Londra in 3 gironi
domenica sveglia alle 8, ottima colazione a buffet in hotel e poi via subito in giro per Londra. Cavoli è domenica mattina, per le strade non c’è proprio nessuno, sono tutti a dormire; è da poco piovuto. Ci dirigiamo a piedi verso Westminster Abbay, ma una volta arrivati scopriamo che di domenica non è possibile visitarla, così continuiamo la nostra passeggiata, passando per Parlament Square, ci inoltriamo a St James’s Park, il parco che conduce a Buckingham Palace. Veniamo immediatamente colpiti da questo parco, ben tenuto, con la sua erbetta verde, gli alberi secolari, gli uccelli e centinaia di scoiattoli che vediamo saltare da un aiuola all’altra. Ci fermiamo a scattare qualche foto agli scoiattoli e poi poco dopo ci troviamo di fronte al palazzo Reale, Buckingham Palace. Qui speriamo di vedere il cerimoniale del cambio della guardia, ma in autunno viene fatto a giorni alterni, e, noi fortunati come al solito, siamo capitati nel giorno sbagliato. La guardia della regina è generalmente composta da guardie a piedi che portano una tunica rossa e un mantello di pelle d’orso. In occasione di questa cerimonia, una nuova guardia, accompagnata da un’orchestra militare, viene a rilevare la vecchia guardia. Per fortuna, riusciamo a vedere un piccolo cambio della guardia davanti alla casa del Principe Carlo, rimaniamo colpiti da questi costumi e dalla marcia che le guardie tutto il giorno devono compiere, con il cappello d’orso che arriva sin sugli occhi. Proseguendo la nostra visita, raggiungiamo a piedi Trafalgar Square, il cuore della Londra turistica, pullulante di autobus, macchine fotografiche. E’ dedicata alla battaglia navale di Trafalgar del 1805, in cui Horatio Nelson (che viene ricordato nella piazza dalla colonna di Nelson) sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna durante le guerre Napoleoniche. All’estremità settentrionale della piazza si trova la National Gallery, sede di una delle più imponenti collezioni d’arte del mondo. In tre giorni non c’è assolutamente tempo per fermarci a visitare musei e gallerie, così siccome si è fatta l’ora di pranzo raggiungiamo Covent Garden, un distretto di Londra. Il suo nome attuale è una storpiatura di “Convent Garden”: tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII, infatti, vi sorgeva l’orto di un convento. Nel 1540 Enrico VIII ne ordinò l’esproprio e Covent Garden divenne luogo di mercato. In epoca più recente vi sono sorti ristoranti, musei, negozi, bancarelle d’artigianato; animato da vari artisti di strada è oggi una delle principali attrazioni turistiche della capitale britannica. Covent Garden è anche famoso per i suoi teatri. Qui, ci mangiamo un buonissimo panino e un dolcetto molto sfizioso, il waffer con gelato e cioccolato. Prima di andarcene non possiamo non entrare in uno dei tanti negozi di the inglese ad assaggiare le varie essenze per fare scorta per l’inverno. Nel pomeriggio ci dividiamo, Nicola ed Emanuela vanno a vedere il quartiere di Camden Town, mentre noi, su proposta della Nadia, andiamo a vedere il museo delle cere, Madame Tussauds, che esiste da oltre due secoli e deve la sua nascita a Marie Tussaud, scultrice svizzera che iniziò ad eseguire maschere mortuarie alle persone rimaste uccise durante la Rivoluzione Francese. Con gli anni il museo è cresciuto ospitando le statue dei personaggi che hanno scritto la storia, dal re Enrico VIII agli altri sovrani, da George W. Bush al nuovo presidente Obama, passando per Hitler ed altri personaggi che, nel bene o nel male, hanno lasciato un segno indelebile del proprio passaggio. Oltre ai protagonisti della storia anche le riproduzioni in cera delle celebrità della musica, del cinema e dello sport incredibilmente somiglianti agli originali tanto che uno dei passatempi prediletti dai visitatori è quello di farsi ritrarre in foto accanto ai personaggi più famosi. Madame Tussauds offre anche attrazioni come la Chamber of Horrors, la camera degli orrori interpretata da veri attori; il taxi del tempo su cui salire ed attraversare la storia della capitale; Unica cosa negativa, il costo del biglietto è troppo caro, per entrare ci vogliono ben 25 sterline a persona!!!! Secondo me se uno fa così pochi giorni non ne vale la pena!!!! Per fortuna noi siamo capitati in un momento in cui non c’era coda altrimenti avremmo perso tutto il pomeriggio. Si sono