. Poi inorridisco! Vuole darmi la bambina (che avrà al massimo 10 anni)! Fuggo choccato ripensando al fatto che probabilmente molti vanno lì proprio per quello. Questa cosa mi turberà per diversi giorni. Torno da Monia e aspettiamo Emil. Ci porta in una spiaggia lì vicino per fare snorkelling… Monia fa il bagno e dice di aver visto un sacco di pesci e di coralli. A me l´acqua torbicchia e con il fondale nero non piace granché… Provo ad entrare ma cambio idea. Proseguiamo per Candidasa e facciamo una sosta al palazzo dell´acqua di Tirta Ganga. Molto carino. Arriviamo a Candidasa alle 17. Anche questo hotel è molto bello. In particolare il giardino con la piscina direttamente sul mare è davvero splendido. Monia si fa fare un massaggio. Le camere lo sono un po´ meno ma non ci lamentiamo. Stanotte non veniamo disturbati dal canto del gallo ma rilassati dal rumore delle onde del mare. Martedì 16 Agosto: Passiamo la mattina in piscina, anche qua il mare non è granché. Alle 12 arriva emil e prendiamo la direzione del tempio dei pipistrelli, non molto lontano. Il tempio non è nulla di che. I pipistrelli però lo rendono davvero incredibile! C´è una grotta e il tempio è all´entrata. I pipistrelli sono sulla parete della grotta… E sono migliaia e davvero grossi!!! Emil dice che una leggenda narra che entrando da questa grotta si sbuchi a Besakih… Ma non sa di nessuno che abbia percorso questa strada… Ci fermiamo a mangiare in un ristorante, oggi offre emil. Da qui ci dirigiamo verso il tempio con la grotta dell´elefante, carino ma nulla di eccezionale. Infine ci dirigiamo al famosissimo tanah lot. Da vedere con il tramonto. Tanah lot è molto bello, messo così sul mare… Peccato solo sia veramente troppo turistico… Ci saranno duemila turisti e di conseguenza i venditori e le bancarelle abbondano. Onestamente però devo dire che il posto è molto suggestivo, soprattutto per le onde gigantesche che si infrangono sugli scogli… Immagino come potesse essere stato questo tempio senza turisti e con i balinesi vestiti da cerimonia a pregare… Peccato non poterlo vedere così. Dopo il tramonto prendiamo la via di Kuta. Torniamo all´Inna kuta beach. Salutiamo Emil e lo ringraziamo. Ci dice che ci verrà a salutare l´ultimo giorno e ci accompagnerà all´aeroporto. Mercoledì 17 agosto: Oggi ho promesso a Monia una giornata di tutto riposo. Rimarremo tutto il giorno a Kuta a giocare con le onde!! E così facciamo… Prendiamo la tavola corta da surf e ci divertiamo a farci trainare dalle onde! All´inizio siamo un po´ titubanti… Poi vediamo che è facile e divertentissimo!!! Rimaniamo quasi due ore in acqua (e ovviamente ci ustioniamo!!). Il pomeriggio passa in piscina e nel centro di Kuta, a cercare per qualche acquisto. Monia vorrebbe comprare tutto, ma per fortuna oggi si limita a guardare! Infine prendiamo un taxi e andiamo a Jimbaran. Scendiamo e scegliamo un ristorante… Trattiamo un po´ sul prezzo e ci sediamo. Il posto è davvero incantevole. I tavoli, illuminati da delle candele, sono sulla spiaggia e abbiamo il mare a 5 metri! Davvero bello! E anche il cibo è buono. Ci portano due aragoste, diversi gamberoni e due orate, oltre all´immancabile riso e a varie salsine e verdura. Spendiamo circa 35 dollari, non poco per gli standard del posto, ma in Italia una cosa del genere sarebbe costata una fortuna. Passeggiamo poi sulla spiaggia per digerire. Infine rientriamo in hotel. Il trasferimento è compreso nel prezzo del ristorante. Giovedì 18 agosto: Oggi andiamo a Lembonghan! Abbiamo organizzato tutto tramite emil e quindi non abbiamo da preoccuparci di niente. Un bus ci viene a prendere all´hotel e ci porta a Benoa da dove ci imbarchiamo. Ci portano con un piccolo aliscafo un po´ malandato che va velocissimo tra le onde. Traballiamo molto ma per fortuna non ci sentiamo male. Poi arriviamo! Qua l´acqua sembra molto più bella