Londra in un Weekend
Saranno tre giorni intensi. Tutte quante siamo già state in questa policromatica città ed abbiamo voglia di viverla in tutte le sue sfaccettature…Pensiamo a cosa vedere, a cosa fare, a come organizzare le nostre giornate! Giovedì 3 marzo Si parte di giovedì sera da Pisa con l’ultimo aereo (partenza prevista ore 22), arriveremo a Londra in piena notte ma così potremo recuperare tempo prezioso per il giorno dopo.
Sorvoliamo Londra e ci rendiamo conto di quanto è sconfinata dalle luci che sembrano non aver fine. Rimango incantata da tutte quelle luci per qualche minuto… tanto che mi dimentico di fare qualche fotografia.
Le luci si allontanano e noi ci prepariamo all’atterraggio. Ci siamo … si scende!!!! Siamo così intente a pensare che siamo arrivate che seguiamo la folla senza riflettere. Dopo un paio di scale mobili siamo in fila davanti a delle porte automatiche… Panico!!! E le valigie? Calma! Dopo un attimo di smarrimento (Stansteed è un aeroporto immenso) riusciamo a riprendere i bagagli e via al treno.
Trascorrono velocemente i 45 minuti che ci separavano da Londra ed arriviamo a Liverpool Street dove il nostro autobus (23 notturno) riesce ad impiegarne altrettanti per portarci a destinazione. L’autobus è pieno di turisti con le loro valigie proprio come noi. Seguiamo il percorso in collaborazione (le mie compagne di viaggio leggono i nomi delle strade e io controllo il percorso sulla cartina). Ci siamo: Sussex Garden! Il nostro albergo (Rhodes Hotel stanze piccole ma pulite e soprattutto con il bagno senza moquettes) è al numero 195.
Sono passate le 1.30 del mattino… sfinite ma felici e dopo l’ultimo sforzo per sistemare i bagagli, ci diamo la buona notte.
Venerdì 5 marzo: Appena sveglie riceviamo il buongiorno dalla ben nota variabilità del tempo londinese: Nevica!! Niente male come risveglio, ma non ci arrendiamo e dopo una abbondante colazione partiamo. Per dove? Hyde Park! E dove se nò! Il parco è uno spettacolo. La Serpentine è in buona parte congelata e la neve compone dei bellissimi disegni sullo specchio d’acqua ghiacciato.
Ok ora comincia il giro “turistico” che ci eravamo preposte! E da dove cominciano tre laureate in economia… ma dal tempio della finanza naturalmente: la City! Rimaniamo incuriositi dai simboli che troviamo lungo le strade… riconosciamo la cavalletta dorata simbolo dei banchieri lombardi insediatesi a Londra negli anni trenta! Facciamo un giretto e ci fermiamo davanti a S. Mary Le Bow e inaspettatamente sentiamo il suono delle campane… siamo contente perché si dice che solo coloro che sono nati nella parte di Londra dove si sentono queste campane possono dirsi veri londinesi… così ci sentiamo un po’ londinesi anche noi.
Facciamo un passaggio veloce a St. Paul Catthedral (facciamo anche una capatina sul Millenium Bridge) e ci ripromettiamo di visitarla internamente la prossima volta…Per ora abbiamo un altro appuntamento: La Torre di Londra! Purtroppo la variabilità del tempo londinese si fà nuovamente presente e dopo la fine della nevicata ecco che arriva una copiosa pioggia! Ne approfittiamo per un pasto veloce da EAT catena di negozi per un pasto veloce dove i tramezzini, le insalate pronte così come la frutta e i dolci hanno un aspetto sano… ed anche il sapore è ottimo! Questo è un cambiamento che ho trovato dopo tanti anni che apprezzo moltissimo, magari vi fosse stato una posto per mangiare così l’ultima volta che vi sono stata (allora avevo mangiato per la maggior parte dal McDonald)! Il costo del biglietto della Torre di Londra è un po’ altino (ben 14.50 pounds ovvero circa 21 euro) ma ne vale veramente la pena. L’atmosfera è veramente particolare e poi ci sono i corvi …Ne sono rimasti pochi ma questi pochi hanno delle dimensioni enormi, sembrano tacchini! I gioielli della regina sono veramente straordinari e l’idea del tapiroulant per ammirarli è stata fantastica, niente fila e un’ottima visione.
Sono le quasi le 15.30 e decidiamo di correre a Temple Church, quella del “Codice da vinci” e facciamo appena in tempo ad entrare e scattare due foto a quel luogo ben descritto nel famoso libro (io l’ho letto e quando sono entrata lì ho avuto la sensazione di esserci già stata). Dopo poco ci fanno uscire e ad aspettarci abbiamo trovato una pioggia scrosciante che un paio d’ore prima aveva lasciato spazio ad un timido sole! Infiliamo nel negozio della Twinnings… Spettacolare per gli amanti del tè … come noi! Piove ancora, che si fa? British Museum…. Proprio oggi effettua orario prolungato! Facciamo il giro delle parti per noi più interessanti: antico egitto, mesopotamia e grecia. E la stanchezza comincia a farsi sentire. Quando usciamo sono già le sette e si prospetta il problema cena: siamo a londra e qui si cena alle sei! Infatti alcuni ristorantini dove ci fermiamo hanno già chiuso la cucina e alla fine del nostro girovagare ci fermiamo da Garfunkel vicino a Leicester Square dove ceniamo all’inglese! Dopo cena decidiamo di fare un ultimo giro, ma lo facciamo con il tipico caffè da asporto … nel bicchiere di plastica enorme (abbiamo scelto fra le tante catene di caffè da asporto la famosa Starbucks)! Munite di megacappuccino da Leicester Square ci dirigiamo a Piccadilly Circus e poi verso l’albergo per una dormita ristoratrice.
