Londra ogni volta diversa

la città dove non ti puoi annoiare
Scritto da: silviana
londra ogni volta diversa
Partenza il: 01/07/2011
Ritorno il: 04/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Anche se ero già stata a Londra due volte, (ma sempre in vacanza studio) era indispensabile ritornarci, per rivedere tutto con occhi diversi, visto che Londra cambia di continuo.

Io ed il mio ragazzo siamo partiti da Milano Linate il 1° luglio per quattro giorni intensi ma estremamente piacevoli nella capitale della stravaganza ma anche della tradizione.

Siamo atterrati a London City che è l’aeroporto più vicino alla città circa 10 Km, molto piccolo ed accogliente, muniti di mappe e cartine ci siamo addentrati subito nel clima londinese.

Per raggiungere il nostro alloggio, l’Hotel Avni Kensington, abbiamo dovuto prendere la DLR (la Docklands light Railway) che è una metropolitana sopraelevata, la linea grigia la Jubilee la più recente ed infine la blu cioè la Piccadilly line. Utilizzare la metropolitana a Londra come anche a Parigi per me è davvero comodissimo, ti porta ovunque e non ti puoi proprio perdere.

Londra per quanto riguarda i trasporti e non solo è decisamente cara, quindi comprare i biglietti singoli è assolutamente sconsigliato, è consigliatissimo invece da tutti e anche da me fare una Travelcard per più giorni sapendo però quali sono le zone che vorrete visitare della città oppure come ho fatto io la Oyster card. La Oyster card è una tessera magnetica come il bancomat che potete acquistare direttamente a Londra nei desk autorizzati o volendo si può anche acquistare on line sul sito dei trasporti di Londra tfl.gov.uk o anche su VisitBritain (io l’ho acquistata online per non perdere tempo). Qui non avete zone da selezionare va bene per tutte quante, basta farla strisciare quando entrate e poi uscite dalla stazione della metro e vi toglie in automatico l’importo, si può ricaricare una volta finito il credito (per 4 giorni noi abbiamo consumato 20 £ a testa) e quando tornate a casa non buttatela, perché si può riutilizzare visto che non ha scadenza.

L’Hotel sorgeva in una zona come mi aspettavo davvero tranquilla, pulita e ordinata. Hotel ristrutturato di recente anche se le rifiniture lasciavano un po’ a desiderare, camera strettissima, ma avendo visto le foto, ero preparata. Per intenderci il letto a una piazza in mezzo era incastrato nel muro, per cui ci poteva stare al massimo una persona alta 1,75 non di più, poi avevamo una graziosa finestrella larga circa 30 cm sopra al letto dove in lontananza si vedeva il London Eye, personale gentile ed educato nella norma e per finire la colazione decisamente scarsa. Ma noi in fondo non abbiamo grandi pretese basta la pulizia. Appena arrivati all’Hotel visto che erano solo le 11 del mattino e le stanza era pronta per le 14, depositati i trolley in una stanzetta chiusa a chiave, abbiamo iniziato a passeggiare per il quartiere davvero carino di Kensington; casette piene di fiori con le tipiche finestre inglesi che io adoro e cammina cammina decidiamo di fermarci per una breve sosta per un untissimo e gigantesco fish and chips con bibita. Dopo esserci ristorati abbiamo percorso a piedi Cromwell Road passando davanti al Victoria and Albert Museum ed al museo di scienze naturali simile dall’esterno ad una cattedrale gotica. Poi passeggiando sulla trafficata Brompton Road abbiamo raggiunto i famosissimi magazzini di Harrods, opulenti ed esagerati ma comunque da visitare con statue e colonne egizie e il Memorial a Diana e Dodi con l’anello di fidanzamento (sempre che glielo abbia davvero regalato e non sia una farsa, che lui le regalò). Visitare tutti i piani è piuttosto stressante, noi abbiamo fatto un giro veloce nel piano degli strumenti musicali e nel piano degli animali domestici dove addirittura vendevano letti a baldacchino e troni per cani e gatti. Il reparto che per me merita una visita è quello della gastronomia, davvero particolare ed interessante e pieno di colori.

La seconda parte del pomeriggio l’abbiamo trascorsa passeggiando ai Kensington Gardens, i giardini per me più belli di Londra, sosta al Round Pond, il laghetto artificiale con papere e cigni, relax sul prato (ci sono anche le sdraio ma sono a pagamento), avremmo voluto visitare Kensington Palace ma al momento stanno facendo dei lavori al palazzo e la maggior parte delle stanze non è visitabile, l’unica stanza che si può vedere non è comunque nella sua versione originale ed è allestita una mostra, ovviamente il prezzo per l’ingresso è identico! Ma non ne vale la pena! Passeggiata davanti all’Orangery all’interno dei giardini dove abbiamo sorseggiato un delizioso tè all’arancia e un tea afternoon menu completo di sandwiches salati e pasticcini buonissimi, prendere il tè qui non è economico ma non particolarmente caro circa 15 £ a testa che è il menù che costa meno. Cenetta veloce nel nostro quartiere e dormitina.

