Luglio in Sardegna 2
Abbiamo prenotato 3 strutture, nella prima avevamo già soggiornato una decina di anni fa.
CASA ATZA a Bauladu OR (2 notti) euro 115 a notte / mezza pensione
SCUDERIE di Morimenta a Gonnesa CI (5 notti) euro 100 a notte / mezza pensione
AGRITURISMO SA INZA a Torpè NU (4notti) euro 100 a notte / mezza pensione
Sbarchiamo purtroppo in ritardo quindi questo intoppo ci fa raggiungere Stintino in ritardo, per ritardo intendo ore 9 e non ore 7.30 come previsto. Quindi anche se oggi è un giorno feriale (lunedì 8 luglio) alle ore 9 la spiaggia è già gremita di gente e facciamo fatica a trovare un parcheggio, tant’e che Robi lascia me e Arianna in spiaggia con ombrellone, asciugamani e stuoie e lui va alla ricerca di un parcheggio. Non è che a me il compito lasciato resta più semplice perché la magnifica PELOSETTA è stracolma e trovare un buco è stato un’impresa titanica. Se c’è tanta gente, un motivo ci sarà, questa spiaggia è paragonabile alle Maldive. Avevo già descritto in passato questa spiaggia in un altro diario di viaggio ma non posso mai smettere di rimanere cosi abbagliata da questa meraviglia caraibica, acqua calda bassa tranquilla e anche se l’invasione di turisti è impressionante non si può non rimanere abbagliati. Anche le ristrettezze, le regole imposte, le sanzioni e il caro parcheggio non bloccano i visitatori che oramai arrivano quasi tutti organizzati, anche gli stranieri: stuoietta, lavaggio piedi, non si fuma. Ogni sanzione è di euro 100 per asciugamano. Fuori dalle spiagge ci sono diversi ambulanti che vendono di tutto, quindi una cosa non mi è chiara. Sono in spiaggia senza stuoia arriva il primo controllo e mi dice che solo con l’asciugamano in spiaggia non posso starci e ti suggeriscono di andare fuori a 20 metri a comprarne una. Fuori trovo solo l’ambulante che me la vende senza scontrino, ovviamente.. quindi il vigile non mi fa poi la multa perché ho la stuoia per la spiaggia, ma il fatto di aver comprato dall’ambulante che sicuramente non è a tutti gli effetti in regola va bene? Queste piccole sottigliezze tutte all’italiana mi fanno sempre guardare in cielo perché non c’è comprensione e logica. Ovviamente la spiaggia di Stintino e’ pulita, non trovi cartacce, sigarette in spiaggia cosa che oramai in tante spiagge è solo un miraggio
Per pranzo scegliamo una soluzione diversa del solito ristorante sul mare “la pelosetta” e cerchiamo una chicca del posto ITTURISMO ANTARESI. Trovarlo è quasi impossibile il navigatore ti fa costantemente girare attorno. Non ci sono cartelli indicazioni e davanti a noi solo villettine a schiera. Avevamo letto recensioni sul posto, il marito di notte va a pescare e la moglie cucina il pescato, ma immaginavo di trovare un minimo d’indicazione invece nulla di tutto questo perché si va proprio a mangiare a casa del pescatore che giustamente per casa sua non ha un’insegna al neon sopra la porta. Di certo questo è un posto unico nel suo genere. Il menu è diverso tutti i giorni perché dipende giustamente dal pescato della notte. Ci propone 3 antipasti, polipo con le patate, polipo fritto con una conserva tipica del posto, trippa di rana pescatrice con fagioli e cipolle. Primo: pasta con del pesce di cui non ricordo il nome (il pesce non e’ molto abbondante), secondo 3 triglie al cartoccio a testa, dolce sebadas, acqua caffe e vino che noi però non prendiamo visto che dobbiamo guidare per le prossime due ore. Euro 30 per gli adulti, euro 15 per i bambini. Bella la location, bella la situazione come viene esposta e raccontata ma sinceramente due cose non mi sono piaciute, primo il menu.. degli antipasti ne ho mangiato solo uno, il polipo con le patate che sinceramente a mio avviso non era neanche sto granché (lo so è brutto dirlo ma ognuno ha i propri gusti), mia suocera lo fa mille volte meglio. Il polipo fritto poteva non essere male ma quella salsa agrodolce sopra a me e al mio compagno non è proprio piaciuto e non parliamo della trippa. Il primo era abbondante