Londra raccontata da un bambino
Sabato 1 marzo 2014
Siamo partiti da Verona usando l’aereo Easyjet del mattino. Ci siamo beccati 2 ore di volo. Prima di sorvolare il canale della Manica, avevo mal di pancia perché avevo fame, ma non era l’ora di pranzo quindi ho dovuto aspettare.
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Non siamo arrivati direttamente a Londra, ma a Gatwick. Per arrivare a destinazione, abbiamo usato un treno, il Gatwick Express, ma io l’ho trovato lento perché non si decideva a partire. Quando siamo arrivati all’hotel Premier Inn Victoria che era vicinissimo alla stazione di Victoria, mi sono accorto che non c’era il bidet.
Siamo andati subito a visitare il Museo di Victoria and Albert e poi al Museo di Storia Naturale. Questo museo è bellissimo e contiene un enorme scheletro di diplodoco nell’ingresso, un esemplare di dodo che è una specie di animale che è oramai estinta. Quello che mi è piaciuto di più è il tirex in 3 D che si muove e fa rumore come se fosse vivo ed anche il simulatore di terremoto dentro un negozio giapponese che ricrea il terremoto che è avvenuto nel 1995. Fa proprio paura! Al negozio di souvenir del Museo, un bambino stava strisciando per terra e mi ha fatto ridere perché lo cercava sua mamma. Dopo siamo andati al Parco di Kensington e di Hyde Park dove ho visto due scoiattoli che ho fotografato.
Dopo siamo andati da Harrods, un enorme negozio su tanti piani che contiene tanti negozi di grande lusso, dove ho visto una macchina telecomandata che va anche sui muri e sul soffitto. Ero tentato di comprarla, ma costava tanto e preferivo aspettare per prendere la bacchetta di Harry Potter a King’s cross. Abbiamo comunque comprato il libro magico con fotografie di Londra da usare con la bacchetta.
Oramai era sera e a Notting Hill abbiamo cercato un ristorante dove mangiare. Vicino all’uscita della metro, abbiamo trovato Tequila Tex Mex dove ho mangiato un tacos e per sbaglio anche un peperoncino piccante! Mi bruciava la gola! Il cameriere ci ha portato dei cappelli messicani per divertirci durante la cena e quando abbiamo voluto pagare, ci ha anche dato delle caramelle alla menta. Dopo siamo all’hotel usando il “tube”. E così ho potuto dormire.
Domenica 2 marzo 2014
Quando mi sono svegliato, siamo andati a fare colazione, ma una colazione diversa dal solito perché era del tutto inglese. Ho mangiato pane tostato, uova strapazzate e due fette di bacon. Era buonissimo!
Con il tube andiamo alla Torre di Londra che è un castello medievale. Però quando siamo arrivati, era ancora chiuso allora siamo andati a Tower Bridge che è a 3 metri da lì. E’ l’unico ponte che lascia passare, aprendosi a metà, le grandi navi soprattutto i velieri di una volta.
Sul fiume Tamigi, c’è la nave HSM Belfast, che è da guerra. Mentre prendevamo i biglietti per la Torre di Londra, ho ascoltato sul telefono di mia mamma la guida che spiegava la sua storia: i corvi, la torre di legno, la torre insanguinata, etc. Dopo aver preso i biglietti, c’era un’altra coda: non so a che cosa serviva. Quando siamo arrivati, ho trovato dei soldi per terra! Nella torre, ho visto le corone e i diamanti di grande valore. Abbiamo visto i gioielli delle regine e re con un diamante enorme ed anche le guardie che gli inglesi chiamano Beefeaters con i grossi corvi neri che sorvagliano la torre.