fatte le 17,3o la riunione del gruppo è alle 18 davanti alla cattedrale di Sant Paul’s. E’ già venuto buio e la chiesa è tutta illuminata, che splendore!!! Saint Paul è una delle due cattedrali anglicane di Londra (l’altra è quella di Southwark), ubicata in Ludgate Hill, nella City. Chiesa madre della Diocesi Anglicana di Londra, l’imponente edificio è considerato il capolavoro dell’architetto Christopher Wren. È il secondo edificio religioso per dimensione dopo la Basilica di San Pietro in Vaticano. Riusciamo concederci solo una visita molto veloce dentro perché sta per iniziare la messa e ci stanno buttando fuori, poi saliamo nuovamente sul pullman rosso a due piani e raggiungiamo la Tower of London, non tanto per andare a visitare i gioielli della Corona, ma perché da qui si può passeggiare lungo il Tamigi e sempre da qui si hanno degli ottimi scorci sul Tower Bridge. Il Tower Bridge rappresenta una delle icone di Londra, insieme al Big Ben, alla vicina Torre di Londra, agli autobus rossi a due piani, al Té delle cinque e a tante altre cose. Per l’epoca il ponte era un’opera tecnologicamente avanzatissima, oltre che il ponte levatoio più grande mai costruito. Il sistema idraulico sfruttava la forza del vapore che azionavano i ciclopici sistemi di pompaggio, grazie all’energia prodotta da 6 accumulatori giganteschi. Questi ultimi davano energia ai sistemi che facevano alzare e abbassare il ponte. Oggi al posto del vapore si usa il gasolio. L’imponente struttura del ponte resta a un’altezza di 9 m dalla superficie del fiume. Le parti mobili che si aprono per consentire il passaggio delle navi, sono pesanti oltre 1000 tonnellate. Da sopra il ponte a 43m dall’altezza c’e la cosiddetta Passeggiata dei gatti, o Catwalk, si tratta di un passaggio pedonale che attraversa il ponte anche quando le parti mobili sono sollevate, e che originariamente doveva servire a fare passare i pedoni anche quando il ponte restava sollevato per lungo tempo. Purtroppo è troppo tardi e la torre di accesso alla passeggiata dei gatti é chiusa. Ci limitiamo così ad attraversare il ponte a piedi nella parte bassa. Ragazzi che freddo, siamo troppo svestiti!!! Abbiamo però la fortuna di vedere il ponte levatoio alzarsi. Camminiamo lungo il fiume nella City Hall, qui notiamo un posticino carino per fermarci a mangiare; stasera festeggiamo la Nadia che compie 41 anni!!!!! Il posto si chiama Cotè Brasserie, veramente ottima la carne e le patate al forno. Dopo cena rientriamo in hotel con la metro, anche se prima di riuscire a trovare la strada per l’hotel triboliamo un pò, infatti la stazione di Waterloo è enorme e diverse sono le uscite. Per le 23 siamo in camera, dobbiamo riposarci, siamo veramente cotti e domani purtroppo è già ora di tornare a casa!!!! Lunedì Sveglia per le 8,00, colazione in hotel e poi ancora una mezza giornata da dedicare alla città; alle 17,50 si decolla per Milano….. Purtroppo sono proprio volati questi due giorni, anche se, a dire il vero, con tutte le cose che abbiamo fatto sembra di essere stati via almeno una settimana. A dire il vero, di cose rimaste da vedere ce ne sono ancora tante, forse non basterebbe nemmeno una settimana per esaurirle; quello che assolutamente non possiamo saltare (almeno per le ragazze) sono i grandi magazzini; così programmiamo come ultima tappa la visita alla chiesa di Westminster Abbay e poi per finire Harrods. Oggi finalmente è uscito il sole, in cielo è blu intenso e non c’è nemmeno una nuvola, del resto stiamo per tornare e come al solito arriva il bel tempo!!!! Scattiamo un sacco di foto al Big Ban e raggiungiamo l’’abbazia di Westminster, la chiesa in stile gotico tradizionale, sede delle incoronazioni dei monarchi britannici. A differenza di St Paul, questa abbazia non è mai stata una cattedrale, in quanto non è mai ricaduta sulla giurisdizione della chiesa ma direttamente della casa regnante inglese. Westminster è la chiesa in cui dal 1066, con Guglielmo il Conquistatore, si svolgono tutte le incoronazioni dei reali d’Inghilterra e dove sono sepolti parte dei sovrani fino al 1760. L’abbazia è lunga 156 metri e larga 34 metri; la navata centrale, con il soffitto a 34 metri da terra è la navata gotica più grande della Gran Bretagna. Qui si trovano anche le tombe di illustri britannici tra i quali Charles Darwin, Isaac Newton e di illustri poeti e letterati inglesi, come