Ma com’è bella andare in giro in moto tra i fiordi
CAPO NORD: UN SOGNO CHE DIVENTA REALTA’
DIARIO DEL VIAGGIO
LA MOTO: YAMAHA XTZ 750 SUPER TENERE’ 1989 - “TENERELLA”
PILOTA: NICOLA
PASSEGGERA: GINA
I TAPPA CASERTA - CREMONA 700 KM 23/07/2001
Partenza alle 5,45. Il conta KM segna 95.100km -sono tanti!!! Percorriamo i primi 700 km in scioltezza ed arriviamo a Cremona alle 15,00 circa...
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CAPO NORD: UN SOGNO CHE DIVENTA REALTA’ DIARIO DEL VIAGGIO LA MOTO: YAMAHA XTZ 750 SUPER TENERE’ 1989 – “TENERELLA” PILOTA: NICOLA PASSEGGERA: GINA I TAPPA CASERTA – CREMONA 700 KM 23/07/2001 Partenza alle 5,45. Il conta KM segna 95.100km -sono tanti!!! Percorriamo i primi 700 km in scioltezza ed arriviamo a Cremona alle 15,00 circa dove siamo ospitati da Pietro e Flaviana (i cicci). II TAPPA CREMONA – ROTTERDORF 717 KM 24/07/2001 Partenza da Cremona ore 9,00, direzione como-chiasso. Lasciamo l’Italia attraverso il passo del S.Bernardino. Le Alpi sono bellissime, tenerella non si lascia intimidire da salite e tornanti e va per la sua strada nonostante il super carico. Arriviamo in Svizzera ed in pochi km passiamo per l’Austria, la Germania, il Linchstein e poi di nuovo in Germania fino a Rotterdorf dopo 717 km. Cittadina tranquilla e carina. Dopo la sistemazione in hotel vado a controllare tenerella e scopro che ha già consumato 1 lt di olio!!!..ti prego non mi abbandonare proprio ora, devi portarmi a Capo Nord! III TAPPA ROTTERDORF – FREDERIKSHAVN 1050 KM 25/07/2001 Partenza da Rotterdorf ore 8,45- le autostrade tedesche sono velocissime ed ho tenuto la media di 150 km/h. Appena entrati in Danimarca si nota una massiccia presenza di corvi, strade dritte che tagliano una immensa pianura che ti si apre davanti con un cielo che quasi si può toccare. Abbiamo fatto già più di 700 km ma è importante arrivare a Frederikshavn prima di mezzanotte poiché avevo letto in un diario di viaggio che a quell’ora partiva una nave per Oslo. Decido di andare avanti sapendo di chiedere tanto sia a Gina che a Tenerella. Alle 22,00 c’è un bellissimo tramonto e la nostra ombra è lunghissima; le giornate iniziano ad allungarsi parecchio. Verso le 23,00 arriviamo a Frederikshavn mentre inizia a fare buio e dopo una tappa di 1050 km!!! Ci rendiamo subito conto che la nave non c’è ma parte domani alle 10,00. Forse quelle notizie che avevo letto erano un po’ vecchie.Comunque è stato importante arrivare a Frederikshavn in giornata (da notare che siamo partiti senza fare nessuna prenotazione di nessun genere…) IV TAPPA FREDERIKSHAVN – OSLO NAVE 26/07/2001 Oggi è giorno di riposo,meritato, per tutti….ce ne bisogno prima di affrontare il grande Nord. Sono preoccupato per l’eccessivo consumo di olio di tenerella. Arriviamo ad Oslo nel pomeriggio con un bel sole, attraverso il bellissimo fiordo dai colori vivaci e carichi. Non trovando alloggio in hotel, andiamo in camping: il “Bogstad”, situato nella parte collinare di Oslo vicino all’omonimo lago, meta tradizionale dei bagnanti del luogo. V TAPPA OSLO – KVÅL 574 KM 27/07/2001 ALLE 9,30 lasciamo il “Bogstad” ed alle 10,00 siamo, finalmente sulla mitica E6. Vedo molti motociclisti sulla corsia opposta che tornano dal Nord con tute antipioggia e molto “abbottonati”; forse le belle giornate ci stanno lasciando? Dopo Lillehammer il cielo diventa grigio ma non fa ancora freddo. Limite di 90 km/h!!! sosta a Kval. Per