Lussemburgo, Belgio e Olanda

Viaggio in auto da Milano al Texel, passando per Gand, Bruges, Bruxelles, Amsterdam e Anversa
Scritto da: Pennywise1982
lussemburgo, belgio e olanda
Partenza il: 01/08/2015
Ritorno il: 12/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Quest’anno, non avendo avuto tempo per organizzare un viaggio più articolato, abbiamo optato per un tour in macchina con partenza direttamente da Milano. Il Benelux si è rivelata la meta ideale: relativamente vicino, facile da raggiungere e con un clima estivo piuttosto mite. Abbiamo noleggiato, tramite Hertz, una Fiat 500L: comodissima!

Giorno 1: Sabato 1 Agosto 2015

Gran parte del primo giorno è stata occupata dal viaggio in macchina da Milano a Lussemburgo città. Siamo partiti in mattinata ed arrivati nel tardo pomeriggio. Dopo aver parcheggiato ed esserci sistemati in albergo, il comodo e centrale Park Plaza, siamo usciti per un piccolo assaggio della città che ci è sembrata molto carina pur non lasciandoci in generale a bocca aperta. In serata siamo andati a mangiare al Restaurant l’Adresse, un po’ defilato dal centro, meno turistico ma non di certo meno affollato. La scelta si è rivelata eccezionale: ottima cucina francese accompagnata da altrettanto ottimi bicchieri di vino! Km percorsi: 700.

Giorno 2: Domenica 2 Agosto 2015

Una volta svegli siamo andati alla ricerca di un posto dove prendere un buon caffè e mangiare qualcosa prima di iniziare il nostro giro della città. Abbiamo trovato, grazie all’aiuto di TripAdvisor, il Golden Bean, che forse gode di più fama di quella che merita ma che comunque non è stato male. La prima tappa è stata il centro della città alta che ruota intorno a Piazza Guglielmo II. Con la nostra solita sfortuna, abbiamo trovato lavori e un mercato di quartiere. Affollata oltre modo, non siamo riusciti a coglierne la bellezza. Abbiamo proseguito oltre, entrando nella chiesa di Notre Dame, caratterizzata da stile gotico e senza troppi fronzoli. I sotterranei della chiesa sono giganteschi ed all’interno ospitano quella che sembra essere una chiesa a se stante, una chiesa nella chiesa. Dopo aver girato in lungo e in largo per la città alta siamo andati a vedere la più caratteristica città bassa, il Grund, piccolo quartiere al quale si può accedere solo a piedi o tramite ascensore. Fortunatamente quel giorno l’ingresso al museo di storia naturale era gratuito e così ne abbiamo approfittato per visitarlo. Molto interessante! Dal Grund siamo andati a visitare le Casematte, un intrico di gallerie usate come rifugio durante la seconda guerra mondiale e facenti parte della lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Non c’è molto da vedere ma l’atmosfera è parecchio suggestiva. Dal Grund ci siamo spostati al Clausen, un altro quartiere nella città bassa dove ci sono svariati localini. Sfortunatamente, forse perché domenica, abbiamo trovato tutto chiuso e nessuno in giro. Siamo quindi ritornati al Grund, fatto un pranzo veloce, e poi girovagato fino al tardo pomeriggio. Dopo esserci rinfrescati in albergo, in serata, siamo tornati al Clausen, sperando nella riapertura della miriadi di localini che lo caratterizzano, ma purtroppo… nessuno in giro e tutto chiuso. Abbiamo allora cenato al Bosso, fatto un altro piccolo giro finché, stanchi, siamo rientrati in albergo in tarda serata.