Dopo siamo andati a Saint Paul’s Cathedral con l’autobus rosso a due piani. Abbiamo pranzato a Caffé Rouge, un café francese dove ho mangiato un buon croque-monsieur come a Parigi. Mia sorella ci ha fatto risparmiare il 20% del conto perché c’era una promozione presentando la mappa di londra che avevamo preso in albergo. E’ stata proprio brava. Da lì, con il metro al British Museum. Lì l’entrata era gratis. Ho visto la stele di Rosetta presa dagli inglesi ai francesi durante le guerre napoleoniche, l’entrata di un tempio Assiro, delle pitture assire, un tempio greco, il frontone del Partenone in Grecia, delle sculture di un centauro, delle sculture greche. Ho visto anche il modello del Partenone, delle statue egizie, dei gioielli e delle statue dell’epoca di Carlo Magno, delle opere africane, delle opere cinesi, delle opere indiane, dei gioielli cinesi, degli armadi cinesi, dei piatti cinesi, dei vasi cinesi, dei sarcofaghi, delle mummie, delle teste, la mummia di un bebè, la mummia di Cleopatra, la mummia di un gatto e di un pesce, un rotolo di papiro, dei gioielli egizi, gli strumenti per i pescatori, un flauto, un’arpa, un gioco simile a quello degli scacchi, un cucchiaino a spargimento olio, la tomba di Gericot, dei vasi, un sarcofago di pietra, gioielli in oro, una statura di Ramses II del 1200 a.c., un leone della porta di Ishtar e tante altre cose che ho studiato di recente a scuola. Quando torno a scuola infatti, ho anche la verifica di storia sugli Egizi.
Mia sorella voleva fare un po’ di shopping allora siamo andati a fare un giro a Oxford Street, una via stra piena di negozi, che è vicina al British Museum. Ha provato un paio di scarponcini di marca Doc Marteens, ma era indecisa sul colore e non li ha comprati anche se costavano meno che in Italia.
Dopo siamo andati a Kings Cross con l’autobus a due piani e ho comprato la bacchetta di Harry Potter dopo aver fatto la foto con la sua sciarpa, i suoi occhiali e la sua bacchetta al binario 9 3/4. Era notte e siamo andati a Cina Town. Ho mangiato del riso cantonese perché non mi piacciono le altre cose. Mio papà ha sbagliato e ha ordinato le zampe di pollo che abbiamo regalato al tavolo a fianco che era pieno di tifosi di una squadra di calcio inglese. Mio papà, nei biscotti delle fortuna che ci hanno portato alla fine della cena, ha mangiato la cartina fortunata. Abbiamo riso tanto per le sue beffe. Quando siamo usciti, diluviava e siamo andati a letto senza passare da Piccadilly Circus che è lì vicino vicino! Eravamo stanchissimi!
Lunedì 3 marzo 2014
Mi sono svegliato e sono andato a far colazione. Ho mangiato un panino a due strati, un succo d’arancia e un bacon. Siamo andati a piedi all’Hard Rock Cafè e dopo a Greenpark e dopo ancora a Buckingham Palace, ma non c’era il cambio della guardia perché stava per piovere. Allora, siamo andati al Big Ben, London Eye e ci saliamo! Prima però, abbiamo visto un film in 4 D sulla costruzione della ruota. E’ stato bello e divertente. Mi è piaciuto tanto arrivare nel punto più alto della ruota. Scendendo, ci siamo fermati al Mac Donads per mangiare e ho trovato altri soldi sul bancone abbandonati da uno sconosciuto.
Dopo siamo andati a Westminter Abbey, ma era chiuso. C’era una cerimonia particolare con il principe Harry per la commemorazione di Nelson Mandela. Allora siamo andati a Trafalgar Square a piedi, passando davanti alla residenza del primo ministro in 10, Downing Street e la guardia a cavallo. Trafalgar Square è una piazza con delle fontane e dei leoni giganti e al Museo National Gallery, anche qui l’entrata e gratuita. Ho visto un cartone di Leonardo da Vinci, delle pitture di Monet, la sedia di Van Gogh e la cena di Emmaus di Caravaggio che io ho sopranominato Scarafaggio perché non riuscivo a ricordarmi il suo vero nome. Mio papà non era contento di questo soprannome perché a lui piace molto (a me no …).