ma non mi è sembrato ricco di pesce anzi, quindi sinceramente per una “pasta al tonno” non direi niente di eccezionale, 3 triglie buone ma senza un contorno e poi solo una sebadas e per me e la mia bambina che non l’abbiamo presa niente in sostituzione e niente frutta. Almeno mi aspettavo un costo diverso, non di certo che ad aver trovato i piatti non mangiati, niente vino solo un dolce avesse il coraggio di chiederci cmq il prezzo totale, soprattutto perché tutto senza scontrino! Cosa che mi ha parecchio alterata perché io le tasse sul mio stipendio le pago sempre e non ditemi che in queste soluzioni casalinghe funziona cosi, no no no perché noi giriamo sempre in agriturismo formato famiglia e la ricevuta la fanno, almeno a me l’hanno sempre fatta. Dalle recensioni lette ho notato che s’indispettiscono molto alle recensioni negative, ma io credo che una struttura come questa deve solo far tesoro di tutto quello che gli ospiti dicono, nel bene e nel male perché a migliorare c’è sempre tempo soprattutto perché ho notato che rispondere in malo modo non credo sia cortese, visto che questi posti vivono del passaparola quindi consiglio vivamente un atteggiamento più consono alla sua attività perché se io mi permettessi mai di rispondere così ad un cliente scontento perché riceverei dalla società una bella lettera di richiamo. Un cliente scontento non è mai una bella cosa ma ancora di più se è offeso.
Proseguiamo per la nostra prossima destinazione CASA ATZA, ci aspetta la gentilissima Pieranna e quella sagoma di suo marito Jose, le ragazze che ricordavo adolescenti (ahime sono passati ben 10 anni dall’ultima nostra visita) sono ormai donne in giro per l’Europa. Andare a casa atza e come andare a trovare degli zii, non so come altro poterlo rappresentare. Tutto è come allora, pulito, ordinato e preciso (la camera viene rifatta ogni mattina). Le camere sono silenziose e tutte con bagno privato. A noi danno una bella camera grande, l’ultima in fondo al corridoio. E’ bello chiacchierare con Pieranna degli anni passati e mentre sistemo le borse lascio con lei la mia piccola a pulire i fagiolini. Io credo che non esista un altro posto come questo, tu sei un ospite e non un turista, vivi con loro ogni attimo passato nella loro casa. Ebbene sì perché è un agriturismo particolare nel suo genere, non ci sono camere e/o casette esterne ma le camere sono nella loro stessa dimora, sotto il loro stesso tetto. La cucina è sempre la stessa di altissimo livello. Pieranna è cosi brava a cucinare che quando torniamo a casa, parliamo, anche se abbiamo fatto 14 giorni in giro per la Sardegna, solo della sua cucina che batte sempre tutti. La prima sera fregola con frutti di mare, cosi buona che ancora non riusciamo a capire dove sta il trucco, secondo orata tutta pulita sfilettata senza neanche una lisca con grattugiata solo la parte gialla della buccia di limone (ha un nome specifico che proprio non ricordo) con i famosi fagiolini, frutta, seabadas e biscotti sardi. Cenare con loro fa di questa vacanza in agriturismo una sensazionale scoperta ritrovata. Chiacchieriamo e diciamo a Pieranna che ricordiamo ancora un suo piatto fatto con il pane carasau il ragù e l’uovo in camicia, vogliamo la ricetta per poterlo rifare a casa, ma lei ci sorprende sempre e cosa fa? La sera dopo fa apposta per noi questo piatto speciale e per gli altri ospiti va avanti con il suo menu prestabilito. Che grande cuoca! Peccato restare li solo due giorni ma abbiamo pianificato la nostra vacanza e dobbiamo ripartire.
Nei due giorni presso Casa Atza, trascorriamo una giornata uggiosa coperta afosa con un maestrale fastidioso a Pitzu Idu. La spiaggia non è male, se riesci a trovare posto sulla strada, eviti anche il parcheggio a pagamento. Decidiamo di mangiare in spiaggia con panini, melone ma si rivela una pessima idea, il vento è fastidioso e mangiare è impossibile. Non abbiamo ammirato i colori ma devo dire che è un’ottima spiaggia per i bambini l’acqua è sempre molto bassa.