Giorno 3: Lunedì 3 Agosto 2015

In questa giornata abbiamo lasciato il Lussemburgo dirigendoci in Belgio, prima tappa: l’Abbazia di Orval. Purtroppo non è possibile visitare la parte nuova dell’ abbazia, dove attualmente risiedono i monaci, e la fabbrica della famosa birra Orval. E’ invece possibile visitare le vestigia della vecchia abbazia all’interno della quale sono nascosti due piccoli musei e un orto di piante medicinali. La visita è molto interessante ma è l’atmosfera il vero valore aggiunto. La pace, il silenzio e la natura sono i caratteri principali di questa visita. Usciti dall’abbazia, con una piccola scorta di birre e due bicchieri Orval, siamo andati in un pub, l’Ange Gardien, a due passi dall’abbazia stessa dove abbiamo potuto assaggiare la famosa birra accompagnandola con una selezione di formaggi. Nel pomeriggio ci siamo diretti a Bouillon con l’intenzione di visitarne il suo famoso castello. Quest’ultimo è bellissimo ma, un po’ delusi dalla mancanza di un’audioguida in italiano, ci siamo dovuti accontentare di una piccola brochure in inglese pagandola oltretutto un euro e mezzo. All’interno del castello si tiene tre volte al giorno uno spettacolo di falconeria. È stato affascinante vedere dei rapaci addomesticati esibirsi in evoluzioni proprio sopra le nostre teste. Usciti dal castello abbiamo fatto una capatina in macchina presso le Tombeau du Geant, un punto panoramico la cui forma ricorda un sarcofago, da cui il nome dato al sito. Dopo esserci rilassati un po’ abbiamo lasciato le nostre cose nel piccolo albergo che avevano prenotato, il K D’Or, e poi fatto successivamente un giro a Bouillon. Purtroppo era quasi tutto chiuso e, a parte qualche turista, non c’era nessuno in giro. Siamo quindi andati mangiare alla Vieille Ardenne, mediocre consiglio della Lonely Planet, e poi a bere una birra al Le Mont Blanc. Un po’ stanchi siamo tornati in Albergo dove ci siamo addormentati quasi immediatamente. Km percorsi: 120

Giorno 4: Martedì 4 Agosto 2015

Questo è stato l’unico dei dodici giorni passati tra Belgio, Olanda e Lussemburgo nel quale ha piovuto. Da quello che leggo in giro siamo stati baciati dalla fortuna. Dopo aver fatto un’ottima colazione al K D’Or ci siamo diretti verso Han Sur Lesse per andare a visitare le sue famose grotte. Abbiamo scelto di evitare le autostrade e così ci siamo immersi nella bellissima campagna belga. Ce la siamo goduti appieno girando in macchina tra stradine alberate e piccoli borghi. Ad una modica cifra abbiamo parcheggiato la macchina nella piazza principale di Han nella quale si trova l’ufficio del turismo e dal quale partono le visite guidate per le grotte. Purtroppo non vi sono visite guidate in Italiano ma solo in francese ed olandese quindi, avendo optato per il francese, molti particolari ci sono sfuggiti. Non è stato un grosso problema poiché le grotte sono talmente belle che si commentano da sole. Peccato essere capitati in mezzo ad un gruppo di turisti italiani che non si sono distinti per la loro educazione! Durante la visita si può assistere ad uno spettacolo di luci e suoni che da solo vale il prezzo del biglietto il quale comprendeva anche un piccolo safari a bordo di un trenino. Il tour è stato divertente e rilassante allo stesso tempo. Come avevano già notato nel percorso da Bouillon ad Han la campagna belga è bella, lussureggiante e molto ricca da un punto di vista faunistico: non si vedono tutti giorni linci ed orsi! Prima di andare a pranzo siamo andati a vedere un piccolo ma straordinario museo di arti e mestieri antichi, l’Han D’Antan, il cui ingresso era compreso nel biglietto delle grotte. È concepito benissimo, un tuffo nel passato attraverso mestieri ormai sostituti per lo più da processi industriali. Vale davvero la pensa visitarlo! A pranzo ci siamo fermati in un piccolo ristorante, Chez Herman, dove abbiamo preso un’omelette ed assaggiato un’altra fortissima birra trappista, la Rochefort. Nel pomeriggio abbiamo fatto un break in modo da lasciare le nostre cose nel b&b che avevamo prenotato, La Source Fleurie a Profondville, per poi passare la serata a Namur dalla quale eravamo separati da una manciata di chilometri. Namur è molto carina e forse avrebbe meritato qualcosa in più di una serata ma… pazienza. Dal momento che è piuttosto piccola l’abbiamo girata a piedi in lungo in largo per poi fermarci a bere una birra in un pub in centro. In serata siamo tornati nel nostro b&b per una sana e lunga dormita.

