Londra express
Il solito volo low cost Ryan Air ci ha fatto atterrare a Stansted alle 8.30 di venerdì mattina. Gli interminabili corridoi e la fila al controllo passaporti ci ha portato via un bel pò di tempo (e fortunatamente avevamo solo bagagli a mano…). Per arrivare in città abbiamo scelto l’autobus della Terravision, biglietti acquistati sul volo e pagati sfortunatamente in euro (ci siamo poi accorti che hanno arrotondato un po’ la tariffa per eccesso rispetto alle sterline!). Ad ogni modo 10 euro e poco più di un’ora per arrivare a Liverpool Street (inutile allungare il tragitto fino a Victoria che costa di più quando è più rapida la metro dell’autobus). L’anno scorso avevamo preso lo Stansted Express che è molto più comodo, ci mette meno e passa frequentemente ma è più costoso. Se avete tempo e volete risparmiare va bene l’autobus che permette di vedere subito alcune parti di Londra che magari non si visiteranno durante il soggiorno, in caso contrario o comunque le volte successive è meglio il treno. A Liverpool Street abbiamo fatto la Travelcard giornaliera e abbiamo raggiunto il nostro albergo a Paddington, il Boulevard Hotel prenotato on line per circa 45 euro a notte a persona con colazione. Pro di questo albergo: prezzo basso, buona posizione in un quartiere carino, a due passi dalla stazione di Paddington e da Hyde Park, mobili nuovi, stanze pulite, tv satellitare a parete, bollitore, doccia e phon. Contro: stanze e bagno molto piccoli (large double leggermente più grande ma stesso bagno con lavandino davvero minuscolo), stanze rumorose (meglio quelle interne, non sulla strada). Le foto su Internet sono stranamente veritiere. Comunque per starci due notti solo a dormire e stanchi morti va più che bene a quella cifra e così vicini alla metro.
Appena lasciati i bagagli siamo andati al Museo delle Cere: prenotate i biglietti on line, per esempio su londontown.Com perché si risparmiano anche 6 o 7 sterline a testa (noi li abbiamo pagati intorno alle 15 sterline anziché 22 del sito ufficiale) e andate la mattina perché il pomeriggio non fanno lo spettacolo dell’auditorium “Journey To Infinity” che invece è molto carino. Il museo è bello e particolare, soprattutto perché molte statue sono sparse nelle sale e non è facile capire quali persone sono vere e quali di cera, specialmente se c’è molta gente. Noi di venerdì abbiamo trovato parecchie persone e in questi casi bisogna aspettare per fare ogni foto, forse nel weekend è ancora peggio. Ad ogni modo un paio d’ore ci vogliono (anche evitando i costosissimi negozi di souvenir all’interno!). Dopo un pranzo a base di panini e sandwiches acquistati in un supermercato (occhio anche ai numerosi minimarket che vendono panini e provvedono anche a scaldarli) abbiamo dedicato il pomeriggio a vedere il Big Ben, il Parlamento e Westminster. Non siamo entrati nella chiesa perché vogliono intorno alle 10 sterline che ci sono sembrate tante per un’abbazia! Quindi abbiamo fatto un salto al British Museum (ma non siamo riusciti a vedere molto perché diverse sezioni erano chiuse, tra cui quella egizia purtroppo) e a Piccadilly Circus, sempre piena di gente e movimento. Per la cena il Pizza Express a Soho è stata una buona scelta: la pizza era buona, il locale carino e i prezzi abbordabili (5 sterline una margherita contro le 8 di qualche presunto ristorante italiano). Dopo cena Londra è sempre molto bella, perciò abbiamo fatto un giro a Trafalgar Square (senza vedere Nelson perché la colonna è in ristrutturazione) e poi verso il Tamigi finché la stanchezza ha avuto il sopravvento.
Sabato mattina abbiamo scoperto un insolito sole che ha reso la giornata e le nostre foto ancora più belle anche se la temperatura non era così calda come si poteva pensare. Approfittando del bel tempo abbiamo attraversato a piedi i parchi centrali, Hyde Park (enorme e curatissimo, dove abbiamo fatto amicizia con un dolcissimo scoiattolo grazie a qualche biscotto), St. James Park e Green Park. Punto di arrivo: Buckingam Palace affollato da tantissimi turisti e televisioni internazionali arrivate in occasione del compleanno della Regina. Abbiamo intravisto il cambio della guardia, non particolarmente interessante se non per il fatto di essere un evento tradizionale inglese e di vedere quei poveretti vestiti in modo strano. Dopo aver comprato il pranzo da Tesco ci siamo spostati alla Torre di Londra, abbiamo mangiato in un piccolo parco e poi abbiamo fatto i biglietti per la Tower. Il complesso è molto grande, ci aspettavamo un’unica struttura e invece nelle mura sono racchiuse diverse costruzioni. Negli interni sono state ricostruite alcune stanze dell’epoca e raccolte diverse collezioni, soprattutto di armi. Le spiegazioni (naturalmente solo in inglese) sugli oggetti esposti non sono molto esaustive, poche righe senza molte delucidazioni, forse per incentivare l’acquisto della guida con altre 3 o 4 sterline (come se 15 di biglietto fossero poche!). Passeggiando sulle mura è possibile avere una delle viste più belle del Tower Bridge e dell’intera struttura, preparate la macchina fotografica.
Impossibile non citare la collezione dei gioielli della corona: non vi aspettate una mostra enorme ma poche corone e qualche altro oggetto in oro di grande effetto e incredibile valore. Il diamante da 500 carati lascia senza fiato. Per girare tutto il complesso all’interno delle mura occorrono circa un paio d’ore, in funzione anche della quantità di turisti in giro che possono rallentare la visione delle esposizioni (quasi tutte con percorso obbligato). A questo punto non restava che vedere da vicino e attraversare uno dei ponti più belli del mondo, il Tower Bridge appunto, per poi passeggiare lungo il Tamigi tra uffici moderni, negozi e pub affollati (ogni momento sembra essere buono per una birra a Londra). Arrivati al London Bridge ci affidiamo ad un altro ristorante della catena Pizza Express vicinissimo al ponte dove mangiamo una pizza anche più buona del giorno prima (8 sterline a testa in media per pizza e bibita). Per concludere la serata ci concediamo un giro alla Tate Modern (aperta fino alle 22.30 il venerdì e sabato) se non altro per il gusto di vedere qualche Picasso, Dalì e De Chirico e qualche opera di arte moderna veramente curiosa. Il nostro brevissimo soggiorno a Londra finisce qui perché la mattina seguente dobbiamo spostarci a Leeds in treno. A tal proposito vi consigliamo di prendere i biglietti di qualunque treno inglese almeno un giorno prima (nel nostro caso costavano 15 sterline contro le 70 da pagare se il biglietto viene acquistato lo stesso giorno del viaggio!) e di recarvi alla stazione con il dovuto anticipo perché i treni sono molto puntuali e la metro a volte impiega più del previsto per fare poche fermate (magari per motivi di “traffico” sotterraneo).
Londra è sempre magica, con qualche piccola accortezza non si spende neanche un capitale, basta utilizzare le dovute precauzioni: giocare d’anticipo e utilizzare Internet! Buon viaggio a tutti.