Londra forever
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Pur avendo viaggiato parecchio in Europa, non ci sembrava mai il momento di andare a Londra: non che non ci interessasse, anzi, ma una città così grande e ricca di mille attrazioni, meritava di avere le idee chiare prima di affrontarla.
Nostro figlio Dario, tre anni fa ha lavorato per qualche mese a Londra e desiderava da tempo accompagnarci in quei posti che gli sono rimasti nel cuore: perciò, quest’anno, a seguito del verificarsi di una serie di circostanze, abbiamo prenotato una settimana nella capitale britannica. Siamo in sei, noi genitori, Dario e Riccardo, nonché una coppia di amici carissimi, Lucia e Gianni, che da tempo volevano recarsi a Londra.
Tutti siamo consci che sarà un assaggio di questa fantastica città, una città che non dorme mai, e quindi studiamo un programma che ci permetta di conoscere i suoi principali monumenti, con qualche digressione fuori dei comuni circuiti turistici, con la consapevolezza che bisognerà ritornare al più presto per “vivere la città”, sapendo a questo punto quanto meno come orientarsi.
In effetti, il nostro programma ha funzionato a meraviglia e quindi, contrariamente al solito, non vorrei fare un vero e proprio diario descrivendo i monumenti visitati (questi non hanno bisogno di presentazione), quanto rendervi partecipi delle nostre esperienze, se queste possono essere utili come consigli per pianificare i vostri spostamenti ottimizzando i tempi.
Innanzitutto l’alloggio
Trovare una sistemazione a Londra, si sa, non è cosa semplice: gli hotel delle maggiori catene hanno costi elevati e quelli più modesti presentano pecche soprattutto nella pulizia. Finalmente la scelta cade su un B&B, The Lilac Door (www.lilacdoor.co.uk), tipica casa georgiana a West Dulwich, un elegante sobborgo a sud est del centro di Londra, che risulterà molto confortevole, bagni nuovi e ottima colazione, gestito dalla simpatica Jane (la casa si compone di tre camere matrimoniali, che noi abbiamo completamente occupato). Il costo è stato di £ 700 a camera per sette notti (poco più di € 800,00). Non lasciatevi scoraggiare dalla posizione, che apparentemente può sembrare disagiata, perché Dulwich è servito dall’efficiente National Rail (treni della Southeastern line) che hanno una frequenza di quindici minuti e collegano la piccola stazione di West Dulwich a Victoria Station in dodici minuti. Puntualità assoluta, servizio super. Molti Londinesi, oggi, scelgono di vivere lontano dal caos della città.
L’abbonamento ai mezzi pubblici
Gli spostamenti in città e fuori, anche questo si sa, sono di una efficienza insuperabile, undici linee di metro (la famosa Tube), la DLR (treni suburbani che vanno in tutte le direzioni), la Overground (una specie di metro di superficie che collega zone periferiche), tanto che all’inizio si è molto disorientati, finché non si prende l’abitudine agli incroci delle varie linee di metro che in poco tempo e con una frequenza di due-tre minuti tra un passaggio e l’altro vi portano dappertutto. Tutto questo, però, ha un costo e non indifferente. Il singolo biglietto della metro costa mediamente £ 2,50, a seconda della tratta, della zona e della fascia oraria, per cui è indispensabile dotarsi di un abbonamento. Ce ne sono di diverse tipologie, da scegliere in base alla durata della permanenza in città o alla dislocazione di quello che visiterete, tutte ben dettagliate sul sito di “Transport for London”. Noi abbiamo optato per la Oyster Card ricaricabile che coprisse non solo le zone 1 e 2 della città (quelle centrali e maggiormente battute dai turisti), ma fino alla zona 6, dovendo prendere il treno due volte al giorno e in previsione di spostamenti anche in località più distanti. Abbiamo iniziato con una Oyster del valore di £ 40, più volte ricaricata fino a spendere intorno alle £ 70 a testa. Ma abbiamo preso metro e quant’altro un numero imprecisato di volte, per cui non ci possiamo lamentare della spesa.
Attenzione: la Oyster, per metro e treni, va passata sul lettore sia all’entrata che all’uscita, sui bus solo al momento della salita.
