Luglio:new york e niagara
Noi abbiamo deciso che se ci fosse stato il sole, avremmo sempre girato all’aria aperta, con pioggia, dentro ai musei, anche perchè, con tutto il rispetto, dopo aver visto l’Hermitage di San Pietroburgo,il Louvre, Uffizi etc, crediamo che non avremmo poi trovato il massimo…Ma và a discrezione. Abbiamo avuto 8 giorni di sole!!! Gradi 28, ottimo clima, la sera si dormiva con leggero pannetto.
Il 2° giorno, alle 8, colazione americana(pesantina, con uova e salsicce), ci rechiamo al Pier(molo)83 nella mid town(Manhattan è divisa in uptown(nord) midtown(centro) down town (sud), lo ricorderete sempre prendendo la metropolitana, o subway, perchè vi dirà la direzione e non potrete sbagliare, avvaletevi anche della gentilezza degli addetti) la subway costa dollari 2,50 circa ogni corsa semplice, 4,50 col ritorno…Vedete voi se è il caso di fare abbonamenti, informatevi in hotel.Dal molo, prendiamo la Circle lane, 70 minuti circa, 24 dollari a testa, e percorriamo il fiume, passando davanti a Ellis island e alla statua della libertà, e al ritorno, osservando bene lo skyline di Manhattan. A nostro avviso, anche questa gita vale la pena fare. Dopo riposino all’hotel, ci rechiamo a Central park, in parte chiuso per la preparazione di un concerto. Come consigliatoci, entriamo all’altezza della 72° (il parco è molto grande), ed arriviamo alla bellissima fontana “Bethesda”, largo spiazzo, e adiacente laghetto con possibilità di affittare barche. Ci sono anche in giro, molti ragazzi che vi possono trasportare in giro con una specie di riscio’…È un po’ caro! Usciamo per un attimo dalla parte opposta alla 72°, dove c’e’ il Dakota building, sui gradini del quale fu ucciso John Lennon. Quindi rientriamo nel parco, e scendiamo fino al J.Onassis reservoir, un lago con attorno i grattacieli, e quanta gente in bici o a fare jogging!! Vale la pena.
La zona dell’hotel, la 48° incrocio con la 8°(dite sempre entrambe le strade), è il theatre district, ed è anche pieno di ristorantini di ogni etnia e prezzo, dal brasiliano, al messicano, agli asiatici e italiani. Menzione per “emporium food”una ottima rosticceria, dove puoi prendere cibo,sushi, insalate che ti fanno al momento, mangiare sul posto, o portare in albergo. La sera a Time square, una immensa folla, che approfitta delle sedie messe dal comune, gente strana, molta polizia, ovviamente molti ristoranti e negozi aperti tutta la notte(New York non dorme mai, soprattutto Manhattan)…Primi acquisti! Il 3° giorno, prendiamo la metro verso sud (quindi down town), e ci rechiamo alla prima fermata del quartiere Brooklin,(hightst.) da lì, risaliamo il famoso ponte, davvero interessante, camminando(800 metri), verso Manhattan, guardando lo skyline . Vale la pena!!! Si giunge così al comune, e ci addentriamo nel financial district, anche questo, vale la pena, si sente l’essenza di Manhattan; dove vediamo la borsa, Wall street, il toro in bronzo con cui fare la foto, grownd zero, per la verità chiusa alla vista da teloni, e la cappella dove vi sono cimeli dell’11 settembre. Vediamo Trinity church, e incamminandoci per Wall street, deviando per Water street, giungiamo in in -Fulton, che ci porta direttamente al molo 17 (Pier 17), dove vi sono negozi, ristoranti e vecchi velieri ancorati sul fiume, davvero un bel luogo da non tralasciare. Entriamo nel building del Pier 17, a 3 piani, con negozi e altri ristoranti e rosticcerie, pranziamo al Mac Menamins (sembra un pub) con polpette di granchio, e filetto di salmone, contorno e pepsi, 32 dollari compreso il servizio. Anche la vista dal ristorante è bella e rilassante, e usciti, ci rechiamo su una terrazza, e ci godiamo il ponte di Brooklin visto di fianco. Vale la pena. Riprendiamo la subway verso up town, e ci fermiamo al Madison square garden, a 400 metri visitiamo il grande magazzino Macy’s(come stranieri, facendo una tessera, avrete circa il 10% di sconto), ma non ne rimaniamo entusiasti…Il famoso shopping a New York ci delude un pò, ma dipende dove uno abita; a 300 metri fotografiamo lEmpire state building. Vicinissimo a grownd zero, vi è un magazzino outlet di grandi firme chiamato Century 21.Dall’Empire, a piedi in 20 minuti giungiamo a Time square, via Brodway, una via che attraversa tutta Manhatta. Compriamo una pepsi da 2 litri per la camera(2 dollari).