che a Bali, infatti è ben visibile il fondale. Ci portano al Coconut resort dove ci danno da mangiare. Nel pacchetto che abbiamo preso è compreso anche lo snorkelling ma Monia è troppo ustionata e vuole stare all´ombra. Sta così in piscina a rinfrescarsi. Poi decidiamo di andare alla famosa mushroom bay. Percorriamo il sentiero lungo costa e in circa mezz´ora arriviamo. Non male. Perlomeno qua l´acqua è limpida fino a riva! Peccato per le tante barche ormeggiate. Prendiamo da bere al bar e poi rientriamo in hotel. Monia si rituffa in piscina e poi viene con me a fare un giro nel paese lì vicino, vogliamo vedere i coltivatori di alghe all´opera. Poi è quasi il tramonto, che si preannuncia spettacolare. E in effetti il paese proprio sulla spiaggia è davvero carino, molto interessanti sono i coltivatori di alghe che aspettano la bassa marea per raccoglierle o sistemarle. C´è molta pace e nessuno si avvicina per venderci o chiederci qualcosa. Molto meglio di Bali! Attendiamo così il tramonto, con il sole che va giù in mare, oltre le alghe e oltre i coltivatori. Ceniamo bene con pesce fritto al ristorante dell´hotel. Venerdì 19 agosto: Dopo colazione ci dirigiamo a Mushroom bay. Solita lunga camminata e infine siamo alla spiaggia. Oggi il mare è meno bello, difatti c´è l´alta marea che smuove un po´ la sabbia. Monia comunque non si fa pregare e fa il bagno. Poi all´ora di pranzo rientriamo in hotel, mangiamo e ci mettiamo ad attendere l´aliscafo. L´aliscafo è lo stesso. Oggi c´è bassa marea, raggiungiamo quindi a piedi una barchetta, poi con questa arriviamo all´aliscafo. Appena entriamo in mare aperto Monia mi dice ´ma questo coso reggerà?´. Le onde sono gigantesche e il trabiccolo si impenna e ricade spesso di traverso prendendo colpi che mi fanno dubitare possa resistere molto… Lo stomaco comincia a girare… Prendo due pasticche per il mal di mare ma se continua così la vedo dura resistere. Per fortuna dopo 10 minuti il mare tende leggermente a calmarsi, è ancora molto mosso ma perlomeno non mi vedo più naufrago tra il pacifico e l´indiano… Dopo un´ora di tribolare finalmente arriviamo… Altri 5 minuti e non avrei resistito!!! C´è un´autista che ci aspetta all´imbarco e in breve siamo all´hotel. Nuovo giro per gli acquisti a Kuta e poi a dormire. Sabato 20 agosto: Oggi è l´ultima giornata. La dedichiamo alle onde e agli acquisti. Poi nel pomeriggio prendiamo un taxi e ci facciamo portare a Ulu Watu. Il tassista è un tipo simpatico che esordisce con ´Siete italiani? Vi piace il calcio? Ma Del Piero è gay?´ Non mi trattenevo dalle risate… La strada per UluWatu è lunga, ci mettiamo quasi 40 minuti ad arrivare. Il tempio non è granché, è molto bella però la scogliera a picco sul mare e sono carine le ormai immancabili scimmie. Monia stavolta ha le noccioline, ma le cede alla prima scimmia che cattivissima letteralmente le si avventa contro e gliele strappa di mano. La cena la facciamo in un ristorante di Legian, a base di pesce e gamberoni sulla griglia. Buoni anche questi. Ho anche il tempo di verificare quel che si dice sugli uffici di cambio di questa zona… Temendo il peggio quasi scappo (senza avere cambiato e riprendendo i mie dollari) da una stanzina buia e da due ceffi dalle facce poco raccomandabili. Monia termina gli acquisti e poi rientriamo in hotel. Domenica 21 agosto: La mattina passa in piscina e facendo le valigie in attesa che Emil arrivi. Poi all´aeroporto. Salutiamo emil e lo ringraziamo per tutto dandoci appuntamento in Italia. Un volo lunghissimo con sosta ad hong kong dove proviamo a riprendere dimestichezza con le bacchette e infine a Roma… Dove l´eurostar rotto e il conseguenze ritardo ci fa davvero capire di essere ritornati in Italia.

(Le foto di questo viaggio le trovi su http://freeweb.Supereva.Com/andreasabatini/)



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