Ingressi ai siti di interesse turistico
Anche gli ingressi alle varie abbazie, monumenti e palazzi possono incidere notevolmente sul budget. Noi abbiamo deciso di ricorrere alla London Pass, una tessera che permette di risparmiare un bel po’ sul costo dei biglietti di ingresso che si aggira mediamente sulle 20 sterline (circa € 22,00 ciascuno) e di avere un accesso prioritario saltando le file. Abbiamo acquistato “The London Pass 6 giorni”, direttamente on-line da casa (viene recapitato entro 15/20 giorni dall’acquisto), al costo di £ 109 (circa € 130,00) comprensivo dell’ingresso a sessanta tra monumenti famosi e attrazioni, ma anche di una gita in battello lungo il Tamigi, e della possibilità di usufruire del bus Hop-on Hop-off.
I biglietti di ingresso a Buckingam Palace e alla Cattedrale di St. Paul non sono compresi nel London Pass. I musei statali sono invece gratuiti.
Dove mangiare?
Parecchi turisti decidono di alloggiare in appartamento per risparmiare un po’ sul costo del pranzo e della cena: in realtà, scegliendo con attenzione tra le varie possibilità, si riesce a mangiare fuori casa regolarmente, il che permette anche di conoscere qualche posto caratteristico e vivere un po’ di atmosfera.
Ci sono delle ottime catene di ristorazione sparse per tutta la città dove spendere il giusto all’ora di pranzo a base di ottimi panini, toast, baguette e buoni dolci: “Pret a Manger”, “Paul Boulangerie”, “Café Nero”, “Costa”, “Wagamama” .
Inoltre, è da tenere presente che tutti i siti storici che visiterete, sono dotati di ottime caffetterie dove fermarsi a ricaricarsi all’ora di pranzo, prima di riprendere la veste del turista. Noi abbiamo quasi sempre usufruito di questa opportunità. Per la cena, abbiamo optato per alcuni pub, come vi dirò più avanti, non spendendo però mai cifre impossibili.
Ed eccoci arrivati al programma che abbiamo seguito giornalmente.
Martedì 16 agosto
Partiamo dall’aeroporto di Ciampino con il volo RYANAIR FR 2673 delle ore 10:20 che decolla però con un considerevole ritardo (oltre due ore), costringendoci già a modificare i nostri piani. Atterriamo infatti a Stansted alle 14:20 circa e dopo un piacevole spuntino da “Costa”, ci dirigiamo verso la stazione del bus della compagnia National Express (capolinea nei pressi della Victoria Station), di cui avevamo acquistato già i biglietti al costo di € 10,00 a persona. Raggiungere l’uscita, per via dei controlli molto accurati, è veramente stressante e solo dopo una coda di più di un’ora, riusciamo a salire sul bus e a renderci conto del traffico pazzesco di Londra. Da Victoria Station prendiamo il primo treno per Dulwich e finalmente un po’ di quiete. Decidiamo di non ritornare in centro, ma di passeggiare tranquillamente per le vie di questo luogo ameno (fornito ogni modo di tutti i servizi, supermercati, farmacia, ambulatorio proprio vicino al nostro B&B).
Ceniamo a Dulwich in un ristorante italiano (cosa inusuale per noi all’estero) che ci ha consigliato Jane, “Rocca” (www.roccarestaurants.com/dulwich_village.htm), in 75-79 Dulwich Village. Rimaniamo soddisfatti, spendendo £ 18 sterline a testa (circa € 20,00).
Mercoledì 17 agosto
Oggi cominceremo a fare davvero i turisti: i siti da visitare sono in effetti quelli più gettonati.
Da Victoria, andiamo a piedi a Westminster: già colpisce l’accostamento del nuovo con l’antico, poiché in mezzo ai grattacieli di vetro spunta ogni tanto una vecchia costruzione in mattoni rossi. L’Abbazia di Westminster ci appare veramente maestosa e grazie al nostro London Pass entriamo tranquillamente (il biglietto di ingresso costa £ 20 (circa € 23,50). Nel costo, è compresa un’ottima audio guida e il percorso risulterà affascinante. E’ uno di quei luoghi dove si avverte la “Storia”, da vedere almeno una volta nella vita. Uscendo dall’abbazia, prima di alzare lo sguardo verso il Big Ben, non mancate di dare un’occhiata alla chiesa di St. Margaret, facente sempre parte dell’abbazia stessa.
