Londra… Mind the Gap 2
Prenotiamo il volo sul sito ryanair e dopo varie consultazioni decidiamo per l’albergo Vittoria Inn, niente di eccezionale, ma sicuramente economico per la posizione centrale vicino a Victoria Station in Belgrave Road stazione metro Pimlico.
Prepariamo itinerari consultiamo siti, racconti consigli, nel frattempo il tempo non ci aiuta: nevica quasi tutti i giorni a Cesena e la paura del ghiaccio è veramente forte.
Si avvicina sabato 13 febbraio il giorno della partenza. Sveglia alle 6,30 e partenza per Bologna. I controlli si svolgono tranquillamente, imbarchiamo i bagagli; non siamo riusciti a partire con il solo bagaglio a mano e, col senno di poi, considerando i “vari acquisti” fatti a Londra, è stata sicuramente la scelta migliore. Il volo è molto comodo e atterriamo a Stansted in perfetto orario con tanto di suono della trombetta di Ryanair che ci annuncia l’atterraggio in anticipo. In aeroporto ci aspetta una lunga e lenta fila per il controllo dei documenti e i bagagli ci vengono consegnati 40 minuti dopo l’atterraggio. Acquisto il biglietto dello Stansted express per Lucia in quanto sull’aereo non vendono biglietti ridotti e la differenza è sostanziale € 26,00 gli adulti, € 14,00 i ridotti fino ai 14 anni. Lo Stansted express è comodo e veloce, in circa 45 minuti ci porta direttamente alla stazione di Liverpool Street dove ci dirigiamo immediatamente ad acquistare le Oyster Card. Il gentilissimo Italo ci carica ogni card con £ 20,00+3 di cauzione che ci verranno restituiti al ritorno.
Siamo pronti per la metro…. Il nostro primo MIND THE GAP ci accoglie mentre ci dirigiamo al nostro albergo, con la metro Victoria fermata Pimlico. Arriviamo facilmente in albergo Victoria Inn, Belgrave road, prenotato in Booking.com per circa £ 350,00 camera tripla con colazione per 4 notti.
La consegna delle camere si fa attendere, le stanno terminando… Nel senso che gli operati stanno montando le porte. Ci consegnano 2 camere al 4° piano, completamente ristrutturate. Siamo i primi ad usarle; il bagno è grande pulito con un bel box doccia: Le camere non sono molto ampie, ma hanno tutti i comfort necessari. Da quello che avevamo letto ci aspettavamo di peggio, siamo veramente contenti.
Appoggiamo i bagagli, lasciamo terminare i lavori agli operai, e riprendiamo la metro direzione Portobello. Ci fermiamo in un McDonald per il pranzo, sono le 15,00 e abbiamo davvero tanta fame. Il mercato è stracolmo di gente, tante persone, colori, sapori. Ci è piaciuta veramente tanto questa parte di Londra con i suoi negozietti particolari. Iniziamo i nostri acquisti e proseguiamo la visita di Notting Hill scattando tante foto, rapiti dai vari particolari che si presentano ad ogni angolo di strada.
Alle 18,00 saliamo sul nostro primo autobus rosso a due piani e ci dirigiamo a Bond Street passeggiando tra i vari negozi: Disney store, H&M, e tanti altri fino ad arrivare alla piazza di Piccadilly illuminata e stracolma di gente. Entriamo nel famosissimo negozio sportivo Lillywhites dove è impossibile non comprare. Gli sconti sono ottimi, la merce non è esposta benissimo, ma i prezzi sono davvero eccezionali. Acquistiamo una maglietta e della snakers per Lucia. Siamo affamati sono le 20 e cerchiamo un ristorante/pizzeria per la cena. Non so esattamente quante volte veniamo sbattuti fuori, ma è tutto strapieno e dopo vari tentativi non riusciamo a cenare. Distrutti ci dirigiamo in albergo; avvistiamo alla stazione metro Victoria il supermercato Marks & Spenser dove acquistiamo frutta e panini che gusteremo stesi sui nostri letti. Ore 21,00 tutti a nanna.
