Lungo la costa, da Spalato a Venezia

Il viaggio risale ormai a 3 anni fa (una decina di giorni nel settembre 2005) ma abbiamo scoperto il sito da poco! Purtroppo non possiamo essere molto precisi, ma vi assicuriamo che siamo rimasti veramente contenti di questa vacanza fai-da-te nonostante un ... Piccolo inconveniente! Abbiamo prenotato solo il traghetto Ancona-Spalato in agenzia,...
Scritto da: Anra
lungo la costa, da spalato a venezia
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Il viaggio risale ormai a 3 anni fa (una decina di giorni nel settembre 2005) ma abbiamo scoperto il sito da poco! Purtroppo non possiamo essere molto precisi, ma vi assicuriamo che siamo rimasti veramente contenti di questa vacanza fai-da-te nonostante un … Piccolo inconveniente! Abbiamo prenotato solo il traghetto Ancona-Spalato in agenzia, per il resto siamo andati a …Caso! Passiamo il primo week-end di settembre a Recanati per questioni personali (le Marche meriterebbero un’altra vacanza, con calma…) e partiamo il lunedì mattina alla volta di Ancona per imbarcarci sul traghetto Snav. Tutto procede regolarmente e anche la traversata è tranquilla, purtroppo avvicinandoci alla costa croata il tempo peggiora e, quando tocchiamo terra, pioviscola. L’impatto non è decisamente dei migliori: non abbiamo una meta prefissata, perciò facciamo un giro con l’auto, ma sarà il tempo, saremo noi, la città ci colpisce negativamente. Ci dirigiamo perciò verso nord attraversando una zona desolata, con case in rovina o costruite a metà, carcasse di auto bruciate o arrugginite ai margini della strada… Decisamente cominciamo male. Un vero peccato perchè ci pentiamo quasi subito di non aver invece visitato Spalato, ma è la scusa per tornarci! Proseguiamo lungo la strada litoranea che in alcuni punti corre proprio sul mare mentre il cielo grigio lascia spazio ad un bel tramonto. Il problema urgente è dove passare la notte… Vicino a Sebenico ci lasciamo attrarre dall’indicazione di un hotel sul mare e, nonostante ci siano varie indicazioni per affittacamere, decidiamo per l’albergo, anche perchè ormai è quasi buio. Non è male nell’insieme: fa parte di un complesso di edifici orribili e anonimi costruiti in una pineta, comunque la stanza è piccola ma pulita e non abbiamo grosse pretese Vista l’ora ci fermiamo. Per cena decidiamo di andare nel centro di Sebenico, facciamo un giretto notturno e mangiamo nella piazza principale due diversi piatti di ottima carne.

L’indomani ci alziamo presto e andiamo a cercare il mare. Andrea ne approfitta per una corsetta, io passeggio e poi facciamo un bel tuffo. La spiaggia di sassi è molto graziosa e … Deserta, l’acqua limpida e fresca. Rientriamo e andiamo a fare colazione: i clienti sono principalmente tedeschi e il buffet della colazione è ovviamente internazionale, ma immenso. Rimaniamo nella zona un paio di giorni e visitiamo le cascate del fiume Krka che si rivelano una buona scelta: una piacevole passeggiata lungo pontili in legno e sentieri in mezzo al bosco: purtroppo… Si rompe la macchina fotografica! Le guide parlavano varie lingue, ma è possisbile fare anche il giro da soli, noi comunque ci accodiamo per una parte del tragitto, poi gironzoliamo per conto nostro. É soprendente quanto verde ci sia, considerando che la nostra macchina è parcheggiata molto più in alto, su un altopiano piuttosto brullo! Nelle giornate seguenti dedichiamo la mattinata a visitare paesini di pescatori e il pomeriggio al relax sul mare. In realtà la costa è rocciosa e di spiagge vere e proprie ce ne sono poche, ma a noi va bene lo stesso, tanto siamo sempre in acqua!!! Dopo tre giorni nei dintorni di Sebenico lasciamo la zona e proseguimo verso nord, ancora senza meta. Ci fermiamo per una breve visita a Zara e ripartiamo in cerca del mare. Ad un certo punto ci colpisce l’indicazione per l’isola di Pag e decidiamo di dare un’occhiata al ponte che la collega alla terraferma, lo spettacolo e impressionante: una distesa di rocce bianche incastonate nel blu intenso del mare. É deciso, andremo su quell’isola dall’aspetto lunare! Percorriamo la strada principale e speriamo di trovare un distributore perchè siamo quasi a secco. Quando arriviamo in paese (il primo che non sia solo un agglomerato di due o tre casette sulla strada principale che corre più o meno al centro dell’isola) al distributore hanno dei problemi. Speriamo bene, l’altro è nel paese seguente, ma non sappiamo quanto dista e se riusciamo ad arrivarci! In attesa scambiamo qualche parola con un signore in coda e … Scopriamo l’acqua calda! Cioè che gli affittacamere non sono niente male. Non accettiamo l’invito del signore in questione perchè la casa risultava un po’fuori mano, ma troviamo un comodissimo mini appartamento proprio sulla baia: prezzo più che ragionevole anche con il sovrapprezzo per la colazione: la marmellata di fichi della signora era veramente deliziosa! Giriamo l’isola in auto (è veramente… Lunga!): il paesaggio cambia molto, si alternano spazi brulli e sassosi, spesso adibiti anche a pascolo dove spuntavano alberi di fico stracarichi di frutti, a piccoli oliveti o boschetti. Ci fermiamo dove capita, visto che la strada corre nella parte centrale dell’isola per scendere sul mare dobbiamo trovare qualche indicazione, e perciò quando vediamo un cartello decidiamo se proseguire sulla strada o girare, fosse per Andrea staremo ancora facendo le trottole: non si decideva mai. Comunque il tempo è bello, la temperatura ideale, in acqua si sta d’incanto e c’è pochissima gente in giro! Tutte le spiagge che abbiamo visistato erano quasi deserte. Una specie di piccolo paradiso. Dell’isola, oltre al mare cristallino e a panorami molto suggestivi, ricordiamo ancora con piacere le grigliate di pesce freschissimo che gustavamo ogni sera a prezzi veramente modici (circa 15 € a testa per l’intera cena!).