Qualora vi trovaste in abbazia all’ora di pranzo, potete fermarvi al Coffee Club nel chiostro o al “Cellarium”, che fa parte dell’antico monastero benedettino.
Terminiamo la visita intorno alle 12,00 e decidiamo, non prima di aver ammirato e fotografato il Big Ben e l’imponente House of Parliament, di visitare le “Churchill War Rooms” (costo del biglietto £ 19, circa € 22,50), ossia il bunker che ospitò il centro del comando del governo britannico fino alla fine della seconda guerra mondiale, lasciato praticamente così com’era il 15 agosto 1945. Una visita assolutamente da non perdere, sicuramente fuori dalle consuete rotte turistiche, ma, grazie anche all’audio guida, quanto meno avvincente perché racconta la vita quotidiana, compresi vari aneddoti, delle persone che hanno lavorato qui fianco a fianco con il famoso statista inglese.
Mangiamo alla caffetteria del Museo, anche piuttosto sfiziosamente, direi.
Per il pomeriggio, abbiamo prenotato già da casa, on-line, l’ingresso a Buckingham Palace per le ore 16:30, al prezzo di £ 21 (circa € 25). Poiché è ancora presto, passiamo una piacevole oretta stesi sui prati del St. James Park, il cui ingresso è proprio di fronte all’uscita delle Churchill War Rooms e il cui lungo viale centrale sbuca di fronte al Palazzo Reale, nel famoso Mall, il lungo rettilineo che abbiamo visto tante volte percorso dai cortei regali.
E’ impressionante vedere quanto il parco sia frequentato dai londinesi, addirittura vengono affittate le sedie a sdraio per stare più comodi, ed è curioso vederli magari in giacca e cravatta durante la pausa pranzo come se fossero a bordo piscina.
Alle 16:30 in punto ci permettono di accedere al Palazzo, dopo un controllo tipo aeroporto e muniti della solita audio guida gratuita. L’accesso al Palazzo Reale è consentito solo dalla fine di luglio ai primi di settembre, quando la Regina è in vacanza, perciò se capitate a Londra in quel periodo, Vi consiglio di approfittarne. E’ vero che di Palazzi Reali ne abbiamo probabilmente visti altri, ma questo ha qualcosa di speciale, perché non è museo che racconta fasti passati, ma è tuttora vissuto in tutte le sue parti e questo gli conferisce un certo fascino. Le sale sono veramente molto belle e sontuose, ma senza pacchianeria, come a volte succede di vedere.
Di fronte ai cancelli del Palazzo, una volta usciti, ammiriamo il bellissimo Queen Victoria Memorial, e poi imbocchiamo a sinistra Green Park, altra magnifica oasi verde. Terminiamo il pomeriggio passeggiando nella zona di Covent Garden (bei posti) e ceniamo in un ristorante portoghese, consigliato dalla Lonely Planet, “Canela”, in 33 Earlham (www.canelacafe.com), dove si può gustare un buon piatto di baccalà o il chorizo con patate arrosto e le pasteias, i famosi dolci della pasticceria di Lisbona, al prezzo medio di £ 22 a persona ( circa € 26,00).
Siamo stanchi, ma troviamo la forza di arrivare fino a Piccadilly Circus per vedere la famosa piazza illuminata di sera, ma francamente la piazza, dove comunque capiteremo praticamente tutti i giorni, non ci entusiasma affatto.
Giovedì 18 Agosto
La prima tappa di oggi prevede la visita alla Tower of London, il maestoso complesso, vero centro della capitale. La Torre è in realtà un castello con ventidue torri che ha avuto nei secoli varie destinazioni di uso: residenza reale, osservatorio, zoo, ma soprattutto prigione e luogo di esecuzione. Il colpo d’occhio è notevole, da una parte il Tower Bridge, dall’altra una serie di grattacieli dalle forme più strane: un posto magico.
