Lubiana… tra cultura e gastronomia
Da Milano a Lubiana con tre soste in Italia
La Slovenia è sempre stata identificata come una destinazione paragonabile alla Svizzera: meravigliosi spettacoli naturali, un ambiente ordinato, sicuro, pulito e ben organizzato. Ma noi abbiamo scoperto molto di più: una popolazione accogliente, prezzi buoni, cibo sano e un servizio turistico all’avanguardia, tutto questo ha motivato il nostro viaggio (www.visitljubljana.si). In inverno le località sciistiche offrono anche snow-parks e maestri competenti. Le località più note sono: Krvavec e Kranjska Gora, quest’ultima con gli impianti funzionanti anche in estate per gli appassionati delle discese spericolate in bici. Martinsek Martjaz maestro di sci, organizza anche varie attività sportivo-turistiche, martinsek1@gmail.com località: Planina. Noi ci siamo limitate, per questa volta, a Lubiana e dintorni. Nel sud-est abbiamo avuto segnalazioni di zone naturalistiche intorno a Čkoevje. Qui si trovano alloggi anche a partire da 15 euro a notte, circondati da fiumi e laghi con trote, gamberi, carpe…e una foresta incontaminata dove bivaccare e di giorno praticare gli sport preferiti: canoa, bike, trekking, bird-watching, nuoto, pesca… ed anche acquistare miele, vino, formaggi e salumi dai produttori. Torneremo in estate. A Čkoevje: nel centro della città, presso l’ufficio informazioni ci hanno promesso tutte le indicazioni di cui necessiteremo. Siamo partite da Milano con un’auto a Gpl, così abbiamo diminuito enormemente le spese di carburante. Prima sosta Treviso. Questa sosta ci ha anche permesso di diminuire il chilometraggio giornaliero. Treviso è una cittadina ricca di antichi e ben ristrutturati edifici che si rispecchiano nell’acqua. Tra l’altro, merita una visita anche la Casa dei Carraresi per l’interessante ristrutturazione. Comunque noi ci siamo andate per visitare la mostra Manciù (aperta sino al 13 maggio 2012). Devo però precisare, con disappunto, che l’ascensore, indispensabile per gli handicappati, non si può richiamare per spostarsi da un piano all’altro, così ogni volta si è costretti a cercare un inserviente (e non oso pensare cosa succeda quando la mostra è affollata). Qualcuno deve scendere, ogni volta, al piano terra e far ripartire l’ascensore: splendido esempio di efficienza! Inoltre è vietato fare foto, ma non è stata prevista la possibilità di acquistare Cd o Dvd. Per chi può permetterselo esiste solo uno splendido catalogo che pesa come un macigno e lo si deve portare attraverso tutta la città sino al parcheggio delle auto. Anche in questo caso notiamo una grande sensibilità per le persone anziane, che poi sono una fetta importante dei visitatori di mostre. E scusate lo sfogo, ma nei musei all’estero c’è sempre un Dvd o un Cd per ogni mostra; siamo nel 2012. Comunque ci prendiamo un ottimo caffè in un bar storico del centro e ripartiamo per Lubiana. Tutto il viaggio è in autostrada, passiamo vicino a Trieste, il paesaggio carsico ha il suo fascino, ma appena entriamo in Slovenia inizia a scendere un leggero manto di neve e il paesaggio è incantevole: belle foreste completamente imbiancate. In Slovenia ricordatevi di pagare la vignetta autostradale, è proporzionale ai giorni di soggiorno e non è cara. Lubiana ci accoglie con le luci della sera e ci incanta subito anche per le strade tranquille, sicure e assolutamente pulite. L’albergo “Cubo Hotel”, in centro, è bello, modernissimo e di design. Il personale ci accoglie con calore ed un perfetto inglese. Non è economico, ma ne vale la pena: €129 per la singola, 130 per la doppia con squisita colazione. La camera è molto spaziosa e caratterizzata dalla doccia a vista, circondata solo da pareti in cristallo fumé. Tutti gli accessori sono di grande qualità e stile. I campioncini del bagno sono dell’ottima