Giorno 5: Mercoledì 5 Agosto 2015

Fatta una buona e abbondante colazione ci siamo messi in marcia verso Gand. Anche in questo caso abbiamo optato per le strade secondarie e nuovamente ne è valsa la pena. Le campagne belghe sono molto belle e le strade ben tenute. Abbiamo parcheggiato la macchina a due passi dal centro optando per una tariffa giornaliera di 11 euro ma quando siamo arrivati ci siamo accorti di aver dimenticato di restituire le chiavi del B&B così la prima cosa che abbiamo fatto è stato cercare un ufficio postale, per fortuna vicinissimo al parcheggio, per spedirle alla proprietaria del La Source Fleurie. Con Gand è stato amore a prima vista! Abbiamo passato alcune ore a girarla in lungo e in largo, facendo decine di fotografie. Per poterla vedere dall’alto siamo saliti (costo 6 euro) nella torre campanaria. In una delle stanze è anche possibile visionare un interessante video che spiega come vengono realizzate le campane delle chiese. Siamo poi entrati nella cattedrale di San Bavone, la cattedrale più bella che abbia mai visto. Non mi dilungherò nella descrizione perché non renderebbe, dico solo che va vista! Abbiamo passato il resto del pomeriggio continuando a girovagare per la città, cercando di seguire un percorso suggerito in una cartina presa all’ufficio del turismo, facendo solo un break per una birra nei pressi del mercato della carne, una grande ed affascinante struttura all’interno della quale si trovano diversi localini. Sebbene Gand meritasse altro tempo, avevamo ormai prenotato un B&B (B&B Verdi) a Bruges quindi nel tardo pomeriggio siamo dovuti andar via, dispiaciuti di dover lasciare questa bellissima città. A Bruges abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio coperto, il Biekorf interparking, al costo di 8 euro al giorno. Ci siamo quindi diretti al nostro centralissimo B&B e, dopo avere lasciato le nostre cose, abbiamo fatto un piccolo giro in centro. Bruges ci ha ricordato moltissimo Gand e se dovessimo dire quale delle due è più bella credo non ne saremmo in grado. Per cena ci siamo fermati al Ribs’n beer dove abbiamo preso ribs (costolette) a volontà. Le abbiamo provate sia semplici, sia alla birra e cioccolato e infine alla salsa barbecue affumicata: fantastiche! Abbiamo fatto ancora due passi per smaltire la cena dopodiché siamo andati a dormire. Km percorsi: 250