Domenica 14 febbraio
Ci svegliamo alla 7,30 . La colazione dell’albergo è un po’ scarsina: pane burro marmellata e poco altro, ma non possiamo lamentarci. Usciamo e ci dirigiamo a Westmister. E’ domenica, purtroppo non possiamo visitarla internamente, ma anche da fuori rimaniamo positivamente colpiti da questa maestosa abbazia. Le foto al Big Ben e Parliament Square si sprecano. Attraversiamo il ponte, visitiamo la ruota. Che bello anche questo “angolo” di Londra!. Il nostro itinerario è intenso e così ci dirigiamo verso Buckingam Palace, il maestoso palazzo londinese. Anche qui incontriamo una marea di turisti, pronti per vedere il lunghissimo cambio della guardia. Le guardie non indossano la solita divisa rossa, bensì un lungo cappottone grigio e già questo toglie loro il fascino che siamo abituati ad immaginarci. Io personalmente ho già visto la lunga e teatrale cerimonia del cambio della guardia e penso, a mio modesto parere, che si possa benissimo saltare. Ad ogni modo ci fermiamo ad osservare i primi lenti movimenti delle guardie ed iniziamo la nostra passeggiata a St.James Park. Incontriamo scoiattoli girovaghiamo e raggiungiamo la nostra meta “Hard rock cafè” . Mai e poi mai possiamo saltare questa visita.
Carichi di acquisti per il pranzo ci trasferiamo a Piccadilly e finalmente riusciamo a consumare il nostro primo pasto al di fuori della nostra camera di albergo, Dopo aver gustato un’ottima pizza al “pizza hut” ci dirigiamo a Trafalguar Square (a nostro parere molto meglio della più blasonata Piccadilly) ed entriamo gratuitamente alla NATIONAL GALLERY. Personalmente non mi aspettavo tanta bellezza, ricchezza e splendore. La visita di questo museo da sola vale il viaggio a Londra. Opere strepitose, esposte divinamente: Naturalmente consultando la mappa in consegna all’entrata, riusciamo a raggiungere immediatamente lo opere che ci interessano; i Girasoli di Van Ghog, vari Monet, Rembrant. Frastornati da tanta bellezza ci dirigiamo con la metro a Covent Garden e ci dedichiamo un po’ allo shopping; girovagando osserviamo la Royal Opera House e la St. Paul Church. Proseguiamo a piedi per Oxford Street. Oramai è tardi è la sera di San Valentino e questa sera è davvero impossibile trovare posto per cena in un ristorante per 6; quindi anche questa volta decidiamo di acquistare la nostra cena da Marks & Spenser. Distrutti, con i piedi doloranti, riprendiamo la metro e “MIND THE GAP” gustiamo la nostra romantica cena distesi sul letto bevendo the e osservando la London Eye visibile chiaramente dalla finestra della nostra camera. Niente male come panorama!!!
Lunedì 15 febbraio
Oggi splende il sole finalmente. Dopo colazione ci dirigiamo al museo delle cere Madame Tussauds. Fortunatamente alle 9,00 siamo già in fila, pronti per entrare in quanto subito dopo si forma una coda lunghissima. Che dire di questo museo: è sicuramente carissimo, ma va visto, ci si diverte, si scherza con le cere e tutto si può toccare e fotografare. Giorgia e Lucia scattano fotografie con i loro idoli e anche noi adulti ci divertiamo. Alle 12,00 usciamo, facciamo un salto al 221B di Baker Street: casa di Sherlok Holmes e ci dirigiamo da Harrod’s. Visitiamo solo il piano riguardante borse e gadget vari di Harrod’s, naturalmente acquistiamo e con tante borse, borsine, borsette ci dirigiamo a pranzo. Oggi proviamo gli ottimi panini di “Pret a Manger”. C’è ancora il sole così visitiamo il Royal Albert Hall e il Hyde Park, intravediamo Kensingtone Palace e alle 15,30 visitiamo il Natural History Museum anche questo gratuito. La struttura è davvero bella con una magnifica e imponente entrata. Non lo abbiamo visitato tutto. Avendo già visto quello di New York le ragazze non ne rimangono entusiaste, però devo ammettere che la struttura è notevole.