Il giorno della partenza siamo combattuti tra Isaruttas e Mari Ermi, il caro Jose ci dice meglio la seconda conserva un po’ di più il suo stato originale. Ci racconta che quando lui era ragazzo c’erano dune di quarzi, un incanto alla vista e abbagliante per gli occhi ma ora quello che è rimasto è davvero poco e si riduce solo alla spiaggia. Purtroppo è reduci ancora del maestrale e il mare è mosso ma per i bambini è un grandissimo divertimento, la spiaggia bianca e i tuoi piedi che sprofondano nel quarzo ha il suo effetto tutto particolare e anche se oramai c’è poco dell’incantevole che era questa spiaggia merita comunque di essere vista senza ovviamente portarsi niente a casa. Il parcheggio 4 ore = 4 euro, ci sono delle docce libere che sono una manna dal cielo visto che poi decidiamo di pranzare al ristorante della spiaggia: SOLE & MARE. Il ristorante è sulla spiaggia quindi bellissimo stare lì seduti a vedere i colori che cambiano in base alla luce solare. Prendiamo solo un primo che poi ci pentiamo perché troppo abbondante e fare tanti chilometri con la pancia piena non è mai una buona cosa: una pasta con il sugo, una di melanzane e gamberi e una vongole e bottarga. Spendiamo euro 38 compreso un litro d’acqua. Allora che dire buona e buona ma sinceramente la mia era, una semplice pasta con le melanzane di gamberi solo le teste, manco un gambero intero, rimango assai delusa. Non c’è menu e un prezzario quindi fanno i conti a modo loro e noi che abbiamo anche pagato con il bancomat e sono stati costretti a fare lo scontrino sono quasi sicura che il prezzo l’hanno arrotondato parecchio.
Finito il pranzo, proseguiamo per LE SCUDERIE DI MORIMENTA. Avremmo dovuto avere un appartamento ma 3 giorni prima ci chiamano per il disguido e ci danno una bella camera con aria condizionata che viene pulita quotidianamente invece lenzuola ed asciugamani ogni 4 gg. La camera ha un piccolo frigo, ma nel corridoio se ne trova uno grande, tutto è pulito grazioso e abbiamo un bel patio che va direttamente nel giardino, tutto questo equivale ad avere la piccola peste costantemente in giro e anche ad avere somaro e pony sempre davanti alla finestra. Ci piace davvero molto e subito Arianna fa amicizia con la figlia dei proprietari e lanciate le scarpe spariscono. Organizzano diverse attività, mungere e tosare le pecore, fare il formaggio, andare a cavallo e i bimbi tutti dietro, come quando passa il trattore con il fieno e dietro si eleva una coda di bambini scalzi. Questo per i piccoli è davvero la location ideale, le scarpe sono un vecchio ricordo, vanno ovunque, spesso dentro al recinto dei cavalli, scovano alveari di api, si rincorrono fin laggiù dove ci sono due tendine. (si perché a Morimenta si può anche campeggiare). La colazione è normale, dolci, succhi di frutta, torte, non mi piace però per niente il cappuccio un caffè troppo forte per i miei gusti. Le cene si rilevano ottime, la prima sera ricordo ancora un’orata enorme fatta al sale alla griglia: spettacolare, e non parliamo delle cozze e della serata maialino con i ravioli di ricotta e spinaci. Assolutamente da consigliare, noi torneremo sicuramente ad Arianna è piaciuto troppo per essere solo il viaggio di una volta.
Mentre siamoi a Morimenta abbiamo visitato dei posti nuovi ed alcuni li abbiamo rivisti:
CALA DOMESTICA: non potevamo non tornarci dopo la mareggiata di quest’inverno volevamo vedere se era tornata come la ricordavamo. Sicuramente la dose di sabbia che t’invade appena lasci il parcheggio è rimasta la stessa. Oggi forte vento quindi decidiamo di saltare la prima spiaggia e di arrampicarci per quella più protetta, ovviamente il percorso anche se breve con la piccoletta, ombrellone seggioline e giochi non è proprio dei più facili ma riusciamo comunque ad arrivarci. In realtà rimaniamo parecchio delusi perché sia la sabbia sia i colori dell’acqua a riva non sono proprio dei migliori per di più ci sono un sacco di api e vespe. Restiamo poco, non più di due ore. Il parcheggio fino alle ore 14 è di euro 2.