Sappiamo che il percorso sarà piuttosto impegnativo. Intanto, saltiamo la fila grazie al London Pass, (altrimenti costo del biglietto £ 25, circa € 30), mentre qui l’audio guida è a pagamento, ma il costo è ridotto a £ 3 grazie al medesimo London Pass. Il percorso è suddiviso in più itinerari per visitare con una certa logica tutte le parti di questo immenso complesso fino a terminare con la visita delle Waterloo Barracks (Caserme di Waterloo) in cui sono custoditi i Gioielli della Corona e a cui si accede dopo una discreta fila.
Sono quasi le 14:00 quando usciamo e decidiamo di mangiare qualcosa da Paul Boulangerie gustando ottimi toasts, in bella posizione di fronte all’imbarco dei traghetti e con vista Tower Bridge. Volendo, comunque, all’interno della Tower of London ci sono almeno due punti ristoro.
Così rinfrancati, girando intorno alla Tower, siamo al Tower Bridge, indiscutibilmente il più famoso ponte di Londra, semplicemente maestoso.
Il biglietto di ingresso è ovviamente compreso nel London Pass (£ 9, circa € 9,50). Un ascensore porta fino alla passerella che congiunge le due torri del ponte e una volta lì c’è da rimanere sbalorditi, perché il pavimento della passerella è per un tratto fatto di vetro che permette di osservare il traffico sottostante. Inoltre, nel biglietto è compresa la visita ai macchinari che permettono l’apertura del ponte in determinati giorni ed orari per il passaggio delle navi.
Con una breve passeggiata, una volta usciti dal Tower Bridge, rispettando il nostro programma, siamo pronti per la visita al famoso incrociatore HMS Belfast, ormeggiato poco più avanti, quasi di fronte alla Torre di Londra, dall’altro lato del Tamigi. Il biglietto di ingresso è compreso nel London Pass (costo £ 16, circa € 19,00). Vi consiglio vivamente di metterla in preventivo, non ve ne pentirete! L’incrociatore che ha prestato servizio dal 1938, tra le altre missioni, ha anche contribuito all’affondamento della nave da guerra tedesca Scharnhorst, al bombardamento delle coste della Normandia in occasione dello sbarco ed impiegato nella guerra di Corea. Tutto all’interno è stato lasciato così com’era e con l’aiuto della audio guida potrete immergervi nello spaccato di vita quotidiana su una nave di questa portata: sapere come si faceva il bucato, come erano attrezzate le cucine, come faceva il gatto a dare la caccia ai topi, come era fatta la sala operatoria ed altro, fino a scendere nella sala macchine.
Scendiamo a terra ampiamente soddisfatti della nostra scelta e ci immergiamo nella selva dei grattacieli del Borough per una piacevole passeggiata.
Metro fino a Trafalgar Square per vedere la famosa colonna con il monumento a Horatio Nelson e la maestosa facciata classica della National Gallery che chiude la bella piazza e fa da pendant con Buckingham Palace dall’altro capo del Mall. Avevamo già scelto di non visitare la Galleria, ogni modo per chi lo volesse fare, l’ingresso è gratuito.
Passeggiamo tranquillamente fino a Leicester Square, secondo me una delle piazze più belle, ci gustiamo l’enorme negozio M&M’S WORDL, fantastico: tenete presente che mostrando il London Pass, potrete avere lo sconto del 15% sui vostri acquisti.
Ceniamo in zona in un locale della catena ANGUS Steakhouse, ben arredato e con piatti, ovviamente di carne, veramente gustosi spendendo £ 23 a testa, circa € 27,00.
Venerdì 19 agosto
Dopo le belle giornate di sole che ci hanno accompagnato finora, stamattina ci siamo svegliati con la classica pioggerella inglese.
Prendiamo la metro fino a South Kensington perché la prima tappa della giornata prevede la visita al Natural History Museum (Museo di Storia Naturale).
Appena fuori della metro, ci appare un’altra Londra, diversa da quella caotica conosciuta finora, questo è un elegante quartiere residenziale, viali ampi ed alberati, edifici allineati ordinatamente, intonaco dai colori tenui.
L’edificio del Museo, la cui struttura è più simile ad una cattedrale, è immenso e da solo vale già la visita: contiene una collezione naturalistica incredibile, visitabile in più percorsi contraddistinti da colori diversi ed è praticamente impossibile pensare di poter vedere tutto. Solitamente ci si limita alla Central Hall, la grande sala d’ingresso che contiene il mastodontico scheletro di Diplodoco (per gli amici Dippy), alla Galleria dei Dinosauri, alla Galleria dei Mammiferi, alla Mineral Gallery. Molto interessante anche la sezione dedicata alla Biologia umana.