Dopo siamo andati a Camden Town e abbiamo mangiato in un Fish & Chips che si chiama Poppies. Non mi è piaciuto tantissimo, ma i miei genitori sembravano molto soddisfatti. Questa via è dei punk, ma non ne abbiamo visti. Ci sono tantissimi mercatini di tutti i paesi che vendono anche da mangiare. Lì mia sorella ha comprato nel negozio di scarpe i suoi doc Marteens che desiderava tanto. Dopo, usando la metro, siamo andati a Covent Garden. E’ un mercato coperto con tanti negozietti e spettacoli di strada. C’era un signore che faceva il clown ed era molto simpatico e divertente. Siamo andati a Leicester Square, il quartiere dei teatri e abbiamo mangiato una bistecca in un Steak House. Uscendo abbiamo visto il negozio gigante e coloratissimo degli M & M’s, pieno di M & M’s da mangiare di tutti i colori e tante altre cose. Prima di tornare in hotel, abbiamo guardato Piccadilly Circus, una piazza con delle specie di TV gigantesche attaccate alle case in alto.
Martedì 4 marzo 2014
Dopo aver fatto colazione, la solita colazione all’inglese molto buona, siamo andati a visitare Westminster Abey perché ieri era chiusa. Entrando, ci hanno proposto un gioco tipo caccia al tesoro in italiano nel quale bisognava rispondere a delle domande in base alla visita fatta. Da fuori la chiesa sembrava piccola, ma dentro era gigantesca! Alla fine, grazie al gioco, io e mia sorella abbiamo vinto un cioccolatino a forma di moneta inglese.
Dopo, usando una barca presa vicina al Big Ben, siamo andati a Greenwich passando sotto tanti ponti tra cui Tower Bridge accanto alla nave di guerra HSM Belfast. Arrivati a destinazione, siamo andati a vedere il meridiano pagando l’ingresso e da lì si vedeva tutta Londra. Abbiamo visitato il museo di astronomia. Dentro, dietro ad una tenda nera, c’era uno specchio all’interno di una sala molto buia che proiettava su Saint Paul e si vedeva in diretta la vita di quel punto: la macchine, le persone che camminavano. Siamo andati negli appartamenti degli astronomi e abbiamo visto oggetti tipo telescopi, sedie, orologi, armadi, tavoli, candelabri, quadri, sestanti, macchine, pendoli, libri, appunti, telefoni, GPS, ecc.
Usciti dall’osservatorio, siamo andati a vedere il museo navale passando attraverso il grande parco dove c’erano tanti scoiattoli. Nel museo che era anche esso gratis, ho visto le scarpe per andare sul ghiaccio, gli occhiali per proteggersi dal gelo, la barca col motore di un aereo più veloce al mondo, ecc. Con la stessa nave dell’andata, siamo tornati a Londra e con l’underground siamo andati a Notting Hill. Abbiamo percorso la via di Portobello Road e siamo andati in un ristorante / pub tailandese che si chiamava Churchill Arms. Li ho trovato ancora dei soldi per terra. Siamo tornati all’hotel per dormire.
Mercoledì 5 marzo 2014
Dopo aver fatto colazione, sfortunatamente dovevamo tornare a Verona. Quindi abbiamo preso il treno Gatwick Express all’incontrario per arrivare all’aeroporto. Abbiamo preso l’aereo British Airways per tornare in Italia. All’aeroporto, ci ha portato a casa nostra la mia nonna.
Questa vacanza mi è piaciuta tantissimo e mi dispiaceva tornare a casa mia.
La cosa che mi è piaciuta di più è il simulatore di terremoto al museo di storia naturale e poi scrivere il mio diario quotidiano. Quello che non mi è piaciuto per niente è il museo di Victoria & Albert. Tutti i ristoranti mi sono piaciuti anche se ero contento di tornare a casa per mangiare una buona pasta. I miei genitori non vogliono mai mangiare italiano all’estero. Ci vorrei tornare ogni anno. Chi sa l’anno prossimo…