Los Roques: un sogno, per viaggiare la realtà..
Persone “curiose” che tutto l’anno programmano,studiano cataloghi, leggono riviste, ascoltano racconti e così facendo sognano; ed è giusto sognare mentre ci si prepara al viaggio.
L’importante è, poi, vivere la realtà del viaggio ad occhi aperti, ricercando, osservando,partecipando, capendo.
Non si può cercare quello che si è immaginato, aspettare di vedere le cose come altri ce le hanno descritte, tentare di piegare la realtà al nostro sogno. Al viaggiatore è data la possibilità di raccogliere frammenti di luoghi, di popoli, di situazioni tra i tanti suoi viaggi e di mescolarli per costruire un “proprio” mondo, ma non la possibilità di stravolgere la realtà dei paesi e dei luoghi visitati, di piegarla al proprio destino.
Ognuno di noi vorrebbe trovare il mondo come lo ha immaginato e sognato; ed è quello che è successo a me durante un soggiorno indimenticabile a Los Roques. Los Roques: circa 40 isole abbastanza grandi da avere un nome, di cui una sola abitata, l’isola di Grand Roque, ed oltre 300 isole di dimensioni minime, che talvolta sono solo dei banchi di sabbia o degli affioramenti di corallo. Canali di mangrovie, spiagge di sabbia bianchissima, mille specie di pesci tropicali ed un mare di una incredibile trasparenza che va dal blu intenso al verde smeraldo. Il tutto protetto dalla barriera corallina: ecco l’arcipelago di Los Roques, uno dei pochi paradisi al mondo!!!Ideale per una vacanza spensierata a contatto con un mare splendido ed una natura incontaminata!!! La scelta di questo viaggio, non era stata programmata in anticipo ma, semplicemente, si è trattata di un’offerta pervenuta presso l’agenzia viaggi dove lavoro.
Sono partita il 26/9/2004 con un volo di linea da Milano ( via Roma) per Caracas.
Al nostro arrivo a destinazione ( ore 16.00 locali), siamo stati accolti da Pietro che ci ha accompagnati in hotel. Per forza maggiore, arrivando nel pomeriggio, abbiamo dovuto trascorrere una notte in hotel a Caracas; questo perchè, i voli per Los Roques, partono soltanto in mattinata quando c’è luce, visto, che l’aeroporto di Gran Roques non è illuminato.
Il giorno seguente, alle ore 8.30, abbiamo effettuato il trasferimento in aeroporto per imbarcarci su un piccolo aeromobile di 10 posti, diretto a Gran Roque. Dopo circa 35 minuti di volo, dall’alto, ho iniziato ad assaporare un panorama eccezionale:piccoli atolli bianchissimi, circondati di azzurro.. Un’emozione indescrivibile…
Dopo pochi minuti, eccoci arrivati, ad accoglierci, troviamo Frank, che ci conduce alla nostra posada. All’interno di quest’ultima, ci attende Lucia, una persona squisita che ci ha tenuto compagnia per tutto il nostro soggiorno.
Bisogna sapere, che non esistono hotel o villaggi ma soltanto, queste semplici ed accoglienti posade ( massimo 8 – 10 camere) gestite per la maggior parte da italiani.
Los Roques sicuramente, è un luogo dove lo spazio non ha limiti nè tempo, ma solo memorie. Un luogo dove ho potuto prendere il piacere di credere che ciò che ho visto è sconfinato.
Ogni giorno, con la barca, ci recavamo su un atollo diverso e Lucia, ci forniva il box – lunch, due sedie sdraio e un ombrellone; si partiva la mattina presto dopo la colazione e si ritornava nel tardo pomeriggio.
Ogni atollo, è dotato di un’incredibile bellezza, le spiagge bianchissime come neve e i colori che fanno da cornice a questo paradiso, sono delle sfumature di azzurro, di blu, di turchese e di verde smeraldo.
Io penso, che ognuno di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non è semplice vita o vacanza, ma emozione. E va crescendo poco a poco, come un complicato processo, costruendosi una sua delicata architettura senza tempo.
Quello che Los Roques mi ha lasciato nel cuore, oltre alla bellezza delle sue isole, al calore della sua gente e allo splendore dei suoi paesaggi è stata una serie di emozioni che a distanza di un anno mi porto dentro come se fosse ieri il mio ritorno in Italia. Penso, che il viaggio abbia un senso, quando si spinge oltre alla propria cultura, oltre alla propria attualità; quando incanta, quando crea un’emozione che ci spinge al di là delle abitudini. Quando ci porta a mimetizzarci con l’ambiente che ci circonda per meglio ammirare lo spettacolo incredibile del mondo, per vedere sfilare davanti ai nostri occhi paesaggi sontuosi, popoli fieri, villaggi e luoghi di culto.
E dopo un viaggio un altro viaggio, perchè uno ne nasconde dentro sempre un altro.
La foto, il dettaglio, la capacità di raccontare un luogo con un’emozione: è il Viaggio. Il mio intento, nella descrizione del mio soggiorno a Los Roques, non è tanto, il raccontare “cos’è”, “cosa si vede”, “cosa si può fare…” ma è il cercare di trasmettere le sensazioni che questo luogo meraviglioso, lascia nel cuore a chiunque lo possa visitare e vivere.
Terminata la mia vacanza, il giorno della partenza, con la malinconia che avevo, non avrei mai immaginato di tornare a casa e di rivivere giorno dopo giorno, tutto quello che quel posto incantato è riuscito a trasmettermi. Una celebre frase di N.Scott Momaday dice così: “C’era una casa fatta di alba.
Fatta di polline e di pioggia, e la terra era antica ed eterna. Sulle colline c’erano innumerevoli colori e la pianura risplendeva di sabbie e di argille variegate…
La terra era immbile e solida. Tutto, intorno, era meraviglioso.” Spero con queste righe, di aver invogliato qualcuno a partire per Los Roques… Sono certa che ciò che porteranno a “casa” non saranno solo ricordi…
Laura