Sabato 5 marzo: E’ sabato e ci dirigiamo a Portobello per il mercatino! Splendido! Innanzitutto per le case che fiancheggiano questa strada (sono tutte colorate e mettono allegria) e poi per l’atmosfera che vi si respira.
Siamo arrivate abbastanza presto ma dopo poco la fama di questo posto attira uno sciame di turisti e quindi dopo i nostri piccoli acquisti ed un caffè all’italiano (consiglio a tutti di andare da NERO CAFFE’ dove potrete trovare il vero espresso italiano con tanto di Illy caffè e macchina Faema) ci dirigiamo a Notting Hill. Purtroppo non abbiamo incontrato Hugh Grant ma ci siamo accontentate di un simpaticissimo signore che uscendo dal suo portone giallo ci saluta cordialmente.
Continuiamo il nostro tour ed è ora di andare alla National Gallery dove ci fermiamo a vedere solamente le opere più importanti (La vergine delle rocce di Raffaello, i Girasoli di Van Gogh,…) torniamo alle priorità fiosologiche: abbiamo fame! La National Gallery si trova in Trafalgar Square e proprio li accanto c’è St. Martin in the field nella cui cripta si trova un ristorantino self service consigliato da tutte le guide, il CAFFE’ IN THE CRIPT. Scendiamo! Il posto è molto carino, il cibo è molto buono, si riesce a pranzare fino alle 3 del pomeriggio e si spende il giusto! La prossima volta che torno a Londra andrò sempre a mangiare lì! Con la pancia piena e le gambe riposate ci dirigiamo verso il parlamento e ammiriamo il Big Ben da tutti i suoi lati. Arriviamo davanti a Westmister e… Piove! Decidiamo quindi di prendere un tè anche perché la temperatura è veramente bassa! A Coven Garden troviamo un posticino per un tè veloce con dolcino annesso.
Dopo alcuni acquisti decidiamo che è arrivata l’ora di prepararsi per la cena e ci dirigiamo in albergo per uscirne dopo circa un’ora.
Stasera ceniamo a Nottingh Hill ad un ristorante greco che abbiamo visto la mattina. Usciti dal ristorante abbiamo una sorpresa: sono poco più delle dieci ed è tutto chiuso. Con la metro arriviamo in centro in un attimo: ci fermiamo a Trafalguar Square ma anche qui non c’è nessuno. Allora nuovamente con la metro ci spostiamo a Leicheste Square dove finalmente incontriamo della gente! Il sabato sera londinese offre poche chance: discoteca oppure girovagata per le strade. Alle undici i pubs chiudono! E’ un dramma per noi che siamo abituati ad altri ritmi! Dato che per la discoteca non avevamo l’abbigliamento adatto (sono esclusi jeans e scarpe da ginnastica) ci mettiamo a girovagare per Soho. Pessima idea! Sconsolate rientriamo in hotel, però dopo aver visto il modo di vestire degli inglesi: fà un freddo cane e le ragazze sono senza calze e con i sandali, mentre gli uomini sono in giacca e cravatta… Ma senza uno straccio di camicia! Mah!!!!! Domenica 6 marzo: Questa mattina ci alziamo controvoglia…Purtroppo dobbiamo partire! Ma dopo aver lasciato l’albergo, con il i raggi di sole che ci riscaldano la faccia e armate di valigie decidiamo di camminare per Hyde Park alla ricerca di qualche scoiattolo. Veniamo accontentate quasi subito da un intraprendente esemplare che ci viene incontro e mangia con molto gusto i nostri crackers. Dobbiamo arrivare allo Speacker’s Conner dove, con nostro rammarico, nono c’è nessuno! Allora continuiamo il nostro giro per poi dirigerci verso la stazione.
Quasi non ci accorgiamo di essere già sul treno per Stansteed quando arriviamo e dobbiamo fare velocemente le operazioni di imbarco! Siamo sull’aereo dove sotto di noi c’è un mare di nuvole che assomigliano a zucchero filato! Stiamo tornando!
Sono felice di aver fatto questo viaggio con le mie compagne di avventura! Sono stata contenta dei cambiamenti riscontrati in questa bella città, come il cibo (finalmente più sano e con più scelta) e i londinesi. Abbiamo incontrato un sacco di persone gentili a cominciare dal padrone del nostro hotel per arrivare a quei fondesi che senza richiesta ci dispensavano consigli! Sono già in trepida attesa del prossimo viaggio!!! A Presto! Patrizia