Il 4° giorno, visitiamo la parte sud di Central park, una mezzora in carrozzella 30 dollari, arrivando da Columbus circle(ragazzi affittano la bike, credo 20 dollari un paio d’ore), ed usciamo nella quinta strada davanti al fomoso hotel Plaza, ma continuiamo verso la 60°, pre prendere una funicolare che in 5 minuti ci porta a Roosevelt island, e ritorniamo subito. Spesa 9 dollari in 2(non ne vale la pena). Riscendiamo per la famosa 5° av. Vediamo le grandi firme, alcune belle chiese, tra cui la St. Patrick church(bella anche all’interno)… Il 5° giorno, vogliamo una giornata di relax lontano dal caos di Manhattan, terribile (a proposito, i taxi costano molto meno che in Italia, e ce ne sono tantissimi, ma è anche vero, che per la disposizione a scacchiera di Manhattan, e i tanti semafori, si è sempre fermi, e per 3 km partono 10 dollari, il tassametro onesto, parte da dollari 2,50). Prendiamo quindi il treno F (chiedete sempre alla concierge dell’hotel) nella zona Rockfeller, ed in un’ora siamo a Coney island, un tempo spiaggia famosa, con tanto di luna park e banchi di cibo, ora supertata dalle varie Disneiland etc…Comunque ci siamo goduti 2 ore di sole sul mare; al ritorno tutti i chioschi di cibo erano presi d’assalto, e le giostre funzionavano; acquistato un vestitino in una bancarella, ritorniamo sui nostri passi. Vale la pena! Vicino a Time square acquistiamo t-shirt a 3 dollari l’una, cappellini e altre cianfrusaglie. A letto presto, domani: cascate del Niagara.
Il 6° giorno, partiamo alle 6,30 per le cascate del Niagara, potrete leggere di questa escursione, sotto la nazione Canada, come ci richiede il sito. Diciamo solo, che conviene evitare il weekend, per non incontrare molto traffico e gente alla frontiera. Spesa 430 dollari, viaggio in aereo, e tutto compreso.
Il 7° giorno, vorremmo assistere ad una messa gospell, e preso il treno 3 uptown ci rechiamo ad Harlem, il quartiere dei neri, ma per entrare nella famosa chiesa Abyssinian(battista), per le 11, troviamo una fila immensa già alle 9,30, e non siamo sicuri di entrare: in quella chiesa vi è un famoso coro gospell. Con alcuni Spagnoli, ci incamminiamo, e troviamo un’altra chiesa, semivuota ma bella, dove assistiamo alla funzione, che dura 2 ore,molto cantata, e con lunghi sermoni…Finalmente anche la canzone gospell eseguita da un buon coro di una ventina di elementi. Ritorniamo soddisfatti, notando come Harlem sia diversissima da Manhattan, con poco traffico e tranquillità, così come Brooklin ci era sembrata piuttosto bruttina. A Time square (è domenica), ci imbattiamo in un gigantesco mercato, dove vendono aggetti e cibarie a basso prezzo. Sono tanti gli americani che pranzano nei chioschi, ma anche i ristorantini sono pieni. Per pranzare (o cenare), visto che sono quasi le 17, entriamo da “Bubbagump”, che si ispira al famoso film Forrest gump, anche nell’arredo, molto rustico e accattivante. E’ spesso affollato. Troviamo un tavolino che da’ su Time square, e ordiniamo, non capiamo bene cosa, ma siamo fortunati: un bel trancio di pesce bianco, contornato di gamberetti, su un letto di riso e 2 pepsi:ottimo!! Spesa, con mancia 50 dollari in 2 : ci è piaciuto!Passeggiata per Rockfeller center, dove vediamo il famoso laghetto di pattinaggio visto in vari films (in inverno, ora e’ un ristorante), e la sede NBC.
L’8° giorno, subway down town per Battery park, qualche banchetto di scarsi artisti che ti fanno il ritratto, e prendiamo il traghetto gratuito per Staten Island(dove vivono ora molti Italiani), ma è soprattutto per rifare una crocierina, passando davanti alla statua della libertà (non vicinissimi), e vedere un diverso skyline. Migliore, anche se a pagamento, e’ stata la prima crocierina col circle line. Andata e ritorno, 45 minuti. Da lì la subway per Canal street, la strada più importante di China town, che la divide la Little Italy(ormai cinese): non ne vale a nostro avviso la pena…Fate voi.
Il 9° giorno dobbiamo partire alle 15 dall’hotel per l’aeroporto, avremmo voluto passeggiare per Central park e vedere lo zoo, ma e’ la prima giornata di pioggia, quindi ci limitiamo a salutare Time square, ed acquistare le ultime cose. Poi…Ciao New york. New York, la città che non dorme mai, vita frenetica, nazionalismo, negozi sempre aperti, felici i cinesi, meno gli ispanici; la marea di gente in Time square, tantissimi ristoranti e tanti odori di cucina, tanti controlli, polizia e comunque addetti al controllo in ogni luogo; Tanto traffico, che poi magari ti mancherà anche un pò, e una marea di taxi, alzi il braccio e se ne fermano un paio. Questo è quello che abbiamo visto, sono a disposizione. Foto le potete vedere su www.Poneloya25.Spaces.Live.Com- Per chi sà: ricordando la canzone di Enrico “In my town”(nella mia città), ad un tratto dice:”…Guardo il cielo, non è nella mia città…”, ho spesso pensato si rivolgesse al cielo di New york…Ora che ho visto tante città, credo si rivolgesse al cielo di Sydney.