Giorno 6: Giovedì 6 Agosto 2015

Giornata dedicata interamente a Bruges. Dopo avere fatto colazione presso il nostro B&B la nostra prima tappa, come è ormai nostra abitudine, è stata l’ufficio del turismo presso il quale abbiamo preso una mappa della città e qualche dépliant informativo. Siamo quindi entrati a visitare la Basilica del Sacro Sangue (Heilig-Bloedbasiliek nella lingua locale). Molto bella, soprattutto la copertura in legno. Dopo aver girovagato un po’ abbiamo optato per il giro in barca tra i canali. Con un costo di otto euro a persona e una durata circa mezz’ora, è un’esperienza assolutamente da fare: Bruges vista dai canali è ancora più bella! Dopo aver girato un po’ e fatto decine di foto siamo andati al De Halve Maan, una piccola fabbrica di birra, in pieno centro, visitabile tramite una visita guidata in inglese. È stata un’esperienza interessante. All’uscita ci siamo fermati per bere le birre lì prodotte, la Bruges Zot e la Straffe Hendrik, e per mangiare uno squisito piatto di cozze e patatine, tipico Belga. Nel pomeriggio siamo tornati da dove eravamo partiti, la Grote Markt, che è la piazza centrale, per visitare l’Historium Brugge. Si tratta di una ricostruzione della Bruges del XV secolo attraverso la storia di due giovani innamorati. Forse il prezzo del biglietto è un po’ esagerato ma almeno, cosa rara in questa vacanza, abbiamo potuto usufruire di un’audioguida in Italiano! Nel pomeriggio abbiamo girato ancora un po’ concludendo la serata con una passeggiata al Beghinaggio (Begijnhof), complesso di case bianche dove anticamente risiedevano le beghine che adesso sono state sostituite dalle suore benedettine. In serata siamo rientrati in albergo un po’ tristi di dover lasciare questa meravigliosa città.

Giorno 7: Venerdì 7 Agosto 2015

Dopo aver fatto colazione e preso la macchina dal parcheggio siamo partiti con destinazione Anversa. Avendo evitato anche stavolta le autostrade ci siamo trovati, dopo aver percorso una bellissima strada che costeggia un largo canale, ad attraversare Damme. Non siamo scesi dalla macchina ma probabilmente anche Damme avrebbe meritato del tempo pur essendo nello stile molto simile a Gand e Bruges. Abbiamo notato che le cittadine fiamminghe, nel loro stile inconfondibile, sono molto simili tra loro. La strada è stata panoramica finché non siamo giunti nei pressi del porto di Anversa dove il peggioramento è stato repentino. Stradoni larghi pieni di camion sia in strada che parcheggiati. Ambientazione tipica di un grande porto. Durante il tragitto abbiamo deciso di non recarci direttamente ad Anversa ma di fare una deviazione per andare a visitare l’abbazia di Westmalle dove viene prodotta l’omonima birra. Decidiamo di pranzare nella birreria annessa, la Brewery Der Trappisten Van Westmalle, prendendo un hamburger e un assaggio delle loro diverse tipologie di birra: tutto molto buono! Purtroppo l’abbazia non è minimamente confrontabile con Orval ed inoltre non è visitabile. Sconsolati, dopo aver fatto una piccola passeggiata nei dintorni, ci siamo messi in marcia verso Anversa. Parcheggiata la macchina abbiamo fatto subito il check in Albergo, l’Alfa Theater Hotel, in posizione abbastanza centrale. La prima sensazione è stata di una brutta copia di Bruges in versione ampliata. A parte la stazione, molto bella, non abbiamo salvato quasi niente, così, dopo avere girato un po’ a caso per la città siamo rimasti con la convinzione di aver sprecato una tappa del nostro giro. Dopo una settimana fuori dall’Italia, avendo voglia di una pizza, siamo andati al Pizza Arte e, purtroppo, anche questa si è rivelata una delusione. In prima serata siamo tornati in Albergo, almeno quello molto confortevole, cercando di riposare un po’ in previsione delle tappe successive. Km percorsi: 115