L’ingresso al Museo è gratuito, ma cercate di arrivare abbastanza presto perché è un sito molto gettonato per cui si formano delle lunghissime code.
Di fronte ad un lato del Museo, si trova un altro immenso complesso, quello dell’Albert & Victoria Museum, che avevamo già escluso in partenza, per cui lo ammiriamo dall’esterno e proseguiamo la nostra passeggiata in questo bellissimo quartiere, con Kensington Gardens da un lato (vediamo da lontano il bellissimo Albert Memorial) e l’Hyde Park dall’altro. Ci infiliamo in quest’ultimo e percorrendo la famosa Serpentine, il viale che costeggia il lago al centro del parco, ci fermiamo per pranzo in un locale a forma di pagoda che non ci entusiasma, forse perché, pur se dotato di una bella vista, ci sembra eccessivamente turistico.
Sempre attraverso il parco, passeggiamo fino all’Hard Rock per gli acquisti di rito e da qui, con il bus n. 19 raggiungiamo Regent’s Street, una delle famose eleganti vie dello shopping perché vogliamo fare una capatina nel celebre Fortnum & Mason, considerato il più lussuoso store al mondo, attivo dal 1707: uno spettacolo! Come non comprare il tea qui, se non altro per essere serviti da impeccabili commessi in redingote? Da non perdere.
Ma noi, come avrete capito, siamo instancabili e abbiamo messo in programma di arrivare intorno alle 16:30 al British Museum che il venerdì è aperto fino alle 20:30. Ovviamente, tutto questo è reso possibile proprio dalla fantastica rete metro, che grazie ad incroci in tutte le stazioni permette di andare da una parte all’altra della città senza problemi.
Entriamo quindi trionfalmente in quello che è considerato il must dei musei, ma man mano che procediamo, forse colpa del caldo asfissiante nella maggior parte delle sale o forse dell’afflusso esagerato di visitatori che impedisce di ammirare bene le opere, ci rendiamo conto che non sono poi molte le cose che desideriamo vedere: sicuramente i resti del Partenone, il tempio delle Nereidi, la sezione assiro-babilonese, quella egizia (reputiamo superiore però il Museo Egizio di Torino). Il Museo è troppo vasto e dispersivo, la sezione etnografica, per esempio, richiede una gran quantità di tempo e dispendio di forze. Ogni modo, è ovviamente d’obbligo fare una visita al British, non sareste stati a Londra, altrimenti!
Veramente, stasera siamo un po’ stanchi, dal British a piedi torniamo a cena a Covent Garden nel ristorante portoghese “Canela”, almeno è già collaudato.
Sabato 20 Agosto
Oggi sarà una giornata un po’ particolare, perché non ci muoveremo tutti insieme: Lucia, Dario, Riccardo ed io andremo a visitare innanzitutto la Cattedrale di St. Paul, mentre Fabio e Gianni non stanno nella pelle perché andranno al Museo della RAF, il famoso museo dell’aviazione britannica, essendo appassionati matti di qualsiasi mezzo si alzi in volo. Il museo, gratuito, si trova un po’ fuori, a Hendon, ma a loro non importa.
Noi, invece, scendiamo alla fermata metro St. Paul e in breve siamo di fronte alla mole della cattedrale con la stupenda cupola. L’ingresso non è compreso nel London Pass e costa £ 18 (circa € 21,50), compresa un’ottima audio guida. La Cattedrale non ha bisogno di presentazione e comunque qualsiasi descrizione risulterebbe riduttiva: è una visita imperdibile della durata di oltre due ore. Siccome si è fatta l’ora di pranzo, approfittiamo anche in questo caso della caffetteria interna che si trova nella cripta.
Una volta fuori, raggiungiamo il Millennium Bridge che mette in comunicazione St. Paul con la Tate Modern, dall’altra parte del Tamigi. Accanto alla Tate Modern, che non abbiamo intenzione di visitare non essendo appassionati di quel genere di arte, si trova il Globe Theatre: l’avremmo visto volentieri, oltretutto gratuito con il London Pass, ma purtroppo ci dicono che ci sono spettacoli in cartellone ed è visitabile solo di mattina. Ad averlo saputo, saremmo andati prima lì.
