Long weekend a Parigi 2
Dopo 1h e 30min di viaggio, siamo finalmente arrivate e ci tocca prendere due metro e un autobus per arrivare al nostro ostello, che si trova in Rue de Marillons (fermata della metro Porte de Vanves).
L’ostello non è molto grande anche se ha diversi piani; una pecca è l’ascensore davvero minuscolo, ci sta massimo una persona con la propria valigia.
Noi abbiamo preso una stanza con due letti a castello (essendo che eravamo in 4) e abbiamo pagato a notte 23,50 euro a persona, per due notti compresa di colazione (prezzo ottimo direi).
Una volta entrate in camera, il tempo di farci una doccia e siamo subito uscite per andare a vedere la Tour Eiffel notturna.
Per quella serata abbiamo usato i biglietti della metro singoli che costano 1,80 euro, ma conviene prendere l’abbonamento di 7 euro da usare tutta la giornata, si risparmia di molto.
Per arrivare alla Torre si può prendere la metro 6 o 9 e scendere a Trocadero, poi giusto due passi e ci si trova davanti la vista mozzafiato della Torre illuminata.
Dopo aver fatto qualche foto siamo scese dalle lunghissime ed infinite scale per arrivare giusto sotto la Tour Eiffel ed ammirarla mentre viene illuminata da migliaia di luci scintillanti. Questo “gioco” di luci viene fatto per 5 min ad ogni ora, quindi se ve lo perdete dovete aspettare l’ora dopo.
Finita la nostra visita, ci viene una certa fame; strano ma vero, in quella zona non abbiamo trovato neanche un negozio di Kebab, così abbiamo preso una buonissima crepes con la nutella; abbiamo gironzolato un po’ nei dintorni e poi ci siamo avviati verso l’ostello.
Giorno 2: nonostante fossimo esauste per la giornata precedente, ci siamo svegliate alle 7.00 del mattino, in modo da prepararci, fare colazione ed uscire di nuovo.
Una volta essere uscite dall’ostello, abbiamo intravisto la Tour Eiffel, così ci siamo dette: “se riusciamo a vederla da qui, non deve essere tanto lontana”, così ci è venuta la brillante idea di andarci a piedi. PESSIMA IDEA! Sembrava tanto vicina, ma abbiamo fatto un camminata di 1 ora per arrivarci, quindi non commettete il nostro stesso sbaglio.
Arrivati alla Torre, ci siamo messe in fila per salirci a piedi (cosa che non vi consiglio a meno che non siate abituati a fare tante scale, perché è molto stancante).
Il biglietto per salirci a piedi costa 5 euro per gli adulti e 4 euro dai 12 ai 24 anni.
Arrivate al primo piano abbiamo avuto modo di ammirare il panorama, una sezione del pavimento in vetro, alcuni negozietti e un magnifico cinema in bianco e nero che vi farà vedere le immagini della costruzione della Torre. Il cinema non è facile da trovare, ma c’è, quindi vale la pena cercarlo, o comunque potete chiedere alle persone che lavorano nei ristoranti o nei negozi.
A piedi si può salire fino al secondo piano, per salire al terzo è possibile soltanto con l’ascensore. Noi francamente ci siamo fermate al primo piano, soprattutto perché non ci andava di fare altre scale, quindi siamo scese.
Finita la visita alla Tour Eiffel ci siamo incamminate verso l’arco di trionfo e lo champs-elysées (metro 1, 2 o 6, fermata Charles de Gaulle-Etoile) , la lunghissima via dei negozi firmati, bello da vedere certo, ma impossibile comprare qualcosa per i costi (ovviamente) esagerati.
Alla fine della via ci siamo trovate davanti al museo del Louvre, che purtroppo abbiamo trovato chiuso essendo martedì (giorno di chiusura).
Poi siamo andate a vedere il Moulin Rouge (metro 2 fermata Blanche), che francamente se non fosse per il film non sarebbe così famoso, perché non è così incredibile e fantastico come sembra, è un semplice mulino rosso, che rende di più la sera quando è illuminato. Ci siamo poi incamminate fino ad arrivare a Montmartre per vedere la meravigliosa basilica del Sacro Cuore. Salire le scale è davvero un impresa, ma c’è anche il servizio della funivia che ti porta fino all’entrata della basilica (si paga il biglietto oppure si può utilizzare lo stesso abbonamento della metro).