cena una pizza norvegese fatta da un pizzaiolo turco!!! VI TAPPA KVÅL – SALTFJELLET hotel 574 KM 28/07/2001 In questo tratto di E6 mi sono lasciato andare ed ho superato costantemente il limite di velocità…la strada è divertente. Pernottamento a 18 km dal Circolo Polare Artico….. Domani lo attraverserò…. VII TAPPA SALTFJELLET – LAGO SAGALLVVATN 520 KM 29/07/2001 Al risveglio si verifica quello che temevo da un momento all’altro, ciò che in tutti i viaggi verso Capo Nord è stato “inevitabile”: PIOVE! Indossiamo per la prima volta le tute antipioggia. Partiamo con questa pioggia ed il freddo che aumenta. Dopo una curva che dalle montagne lussureggianti ci immette su un altopiano, tutto cambia repentinamente. La pioggia è finissima ma c’è un vento fortissimo, il paesaggio è lunare, molto suggestivo, la temperatura più rigida. Più avanti c’è una grossa costruzione circolare ed un totem di legno con un piccolo globo in cima. Da qui passa il CIRCOLO POLARE ARTICO!!! (POLARSIRKELEN). E’ la prima meta importante, un bel traguardo! Facciamo qualche foto poi andiamo. Dopo qualche km il vento si placa, fa meno freddo ed il paesaggio torna ad essere verdeggiante…. Ho avuto la netta sensazione di aver attraversato una striscia di una decina di km in cui la natura aveva delle caratteristiche peculiari ed appartenenti solo a quella linea tracciata sulla cartina detta”CIRCOLO POLARE ARTICO”!!! Arriviamo a NARVIK, tra i più grandi centri di esportazione di ferro del mondo, e vado subito alla ricerca della segnaletica che ho visto in tante foto sui giornali di mototurismo. All’improvviso la vedo e penso a ciò che sognavo guardando le riviste: chissà se la vedrò dal vero….., ed ora è qui davanti. La segnaletica riporta le distanze da Narvik delle maggiori capitali europee; si legge anche: NORDKAPP 739 KM e NORDPOLEN 2420 KM. Dopo la foto di rito decidiamo di puntare direttamente verso Capo Nord, cambiando l’itinerario di base che prevedeva prima le isole Lofoten e Vesteralen. Sosta sul lago Sagallvvatn; vedo il primo sole di mezzanotte. Questa è stata una tappa molto emozionante……….. VIII TAPPA LAGO SAGALLVVATN – NORDKAPP 650 KM 30/07/2001 Partiamo con il tempo che sembra promettere bene per l’arrivo a Capo Nord, e si mantiene bello fino a 370 km dalla meta. Da qui in poi il tempo si guasta, comincia a fare molto freddo, ma è una tappa bellissima , a completo contatto con la natura, nella terra dei “SAMI”, antichi abitanti della Lapponia, dai coloratissimi abiti tradizionali. La E6 corre sinuosa sugli altopiani dove regna la tundra e ….le renne, che attraversano la strada incuranti delle macchine o delle moto, consapevoli di essere padrone del territorio e che gli intrusi sono gli altri….. Ormai si vedono cartelli stradali con la scritta “NORDKAPP”. La sciamo la E6 a Russenes e imbocchiamo la E69 detta “la strada di Capo Nord”. La strada è bellissima e corre lungo il mare di Barents. Nel 2000 è stato inaugurato il tunnel sottomarino che porta direttamente ad Honningsvag sull’isola di Mageroya dove si trova C.N.; non bisogna più prendere, quindi, il traghetto da Repvag. Curva dopo curva aspetto di vedere l’entrata del tunnel che corre per 7 km sotto l’oceano artico; sono curioso. Ecco dopo l’ennesima curva, un “buco nero fumante”. Non avevo visto nessuna indicazione; ho un attimo di indecisione e mi fermo prima di imboccarlo. Esce tanta di quella nebbia dal tunnel spinta da