marca “Occitane”. La Tv, anche se per noi è poco importante, è a schermo piatto, grande ed elegante come tutto l’arredo. Nella hall un bar-gourmet accontenta tutti, anche dal punto di vista dell’estetica. Usciamo per una prima visita, dopo che la nostra auto è stata parcheggiata di fronte all’hotel dal premuroso personale dell’albergo (www.cubohotel.com). In due minuti arriviamo in una piazza tutta circondata da modernissimi palazzi, con un grande centro commerciale dove si trova di tutto a buon prezzo. Ma noi puntiamo subito sui monumenti che, ben illuminati, si riflettono nel fiume. Scattiamo bellissime foto anche del castello sulla collina al centro della città. A Lubiana i ristoranti sono numerosi e c’è solo il problema della scelta in proporzione alla propria disponibilità di spesa. Noi ceniamo al Bistro Zvezda, non lontano dall’albergo, un locale alla moda; a noi è piaciuto. La mattina successiva visitiamo Črna vas e precisamente la chiesa di St. Michael progettata dal famoso architetto sloveno J.Plečnik. Un presepe ricoperto di neve ci accoglie all’esterno, mentre un altro grandioso, si trova all’interno della chiesa internamente rivestita in legno decorato. Un secondo altare, in legno e pieghevole, si trova su di un lato dell’altare maggiore; questo altare alternativo fu per lungo tempo l’unica “chiesa” del luogo. Dopo un’altra breve trasferta raggiungiamo il parco naturale denominato Ljubljana Moors Nature Park (www.ljubljanskobarje.si). Tutto ciò che ci circonda è bianco e il sole che spunta tra i rami degli albero e si riflette sull’acqua ci fa “scattare” una grande voglia di fotografare. Dopo una breve passeggiata in questo incanto bianco raggiungiamo il punto utilizzato per fotografare gli animali senza essere visti. Sullo sfondo si vedono delle belle montagne innevate dove si può sciare a due passi dalla città. Camminando per il parco mi diverto ad immaginarlo pieno di fiori primaverili o ricco dei colori-calori estivi, ma il meglio sarà certamente in autunno anche per il “passo” degli uccelli migratori. Una bella guida ricca di foto spiega tutti gli animali presenti tra i quali non mancano il raro beccaccino, la beccaccia, gli aironi, le anatre selvatiche, rane, rospi ecc… un vero paradiso naturale incontaminato. Incontaminato davvero, qui l’industria non è si mai sviluppata e nulla è inquinato. Il terreno è composto da uno strato di torba che fornisce dell’ottimo concime naturale a tutta l’agricoltura e quindi sano foraggio per l’allevamento. Così scopriamo che questa è una zona dove anche acquistare del buon cibo da portare a casa: dal vino ai salumi, dal miele alle verdure e molto altro. Proseguiamo per Bistra (www.zavod-cankar.si), dove ammiriamo un antico monastero cistercense, con tanto di ruote di mulini perfettamente funzionanti; oggi trasformato in Museo Tecnico della Slovenia (www.tms.si). Qui si possono vedere un fabbro al lavoro, antichi utensili e tutte le auto di Tito: meravigliose Cadilac, Packard, Mercedes, Fiat e anche una vecchia macchina elettrica; in anticipo sui tempi. Mangiamo nella vicinissima Gostilna che ha il nome del villaggio: Bistra. Ottimo cibo, ottima qualità e ci consigliano anche dove acquistare i migliori prodotti locali (www.avtotrade.si). Un altro spostamento in auto è necessario per visitare il villaggio di Vrzdenec dove incontriamo la ricostruzione di un’antica casa rurale. Qui si può ammirare anche una grande collezione di fisarmoniche. Attraversiamo quindi le Polhov Gradec Dolomites e, verso Polhov Gradec, iniziamo un tour nel Castello Renaissance appartenuto al Conte Richard Blagaj. Dopo la visita, nel negozio del castello, acquistiamo del miele. La fame è tanta è decidiamo per uno spuntino al vicino ristorante Gostlina Pratkar, un’altra caratteristica Gostlina, famosa per il suo cibo eccellente, ma