SCIVU: ora a parte il fatto che per noi arrivare è stata la storia infinita perché abbiamo sbagliato strada e fatto un percorso alternativo pieno di curve e di sterrato (la piccola ne ha risentito parecchio visto che per di più la mattina aveva fatto colazione solo di liquidi) diciamo che il posto merita assolutamente e assolutamente è da andare. Spiaggia completamente diversa da tutte le altre. Acqua incantevole, spiaggia dorata, paesaggio da cartolina, molto scenografica la scogliera. C’è solo un barettino giù in spiaggia e un’altro piccolino prima della discesa. Non è frequentata tantissimo perché la discesa anche se ci sono i gradini comunque è lunghetta soprattutto sotto il sole ma vi consiglio di andarci è assolutamente da restare a bocca aperta, l’acqua verde, la sabbia color oro, è una spiaggia unica nel suo genere di una bellezza sconvolgente, meravigliosa perfetta per avere pace tranquillità. Parcheggio euro 3 fino alle ore 14 ed euro 5 per tutto il giorno.
SPIAGGE DI GONNESA: fa parte delle 3 spiagge che abbiamo vicino alla nostra struttura, fontanamare, spiaggia di mezzo, porto paglia. È in realtà una grande spiaggia divisa ognuno da una sua piccola particolarità. Ci si arriva in 3 minuti di macchina da Morimenta e purtroppo il parcheggio e’ a pagamento: euro 3 per tutto il giorno e non ci sono tariffe di mezza giornata. A noi piace andarci la sera dalle 17 in poi ed attendere il tramonto. La spiaggia non è niente di così speciale per essere in Sardegna ma non ha niente che non siamo bello visto gli enormi spazi l’arenile di sabbia fine e l’acqua limpidissima. Quando dico che non ha niente di speciale è perché non ha un qualcosa che ti colpisce come un pugno nello stomaco come potrebbe essere scivu e stintino. Questa e’ la spiaggia dei locali.
SPIAGGIA IS ARENAS BLANCA: fa parte del complesso delle due di porto Pino, quest’anno decidiamo di entrare da una parte diversa e non dalla zona militare. Il parcheggio euro 5 tutto il giorno e bisogna fare uno sterrato e anche dopo aver parcheggiato c’è un pezzetto da fare a piedi, ma questo fa si che anche se è domenica non c’è tantissima gente. Pranziamo in spiaggia nel bar e prendiamo una fregola di pesce cara (14 euro ) ma molto molto buona. Oggi la giornata è calda e ogni tanto un po’ ventosa tant’è che non ci accorgiamo che passa il tempo e la giornata si è quasi è quasi terminata. Oggi eravamo in compagnia di amici e questo è il posto ideale per far volare gli aquiloni. Il mare bello come sempre, ma non magnifico come dovrebbe essere, perché purtroppo il mare soffre ancora un po’ del maestrale che ha picchiato forte i giorni scorsi e rende il color dell’acqua meno brillantoso, come dice la mia piccola. Per lei il brillantoso fa parte della gamma dei colori. In questo caso credo che renda bene l’idea di quello che intendo.
ISOLA DI SAN PIETRO, CARLOFORTE: quest’anno la mia testardaggine non ha avuto eguali, assolutamente era d’obbligo questa tappa ma devo purtroppo dire che è stata una grande delusione forse le attese erano troppo alte. L’idea iniziale era quella di fare il giro in barca ma c’è ancora il rilascio del maestrale e siccome qui abbiamo il bimbo grande che soffre molto il mal di mare (che sardo atipico) decidiamo di andarci con il traghetto che risulta essere abbastanza costoso (euro 50 per l’auto e due adulti, la piccola fa parte ancora della categoria non paganti). Il percorso dura circa 45/50 , tantissimo per il pezzo che deve attraversare, a nuoto avrei fatto prima. Attraccati, scendiamo e subito si apre Carloforte, cittadina carina, dove abbiamo pranzato in uno dei diversi take e way con fuori i tavolini e un gelato preso camminando e passeggiando tra le viuzze. Il parcheggio è gratuito ovunque. Partiamo subito alla volta delle spiagge, noi purtroppo siamo riusciti a fare solo quelle anche se abbiamo preso il traghetto alle 9 e siamo rientrati alle 19. La prima è Giunco, un po’ desolata, trascurata. Il parcheggio è in pratica in spiaggia ed è giustamente dichiarata la spiaggia dei cani e ci sta perché a colpo d’occhio è proprio una delusione, anche l’arenile è poco “luminoso” e piacevole. L’acqua in compenso è bassissima, puoi camminare per pezzi lunghissimi e non averla neanche a metà polpaccio, ideale sicuramente per far giocare cani e bambini. Non c’è alcun bar e spiaggia attrezzata e un po’ abbandonata a se stessa. La Caletta: molto carina, spiaggia ampia, bar, mare bello, parcheggio free ci trascorriamo tutta la mattina, la caletta è riparata dal vento quindi e’ molto piacevole la sosta La Bobba, piccola caletta super affollata, già il parcheggio è stato un’impresa trovarlo, lo spazio e’ proprio poco a disposizione, acqua bassa, calda piacevole trascorrere qualche ora, puoi anche fare la passeggiata per andare a vedere le Bobbie ma noi l’abbiamo evitato con la piccola di fare la salita, poi ha fatto amicizia con una bimba della sua età e abbiamo preferito farla giocare. Sono assai delusa pensavo che quest’isola fosse più una perla rara invece in realtà non ha assolutamente niente di eccezionale e sinceramente con il senno di poi non ci andrei anzi sono sicura che non ci tornerò.