un fortissimo vento, che sembra ci sia un incendio all’interno. Dopo aver realizzato che trattavasi di nebbia, percorro il tunnel. Fa freddissimo, ormai la temperatura staziona sui 7°C già da qualche giorno, ma nel tunnel si esagera!..arriviamo a Skarsvag, l’ultimo villaggio prima di Capo Nord e decidiamo di andare direttamente al “globo”. Gli ultimi 15 km sono molto suggestivi sia per il paesaggio che per la strada che sembra perdersi nei laghetti ed “affollata” da renne. Due renne in particolare, una mamma con il suo cucciolo, ci ha accompagnato per un paio di km correndo davanti a noi, non avendo nessuna intenzione di farci passare. Alle 20,30, finalmente siamo sotto il “globo di Capo Nord”, ce l’abbiamo fatta, la meta è raggiunta. Scoppio in lacrime… la vista di quella struttura metallica suscita in me delle emozioni grandissime; erano molti anni che speravo di arrivare qui, due anni che mi preparavo per questa visione…..è “veramente” un sogno che si è avverato……! Fa freddo, le nuvole si lasciano attraversare qua e la dalla luce del sole ancora alto. Torniamo verso Skarsvag per trovare una stanza, il tempo peggiora di minuto in minuto. Speravo proprio di fare una foto a Capo Nord con il sole di mezzanotte (visibile qui fino al 31/07) , ma quando risaliamo al “Nordkapphallen”, il centro turistico di C.N., una nebbia fittissima che riduce la visibilità a qualche metro, pioggia, vento tesissimo ed un freddo pungente, rendono vane le mie speranze. È una mezzanotte diversa da quelle illustrate sulle cartoline,senza il sole, ma, comunque, indimenticabile e molto suggestiva. IX TAPPA NORDKAPP – KVHENANGSFJOL 370 KM 31/07/2001 Il biglietto d’ingresso per il “Nordkapphallen” , permette di visitare il centro turistico per due giorni e due notti e costa circa 35.000 delle vecchie lire, e stamane ritorniamo al “globo”. Il centro è scavato nella roccia e vi si trova, un bar-ristorante, una sala cinematografica dove si può vedere un filmato molto bello su Capo Nord su uno schermo panoramico, una cappella, un piccolo museo, negozi di souvenir…….. Facciamo di nuovo un giro, pranziamo, facciamo le ultime foto, e…………….non vorrei più andarmene da qui, ma inizia il viaggio di ritorno, oltre non si può andare, c’è solo la distesa grigio-verde del Mar Glaciale Artico, qui finisce l’Europa. A Skarsvag vediamo il cartello del “Kirkeporten Camping”, quello più “a Nord” del mondo, mi fermo e faccio una foto; sembra quasi una scusa per prolungare la permanenza in quei luoghi che mi danno delle emozioni grandissime e che non so se avrò l’occasione di rivedere. . Il vento è fortissimo e la temperatura è scesa, lasciamo Mageroya attraverso il tunnel ed appena usciti tenerella azzera il contakm “00000”, 100.000 km fatti alla grande!!!. Il tempo peggiora, il vento è ancora fortissimo, faccio fatica a rimanere nella carreggiata. Mi ricordo di un hotel stile “sami” visto all’andata a 370 km da C.N., e decidiamo di fermarci. Arrivati sul posto ho difficoltà ad individuare la traversa e l’insegna dell’hotel, infatti vado oltre e sono costretto a tornare indietro. Parcheggio la moto dietro un pullman per ripararla dal vento e per fortuna troviamo una sistemazione. 