Lungo le vecchie vie dell’Ambra in bicicletta
“Lituania-Lettonia-Estonia-Finlandia-San Pietroburgo” dal 20 Giugno al 6 luglio 2012
Anche per questo tour le nostre bici hanno viaggiato con noi in aereo da Bergamo a Vilnius, capitale della Lituania, smontate in un borsone apposito e rimontate all’arrivo, sempre con ansia e preoccupazione per i nostri mezzi che non fossero danneggiati, e dopo aver visitato il Centro Storico della Capitale, nel tardo pomeriggio abbiamo viaggiato per 5 ore circa in treno su un vagone appositamente attrezzato per il trasporto bici e persone, cosa assai rara qui in Italia, per raggiungere Klaipeda. Con noi poi hanno viaggiato in seguito nelle stive delle navi traghetto che ci hanno portato a Helsinki da Tallin, e da Helsinki a S Pietroburgo, naturalmente con il viaggio di ritorno. Le bici sempre con noi e guardate a vista anche durante le soste per visitare i luoghi storici e i musei, abbiamo percorso in sella circa 1.200Km. con la tappa più lunga in Lettonia la Kuldiga – Jurmala Domenica 24 Giugno di 150 km. con quasi 8 ore di pedalata e con pioggia intermittente.
Per questo tour delle Repubbliche Baltiche abbiamo richiesto e ottenuto il Patrocinio della Regione del Veneto, con la firma del Governatore Luca Zaia; della città di Porto Viro, grazie all’Assessre Maura Veronese; per certificare il nostro viaggio l’Udace, Commissione Tecnica Nazionale a firma del Presidente Paolo Zanfi, grazie all’interessamento del Presidente del Comitato Provinciale Riccardo Dal Ben, con tanto di tabella di marcia col timbro da apporre nelle località raggiunte; come pure il patrocinio dell’Asd Ciclo Delta Presidente Gianni Mosca, alla quale tutti Noi 4 Free Bikers siamo iscritti come Amatori Cicloturisti. Solo a titolo di curiosità il peso registrato all’aeroporto tra bici e borse da trasporto oltre 40Kg, che di giorno in giorno andava crescendo per gli acquisti alimentari, di souvenir e libri, con un aumento dello sforzo necessario per affrontare il percorso, reso ancor più duro dal peggioramento repentino del tempo, del vento e dalla scelta delle piste e strade non sempre segnalate a sufficienza per raggiungere le Località previste dal nostro programma.
Fin dalla programmazione di questo Tour in bici delle Repubbliche Baltiche, abbiamo voluto dividere i punti di arrivo per scopi diversi, storico-culturali-ambientali-paesaggistici e religiosi oltre che incontrare e dialogare, con quel poco di inglese acquisito, con persone dei luoghi che attraversavamo, dobbiamo anche sottolineare che l’Europeo di Calcio con i successi della nostra Nazionale ci ha resi simpatici ovunque in quei luoghi.
Sarebbe troppo lungo il diario di viaggio da estendere descrivere , ci viene meglio la descrizione di quello che ci ha impressionato maggiormente:
La vecchia Via dell’Ambra visitata al Museo dell’Ambra di Palanga Lituania raggiunto nella seconda tappa, dove abbiamo portato con Noi una copia della statuetta bronzea dell’Eracle risalente ad un ritrovamento Etrusco a Contarina e presente nel Museo Nazionale di Adria, scambiata con una semplice cerimonia con la Direttrice e la Responsabile del Progetto del Museo,successivamente visitando il Museo stesso abbiamo appurato dalle mappe le vie dell’Ambra, che dal Baltico del Nord attraverso l’Europa arrivava, prima ad Aquileia e per poi attraversare mezza Italia (compresa Adria) veniva trasportata e lavorata fino a Roma.
I Centri Storici visitati delle Città di Vilnius-Lituania, Riga-Lettonia e Tallin-Estonia ci danno l’impressione di un legame alla vecchia Europa dal Medioevo fino all’Ottocento, con i Teatri e palazzi delle Istituzioni Pubbliche, i Palazzi della Musica, i Musei che raccolgono l’Arte di quel tempo e i ristorantini e i bar, dove si ritrova la gente e i numerosi turisti . Mentre Helsinki salvo la testimonianza di qualche imponente chiesa, è una città moderna, per vedere il paesaggio della Finlandia abbiamo dovuto spostarci per attraversare boschi e la poca terra coltivata e arrivare dopo 50km. circa a Porvoo, la seconda città più antica di tutta la Finlandia. Sonostante abbia subito un incendio devastante nel 1760, conserva un centro storico ricco di palazzi di ponti, il castello, il Duomo ecc. immersa in un ambiente naturale di canali e il fiume che ne fanno una città da fiaba.
I Monumenti, personaggi e fontane nelle piazzette dei porti o dei centri storici, luoghi simbolo che raccontano della loro cultura e simboli di credenze “pagane”.