Oggi è giorno di cambiamento AGRITURISMO SA INZA a TORPE. La location è molto tranquilla completamente immersa nelle campagne tra uliveti e viti ma a soli 10 minuti esatti dal mare. La nostra stanza è ampia e ottima la soluzione del letto a castello per i piccoli cosi non ingombra gli spazi e un bel terrazzo enorme da dove scorgi il mare. Il bagno ha solo un piccolo tavolino e non ha posto per appoggiare niente degli accessori da bagno e in realtà manca anche una semplice sedia per appoggiare i vestiti. Purtroppo scopriamo a malincuore l’asse del water che si muove la cosa peggiore, è che è sporco. E’ una cosa che non tollero, perché anche se uno non spende tanto ci sta l’arredamento semplice non moderno ma la pulizia deve essere sempre al top. Cosa ancora più deludente è che nelle 4 notti che siamo stati li non ci è stato svuotato manco il cestino, quindi la delusione è veramente tanta. Io purtroppo non ho la faccia tosta in vacanza di essere cosi tanto stressante come lo sono al lavoro e quindi lascio perdere e poi ahimè torno a casa e faccio le recensioni esattamente per quello che ho visto e vissuto spesso non piacciono ma sono molto schietta e sincera. Ora io viaggio spesso in agriturismo e questa vacanza ne abbiamo visitati ben tre e nei primi due abbiamo avuto la camera rifatta tutti i giorni, quindi anche qui essendo in mezza pensione, non era un appartamento, mi aspettavo che la camera venisse sistemata. Sinceramente bastava che fosse pulito il primo giorno e noi 3 non l’avremmo di certo sporcata più di tanto a parte forse la sabbia per terra. Comunque con le mie belle salviettine ho sistemato il bagno ma vi dico la verità non vedevo l’ora di andar via. Invece per quel che riguardo le colazioni, devo dire che c’erano sempre torte diverse e fresche, biscotti e frutta, possibilità per i cilici di soggiornare visto la loro grande attenzione. La cena mi ha deluso un po’, tutto molto buono non è questo che mi ha resa perplessa ma il cibo, era sempre buono tanto e abbondante assolutamente niente da dire su questo ma mi aspettavo di mangiare in 4 sere qualche cosa di tradizionale come è successo nei due precedenti agriturismi di questa vacanza, invece tutto cibo che posso anche fare io a casa: pasta con pomodorini e acciughe, salsiccia e cavoli, pollo al forno e poi su 4 sere sempre carne, insomma mi ha un po’ deluso anche se devo dire che era tutto sempre molto buono. Io avrei potuto cenare solo con gli antipasti. Probabilmente mio fratello che mangia solo carne sarebbe stato per lui il posto ideale, invece noi che adoriamo il pesce, le uova, i legumi e comunque andare negli agriturismi e magari trovare il maialetto, la fregola, il pesce fresco appena pescato un po’ ci sono rimasta male. Tengo a ripetere che comunque Andreina cucina veramente molto bene e sono molto attenti a far sì che il tuo piatto sia sempre pieno, attentissimi alle tolleranze e sempre a chiedere: c’era sempre il bis pronto. In questi giorni a Torpè abbiamo in mente mille cose ma ahimè il giorno che arriviamo andiamo a chiedere per le gite in barca (ne abbiamo due che ci piacerebbe fare), ma scopriamo che il mare “bolle”, cosi ci dice la ragazza che organizza le gite in barca. Ci spiega che quando il mare bolle, vuole dire che il giorno dopo soffierà la tramontana quindi non si esce in barca da nessuna parte né verso Tavolara né verso il golfo di orosei tutto è bloccato anche la Maddalena, idem il giorno dopo ancora perché c’è il rilascio e per chi soffre il mal di mare è ancora peggio, quindi i nostri desideri precipitano subito in fondo al mare, quindi dobbiamo trovare in quattro e quattr’otto cosa fare in questi 4 giorni.