Shakespeare, Byron, Shelley, Dickens, Kipling ed Eliot; per entrare bisogna pagare la bellezza di 12,5 sterline!!!! Ma siamo diventati matti!!!! Dopo un paio d’ore finiamo la visita e ci dirigiamo subito da Harrods che si trova in una delle zone più ricche ed esclusive di Londra, Knightsbridge, nel quartiere di South Kensington (Royal Borough of Kensington and Chelsea). Mecca dorata del consumismo moderno, fa ormai parte delle icone che rappresentano Londra, e quindi è diventato una vera e propria meta turistica, al di là dello shopping. Si infatti i prezzi sono carissimi, ma qui trovi proprio di tutto, tutte le grandi firme ci sono. Il palazzo di Harrods, la cui superficie è di oltre 93.000 m2, è formato da 7 piani (di cui due interrati) ed è suddiviso in 300 reparti. Gli interni sono ispirati all’Antico Egitto. Tutti i piani sono collegati da 46 ascensori, che percorrono in un anno 80 mila chilometri (quasi due volte il giro del mondo) e da numerose scale mobili. L’esterno viene illuminato da 11.300 lampadine e l’ingresso è dotato di 10 porte. Nel 1898 è stata installata qui una delle prime scale mobili del mondo. La notorietà di Harrods è tristemente aumentata dopo il tragico incidente che portò alla morte di Lady Diana e Dodi Al-Fayed, il figlio dell’attuale proprietario di Harrods, Mohamed Al-Fayed. Nel piano interrato, proprio per onorare la memoria dei due giovani, è stato creato un reliquiario, l’Egyptian Monument. Le ragazze impazziscono, ma presto si accorgono dei prezzi alti e così finiscono per acquistare solo qualche ricordino tipo il te e i biscotti inglesi al burro. Pensate che Mariano e Alberto hanno avvistato un piccolo bar ristoro che fa anche il caffè espresso, provate a dire quanto lo hanno pagato……. Ben 4,5 sterline l’uno!!!! Quasi 5,5 euro!!!! Nel frattempo fra giri e shopping finali si sono fatte le 2 ed è ora di mangiare un boccone, così troviamo un locale che fa delle ottime baghette e torte alla frutta, e ci “fiondiamo” dentro. Siamo tutti stanchi a forza di camminare, perciò stiamo volentieri seduti, ripercorrendo assieme tutte le tappe del nostro viaggio finendo perfino per dimenticarci dell’orario; quando ci accorgiamo che sono già le 15 capiamo che non c’è assolutamente tempo da perdere e che bisogna correre per raggiungere l’hotel, per prendere i bagagli lasciati in deposito e raggiungere l’aeroporto. Cavoli in metro c’è un sacco di gente e finiamo così per impiegare più tempo del previsto. La Nadia è molto spaventata, del resto è il suo secondo volo, non sa se deve preoccuparsi per la paura di salirci o per quella di perderlo!!!! Io comincio ad essere molto pensieroso, sono le 16,20 e mancano ancora tre fermate di metro per raggiungere HEATHROW e come se non bastasse siamo riusciti a prenderla nel senso sbagliato infatti prima di raggiungere il terminal 1, la metro si ferma al capolinea al terminal 4 e se ne sta ferma pure 10 minuti!!!! Cavoli la tensione sale!!!!! Finalmente raggiungiamo il terminal 1, sono già le 16,45 ora non ci resta che correre a più non posso con i bagagli al seguito dentro a questo immenso aeroporto per cercare il gate del ceck in , ragazzi che corsa…….. Finalmente raggiungiamo il banco, qui troviamo una fila spaventosa, per fortuna vediamo un assistente libero e gli spieghiamo la situazione così che lui dopo averci dato una “tirata di orecchie” agevola le nostre operazioni di imbarco, e riusciamo sul pelo del rasoio a salire sull’aereo. Che dire cì è andata bene……….. Sono esperienze che nel bene o nel male sicuramente non dimenticheremo…………. Così poco dopo ci ritroviamo in volo sulla rotta di casa, siamo veramente distrutti, ma la sall@ tour ancora non ha le saracinesche abbassate, c’è un’altra decisione da prendere prima di scendere dall’aereo: quale hotel prenotare per le prossime vacanze invernali sulla neve; per fortuna dopo lunghi battibecchi arriviamo alla decisione finale. Insomma dobbiamo riconoscere che non siamo mai in pace….. Ma sempre in continuo movimento…… e come se non bastasse il capitano dell’aereo avvisa i passeggeri che stiamo sorvolando Parigi, ecco subito che la mente corre al prossimo week end organizzato dalla sall@tour e quale meta più bella possiamo sognare di programmare se non la ville lumiere!!! Intanto per fortuna ci resta ancora il Natale ……..e poi si sa dopo una vacanza ne arriva prima o poi un’altra….