Purtroppo la curiosità ci fa fermare troppo poco e dopo alcuni giorni ripartiamo: prendiamo il traghetto che collega l’isola alla terraferma e proseguiamo verso Fiume. Al mattino il cielo era piuttosto nuvoloso, ma quando raggiungiamo l’Istria il tempo è decisamente migliorato. Attraversiamo Fiume, ci fermeremo la prossima volta. L’idea è di arrivare a Rovigno. E ci arriviamo a pomeriggio inoltrato, purtroppo basta un breve giretto per rendersi conto che qui è più difficile trovare un posto per dormire, ed ecco il purtroppo di prima… Troviamo una pensioncina di periferia che solo a prima vista sembra decente, infatti non ce ne rendiamo conto subito (e ancora non capiamo come abbiamo potuto non accorgercene), lasciamo i bagagli e poi andiamo in centro. Rientriamo dopo cena, dopo aver fatto la strada a piedi sotto il diluvio per un “provvidenziale” guasto dell’auto e giusto per scoprire tutti i difetti della camera (troppo lunghi da elencare, probabilmente tutto quello che vi viene in mente) compreso il fatto che mancavano le guarnizioni alla porta del balcone e l’acqua stava per raggiungere le valigie. Così dopo una notte agitata, un po’ per la sensazione di aver preso una fregatura, un po’ per il guasto alla macchina, la mattina alle 6 siamo svegli: Andrea va a recuperare la macchina che per fortuna riparte immediatamente.Quindi… Ce ne andiamo il più presto possibile, rimpiangendo l’isola di Pag, compresa la marmellata della signora! Ovviamente c’è anche da discutere sul prezzo che, ci dicono, era per più giorni e quindi un po’ scontato, ma, mentre la proprietaria sembra contrariata, il marito (?) è più accondiscendente. Usciamo in fretta e senza voltarci, l’importante è fuggire! A farci tornare il sorriso è una casa sul mare, bellissima, nelle vicinanza di Umago. La signora che ci accoglie ci dice che è quasi tutto prenotato (oltre all’appartamento dove vive, ce ne sono altri tre o quattro che affitta) ma noi ci accontentiamo del monolocale per una notte. Il posto è bellissimo, in una piccola insenatura proprio sul mare dove praticamente non esiste la spiaggia ma solo una sottilissima striscia rocciosa! Anche qui siamo arrivati per caso, deviando dalla strada principale per curiosità. Una bella nuotata e poi visita al paesino -molto pittoresco-, dove il cameriere del locale in cui ceniamo (stavolta carne) ci dice che ad agosto sembrava di essere a Rimini, ma che ora siamo stati fra i rarissimi italiani di passaggio.

L’indomani partenza per il rientro, non dopo una bella nuotata mattutina corroborante. Visto che siamo di strada decidiamo di “passare” da Venezia… Una passeggiata fra le calli, un’occhiata a piazza San Marco (nota polemica: troooppi piccioni! e soprattutto tanta sporcizia, meglio in Croazia, considerando che siamo il 7°/8° paese più ricco del mondo) e rientro notturno a casa.



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