Ma cosa c’è a Panama?

Viaggio itinerante alla scoperta del Paese
Scritto da: carnicero
ma cosa c'è a panama?
Partenza il: 17/02/2013
Ritorno il: 03/03/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Dopo alcune ricerche sul sito di Turisti per Caso decidiamo che la meta del nostro prossimo viaggio sarà Panama, perché è una meta poco turistica e offre la possibilità di vedere mare e natura incontaminata.

Compriamo subito la guida della LP e una mappa dettagliata del paese perché abbiamo intenzione di prenotare un auto per i nostri spostamenti.

Si parte il 17/02 con un volo Iberia non molto economico ma con un solo scalo e di percorrenza breve.

Atterriamo in anticipo alle 16,30 e dopo una lunga prassi di entrata nel paese troviamo il tassista ($28) che ci ha mandato l’Hostal Riviera prenotato da casa senza caparra. L’Hostal è molto semplice ma situato in un quartiere tranquillo e la proprietaria molto disponibile nel dare consigli.

Ci cambiamo velocemente, visto la temperatura tropicale, e iniziamo l’esplorazione della città a piedi raggiungendo il vicino centro commerciale Multiplaza Mall anche se un po’ disorientati e stanchi decidiamo di prendere un taxy per il Casco antiguo ($8).

Partiamo da piazza della Cattedrale e iniziamo ad ammirare questo splendido quartiere in piena ristrutturazione.

Sono già le 21 e decidiamo di pranzare al Diablicos vicino a piazza di Francia, il menù ci ispira perché vengono prodotti piatti tipici e in effetti non è male.

Passeggiamo un po’ per le vie con illuminazione soffusa e ormai provati rientriamo in taxy ($10).

Il 18/02 sveglia presto a causa del fuso e dopo una buona colazione in Hostal raggiungiamo a piedi senza problemi l’Hotel Marriot sede della Hertz per ritirare la nostra auto per 9gg.

Le pratiche sono un po’ lunghe ma alle 10 riusciamo a partire destinazione chiusa di Miraflores.

Il primo impatto con le strade caotiche e la scarsità di segnali rallenta un po’ il primo viaggio ma riusciamo dopo pochi tentativi a raggiungere la chiusa e fare il biglietto di ingresso ($5×2) che consente di vedere dalla tribuna il passaggio delle navi.

Visto il passaggio di un mercantile ammiriamo questa opera realizzata dall’uomo con difficoltà ma che comunque è un po’ deludente visivamente e si conclude in poco tempo.

Vediamo anche da lontano la realizzazione del nuovo ampliamento che oggi viene realizzato da imponenti ruspe e camion.

Ripartiamo in direzione parco di Soberania e dopo aver raggiunto Gamboa, piccola cittadina dove praticamente non c’è niente come segnalato dalla guida, torniamo all’ingresso della strada dove si trova l’ufficio del parco per fare il biglietto ($5×2) che consente di entrare liberamente nel parco percorrendo i percorsi consigliati dalla guardie.

Raggiungiamo il percorso Plantacion che si rivela inizialmente interessante per gli enormi alberi, le splendide farfalle e il silenzio assoluto disturbato solo dalle scimmie urlatrici.

Dopo due ore di camminata rientriamo a Panamà e ci fermiamo al mercato do Marisco dove si può parcheggiare tranquillamente e dopo aver visto i venditori di cevice e pesce fresco decidiamo di mangiare al piano superiore dove c’è un ristorantino che serve vari piatti di pesce molto buoni e a prezzi economici per la ciudad.

Dopo esserci ristorati sfruttiamo il parcheggio e decidiamo di vedere meglio il casco Antiguo, è tutto pieno di cantieri e molte strade sono chiuse, vediamo però vie completamente ristrutturate piene di ristoranti e negozi di artigianato locale.

Al mercato artigianale acquistiamo anche un paio di cappelli panama che ci saranno utili nelle camminate sotto il sole.

Ormai sono le 19 e a causa del traffico intenso impieghiamo parecchio per raggiungere l’hostal, quindi doccia e preparativi per la partenza di domani.

Il 19/02 partiamo verso le 8 e dopo 380 km e 6 ore di strada interamericana raggiungiamo dopo qualche sosta Las Lajas senza troppe difficoltà.