01/08/2001 BLOCCATI IN HOTEL Al risveglio trovo la moto a terra (il pullman non c’era più…) ….il gestore dell’hotel mi dice che l’aveva già alzata una volta ed era ricaduta! Esco fuori a trovare una sistemazione migliore per tenerella. Che vento! Che freddo!il termometro sulla moto segna 1°C, le cime dei monti sono imbiancate e la pioggia è diventata nevischio. Faccio una rapida valutazione dei danni subiti; l’aggancio del bauletto centrale alla piastra è compromesso, per fissarlo utilizzo le cinghie autobloccanti. Rimaniamo bloccati per tutto il giorno; impossibile uscire la fuori! Il TG norvegese dice che una perturbazione del genere, in questo periodo, non si vedeva da 6 anni………L’hotel, comunque è bellissimo ed accogliente. Ho mangiato della renna con marmellata di mirtilli! (strano ma buono) X TAPPA KVHENANGSFJOL – SORTLAND 506 KM 02/08/2001 Il tempo è ancora brutto ma siamo partiti lo stesso. Circolano pochissime auto e solo “una moto”. Tenerella è padrona della E6. Fa sempre freddo, troviamo una tenda sami (loc. Heia) dove mangiamo della zuppa di renna ben calda. Tutto sembra andare per il meglio, quando, appena fuori dal centro abitato di SETERMOEN, una pattuglia di polizia mi ferma e mi contesta una multa per eccesso di velocità. Avevo letto che le multe erano salatissime e quindi sono pronto al colpo: 5000 KrN (1.250.000 lire). Che batosta!!! Veniamo scortati dalla polizia fino al comando dove ci trattengono per un po’ facendoci capire che rischiavamo il sequestro momentaneo della moto, e che ci avevano fatto un favore facendoci pagare “solo” 5000 KrN! GRAZIE DI CUORE!!!!!!! Riprendiamo il viaggio e passiamo di nuovo davanti al posto di blocco ed i poliziotti, riconosciutici, ci salutano con il braccio e noi ricambiamo. Ma perché ci salutano? Forse se le dividono tra di loro le 5000 KrN?:-) mah! Lasciamo la E6 per imboccare la E10 a Bjerkvik che ci porterà verso gli arcipelaghi delle LOFOTEN e delle VESTERALEN. Sbaglio per la prima volta strada, fuori l’hotel, a Sortland, la moto mi scivola e non riesco a tenerla e cade, per fortuna, senza danni. Siamo stanchi e demoralizzati; crisi di pianto di Gina che si sta comportando bene nonostante le difficoltà; questo pomeriggio è da dimenticare!L XI TAPPA SORTLAND – ANDENES 122 KM 03/08/2001 Decidiamo di andare prima ad ANDENES, nelle isole Vesteralen, per poi scendere verso le Lofoten. Le Vesteralen ci accolgono con le loro dolci montagne, verdi e bagnate da un mare abbastanza tranquillo. Ad Andenes ci imbarchiamo subito per un “safari whales”. Appena usciti dal porto ci troviamo praticamente in pieno oceano artico e il battello ci sembra troppo piccolo per affrontare quel mare. Si vedono “pulcinella di mare” sfrecciare a pelo d’acqua ed ogni sorta di uccelli marini, visti nei documentari, intenti a cacciare. All’improvviso viene avvistata una balena, mi affretto a fare delle foto; poi un altro avvistamento, ma poi il mal di mare prende il sopravvento sull’entusiasmo. Passeggiando per Andenes c’è un’atmosfera bellissima, il silenzio è tale da poter ascoltare l’eco del verso dei gabbiani ( a milioni! Che dico, a migliaia!!!J La mezzanotte con un bel tramonto chiude la giornata. La multa è già dimenticata ed il morale è di nuovo alto.J XII TAPPA ANDENES – REINE 350 KM 04/08/2001 Ci dirigiamo verso le Lofoten. Lasciamo Andoya, l’isola delle Vesteralen su cui si trova Andenes, e con un ponte da Sortland passiamo su Langoya, qui la E10 arriva a Melbu dove il traghetto ci porta sull’isola di Austvagoya, la prima delle Lofoten. Andando verso sud, già a Melbu si avverte il passaggio ad un paesaggio differente, con le Lofoten visibili in