Il pomeriggio sarà dedicato allo shopping, in attesa di ricongiungerci con il resto della truppa. Riprendiamo una metro e scendiamo alla fermata Tottenham Court Road, per andare nei Magazzini Primark, i famosi magazzini economici che tutti quelli che vanno a Londra visitano almeno una volta. Dall’economico al lusso. E’ la volta di Harrod’s, altra meta imperdibile, anche solo per ammirare il grande edificio che lo ospita e i fantastici reparti profumeria e gastronomia. Comunque, una confusione indescrivibile, figuriamoci dopo Natale quando ci sono i famosi saldi che tutti i Londinesi e i turisti aspettano per tradizione.
Ci rincontriamo con i nostri mariti che hanno ancora un aspetto sognante e per cena scegliamo di andare a Soho, in un bel pub che avevamo adocchiato già nelle sere scorse: The Cambrige”, in 93 Charing Cross. Mangiamo veramente bene, spendendo £ 23 a testa (circa € 27,00).
Domenica 21 Agosto
Oggi andremo a Greenwich. Jane ci informa che a Dulwich c’è una seconda stazione (Tulse Hill) in cui potremo prendere un treno per London Bridge e lì la coincidenza per Greenwich alle 10:07: fantastico, fila tutto liscio e alle 10:30 circa siamo sul posto.
Greenwich era un pittoresco villaggio di pescatori in cui, nel tempo, sono stati costruiti, oltre al celebre Osservatorio, maestosi palazzi, ottimi musei, oltre al bellissimo parco.
Mentre ci avviamo verso la prima tappa della nostra giornata, il veliero Cutty Sark, ci fermiamo al Greenwich Market che mi aspettavo però più importante.
La visita al Cutty Sark è un’altra di quelle chicche che si incontrano a Londra: l’ultimo dei grandi velieri che hanno navigato tra l’Inghilterra e la Cina per il commercio del tea e delle spezie, è stato aperto al pubblico per un itinerario veramente affascinante. Il biglietto di ingresso, per noi incluso nel London Pass, costa £ 13,50 (circa € 16,00).
Al termine della visita, ci incamminiamo verso l’Osservatorio, che si trova ovviamente sul punto più alto della collina. All’interno del parco, passando davanti all’entrata del Museo Marittimo, che non visiteremo, una rilassante passeggiata permette di accedere liberamente (è richiesta solo una piccola offerta) a due siti meravigliosi: la Painted Hall (La Sala Dipinta), magnificamente affrescata, nata come sala per banchetti e destinata ai marinai in pensione e la Cappella, un vero gioiello.
L’ultimo strappo in salita ed eccoci davanti all’Osservatorio: ingresso London Pass, altrimenti £ 9,50 (€ 11,00 circa). Visitiamo il Museo ricco di strumentazioni astronomiche ed altre curiosità ed ovviamente foto d’obbligo con il famoso meridiano.
Stupenda la vista dall’alto verso Londra, in prima fila i grattacieli di Canary Wharf, là dove fino alla metà del XX secolo c’era il porto più grande del mondo, ma che ha cambiato destinazione d’uso dopo i bombardamenti tedeschi, ospitando oggi colossi della finanza, agenzie di stampa, grosse banche. Una vista che da sola vale il viaggio fin lassù.
E’ ora di pranzo e scendendo dalla collina, ci fermiamo a mangiare in una birreria nel parco che però non ci soddisfa molto.
Scegliamo di rientrare a Londra navigando sul Tamigi, approfittando che nel London Pass è compreso il biglietto del River Boat Cruise (£ 18, circa € 22,00). Il tragitto, della durata di un’ora e mezzo circa, è sicuramente da fare, perché offre una prospettiva diversa di tutti i monumenti che si affacciano sulle sponde del fiume, coadiuvati da una ottima audio guida, fino ad arrivare al molo di Westminster.