Raggiunta la spiaggia cerchiamo un posto dove dormire ma qui tutto sembra deserto e malconcio, consultiamo la guida ma in realtà sembrava tutto abbandonato.

Raggiungiamo le cabanas Panama direttamente sulla spiaggia ($30) molto semplici e spartane, ma che importa si sente e si vede il mare e palme ovunque.

La spiaggia è enorme e a causa della bassa marea immensa, facciamo una passeggiata per rilassarci poi all’ombra di piccole strutture costruite dai proprietari delle cabanas.

Pranziamo sotto una grande capanna a base di pesce pargo e contorno ottimi e ci ripetiamo anche alla sera mangiando gamberi e spendendo poco.

Praticamente è relax totale e appena fa buoio non ci sono grosse possibilità, dormire nelle cabanas consente di sentire tutti i rumori del mare nel silenzio totale.

Il 20/02 sveglia presto e decidiamo di andare a fare colazione sull’interamericana all’incrocio di Las Lajas dove per pochi dollari si può bere un caffè e tortillas.

Partiamo in direzione Boca Chica e dopo 70 Km e 1 oretta di viaggio tra paesaggi montuosi e pianure arriviamo al porto e con $ 2 parcheggiamo.

Prendiamo una lancia ($6×2) e arriviamo a Boca Brava, saliamo sulla ripida scalinata che porta all’albergo.

Iniziamo ad esplorare l’isola avvistando scimmie e splendidi fiori tropicali, ma dopo salite e discese raggiungiamo la prima spiaggia Playa Piedra, sabbia scura e mare non limpidissimo e sinceramente come in altre zone c’è anche parecchia immondizia.

Proseguiamo nel nostro cammino ma anche le altre spiagge sono simili e allora riprendiamo il taxy e torniamo nella nostra splendida spiaggia di Las Lajas, fermandoci al refugio Las Lajas dove pranziamo mangiando come al solito pesce ottimo.

Tornati alle cabanas ci rilassiamo sulle amache e prima del tramonto facciamo una passeggiata lungo la spiaggia deserta ad ammirare il paesaggio.

Prepariamo i nostri zaini per il viaggio di domani e cerchiamo di cenare ma le condizioni non proprio sobrie del proprietario ci fanno saltare il pasto ma siamo stanchi e andiamo a dormire perché domani ci aspetta la traversata verso il caribe.

Oggi 21/02 colazione al bar dell’incrocio e partenza per Almirante km 230 e 3,5 ore di viaggio attraversando montagne con nebbia e pioggia poi dopo salite,curve e discese si giunge ad Almirante punto di partenza dei container della chiquita.

Prima dei bomberos svoltiamo a sx e parcheggiamo per $3 al giorno, raggiungiamo poi il taxy boat ($4×2) e in mezz’ora si raggiunge Colon e poi subito boat per Bastimiento ($5×2) che si raggiunge in 10 minuti.

Ci facciamo lasciare sul pontile di Tio Tom ma ci accoglie un antipatica proprietaria un po’ sbruffona che ci dice che non ha posto e ci dirigiamo verso il Beverly’s Hill che ci offre un accogliente quarto.

Andiamo a mangiare da Aldo vicino al porto ma a pranzo sembra deserto e ci propongono un piatto completo con pollo e contorno.

Sazi e pronti a nuove scoperte tentiamo l’attraversata per wizard beach, subito divertente ma poi l’ultimo tratto è un impresa e arriviamo alla spiaggia in condizioni penose.

La spiaggia è ampia e la sabbia gialla, le onde sono molto potenti, rimaniamo un paio di orette poi riprendiamo l’avventura del rientro che sembra meno impegnativo ma che ci fa tornare in paese tutti sporchi.

Ci laviamo dal fango e per la serata andiamo a cena da Alvin, l’ingresso rimane un po’ nascosto dalle baracche ma entrati si cena sul pontile come al solito ottimo pesce.

Durante la notte è piovuto molto ma alla mattina del 22/02 non sembra male allora caffè in posada e partenza per un tour ($25 +10 tassax2)con trasferimento a Colon e ritrovo con altre persone e partenza per la dolphin bay anche se il tempo peggiora avvistiamo i delfini nella baia che nuotano e saltano in libertà.

Ci dirigiamo verso la coral bay ma il tempo è peggiorato e lo snorkeling sarebbe fantastico ma la luce non lo consente.