lontananza con le grandi rocce che emergono prepotentemente dal mare come dei muri che nemmeno i nuvoloni riescono a sovrastare. Con un altro ponte passiamo su Vestvagoya, la più grande delle Lofoten. Qui le vette maestose, spesso innevate, si specchiano nel mare. Faccio fatica a pensare di trovarmi a 200 km a Nord del Circolo Polare Artico e vedere certe spiagge bianche ed un mare dai colori che fanno pensare ai tropici (la corrente del Golfo che lambisce queste isole, rende questi luoghi unici). Con un tunnel sottomarino si passa sull’ultima delle Lofoten, Moskenesoya, dove la E10 termina il suo percorso nel villaggio di Å. E’ da notare che la E10 collega le 8 isole dei due arcipelaghi, Lofoten e Vesteralen, obbligando alla navigazione solo una volta…(.i Norvegesi sono dei maestri in questo, costruiscono tunnel sopra e sotto il mare, ponti ecc….con una certa scioltezza; la conformazione del loro territorio lo esige!). Questa strada è chiamata Kong Olav’s Veg, “La via di Re Olav”. Pernottiamo a REINE dove troviamo alloggio in una Rorbu, antiche case in legno di pescatori costruite su palafitte. Bella tappa! XIII TAPPA REINE – ØRNES traghetto – 130 KM 05/08/2001 Abbiamo sfruttato al massimo l’accogliente Rorbu partendo dopo pranzo. Per un pelo prendiamo il traghetto per Bodø delle 14,30 e riattraversiamo il Circolo Polare via mare. Da Bodø ci dirigiamo verso la RV17, divertente strada costiera dove ci sono molte indicazioni per spiagge bellissime. Ci fermiamo ad Ørnes. Faccio un giro da solo con tenerella, l’ultimo…., e riesco a fotografare uno spettacolare tramonto alle 23,30. XIV TAPPA ØRNES – MO-I-RANA 06/08/2001 Seguendo la RV17 verso Mo-i-rana, è obbligatorio visitare il ghiacciaio “SVARTISEN”. Anche se letteralmente il nome significa “ghiaccio nero”, il ghiacciaio si presenta di un colore azzurro-turchese ed ha una caratteristica in particolare che lo rende diverso dagli altri: la sua vicinanza al mare. Unico in Europa, lo Svartisen scende fino a 20 metri di altitudine. Dalla RV17 si segue l’indicazione “Holand” che vi conduce all’imbarco per la visita al ghiacciaio. Arrivati a Mo-i-rana prendiamo la “Bla Vagen” strada che arriva in Svezia fino ad Umea. La percorriamo per 40 km fino ad Umbucta, al confine con la Svezia. La strada è bellissima, immersa nel verde della vegetazione e nel blu dei numerosissimi laghetti, ma non troviamo da dormire, le cittadine più vicine distano parecchi km, non c’è sicurezza di trovare alloggio e si sta facendo tardi, quindi torniamo a Mo-i-rana e decidiamo di rinunciare definitivamente alla “Bla Vagen” e di ripercorrere la E6, mitica! XV TAPPA MO-I-RANA – KVÅL 513 KM 07/08/2001 Partiamo da Mo-i-rana con l’intento di fare di nuovo sosta a KVÅL. Lungo la strada compro delle corna di renna in uno dei tanti accampamenti “sami” e le lego sul bauletto centrale; un francese incuriosito mi ha ripreso con la telecamera. Mi rimane impressa la scena di un bambino con il nonno che dà briciole ai gabbiani che svolazzano numerosissimi come piccioni a piazza S. Marco a Venezia. Arriviamo a KVÅL; di sera, studiando la cartina (per me uno dei momenti più belli durante i miei viaggi in moto) decido di tagliare per la “Trollstigen” (la strada dei Trolls)- Geiranger e Fjaerdland, verso i fiordi ed i ghiacciai del sud. XVI TAPPA KVÅL – FJAERDLAND 542 KM 08/08/2001 La giornata è bellissima, a Dombas lasciamo la E6 e prendiamo la E136. Su questa