Lourdes, viaggio tra fede e cultura
Roberto ha il furgone 9 posti con navigatore satellitare nuovo da provare, tramite Venere.Com prenotiamo l’albergo Saint Saveur vicino all’ingresso del santuario per € 78 a camera al giorno solo pernottamento, ed il 21 prima dell’alba si parte. A bordo oltre noi sei, anche scorte di viveri per un reggimento e bottiglie vuote da riempire con la famosa acqua benedetta. Facciamo una prima sosta per pane e salame in Camargue e poi via verso sud. Facciamo una sosta a Carcassonne antico borgo medievale fortificato davvero molto bello. Qui Mauro trova nuove statuette per arricchire la sua collezione anche se sembrano dei mostri. Ripartiamo per Lourdes ma dobbiamo fare un po’ di coda a Tolosa visto che ci passiamo verso le 17 orario di punta. Arriviamo alla meta mentre piove alle 19.30 dopo 14 ore dalla partenza da Brescia.
Per prima cosa prendiamo possesso delle camere notando con soddisfazione di avere fatto una buona scelta, calde pulite e comode poi subito a cena al ristorante dell’albergo dove con 12 – 20 euro a testa si mangia discretamente. Il primo dopo cena è dedicato alla visita alla grotta per prendere contatto con quel luogo sacro che trasmette molte emozioni. Non fa freddo, ma la pioggia, l’umidità e la stanchezza per il viaggio ci mandano a nanna presto.
Al mattino di sabato 22 decidiamo di provare a fare il bagno nelle piscine. Essendo bassa stagione questo può avvenire solo dalle 10 alle 11 e dalle 14.30 alle 15.30. Ci presentiamo alle 9.40 appena in tempo visto che il reparto femminile ha chiuso gli ingressi dopo 5 minuti. Per gli uomini non c’è stato nessun problema anche chi è arrivato alle 10.50 ha potuto entrare. Comunque noi siamo riusciti tutti a fare questa esperienza anche se abbiamo constatato che contrariamente a quanto dettoci, non si esce proprio asciutti, e se ci si porta un asciugamano è meglio, visto che fuori ha continuato a piovere tutto il giorno con un ‘umidità che entrava nelle ossa”. Abbiamo poi deciso di iniziare il percorso del giubileo (sono 150 anni esatti dall’apparizione a Bernadette) che prevede la visita di quattro punti particolari: la grotta dell’apparizione, il Cachot (la stanza dove la famiglia di Bernadette è andata ad abitare), la chiesa dove è stata battezzata, e l’oratorio dove ha ricevuto la prima comunione. Vicino al Cachot, seguendo il consiglio del racconto di viaggio di Rita un’altra turista per caso, abbiamo pranzato al ristorante Passioni Italiane in rue Baron Duprat 5. Ci hanno accolto con molta simpatia Gavinuccio e Denise due sardi da 3 anni trapiantati a Lourdes con un po’ di nostalgia per la loro terra (chi non l’avrebbe?). Pranziamo con ottimi gnocchetti sardi, ma soprattutto concordiamo per la cena di prepararci il mitico “porceddu” arrosto. Riprendiamo la camminata visitando anche la casa natale di Bernadette per poi tornare verso l’albergo ad iniziare il rito degli acquisti dei regalini, e riempire le bottiglie di acqua di Lourdes.
A cena si ritorna sotto la pioggia da Gavinuccio e Denise per fare la festa al “porceddu” accompagnato da dolci sardi arrivati in giornata da Porto Torres e concludere con l’immancabile mirto. Pertanto niente processione, arriviamo che stà terminando.
Domenica 22 visitiamo finalmente le 3 chiese sovrapposte e partecipiamo alla messa in italiano.
Nel pomeriggio visita al castello, molto ben tenuto, che ospita attrezzi, abbigliamento e oggetti vari della civiltà contadina dei pirenei. Ci sono inoltre le ricostruzioni di castelli e borghi particolari della zona pirenaica realizzati a inizio del 900 dai proprietari del castello. L’ingresso costa € 5 ma ne vale la pena. Ci rechiamo poi al percorso della via crucis che risale una piccola collina dove le varie stazioni sono raffigurate con delle statue a grandezza naturale. Sulla vetta è naturalmente rappresentata la crocifissione. Rientriamo in albergo che è buio verso le 18 e scopriamo che la processione non ci sarà e quindi ceniamo con calma per recarci poi alla grotta a fare le ultime preghiere alla madonna.
Lunedì 24 partiamo alle 6 dall’albergo per rientrare a casa e naturalmente piove. A parte la solita coda per attraversare Tolosa, tutto procede bene e arrivati sul mare a Narbonne arriva anche il sole.
Sosta ad Arles in Camargue per il pranzo e breve visita alla città che ha parecchi resti ed un bell’anfiteatro di epoca romana. Prendiamo contatto con l’aria fredda cha a Brescia ha portato la neve e che a Lourdes non era invece arrivata. Riprendiamo quindi il nostro viaggio e verso le 20 arriviamo a Brescia. Il costo dell’autostrada è stato di € 168 andata e ritorno ed i km sono circa 2.200. Bisogna dotarsi di monetine visto che in Francia diversi tratti si pagano lanciando in un cestino l’importo previsto.
E’ stata comunque una bella esperienza da consigliare anche a chi non è profondamente credente. Il periodo poi era ideale per non trovare la ressa ovunque e permettere una visita più raccolta ai luoghi religiosi. L’assenza di ammalati ci ha reso semplice anche fare il bagno alle piscine.
Bonera Gianni e Antonella