Pranzo sull’isola con pesce e dopo ammiriamo splendidi pappagalli Ara che stanno sulle piante.

Ripartiamo per cayo Zapatilla, il cielo si apre e ci possiamo godere questa isola selvaggia e parco marino che offre splendidi scorci.

Il mare è abbastanza mosso e rientrando avvistiamo scimmie e stelle marine, tutto sommato una bella giornata.

Passeggiata sul vialetto di Bastimiento e cena da Roots con pesce gustato sul pontile ammirando le luci di Colon.

Il 23/02 sveglia presto ma qui al nord è parecchio buio, attendiamo un po’ e alle 7 prendiamo il primo taxy per bocas ($3×2) poi andiamo al taxy25 vicino alla stazione della polizia ($4×2) e partiamo alle 7,30 per Almirante.

Arrivati puntuali ritiriamo l’auto e ci dirigiamo verso El Valle e dopo 8 ore arriviamo in questo splendido paesino di montagna fermandoci al Hotel Don Pepe, ottimo e proprio in centro.

Ci rinfreschiamo e andiamo a piedi al Chorros Las Mozas circa a 2 km, una bella passeggiata vedendo questa piccola cascata ($1×2) e poi rientrando vediamo il paese.

Ceniamo al ristorante Don Pepe stavolta carne e vino.

Il 24/02 colazione alla panaderia Cano con dolci e caffè, poi visita al Chorro el Macho ($3,75×2) con percorso nella foresta.

Rientro e shopping al mercato locale e poi ripartiamo verso Santa Clara.

La ricerca per dormire termina a Las Veraneras dove c’è l’unico ristorante sulla spiaggia e cabanas coperte dagli alberi vicine al mare, con acqua calda,5 posti letto,accesso alla piscina e a tutti i servizi della spiaggia.

La spiaggia è grande e molto frequentata solo in questo punto e poi oggi è domenica, ovunque gruppi di panamensi con frigo e montagne di birre, che mangiano e bevono di continuo.

Al di fuori di questa zona non c’è praticamente nessuno come nelle altre spiagge.

Pranziamo a base di ottimo pesce anche se si spende di più ripetto ad altri posti visitati, ma è l’unico nella zona.

Ceniamo sempre qui ma entro le 20 perché qui chiude tutto presto.

Rientriamo in camera e ci rendiamo conto che è malmessa.

Il 25/02 ci svegliamo presto ma qui tutto è ancora chiuso, facciamo un giro per Playa Blanca ma ci sono grandi hotel allora sconsolati torniamo a Santa Clara e svoltando vediamo “il lurido” come segnalato in un altro diario, probabilmente è meglio soggiornare in questo hostal dove si spende poco ed è vicinissimo al mare.

Rientrati al Veraneras riusciamo a bere un caffe e poi giornata in spiaggia tra passeggiate e riposini.

Oggi c’è poca gente e si può assaporare al meglio la spiaggia e il paesaggio, si possono anche ammirare i pescatori che nel primo pomeriggio rientrano con un sacco di pesci dai grandi pargo rossi a quelli più piccoli.

Pranzo ovviamente sempre qui a base di pesce e alla sera fai da te il ristorante ha chiuso alle 18 e non ha più riaperto.

Il 26/02 sveglia presto e rientro verso Panama, ci fermiamo a Coronado per un caffe poi decidiamo di passare per la calzada de amador ma tutto è chiuso perché aprono nel primo pomeriggio.

Torniamo all’hostal Riviera per lasciare i bagagli e poi torniamo all’ amador per vedere il parco di punta Culebra ($5×2) dove si possono vedere bradipi,uccelli ,tartarughe e pesci dei due mari in un contesto naturale e visitabile in modo facile.

Qualche foto di rito con il ponte delle americhe sullo sfondo poi pranzo al mercato do mariscos, un mito.

Consegniamo l’auto dopo 1700km e $86 di benzina, non abbiamo preso strade a pagamento e non siamo mai stati fermati dalla polizia solo un controllo tra almirante e l’interamericana.

Dall’hotel Marriot andiamo su av de espagna e passeggiamo tranquillamente fino alla zona pedonale, si può vedere la vera vita panamense diversa dalla zona costiera ma molto tranquilla e affollata.

Arrivati nella zona pedonale si vedono molti kuna e arrivati al Casco antiguo prendiamo un taxy fino al Multiplaza vicinissimo all ns hostal, abbiamo capito che così si risparmia molto ($3).