Giorno 8: Sabato 8 Agosto 2015

Lasciata Anversa ci siamo diretti a Kinderdijk. Questa volta l’ennesima decisione di evitare le autostrade ci ha premiati. Nel giro di qualche chilometro ci siamo ritrovati immersi nei splendidi paesaggi olandesi con il mare che costeggiava entrambi i lati della strada. Dopo esserci fermati per godere del bel paesaggio e scattare qualche foto, a metà mattinata abbiamo raggiunto Kinderdijk sito nel quale sono presenti i famosi mulini facenti parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Abbiamo preso a nolo due bici per girare il sito. I mulini sono bellissimi, conservati alla perfezione e, previo acquisto di un biglietto all’ingresso del sito, un paio di essi sono visitabili. È un’esperienza da non perdere. Abbiamo deciso di passare il pomeriggio a Delft dove avevamo preso una stanza nel particolarissimo Hotel de Plataan, un albergo con stanze a tema, arredate francamente in modo un po’ kitsch, ma comode e corredate di Jacuzzi e doccia solare! Girare per le stradine ed i canali di Delft è un piacere. L’atmosfera ricorda un po’ quella di Bruges e Gand anche se qui i turisti sono di meno. Prima di rientrare in Albergo ci siamo fermati al Lucus Publicus, una piccola birreria con un’enorme selezione di birre, dove ci siamo rilassati un po’ in compagnia di un buona birra. Km percorsi: 150

Giorno 9: Domenica 9 Agosto 2015

La colazione al Plataan è stata ottima. Discreta la varietà ma tutto fresco e fatto in casa. In mattinata ci siamo messi in marcia verso Amsterdam, poco distante da Delft. Poiché era domenica abbiamo potuto lasciare la macchina nei pressi dell’albergo che avevamo prenotato, il Casa400. Lasciati i bagagli siamo arrivati in metro alla stazione centrale, un edificio architettonicamente bellissimo il quale abbiamo scoperto successivamente essere edificato su tre isole artificiali e retto da 9000 pali di legno! Come da rito siamo entrati presso l’ufficio del turismo per prendere qualche dépliant ed avere informazioni aggiuntive a quelle della Lonely Planet. Dalla stazione centrale siamo andati a piazza Dam passando per la Chiesa di San Nicola e per la Oude Kerk, entrambe molto belle. Durante il tragitto ci siamo trovati inaspettatamente nel bel mezzo del quartiere a luci rosse. Abbiamo francamente trovato la cosa un po’ triste. Piazza Dam sarà pure la più famosa piazza di Amsterdam ma, a mio avviso, non è così bella. Ne abbiamo quindi approfittato per entrare a Palazzo Reale: stupendo! Abbiamo preso anche due audioguide, fortunatamente in italiano, che hanno reso l’esperienza ancora più piacevole. Oltre le innumerevoli opere d’arte è stato interessante vedere il gran numero di stanze arredate con il famoso “stile imperiale”. Usciti da Palazzo Reale abbiamo effettuato il nostro primo, vano, tentativo di entrare a vedere la casa di Anna Frank. La fila è chilometrica e, in alta stagione, i biglietti con ingresso in una fascia oraria prestabilita, in vendita presso l’ufficio del turismo, si esauriscono in fretta. Dopo aver mangiato un boccone ad un KFC siamo andati un po’ in giro fermandoci qualche minuto per godere di un po’ di pace al Convento delle Beghine. Prima di rientrare ci siamo fermati presso un ufficio turistico della Tours and Ticket. Abbiamo quindi deciso di prendere il biglietto per la casa di Rembrandt con l’intenzione di andarci l’indomani e per una visita guidata presso le piccole cittadine di Volendam, Marken e Zaanse Schans. Ultima tappa della giornata, Rembrandt Plein e poi rientro in Albergo. Km percorsi: 70

Giorno 10: lunedì 10 Agosto 2015

Purtroppo prima di tornare a girovagare per Amsterdam abbiamo dovuto spostare la macchina in un Park and Ride. Abbiamo optato per quello di Bijmer Arena, comodissimo, in quanto sulla stessa linea della metro che portava sia al nostro albergo (fermata Amstel) che alla stazione centrale. Per girare la città in questa giornata abbiamo deciso di avvalerci del comodo city sighseeing comprendente sia gli autobus che i battelli. In questo modo, oltre a spostarci agevolmente e godere della bellezza dei canali, abbiamo usufruito delle audioguide che ci hanno dato una panoramica generale di Amsterdam. Senza perdere altro tempo, sperando in una mattinata infrasettimanale, abbiamo effettuato il nostro secondo, vano, tentativo di visitare la casa di Anna Frank. Anche in questo caso fila chilometrica e così abbiamo desistito. Siamo quindi andati a fare colazione al Pancake Backery, dove, oltre a non avere mangiato un vero pancake, ma una semplice crêpe, siamo rimasti bloccati per circa un’ora e mezza a causa della lentezza del personale. È un vero specchietto per le allodole. Abbiamo preso un battello che ci ha condotti presso la casa di Rembrandt. La visita è molto interessante in quanto si tratta della vera casa dell’artista il cui arredamento è stato riscostruito fedelmente basandosi sulle sue opere. Anche in questo caso l’audioguida è stata fondamentale permettendoci di poter conoscere la storia di ogni singola opera presente all’interno della casa museo.