dove si può anche dormire per una cifra molto ragionevole. Il cibo è ottimo e abbondante, tanto che non possiamo terminare le portate. Una volta tornate a Lubiana ci dirigiamo a piedi verso il Castello, su di una collina al centro della città. Lo raggiungiamo con la caratteristica e panoramica funicolare. Lo spettacolo che ci attende è molto suggestivo: una serie di bar, sale per esposizioni, un’ enorme piazza per i concerti; il tutto magicamente illuminato. Ceniamo al ristorante Gostlina na Gradu, alquanto elegante e costoso, ma spettacolare soprattutto se si prenota nella parte con vista sulla torre del castello e sulla piazza. Ottimo il gulash. Il giorno successivo ci godiamo una bella passeggiata sino al grande mercato coperto che si rispecchia nel fiume. La luce del primo mattino illumina una chiesa che diviene di un bel rosa-arancione contro un cielo di un blu assoluto, il tutto specchiato nell’antistante canale; proprio un “bel vedere”. Il mercato coperto è in centro città e vi ammiriamo tante diverse specie di pesci di acqua dolce che non provengono da allevamento, ma dai laghi sloveni incontaminati. Anche il pesce di mare è ben rappresentato e i prezzi invoglierebbero all’acquisto, ma non possiamo, la casa è ancora lontana. Al medesimo piano, seminterrato, si trovano le macellerie e i produttori-rivenditori di miele e olio di zucca (squisito e vitaminico sull’insalata). Torniamo al livello della strada e incontriamo un numero imprecisato di negozietti che vendono dal pane, ai formaggi, ai salumi, ma anche cesti mirabilmente intrecciati. Fuori dal mercato coperto frutta e verdura sono in bella mostra; vicino molte signore offrono bellissimi mazzi di composizioni di fiori secchi. I locali ci informano che Lubiana è famosa tra i giovani di tutta Europa per i suoi numerosi importanti concerti sia in estate che in pieno inverno. Un buon bicchiere di vino, di birra o qualche liquore locale fungono da riscaldamento.
Purtroppo dobbiamo tornare, così partiamo al mattino presto per una sosta a Trieste. Riusciamo a parcheggiare, ma è stato difficile e ci facciamo una bella passeggiata nel centro storico senza tralasciare di visitare alcuni dei famosi bar storici. E’ vero, quella dei bar storici è una mia fissazione, ma qui ha un senso preciso anche per i loro trascorsi letterari. Mangiamo al ristorante Ai Fiori, dove ci troviamo benissimo anche per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Il cuoco sa il fatto suo e parte da ingredienti di primissima qualità, la cucina, a prevalenza di pesce, sta tra la tradizione e piccole punte garbatamente innovative. Noi mangiamo una deliziosa zuppa di finocchi con i gamberi, dello squisito baccalà mantecato e una leggera frittura mista, ma qui ogni piatto è una piacevole sorpresa (www.aifiori.com info@aifiori.com tel. 040.30 06 33. piazza A.Hortis 7 – chiuso domenica e lunedì a pranzo). Dopo una passeggiata lungo il mare risaliamo in auto e partiamo per Caorle. A Caorle ci attende la zia Cleofe, suo figlio e la moglie che sono i proprietari dell’hotel Cleofe. Il centro di Caorle è colorato e caloroso, la passeggiata a mare ampia e abbellita da sculture in pietra. Passeggiamo e fotografiamo. Poi ci rifugiamo in una pizzeria, perché il ristorante dell’albergo è chiuso per ferie; peccato dato che la loro cucina è assolutamente casalinga e sana. L’albergo Cleofe è un 3 stelle, ma ne vale 4: modernissimo, in centro, parcheggio, piano bar molto chic e una terrazza all’ultimo piano con jaccuzzi, utilizzabile anche per aperitivi scenografici (www.hotelcleofe.it -chiuso in inverno, salvo Natale e Capodanno). Dormiamo dalla zia e il giorno successivo torniamo, di malavoglia, a Milano, ma con una certezza torneremo per visitare le zone più selvagge e magari per qualche bagno nelle famose terme della Slovenia.