Oggi cambiamo itinerario: con l’autobus 24 rientriamo in albergo per riposarci un po’. Questa sera si va a cena fuori. Ci dirigiamo, sempre con il bus 24; a Leicester Square e andiamo a cena in una grande Steak House. Sono solo le 18,15 ma già il ristorante è gremito di gente. Ci abbiamo provato, volevamo cenare almeno una volta seduti, fuori dalle nostre camere e in un ristorante londinese. Mangiamo bene, ma pochino, e spendiamo tanto, circa £73,00 a famiglia. Dopo cena girovaghiamo tra Leicester Square e Piccadilly (che ancora non ci entusiasma) e finalmente ritorniamo in albergo alle 22,30.
Martedì 16 febbraio
Oggi, come da previsioni, piove. Siamo stati bravi, l’itinerario pianificato a casa e a buon punto. Manca ancora l’imponente e magnifico British Museum. Il più antico museo del mondo che conserva sei milioni di oggetti. Entriamo direttamente nella Great Court una magnifica struttura dal tetto di vetro che racchiude il cuore del British, Che inizio, che spettacolo!!!!. Breve riunione dei sei viaggiatori per decidere quale la visitare… All’unanimità si sceglie la parte dedicata ai reperti egizi iniziando dalla Stele di Rosetta. La collezione oltre ad essere bellissima è esposta divinamente, abbiamo visitato l’Egitto varie volte e, secondo noi, nonostante il museo del Cairo contenga molti più reperti vi è molta confusione e spesso gli oggetti sono accatastati e non valorizzati. Si possono scattare foto ovunque con grande gioia di Paolo e Maurizio. Le statue di Ramesse ci affascinano e proseguiamo la visita. Alle 11,30 ci fermiamo al bar della Great Court, ci sediamo e con la mente pregna bellissime immagini di reperti e facciamo uno spuntino. Maurizio e Paolo decidono di fare una visita veloce ai reperti della Mesopotamia e un signore inglese molto maleducato si arrabbia in quanto tengo occupato il posto a mio marito, molto scortesemente imprecando mi sposta il giubbotto e porta via la sedia. Alla faccia della cortesia e amplomb inglesi. Forse quelli simpatici e cortesi durante la nostra visita erano in vacanza in quanto noi abbiamo incontrato solo inglesi arrabbiati, maleducati, tristi e poco disponibili. Usciamo dal British, piove ancora, ma la pioggia non ci ferma. Raggiungiamo la City, pranziamo da EAT e anche qui vediamo i soliti bei ragazzotti inglesi, tristi, che pranzano frettolosamente e non parlano con nessuno. Visitiamo la imponente St, Paul Cathedral e ci dirigiamo in bus alla Torre di Londra – Tower Bridg. Nonostante la forte pioggia rimaniamo a lungo ad ammirare questo scorcio di Londra molto fotogenico anche con il cielo coperto.Attraversiamo anche il Millenium Bridge e, nel tardo pomeriggio, ritorniamo in albergo con i piedi molli e gli ombrellini distrutti dal vento. Ultima cena da Pizza Hut giretto a Leicester Square, che continuiamo a preferire a Piccadilly e l’ultima nostra notte londinese ci avvolge.
Mercoledì ore 12,00 in perfetto orario raggiungiamo Stansted restituiamo la Oyster card e ci rimborsano credito residuo più cauzione.
E ora le nostre considerazioni direi molto simili per tutti i partecipanti.
Londra non è New York e subito ce ne siamo resi conto. Abbiamo viaggiato molto e conosciuto tanti popoli e culture quindi è logico che i paragoni si facciano. Non siamo tornati delusi, ma forse ci aspettavamo di più. Piccadilly non è nemmeno lontana parente di Times Square gli inglesi sono veramente antipatici, non so, forse nemmeno noi sprizzavamo simpatia a loro. Noi romagnoli così solari e chiacchieroni non abbiamo sicuramente nulla in comune con questi popolo così triste arrabbiato e con aria da “so tutto io non mi disturbare”
Lasciando per due volte gli stati uniti il nostro pensiero è stato: “Vorrei tornarci al più presto… Mi trasferirei a vivere qui” lasciando Londra:“bene, bella capitale, andava vista, l’ho vista, non penso che ritornerei”.
MIND THE GAP!!!