strada mi sono divertito tanto. Ad Åndalsnes inizia una strada molto conosciuta sia per il fascino del paesaggio sia per la tortuosità dei suoi 11 indimenticabili tornanti, la“Trollstigen” che arriva fino a Valldal. Tenerella si arrampica sui tornanti passando sotto una cascata che fa un salto di diverse centinaia di metri! Poi si comincia a scendere fino a Geiranger sull’omonimo fiordo. Dall’alto ammiriamo la bellezza del Geirangerfjord con le montagne verdi che sprofondano nel mare, ed intravediamo una delle tre impressionanti cascate che vi si affacciano e che sono denominate: “le sette sorelle”, “il pretendente”, “il velo della sposa”. Il fiordo meriterebbe una gita in traghetto, ma dobbiamo proseguire. Prima di arrivare a Fjaerdland la strada passa vicinissima al ghiacciaio Jostedalsbreen…….una foto vista su internet di una moto con un ghiacciaio sullo sfondo che arrivava al livello della strada e che mi aveva fatto sognare, è diventata realtà….è proprio qui che è stata scattata !!!J Fjaerdland è conosciuto come “il paese dei libri”. In effetti si vendono libri di ogni genere, antichi, recenti, nuovi usati. La vendita viene effettuata per strada, in piccoli kioski incustoditi: un self service dove puoi prendere un libro mettendo delle monete in una cassetta ……………….!!! XVII TAPPA FJAERDLAND – SARPSBORG 400 KM 09/08/2001 Imbocchiamo la E16 che arriva fino ad Oslo. A Gol si rompe il filo del contakm, arriviamo ad Oslo e di colpo siamo catapultati nel caos. File di macchine che sembra essere sulla tangenziale di Napoli. Ci fermiamo per visitare il centro della città che è molto carino e pieno di bella gente . Proseguiamo fino a Sarpsborg, al confine con la Svezia. Man mano che ci allontaniamo da Oslo mi rendo conto che il grande Nord è ormai lontano. La strada corre senza grosse emozioni, solo km da macinare. Le emozioni verranno solo dalle visite alle grandi città e dal ponte tra Svezia e Danimarca, l’ORESUND LINK: sono curioso. Pernottiamo in un ostello; tento di aggiustare il filo del contakm ma non è stato possibile….si è rotto il rinvio; finisco di rimontare le carene di tenerella, metto a posto gli attrezzi, guardo l’ora: sono le 22,30 ed è quasi notte! Le “notti assolate” sono ormai lontane e mi mancano tantissimo; poi guardo il cielo e rivedo la prima stella dopo 18 giorni….in quel momento mi sono reso conto di quanto le “notti stellate” fossero per me altrettanto importanti ; mi mancava la vista del grande carro, della stella polare, di cassiopea…. XVIII TAPPA SARPSBORG – KOGE 570 KM 10/08/2001 Appena entrati in Svezia comincia a piovere, poi diluvia! Viaggiamo sotto un acquazzone intercontinentale, attraverso un muro d’acqua piovana nordica così spesso da rendere necessaria una sosta persino alle macchine, ma tenerella è andata per la sua strada (anche perché non c’era altra scelta). Verso Goteborg ritorna il sole e tenerella comincia ad avere qualche problema (che io reputo di origine elettrica, forse dovuto alla pioggia). Visita fugace a Goteborg, ci avviciniamo a Malmö e tenerella si ferma più volte. La situazione è preoccupante! Nella disperazione decidiamo di attraversare il ponte che collega Malmö a Copenaghen, ce l’abbiamo fatta!!! L’ORESUND LINK è lungo 15 km; la cosa simpatica è che gli ultimi 3 km si percorrono sotto il livello del mare, ed è quasi “inquietante” vedere da lontano il ponte che scompare come inghiottito dal mare. Sbuchiamo