Successivamente abbiamo fatto il Gassan Diamond Tour, una visita ad una vera fabbrica di diamanti. È stato interessante vedere come vengono lavorati e secondo quali caratteristiche viene loro attribuito un valore economico. La visita alla fine sfocia in una specie di vendita promozionale che ha sortito l’effetto di far calare l’interesse della maggior parte dei presenti. Fatto qualche altro giro in autobus e in battello siamo andati in Museumplein a vedere la famosa scritta “I AMSTERDAM”. È impossibile vederla nella sua interezza in quanto è costantemente assaltata da persone che si arrampicano per scattare foto. Siamo quindi andati a rilassarci nel bel Vondelpark, un’immensa area verde nel pieno centro di Amsterdam. Nel tardo pomeriggio, dopo aver girovagato un po’ a piedi, siamo andati a bere una birra e mangiare un boccone al Brouwerij ‘t IJ, un birrificio all’interno di un vero mulino a vento. Il posto di per se caratteristico non è stato così bello come ce lo aspettavamo (e come lo descriveva la Lonely Planet). Dopo aver fatto qualche altro giro, parecchio stanchi, siamo tornati in albergo per una doccia ed una bella dormita.

Giorno 11: Martedì 11 Agosto 2015

Dopo aver fatto colazione in albergo ci siamo diretti di buon grado alla stazione centrale da dove partiva il nostro tour guidato per le cittadine di Volendam, Marken e Zaanse Schans.

La prima tappa, Volendam, è una piccola cittadina di pescatori molto carina anche se molto turistica. Siamo andati a vedere una fabbrica tradizionale di formaggio dove abbiamo assistito ad una piccola dimostrazione di come vengono realizzati i loro prodotti. Il tutto è fatto con lo scopo principale di vendere, però abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare i loro formaggi: squisiti! Da Volendam un traghetto ci ha condotti a Marken, più piccola e caratteristica di Volendam. L’impressione è che il turismo qui abbia trasformato meno la configurazione del villaggio. La qualità della vita di chi vive in questi posti, lontani dalla frenesia e dallo stress, deve essere parecchio alta. Il tour prevedeva la visita ad una piccola fabbrica artigianale di zoccoli olandesi. Il fabbricante, simpaticissimo, ci ha dato una dimostrazione pratica di come vengono realizzati gli zoccoli. Il processo manuale è stato ormai sostituito da quello meccanico rivelatosi altrettanto interessante. È stata un’esperienza divertente. L’ultima tappa del tour si è chiusa con una visita al villaggio di Zaanse Schans che per alcuni versi ci ha ricordato Kinderdijk. Siamo entrati a vedere un multino a vento attualmente funzionante ed utilizzato per produrre olio di arachidi dove il mugnaio ci ha descritto molto accuratamente il processo di produzione. Anche in questo caso la visita è stata interessantissima. Peccato non avere avuto più tempo da dedicare a Zaanse Schans che avrebbe meritato forse dell’altro tempo.