Da qui prendiamo la metro fino a Nottinghin Hill, quartiere residenziale con edifici bellissimi e percorriamo Portobello Road, che di Nottinghin Hill fa parte, con le sue casette colorate caratteristiche e le botteghe piene di merce di ogni tipo: il mercato di Portobello è molto famoso, ma noi arriviamo intorno alle 17:30 quando è in fase calante. Dicono che i Londinesi vengono qui il sabato mattina alle 6:00 per fare affari.
Saliamo su un bus rosso a due piani (Double Decker) che ci riporterà verso Piccadilly: il traffico è pazzesco, ma noi vogliamo percorrere il quartiere di Kensington e il bus lo attraversa tutto: una opportunità per ammirare una zona di Londra che non avremmo potuto visitare a piedi, comodamente seduti al secondo piano. Scendiamo ad Hyde Park, passiamo sotto il Marble Arch, dedicato a Nelson e a Wellington, e a piedi torniamo a cena al pub “The Cambridge”.
Lunedì 22 Agosto
Il programma di oggi prevede una visita molto impegnativa, Hampton Court Palace, sicuramente il palazzo Tudor più spettacolare di Londra, una meta non propriamente usuale per il turista che arriva in città per la prima volta, ma che ci incuriosiva parecchio con la sua storia di Enrico VIII e delle sue sei mogli. Prendiamo anche oggi il treno alla stazione di Turse Hill che porta proprio dritto dritto a Hampton.
Il biglietto di ingresso, più l’audio guida, è compreso nel London Pass (altrimenti costo £ 21, circa € 25,00). Il complesso del palazzo è enorme, altrettanto lo sono i giardini, tanto che le guide dicono che è praticamente impossibile visitare tutto in una giornata. Imperdibili la storia di Enrico VIII, i locali delle immense cucine, i sontuosi palazzi dei vari re che si sono succeduti, la cappella reale. Sono le 14:00 quando facciamo un break nell’ottima caffetteria realizzata nelle cucine private di Elisabetta I. Riusciamo a visitare solo una piccola parte dei giardini, compreso il famoso Labirinto. Sono già le 17:00 quando riprendiamo il treno che ci porterà fino a Waterloo Station, da dove, con i soliti incroci di metro, in breve siamo nuovamente da Fortnum & Mason per acquistare qualche piccolo souvenir: poi, lungo Piccadilly Street, raggiungiamo Piccadilly Circus dove ci aspetta Riccardo che non è venuto ad Hampton ma ha dedicato la sua giornata alla visita di un paio di Stadi di calcio.
Passeggiando, arriviamo a Trafalgar Square per cenare in un elegante pub che avevamo già adocchiato: “The Admiralty” (www.theadmiraltytrafalgar.co.uk), bell’ambiente, buon cibo, ci riteniamo soddisfatti spendendo £ 25 a testa (circa € 30,00).
Martedì 23 Agosto
La nostra vacanza volge al termine. Lasciamo i bagagli al B&B: Jane ci ha prenotato un pulmino per le ore 16:00, al costo £ 75, per raggiungere l’aeroporto senza fare faticosi trasbordi.
Usciamo abbastanza presto e per prima cosa andiamo ad Hampstead, l’esclusivo quartiere di Londra situato in collina perché Dario ha lavorato lì e voleva ritornarci con noi. Il tempo di una passeggiata e poi… l’ultima tappa del nostro programma: Camden Market, sul Regent’s Canal: una miriade di bancarelle e negozi di ogni genere con enormi insegne surreali e decine di stand alimentari che offrono ogni tipo di cucina, cibo da tutto il mondo da consumare sui tavoli comuni sistemati lungo il canale. Siamo indecisi se fermarci anche noi o no, poi decidiamo di riprendere la metro e pranzare nuovamente da Paul Boulangerie per godere ancora una volta della impareggiabile vista della Torre, del Ponte e dei grattacieli.
E’ ora di tornare al B&B: per l’ultima volta, prendiamo il nostro caro treno a Victoria per Dulwich dove ci aspetta il nostro autista che, non senza fatica, imbottigliato in un traffico mai visto, riesce a farci raggiungere in tempo l’aeroporto. Il volo, previsto per le 19:40, partirà con un po’ di ritardo.
Sulla strada del ritorno verso casa, siamo tutti d’accordo che tra non molto sarà opportuno riprogrammare una seconda puntata in questa metropoli che in pochi giorni ci ha stregato.