a Copenaghen dove non si trova da dormire. Troviamo la stanza a Koge, a 40 km da Copenaghen, a notte inoltrata, con tenerella che continua a spegnersi lasciandoci sull’autostrada isolata nel buio più assoluto. Fortunatamente, tenendo spente le luci, dopo un po’ si rimette in moto….Arrivati in hotel incontriamo un gruppo di Casertani che viaggiano in pullman – non ci posso credere -. Cerco di capire il problema di tenerella e comincio a smontare sempre più pezzi…….continuo a credere che sia un problema elettrico. XIX TAPPA KOGE – COPENAGHEN – LINSTOW traghetto 290 KM 11/08/2001 Oggi torniamo a Copenaghen per una visita alla bellissima capitale (sirenetta inclusa). Nel pomeriggio arriviamo a GEDSER per l’imbarco per ROSTOCK, in Germania.. Perdiamo il traghetto delle 17,00 per 5 min.!…ci faceva comodo arrivare con un buon margine di luce visti i problemi di tenerella. Sbarcati a Rostock ci dirigiamo verso Linstow dove, grazie a delle informazioni, dovremmo trovare un hotel. Tenerella ormai va solo a luci spente, ed è buio….,ho percorso l’autostrada stando dietro a pullman e tir. All’uscita di Linstow tenerella si spegne, nel solito buio totale; attimi di panico, dovrebbe esserci un hotel ma non si vedono luci all’orizzonte! Tenerella si riprende per un attimo, faccio un po’ di strada in una direzione a caso, ed ecco delle luci…sembra un centro commerciale..no è un hotel, bellissimo, elegantissimo (in mezzo al nulla!!!)…ci possono chiedere anche un milione per la stanza…la prendiamo. Scopriamo che nonostante le apparenze è economicissimo e credo sia l’unico dopo Rostock! Credevamo di non farcela… XX TAPPA LINSTOW – BERLINO 170 KM 12/08/2001 Siamo diretti a BERLINO. Sull’autostrada tenerella si ferma ancora. Sento che il problema si fa sempre più grave. A 3 km dal centro da Berlino, sulla “Prenzlauer Promenade”, la moto si spegne. Parcheggio su un marciapiede ed inizio a smontare tenerella da cima a fondo, cercando qualche filo interrotto, un qualsiasi segnale che mi faccia capire qualcosa. Ad un certo punto si ferma un motociclista che chiede se ho bisogno di aiuto, ed insieme continuiamo a lavorare su tenerella. Così abbiamo conosciuto Tobias che mi aiuta, alla fine, a chiamare un carroattrezzi che porta la moto da un meccanico che lui stesso conosce e che dovrebbe rientrare dalle ferie domani. Tobias ci ospita a casa sua. BERLINO 13/08/2001 Oggi andiamo dal meccanico, aspettiamo fino alle 14,00 ma non è rientrato. Chiamiamo il centro Yamaha di Berlino…sarà l’ultima meta raggiunta dalla MITICA TENERELLA. Dopo 3 ore il meccanico del centro mi dice che le valvole sono distrutte e che, visti i km fatti, aprendo il motore ci sarebbero altre cose da cambiare. Farla aggiustare a Berlino sarebbe stato troppo oneroso, anche in termini di tempo, trasportarla in Italia ancora di più (l’assicurazione non copriva questa spesa!!!). Ho poco tempo per decidere cosa sia meglio fare, e dobbiamo rientrare in Italia. Il gestore del centro Yamaha è disposto a comprare la moto, ma dopo un check up vede una saldatura piccolissima al telaio, che io stesso avevo fatto fare dai miei meccanici prima di partire, e quindi non è più disposto a comprarla….la moto non può circolare in Germania dove i controlli sull’usato sono severissimi. Sono preso dal panico! Non so proprio come fare; a questo punto chiedo se possono tenere la moto lì al centro Yamaha. Accettano ed in cambio non mi fanno