Luanda

Questo è solo un piccolo contributo per descrivere la città di Luanda, capitale di uno stato ancora sconosciuto che si chiama Angola. Anni di guerre hanno purtroppo funestato questo splendido paese, ma Luanda rimane una delle città più affascinanti dell'Africa. Innanzitutto rimane forte lo spirito portoghese, che si vede negli edifici (ci sono...
Scritto da: il bes
luanda
Partenza il: 12/04/2006
Ritorno il: 30/04/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 3500 €
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Questo è solo un piccolo contributo per descrivere la città di Luanda, capitale di uno stato ancora sconosciuto che si chiama Angola.

Anni di guerre hanno purtroppo funestato questo splendido paese, ma Luanda rimane una delle città più affascinanti dell’Africa.

Innanzitutto rimane forte lo spirito portoghese, che si vede negli edifici (ci sono strade con los azulejos in vista su ogni casa, proprio come a Porto e Lisboa), i bar e i ristoranti tipici portoghesi nei quali a qualsiasi ora si può gustare un “prego do pago” o una “bifana”, tipici stuzzichini lusitani. La città ha quartieri che evocano il Portogallo, Boavista, Benfica, Alfama e qui come in Brasile i bianchi si sono mischiati con i neri, creando una vera e propria generazione di mulatti, che fa sembrare di essere in Brasile piuttosto che in Africa.

Luanda ha uno splendido lungomare che si estende lungo tutta la baia. Asfaltato con il tartan, è davvero piacevole per passeggiare. Purtroppo bisogna sempre tenere gli occhi aperti, in quanto in mezzo a tanta gente onesta, non è infrequente trovare qualche malintenzionato pronto ad alleggerire l’uomo bianco del portafogli.

L’Angola dopo aver firmato la pace tra i due partiti storicamente rivali è un paese completamente da ricostruire e la scoperta del petrolio nella regione nord di Cabinda ha rilanciato in modo esagerato l’economia. Tutti gli aerei diretti a Luanda sono pieni, gli hotel non hanno abbastanza posti per tutti e circa 500.000 cinesi vivono in Angola per sostenere i progetti di sviluppo firmati dalla Cina (in cambio di oro nero) per la costruzione di infrastrutture.

Di fronte a Luanda si estende la “ilha”, l’Isola (anche se collegata alla terraferma), nella quale non si può esimersi di andarci al tramonto e gustare un cocktail sulla spiaggia. E se si vuole fare il bagno, è possibile anche se non bisogna allontanarsi troppo da riva: l’Oceano Atlantico non perdona! Dietro Luanda si nasconde tutta la povertà dell’Africa e i drammi che tutti sappiamo di questo sfortunato continente. Eppure, quando ci si trova in riva al mare e si sente il calore africano (a Luanda mai troppo esagerato) e la brezza dell’Oceano, ci si rende conto che anche in un paese sfortunato come l’Angola esiste un pezzo di Paradiso.

Ultima curiosità: è uno degli ultimi paesi al mondo in cui si possono vedere statue di politici locali con il braccio alzato e il pugno “comunista” chiuso.

In particolare, è da ammirare la poderosa statua ad Agostinho Netu, il padre della patria, che un giorno si recò in Russia per una banale operazione e non tornò mai più indietro. Oggi si può ammirare il suo mausoleo che i russi “regalarono” agli angolani con tanto di salma imbalsamata del loro presidente. Come tante storie africane, anche questa è tragica e grottesca: il mausoleo non è mai stato completato, la salma non si sa dove sia e un intero quartiere di Luanda è stato abbattuto per fare spazio a questo monumento che probabilmente non sarà mai finito.

C’est l’Afrique! Pas de souci! Se qualcuno avesse possibilità di recarsi in Angola, raccomando l’hotel Tropico di Luanda o il President e tanti vaccini, tra cui antitifica, anticolera e antiepatite. La malaria c’è ma non è così facile prenderla, a meno che non si abbia intenzione di andare all’interno del paese e dormire in una capanna…Cosa che sconsiglio assolutamente! Buon viaggio Alberto Boffa Bes



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