Rientrati in hostal prepariamo un bagaglio per le San Blas organizzate tramite la proprietaria e agenzia locale.

Il 27/02 sveglia alle 5 e alle 5,30 passa a prenderci la jeep e dopo un paio di soste per recuperare altri passeggeri di porta sulla costa est presso la Lam Tour dove si paga il trasporto ($55×2) e la tassa ingresso della Kuna ($10×2).

Si ha la possibilità di scegliere l’isola e dopo di acquistare acqua e altri beni necessari durante la giornata sulle isole.

Dopo circa ore 2,30 di viaggio tra ripide salite e discese arriviamo alle 9,30 al porto dove paghiamo la tassa ($2×2) e raggiungiamo la barca per l’isola Iguana scelta da noi che in 30 minuti ci porta a destinazione ($20×2).

Appena arrivati paghiamo un giorno ($50×2) che comprende i tre pasti principali senza il bere, con alloggio in capanna privata e bagno-docce in comune.

L’isola è piccola, ci sono 3 cabanas da 3,2 rialzate più grandi e una cabanas comune per gruppi.

Il bagno e le docce sono in ristrutturazione.

Il locale per mangiare è rialzato e ha un banco dove si può prendere il bere e lasciare il proprio al fresco.

Il pasto è segnalato con il suono di una conchiglia e si mangia pesce.

Giornata tra snorkeling, qualche giro dell’isola e relax in spiaggia fino al tramonto.

Praticamente dopo una doccia salmastra verso le 19 cena con aragosta, poi giochiamo a dama alle luci soffuse della struttura.

Il 28/02 ci svegliamo tranquillamente con le luci che entrano attraverso le pareti dalla cabanas e facciamo colazione con caffe lio e uova strapazzate e arepa.

Giornata tra relax, foto, letture,snorkeling e pause pranzo.

Dopo cena meditiamo sulla lentezza dei kuna residenti, non hanno problemi e prendono tutto con molta calma.

Il 1/03 dopo una notte di pioggia decidiamo durante la colazione di cambiare isola e con qualche difficoltà riusciamo ad andare a Nubesidub a circa 15 min dalla nostra.

L’isola è più piccola dell’Iguana ma è tutto curato e pulito, il bagno e le docce sono perfette.

Il pasto viene servito in una piccola struttura coperta ed è molto curato, con frutta e acqua compresa mangiando con i piedi nella sabbia ($60×2).

Il 2/03 il cielo è coperto e dopo aver fatto una bella colazione con pancake e fritattina accompagnati dal solito coffe lio, attendiamo le 9 per rientrare.

La barca è scoperta e ci viene consegnata una tovaglia cerata per proteggerci dagli schizzi durante il rientro che dura circa mezz’ora.

Al porticciolo sul fiume aggi c’è un gran casino, arrivano i panamensi che fanno il week end, infatti si può parcheggiare il proprio mezzo sul porto che deve essere un 4×4 visto che gli ultimi 30km sono un po’ dissestati e impegnativi.

Saliti sulla jeep della Lam Tour rientriamo in hostal e visto che sono le 13,00 decidiamo di andare a mangiare per l’ultima volta al mercato do marisco.

Prendiamo un taxy ($3) e rientriamo in hostal, ci rinfreschiamo e andiamo a piedi fino a calle uruguay dove ci sono i locali di panama.

Giriamo un po’ e decidiamo di mangiare in terrazza da Rino’s dove fanno la parilla di carne.

Il 3/03 ci svegliamo con calma e decidiamo di fare l’ultima passeggiata sulla cinta costiera e dopo alcune soste per foto e relax arriviamo al casco antiguo in circa 2 orette.

Ritornando ci fermiamo al mercato do marisco per mangiarci una cevice mixta e birra, prendiamo poi un taxy ($3) fino al multiplaza dove passiamo alcune ore tra shopping e pranzo al ristorante Paladar.

Tornati in hostal ci cambiamo e prendiamo il taxy ($28) per l’aeroporto dove ci attende un volo notturno fino a casa.

Panamà si è rivelato un paese poco turistico, tranquillo e molto economico dove ci sono varie possibilità tra mare, natura e paesaggi incontaminati anche se in alcune zone i rifiuti sono abbondanti e a volte vengono incendiati.



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