LA CALETTA: è la spiaggia che abbiamo a 10 minuti, spiaggia grande ampia mai strapiena, parcheggi sia free che a pagamento. L’acqua è bella e limpida peccato che già da subito si alza il vento, inizia ad arrivare la tramontata.
PUNTA COMINO: oggi stare in spiaggia è impossibile e decidiamo di fare qualche giretto e finiamo qui, ci sono delle dune dove con Arianna ci divertiamo a fare foto e a rincorrerci su e giù ma almeno cosi passiamo il tempo tra rise vento e sabbia. Qui non c’è una spiaggia vera e propria c’è tantissima posidonia che sta anche marcendo e l’odore non è dei migliori, c’è un bel bar con sdraio suggestivi tutti bianchi che guardano il mare. Rientriamo per il pranzo e ci facciamo tentare dalla FRIGGITORIA DOMUS DE MAR di Posada. Ci sono anche i tavolini per mangiare li. Spendiamo tanto per mangiare in un take e way e ci rimaniamo malissimo. Ci costava molto meno se fossimo andati al ristorante, soprattutto perché non è che fosse cosi meravigliosamente buono.
CALA BRANDICHI: vista la giornata di vento del giorno precedente oggi ci facciamo furbi e torniamo in un posto, dove sappiamo che li sarà tutto mitigato. La cala è meravigliosa come sempre, certo la tramontana come tutti i venti tendono a rendere l’acqua leggermente torbida ma cala brandichi è cosi meravigliosa che manco si nota. L’acqua è bassa e calda e questo vuol solo dire mille persone in spiaggia e mille bambini. Arriviamo presto ma resta un’impresa ardua, peggio di Stintino trovare un posto, riusciamo a mala pena ad aprire le seggioline e l’ombrellone, di sdraiarsi non se ne parla….. ma va bene anche cosi. Oggi abbiamo tutto per restare qui tutto il giorno, be sarebbe da folli non farlo a parte l’affollamento, il posto è incantevole e il parcheggio è un salasso. Spendiamo 16 euro per tutto il giorno.
OASI DI BIDEROSA: ultimo giorno della nostra vacanza sarda e quindi scegliamo il posto più bello in assoluto. Per andare bisogna prenotare, i posti sono pochissimi, solo 140 auto e 30 moto, impossibile andarci a piedi, ci sono almeno 6 km di sterrato nei boschi. Per prenotare è facilissimo si trova tutto su internet, si può fare di persona o al telefono, noi paghiamo euro 15. Non vi cito quello che potete tranquillamente trovare sul sito perché sarebbe una lettura doppia quindi a parte, un paio di particolari, per il resto dovete solo affidarvi al fatto che se siete nella zona non potete non andarci. Dopo aver passato l’ingresso e aver percorso il primo tratto nella macchia mediterranea si trovano le diversi oasi. Noi iniziamo dalla 5°, bella ampia e con tanto spazio per tutti, a piedi raggiungiamo la 4° e poi con l’auto nel pomeriggio ci spostiamo alla seconda. A parte qualche piccola differenza, tipo la seconda per entrare incontri prima i sassi quindi non di certo la più comoda, diciamo che sono tutte meravigliose l’acqua è cosi bella limpida e trasparente da sembrare incredibilmente irreale. Non riesco a capire se entrando anche da Oasi Berchida funziona uguale con la prenotazione, perché ho notato che la 5° e ultima spiaggia è unita ad un’altra che può essere solo quest’ultima solo che non ci siamo informati sulla gestione.
Insomma la nostra vacanza sarda termina qui con un traghetto che ci attende venerdì pomeriggio a Olbia che ahimè si farà attendere parecchio perché è in ritardo ma per fortuna la traversata è tranquilla e il mare è finalmente piatto.