Londra, tra cultura e divertimento

Londra, come tutti sanno, è una metropoli vibrante, dinamica, cosmopolita. Così ricca di musei, spettacoli, negozi e ristoranti che non potrà mai stancare. "Chi è stanco di Londra, è stanco della vita" scrisse Samuel Johnson, scrittore e poeta inglese. Ho appena trascorso, insieme al mio ragazzo, cinque fantastici giorni in questa città,...
Scritto da: Steitalia
londra, tra cultura e divertimento
Partenza il: 30/07/2009
Ritorno il: 03/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Londra, come tutti sanno, è una metropoli vibrante, dinamica, cosmopolita.

Così ricca di musei, spettacoli, negozi e ristoranti che non potrà mai stancare. “Chi è stanco di Londra, è stanco della vita” scrisse Samuel Johnson, scrittore e poeta inglese.

Ho appena trascorso, insieme al mio ragazzo, cinque fantastici giorni in questa città, vero e proprio epicentro di nuove tendenze e crocevia di innumerevoli razze e culture.

Siamo partiti giovedì 30 luglio da Orio al Serio. Il biglietto Ryanair A/R è di quasi 75 euro a testa.

Dopo circa un’ora e tre quarti arriviamo all’aeroporto di Stansed, dal quale, con il pullman Terravision, si arriva in circa un’ora a Liverpool Street. Il biglietto A/R è di 14 sterline (17 euro se lo si acquista ad Orio al Serio).

Abbiamo soggiornato presso l’European Hotel, a due passi dalla metro di King’s Cross da cui passano ben cinque linee.

Fortunatamente l’addetta alla reception non trovava le chiavi della camera che ci voleva assegnare inizialmente e quindi ci ha sistemati in una stanzina appartata, divisa dalle altre da un corridoio, dunque silenziosissima. Il costo della camera doppia con bagno privato e colazione è stato di 275 sterline. Abbiamo utilizzato la metro in maniera a dir poco selvaggia, quindi abbiamo optato per la Oyster Card (52 sterline a coppia, l’ultimo giorno l’abbiamo riconsegnata ottenendone 26 in restituzione).

GIOVEDІ Il primo giorno, dopo esserci riposati, ci siamo recati nel west end: Piccadilly Circus, Trafalgar Square, Chinatown, Soho e alla National Portrait Gallery (ingresso gratuito).

Dopo aver ammirato la Londra in assoluto più turistica, quella delle luci al neon, degli enormi tabelloni pubblicitari e delle catene di ristoranti che si susseguono l’uno dopo l’altro, e dopo aver scattato numerose foto alle icone di Londra – double daker, cable car, cabine telefoniche rosse- abbiamo cenato al “Gordon’s Wine bar” (http://www.Gordonswinebar.Com/), la più antica vineria di Londra, aperta nel 1890.

Premetto che ho utilizzato al guida Lonely Planet come mentore poiché raramente sono rimasta delusa dai suoi consigli. Abbiamo mangiato tre diversi tipi di formaggio col pane caldo (11 sterline) accompagnati da vino rosso. Il locale è rimasto immutato da secoli ed è illuminato da candele poste su vecchie bottiglie.

Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con i musicisti di strada posti proprio fuori dal locale, abbiamo raggiunto Buckingham Palace (residenza ufficiale della regina Elisabetta II) e assistito a un’esercitazione notturna.

VENERDI Dopo aver assaporato la prima di una terribile serie di colazioni, ci siamo preparati per la prima vera e propria full immersion a Londra. La giornata era bellissima: cielo terso e leggero venticello.

Dopo aver attraversato il Green Park, uno delle innumerevoli aree verdi di Londra, abbiamo assistito al Changing of the Guards, dopodiché ci siamo avviati verso Hyde Park. Il parco è a dir poco stupendo: gente che pratica sports, che si rilassa sull’erba, che mangia uno spuntino.

Abbiamo comprato una confezione di noccioline e dato da mangiare agli scoiattoli. Abbiamo curiosato da Harrods, dopodiché abbiamo visitato il “Natural History Museum”, con i suoi scheletri di dinosauri.

Prima di sera abbiamo ammirato Westminster Abbey e le Houses of Parliament (centro del potere politico) e scattato foto di rito al Big Ben.

Dopo aver riposato un’oretta in hotel, abbiamo preso la metro e dopo una fermata siamo giunti al ristorante che avevamo scelto per cena “Le Mercury” ). I piatti principali costano 6.45 e per quella cifra ho mangiato un superbo Filet de Saumon (salmone scozzese con spinaci e crema di aragosta).

SABATO Meta della mattinata Portobello Road Market a Notting Hill con le sue allegre bancarelle, un guazzabuglio di ninnoli e chincaglierie. Peccato per la pioggerellina fastidiosa.

Prendiamo la metro e ci dirigiamo alla National Gallery dove posso ammirare uno dei miei quadri preferiti: i coniugi Arnolfini di Van Eyck.

Il pomeriggio visitiamo la Tower of London e il Tower Bridge.

La Torre di Londra è una delle poche attrazioni principali a pagamento (biglietto studente 14,50 sterline, normale 17) ma vale la pena di esplorare questo castello medievale, teatro di episodi cruenti dove, fra gli altri, fu decapitata Anna Bolena. I beefeaters (in divisa Tudor) conducono visite gratuite, ma visto la pioggia li abbiamo seguiti solo parzialmente. Del resto il castello è bello da esplorare anche da soli, seguendo i propri ritmi e i propri gusti. Prima di recarci al British Museum siamo entrati nel pub “Princess Louise”, dichiarato patrimonio architettonico. I pub inglesi sono dotati di vistose insegne poiché esse permettevano ai clienti analfabeti di individuarli.

La sera ceniamo in un ristorante turco “Gallipoli” , il quale riscuoterà talmente successo da ritornarci il giorno successivo.

Premetto che non avevo mai assaggiato la cucina turca prima di allora e ne sono rimasta entusiasta. La prima sera ho mangiato la Meat Moussaka. Oltre al piatto principale, compreso nel prezzo, servono una ciotola di insalata (pomodoro, cetrioli, cipolla) e uno di riso (circa 8 sterline). Il giorno dopo ho gustato il 102 Upper Street Special: davvero delizioso! DOMENICA Giorno di sole. Subito a Camden Market, posto davvero eccentrico e singolare. St. Paul’s Cathedral (solo dall’esterno) e Tower Bridge.

Il pomeriggio è stato interamente dedicato a Greenwich, una delle zone di Londra che mi è piaciuta maggiormente (durante il tragitto si attraversa la zona dei docklands, area rivitalizzata negli ultimi decenni). Qui abbiamo visitato il Royal Observatory, e dopo la classica foto con un piede nell’emisfero occidentale e l’altro in quello orientale, ho visitato uno dei miei musei preferiti: il National Maritime Museum (ingresso gratuito). Esso illustra la storia dell’Inghilterra e del mare e vi viene raccontata l’esplorazione dell’Artico, la migrazione verso gli Stati Uniti, i viaggi di Cook, la vergogna della schiavitù ecc. Inoltre vi si trovano modellini di navi e antiche mappe dell’Impero Britannico. LUNEDI Giusto il tempo per far colazione e preparare le valigie e poi di corsa a prendere il Terravision.

Londra mi ha conquistato con la sua miscela di modernità e tradizione. La capitale inglese soddisfa tutti i gusti: dall’appassionato di musei al giovane fan di cultura alternativa. Anche se Il tempo a mia disposizione è stato breve Londra è riuscita a stregarmi.

Se avete qualche curiosità, non esitate a contattarmi.



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