Le Chiese Cattoliche Cristiane, Ortodosse e Luterane visitate testimoniano come un paese sia diverso dall’altro. La Lituania è in maggioranza cattolica, religione quasi assente in Estonia, mentre in Lettonia ed Estonia ci sono grandi Chiese Luterane ed Ortodosse, un segnale questo di una vita religiosa con percorsi storici dettati per lo più dai governanti che le sostenevano.
Grandi Monumenti ai Caduti e di Condottieri di guerre recenti e del passato danno testimonianza della fierezza di queste Repubbliche e della loro ritrovata indipendenza dall’ex impero Russo, orgogliose ora di far parte della nuova Europa.
Il Carcere Karostas di Liepajas recuperato e adibito ad Ostello con museo annesso, dove abbiamo avuto l’opportunità di passare la notte, ha smesso di essere carcere solo dal 1997… una grande emozione averci dormito e senza aver cenato!
San Pietroburgo (St. Peterburg)- Russia merita un capitolo a parte, partendo dal nome che con un referendum nel 1990 gli abitanti vollero ripristinare l’originario. La città voluta dalla Zar Pietro I e fondata nel 1703 nel Delta della Neva, con l’intenzione di riorganizzare l’Amministrazione dell’Impero Russo con grandi progetti, come la Fortezza dei SS.Pietro e Paolo a difesa del Territorio Russo dalle scorribande che provenivano dal Baltico, i Palazzi che ospitava lo Zar e il Governo, il Palazzo d’Inverno (Ermitage), i palazzi della Corte dello Zar, la Piazza Imponente con la colonna Alexandrovskaja (Alessandro). Una grandissima emozione per Noi all’arrivo in questa piazza, anche se pioveva e ci creava disagio, ma l’essere arrivati alla nostra meta finale di fronte al famoso Palazzo d’Inverno ci riempiva di orgoglio. Arrivare in Russia in bici non è cosa semplice come si potrebbe pensare per qualsiasi altra grande città Europea. La grandezza della Cattedrale di Isacco, la IV° per grandezza a livello mondiale, la Cattedrale della Resurrezione del Salvatore Sul Sangue Versato tutta decorata con un unico mosaico, la Cattedrale di Nostra Signora di Kazan, una delle più grandi in Russia, costruita in omaggio alla vittoria su Napoleone e molti altri palazzi e ponti celebri. Città ricca di canali e riviere che contribuiscono a darle il nome di “ Venezia del Nord”, dove in 3 giorni siamo riusciti solo ad osservare questa maestosa città, senza poter entrare nel ricco museo dell’Ermitage e di tanti altri di arte e cultura. Anche qui c’è da sottolineare la simpatia e l’accoglienza che hanno riservato a Noi come Italiani, fotografandoci e contattandoci per esprimerci il sostegno per la nostra impresa (e anche quella dell’Italia del Calcio e di Luciano Spalletti che allena il S. Pietroburgo, vincendo il Campionato di serie A).
Parchi,aree protette e paesaggio
Come prima tappa abbiamo scelto di visitare la Penisola di Meringa da Klaipeda a Nida, sito protetto dall’unesco, provvista di pista ciclabile tra boschi, dune e spiagge del baltico. Eccezionale il tratto definito “il deserto di Neringa”, dove la sabbia accumulata dalle mareggiate e dall’azione del vento vanta di dune alte dai 100/150mt.
Helsinki –Parco Seurasaari Folison merita la citazione nostra come la città più attrezzata per le bici. Si può girare in centro e poi raggiungere luoghi bellissimi per i numerosi laghi e le isole. Abbiamo scelto di visitare, perché consigliato, il Parco dell’Isola Folison, dove si entra solo a piedi. Lungo i percorsi interni sono state ricostruite case, mulini palazzi tipici della vita normale di un tempo della Finlandia… un museo a cielo aperto, ricco di animali e uccelli selvatici, poiché il senso di rispetto per l’ambiente nel Nord Europa è altissimo.
Le ciclabili all’interno e lungo la costa Baltica sono lunghissime, immerse in lunghi boschi dove l’aria che respiri non assomiglia a nessun altro luogo da noi attraversato. Quando poi percorri una strada importante di fianco si costruisce la ciclabile, salvo il tratto Libatse-Tallin, che per accorciare ci siamo infilati lungo la strada Nazionale. Ultima annotazione, la spiaggia fuori Tallin… dove non ci sono ombrelloni e nonostante il freddo alcuni fanno lo stesso il bagno. Noi, però, abbiamo ostentato l’immersione dei nostri piedi in quel tratto di Mar Baltico dove l’acqua era trasparente e non del colore classico marrone-scuro, poi Il Parco di Pirita a circa 20 km. da Tallin, un bosco protetto attraversato dal fiume Pirita molto frequentato lungo strade, piste ciclabili e sentieri con possibilità di soste attrezzate.
I Free Bikers
Mauro Garbin
Vincenzo Mancin
Vittorio Cacciatori
Mario Mantovan