Per pranzo siamo riuscite a mangiare un kebab, mentre durante la giornata abbiamo assaggiato delle baguettes e il buonissimo pain au chocolat.
La sera siamo andate a mangiare in un ristorantino che avevo trovato in un sito che mostrava i ristoranti più bizzarri del mondo.
Il posto si chiama “Le refuge des fondus” sempre in zona Montmartre.
Il ristorante è abbastanza piccolo, composto da due uniche lunghe tavolate, infatti bisogna letteralmente scavalcare il tavolo per passare dall’altra parte. Gli unici cibi che servono sono appunto la fonduta e la bourguignonne (dei pezzetti di carne di manzo che cuoci davanti a te e poi da passare nella fonduta oppure nelle salse che ti offrono). Io personalmente ho preferito la carne, mentre la fonduta non è che mi sia piaciuta molto. Per finire, se vuoi da bere, non te lo servono in normali bicchieri, ma in dei veri e propri biberon.
A testa abbiamo pagato circa 20 euro, abbiamo mangiato bene e passato una bella serata.
Dopo mangiato ci siamo incamminate a vedere le piramidi di vetro, che vi consiglio di vedere la sera perché sono spettacolari.
Poi siamo passate per il quartiere latino, un quartiere bellissimo, pieno di ristoranti di varie culture, locali, tanta musica, crepes, profumi buonissimi; insomma un quartiere da non perdere. All’uscita del quartiere ci troviamo davanti alla cattedrale di Notre-dame.
A dire la verità mi ha un po’ deluso, sarà perché è notte, sarà perché ci si trova questa piazza grande con la cattedrale che sembra piccolina, mi sarei immaginata qualcosa di più ed essendo buio non ho potuto visitarla internamente.
Giorno 3: l’ultima mezza giornata l’abbiamo dedicata più che altro al cimitero di Père Lachaise (metro 2 e 3 fermata Père Lachaise), un enorme cimitero famoso perché ospita tombe come quelle di Jim Morrison, Oscar Wilde, Edith Piaf e molti altri.
Girarlo tutto è veramente impossibile, trovare le tombe più famose è altrettanto difficile, tanto che ho girato ORE e alla fine non ho trovato nessuna delle tombe che cercavo.
Uscite dal cimitero ci siamo incamminate verso una via della quale non mi ricordo il nome, particolarmente bella. Sembrava di stare in Marocco o in Tunisia; c’erano moltissimi negozi di vestiti arabi, pasticcerie che vendevano dolci arabi, che noi abbiamo assaggiato, ci sembrava di esserci catapultati in un altro Stato.
Ci avviamo poi alla galleria Lafayette, una galleria tipo “La Rinascente”, ma più grande e più bella, piena di incredibili e costosissimi negozi, ma vale davvero la pena entrarci e farci un giro.
Facciamo in tempo a pranzare e poi ci avviamo all’ostello per lasciar libera la camera e andarcene.
Visto che l’autobus da prendere era per le 18.00 (ed era ancora presto), abbiamo deciso di ritornare a vedere la Tour Eiffel e abbiamo avuto la fortuna di aver trovato una sorta di spettacolo, fatta da alcuni ballerini provenienti da tutto il mondo. E’ stato uno spettacolo molto bello e divertente, con la vista della Torre alle spalle, è stato un pomeriggio fantastico, uno dei momenti più belli passati a Parigi.
Ci avviamo per prendere poi l’autobus delle 18.00, arriviamo all’aeroporto alle 19.40 circa per poi prendere l’aereo alle 21.00.
E’ stato un viaggio davvero indimenticabile, se potessi lo rifarei subito, senza pensarci due volte.
Marzo è uno dei periodi migliori, sia per il costo dei biglietti aerei, che per il clima.
Non c’era freddo, ma neanche caldo; direi che si stava davvero benissimo.
E’ un posto pieno di vivacità, cultura, tanto buon cibo, tanti posti in cui girare, tante risate, insomma la consiglierei davvero a tutti! Nessuno escluso!