Il secondo giorno l’abbiamo dedicato all’attrazione più visibile di Londra il London Eye, questa ruota alta 135 m che domina tutta la città è la più grande al mondo, è composta da 32 cabine che ruotano molto lentamente, un giro in totale dura circa 30 minuti. Abbiamo acquistato il biglietto on line combinato al biglietto d’ingresso al London Dungeon risparmiando così un 10%. La coda anche se sembrava infinita è durata circa 15 minuti ed era sabato, lassù è davvero meraviglioso, ci sono anche alcuni posti a sedere e in estate l’aria condizionata, ci si gode lo skyline di tutta Londra ed in particolar modo il Big Beg e gli Houses of Parliament da vicino. Una volta scesi dall’attrazione, si rientra dove è collocata la biglietteria e si assiste allo show in 4D con tanto di occhialoni che dura circa 5 minuti. Poco più avanti c’è anche l’Acquario di Londra e la London’s Death Trap un’esperienza che dura 15 minuti ma neanche, non particolarmente divertente e cara 12 £ a testa per un giochino e una foto horror un po’ stupida. Poi facendo sempre parecchie foto abbiamo raggiunto il Big Ben che non è l’orologio come molti credono ma la campana del grande orologio che sovrasta il Tamigi. Subito vicino sorge la splendida Abbazia di Westminster che abbiamo visitato, il prezzo per l’ingresso individuale è molto alto 16 £ compresa l’audioguida in italiano, la chiesa di Saint Margaret che sorge nel giardino dell’Abbazia e i chiostri a seconda delle varie aperture. Questa abbazia in cui sono stati incoronati dal 1066 tutti i sovrani inglesi, è davvero imponente e ricca di monumenti; in particolare cappelle, la necropoli reale, il Poet’s Corner (l’angolo dei poeti), ed impressionanti statue di cera di Elisabetta I, Carlo II e Lord Nelson modellate sulle loro maschere mortuarie e vestite con gli abiti originali. Non si possono scattare fotografie all’interno dell’Abbazia, sono piuttosto severi.

Più tardi dopo qualche acquisto, passando davanti al magnifico Buckingam Palace ci siamo rilassati al Green Park che sorge proprio sulla destra rispetto al Palazzo. Alla sera cena veloce e giro turistico e per negozi a Piccadilly con il suo storico simbolo la statua di Eros.

Per il terzo giorno che era domenica, non poteva mancare il cambio della guardia; si svolge a Buckingam Palace, in inverno a giorni alterni mentre invece in estate tutti i giorni alle ore 11,00 del mattino. Anche se si tratta dell’attrazione più turistica in assoluto, va vista almeno una volta perché è davvero folcloristica e anche qui non si può fare a meno di scattare foto e ancora foto. Dopo il cambio della guardia che dura circa 1 oretta, abbiamo passeggiato a St James Park mangiando tramezzini, questo parco sempre piuttosto affollato è uno dei polmoni di Londra, il più antico tra i 9 parchi reali, abitato da tantissimi scoiattoli, anatre, cigni e pellicani. Nella seconda parte del pomeriggio ci siamo spostati da tutt’altra parte, nella cosidetta “City of London”, questa parte di Londra si distingue completamente dal resto della metropoli, con un suo sindaco e un governo proprio; qui sorgono potentissimi istituti finanziari che tengono le redini dell’economia. Visitina solo esternamente dell’altro simbolo di Londra il Tower Bridge, che si è aperto alle ore 17,00, purtroppo non abbiamo fatto in tempo a visitare la St Paul Cathedral visto che i monumenti a Londra chiudono piuttosto presto verso le 17/17,30 e poi con biglietto acquistato in precedenza ci siamo recati al London Dungeon che dicono essere una sorta di Horror House.

The London Dungeon si trova in Tooley Street a 100 metri dalla London bridge Station, io ero da fifona nata, piuttosto timorosa, ma almeno lo dico per i facilmente impressionabili non fa per niente paura, è una sorta di museo che ripercorre le tappe della macabra storia inglese, prima di entrare non potrete non notare la scritta “ENTER AT YOUR PERIL” è consigliato sapere un po’ l’inglese perché non ci sono audioguide è tutto dal vivo con personaggi vestiti con costumi d’epoca. Le fasi storiche percorse sono: la peste a Londra, l’incendio della città del 1666, una spiegazione sulle torture in epoca medievale, il labirinto con gli specchi, il sanguinoso serial killer Jack the Ripper cioè lo Squartatore, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street e poi ci sono un paio di attrazioni divertenti ma non anticipo nulla, ovviamente alla fine del percorso che dura più o meno un’oretta c’è il negozio di souvenir e se si vuole si possono acquistare le foto che ti fanno loro alla modica cifra di 5 £ a foto (modica si fa per dire).

Alla sera abbiamo cenato nel nostro quartiere al ristorante Wildwood che è una catena presente in Inghilterra ed è successa una cosa che sinceramente in Italia non mi era mai capitata: dopo aver preso l’antipasto, stavamo aspettando due pizze , dopo un’attesa lunghissima ci hanno detto che avevano avuto dei problemi in cucina, scusandosi centinaia di volte e alla fine per l’attesa non ci hanno fatto pagare le pizze in questione, complimenti per l’onestà e la correttezza.

Per l’ultimo giorno abbiamo raggiunto Trafalgar Square per poi fare un bel giro a Covent Garden e visitare il maestoso British Museum, l’ingresso al museo è gratutito, si possono fare delle offerte e poi ci sono le immancabili audio guide al prezzo di 5£. Il British è il più grande museo d’Inghilterra impossibilie vedere tutto, bisogna fare delle selezioni su cosa si vuole vedere, il nostro interesse sinceramente non da esperti si è concentrato soprattutto sui tesori più famosi come la Stele di Rosetta che permise agli studiosi di decifrare i geroglifici egizi, i marmi del Partenone trafugati dall’Acropoli di Atene, le stanze assire e le mummie egizie. Dopo una pausa culinaria veloce ci siamo purtroppo recati all’aeroporto questa volta di Heatrow per il rientro.

Arrivederci London and see you soon!

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Orangery ai giardini di Kensington

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Afternoon tea menu

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Cambio della Guardia

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Tower Bridge

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il Big Ben visto dalla London Eye

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Buckingam Palace



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