Nel pomeriggio siamo tornati ad Amsterdam dove siamo andati un po’ in giro per il Jordan, un vecchio quartiere operaio di Amsterdam, adesso invece più alla moda, nel quale si può godere di maggior tranquillità rispetto all’affollata e caotica zona che gravita intorno al Damrak. Ci siamo fermati per una via di mezzo tra un pranzo ed una cena al Cafè T Smalle, un Bruin Cafè, cioè un tipico pub olandese. Qui abbiamo mangiato dell’ottimo cibo olandese, bevuto una buona birra e provato finalmente i Poffertjes, dei piccoli pancake serviti con burro e zucchero a velo: fenomenali! Abbiamo concluso la serata facendo una lunga passeggiata verso l’edificio che ospita il NEMO, museo della scienza, edificio dalla strana forma progettato da Renzo Piano. Seppure la bellezza di questo edificio sia discutibile la sua chiusura è costituita da un’enorme terrazzo/scalinata panoramica dove è possibile sedersi e rilassarsi. In serata siamo rientrati in Albergo chiudendo quindi così la nostra visita di Amsterdam.

Giorno 12: Mercoledì 12 Agosto 2015

Siamo quini giunti al nostro ultimo giorno di vacanza in Benelux: destinazione Texel, una delle piccole isole a nord dell’Olanda che abbiamo raggiunto in circa un’ora e mezza di macchina. Il fatto di essere abbastanza a Nord comincia a percepirsi. Abbiamo passato tutta la giornata, 12 agosto, con indosso una felpa! Dopo aver parcheggiato la macchina a Den Helder abbiamo preso il traghetto che ci ha lasciati a Het Horntje. Lì abbiamo noleggiato due bici con le quali abbiamo girato gran parte dell’isola.

La prima tappa è stata Den Hoor distante soli quattro chilometri e dove abbiamo potuto vedere le dune. Ci aspettavamo delle enormi dune di sabbia ma invece queste sono coperte da fitta vegetazione e non ci hanno quindi lasciati molto impressionati. Le dune sono tuttavia molto importanti per gli appassionati di ornitologia. De De Hoorn siamo andati a De Koog, dieci chilometri più a nord, passando per un centro visitatori, Ecomare, centro nel quale si aiutano le foche in difficoltà, e dove ci siamo seduti in una spiaggia immensa a godere della vista del mare e approfittato per mangiare un boccone. De Koog è molto carina così ci siamo seduti in un pub a bere una birra. Riprese le nostre biciclette siamo andati a Oudeschild, passando per Den Burg, e percorrendo quindi altri dieci chilometri. Ad Oudeschild non c’è nulla di particolare a parte un piccolo e carino porticciolo. Da quest’ultimo partono le gite in barca che portano nella punta nord di Texel dove è possibile vedere le foche spiaggiate. Purtroppo siamo arrivati troppo tardi e quindi non abbiamo fatto in tempo a partecipare ad una di queste gite. Prese le nostre bicilette siamo quindi tornati a Het Horntje dove, dopo aver restituito le biciclette, nell’attesa del nostro traghetto abbiamo mangiato qualcosa in un piccolo pub vicino il porto. Texel è stata una delle esperienze più belle della nostra vacanza. Anche se non offre moltissimo i suoi paesaggi, dei quali si può godere attraverso chilometri e chilometri di piste ciclabili, sono meravigliosi. L’ideale sarebbe stato fermarci un paio di giorni ma se non si prenota con largo anticipo è difficile trovare un posto dove dormire. Intorno alle 18 abbiamo preso il traghetto che ci ha riportati a Den Helder dove avevamo parcheggiato la macchina. Siamo quindi partiti dal nord dell’Olanda direttamente per l’Italia, un viaggio di 12 ore affrontato durante la notte. Lo abbiamo fatto al meglio facendo dei turni di guida da un’ora e mezza ciascuno. Anziché rientrare a Milano abbiamo fatto una sosta a San Pellegrino Terme dove ci siamo fermati per la giornata nell’omonima Spa. Abbiamo così ripreso le forze e chiuso in bellezza questa nostra splendida vacanza in Benelux! Km percorsi: 1350



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