pagare le spese di manutenzione. Mi avvicino a tenerella singhiozzando e prendo tutto quello che posso prendere, tenendo presente di dovere tornare in treno, quindi con bagaglio a mano. Arriva il taxi che ci porta in albergo…mi sembra di lasciare una persona cara. Provo dei sensi di colpa ad abbandonarla, LEI mi ha dato tutto quello che poteva darmi, il suo compito era: FARMI ARRIVARE A CAPO NORD! e lo ha assolto……. Prendiamo il taxi, l’emozione è grandissima, le lacrime difficili da trattenere, il cuore pieno di gratitudine per una gloriosa moto :TENERELLA, cittadina d’Europa. 14/08/2001 BERLINO – CASERTA treno Partenza dalla stazione di Berlino Ovest. Ieri sera abbiamo salutato Tobias e gli amici che abbiamo conosciuto in questi due giorni Berlinesi. Siamo stati bene con loro. Tobias è stato gentilissimo ad ospitarci la prima sera a Berlino. Gli abbiamo lasciato la tenda da campeggio, lui mi ha regalato 3 sigari. Ci siamo salutati con un po’ di commozione…….. CIAO “TENERELLA” ISTRUZIONI PER L’USO Il carico di tenerella è composto da: 2 bauletti laterali givi E36 (prestati gentilmente da Massimo e Antonella), bauletto centrale KAPPA, borsa da serbatoio, un borsone sul bauletto centrale, tenda da campeggio e…..FEFE’ una macchina per fare caffè e cappuccini caldi fissata al wing rack e collegata alla batteria- NICOLA (pilota) GINA (passeggera). Prima di partire ho impermealizzato tutto il circuito elettrico con uno spray, ho costruito dei coprimano e dei copristivali (molto utili) utilizzando il materiale idrorepellente di una giacca. Per quanto riguarda l’abbigliamento voglio indicare degli accessori che si sono rivelati importanti oltre al pantalone e giacca tecnici e sono: una sottotuta termica, guanti invernali , tuta antipioggia e sottocasco con collare wind breaker (molto utile). KM TOTALI percorsi (fino a Berlino) 9043 Consumati 630 lt di benzina per una media di 14,3 km/lt Attenzione ai limiti di velocità in Norvegia (90 km/h sulla E6 – 50 km/h nei centri abitati), le multe sono salatissime! Premunirsi contro la pioggia ed il freddo. Oltre la “mitica” E6, la strada più divertente in assoluto è stata la E136. Suggestiva la E69. Emozionante la E10. La “trollstigen” mozzafiato . La benzina è di buona qualità ed è disponibile su tutta la tratta fino a Capo Nord, e nei punti più isolati, verso il nord, basta avere una autonomia di almeno 100-150 km per andare sicuri. Per gli alloggi c’è da scegliere: ci sono molti camping, alcuni sono provvisti di piccoli bungalow in legno; lungo la E6 ci sono molte HITTE, case in legno per 2, 4 persone con angolo cottura e riscaldamento, il bagno può essere interno o esterno; vi sono molte stanze offerte dai privati; sulle lofoten e vesteralen si trovano le RORBU, case di pescatori adattate al turismo; ovviamente, anche hotel. E’ consigliabile portare un sacco a pelo anche se non si ha una tenda, perché può essere utilizzato in varie situazioni. Per quanto riguarda l’alimentazione, in genere mangiare in Norvegia è caro, ma si può risparmiare mangiando prodotti nazionali come il salmone e la renna; attenzione agli alcolici, la birra è carissima ed è vietata la vendita dopo le 18,00-19,00. I traghetti non danno nessun problema sia in termini di orari ( di tempo) che di prezzi, e non ostacolano più di tanto la corsa verso la “META”. Da visitare assolutamente: le LOFOTEN e le VESTERALEN, il ghiacciaio SVARTISEN, il GEIRANGERFJORD