Londra da scoprire 2
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Visto che è la mia seconda volta nella capitale inglese e nella mia prima vacanza avevo girato per tre giorni solo i posti e monumenti più turistici, decido questa volta di fare itinerari ed esperienze un po’ alternative.
In questo racconto voglio raccontarvi le mie esperienze e darvi qualche consiglio su come comportarvi e posti da visitare, sperando di darvi qualche spunto interessante per la vostra vacanza.
09/04/2015
Arrivo all’aeroporto di Stansted con il volo Ancona-Londra della Ryanair, appena sceso dall’aereo vado direttamente a prendere il pullman della Terravision che avevo prenotato sul loro sito prima di partire spendendo 15£ andata/ritorno da stansted a London Victoria dove c’è la stazione dei treni in 1h20m, oppure volendo si può fare il biglietto fino a Liverpool Street e si spende 2£ in meno e si arriva mezz’ora prima, quindi dipende da voi in quale parte della città volete che vi lasci.
Arrivo a London Victoria alle 14:50 e dovrò aspettare fino alle sei che il mio amico Checco stacchi di lavorare quindi decido di impiegare queste tre ore per farmi una bellissima passeggiata lungo il Tamigi per visitare molti dei monumenti più noti di Londra, per comodità lascio in custodia il mio bagaglio a victoria coach station dove c’è un deposito bagagli al costo di 4£ per tre ore.
Lasciato il bagaglio prendo e parto per la mezza maratona che sto per fare. Prendo la victoria street e dopo un po’ sulla destra incontro la Westminster Cathedral una chiesa dai mattoni di color bianco e rosso in stile neoromanico con cupole orientaleggianti. Continuando sempre dritto su victoria street si arriva davanti alla favolosa Westminster Abbey dichiarata patrimonio dell’unesco. Sarebbe stato bello visitare l’interno, ma per il poco tempo che avevo decido di andare avanti e vedere in ordine prima il famosissimo Big Ben. Poi attraversando il Westminster Bridge si arriva sotto la London eye, la ruota panoramica. Poi girando a sinistra inizia la mia lunga passeggiata lungo il Tamigi chiamata anche “the queen’s walk”. Passeggiando qui si incontrano numerosi artisti di strada che ballano, cantano, fanno le statue, il limbo, giochi di magia, fanno di tutto ed è bello anche fermarsi a guardare i loro spettacoli per qualche minuto. Poco più avanti sulla destra si trova lo skate park dove i ragazzi fanno belle acrobazie con le loro tavole. Andando sempre avanti si arriva al Tate Modern Museum il museo d’arte moderna più visitato al mondo che si trova dentro una vecchia centrale termoelettrica. L’ho già visitato nella mia prima vacanza a Londra ma siccome cambiano spesso le loro sculture voglio rivisitarlo ma per mancanza di tempo decido di posticipare la visita a sabato mattina.
Proprio alla sinistra del museo si trova il Millenium Bridge che a me fa impazzire per la sua linea moderna e sottile. E poi da qui c’è una vista fantastica della cattedrale di St Paul’s. Poco dopo c’è lo Shakespear’s Globe Theater, una ricostruzione dell’originale teatro purtroppo bruciato nel 1613. Poi c’è il ponte Sauthwark Bridge che non è niente di particolare. Proseguendo lungo la riva sono arrivato al Winchester Palace o meglio quello che ne rimane, sono delle imponenti rovine dell’antico palazzo del vescovo di Winchester anche esso distrutto da un incendio nel 1814.
Superate le rovine mi sono imbattuto in un bel veliero antico, il “Golden Hinde II”, una ricostruzione della nave che fu di Drake, un famoso corsaro a soldo della regina.
La tappa seguente è la Sauthwork Cathedral, la più antica chiesa gotica di Londra.
Visto che ormai si sono fatte le quattro passate ed ancora devo fare pranzo vado al vicinissimo Borought Market, il più fornito mercato gastronomico di Londra, un vero e proprio paradiso del cibo da strada e dei prodotti gourmet, si può trovare davvero di tutto ed è bellissimo vedere i vari ambulanti cucinare dinanzi i vostri occhi, io mangio un buonissimo panino con spezzatino di carne d’oca davvero ottimo, secondo me deve essere una tappa d’obbligo se venite a Londra.
Rifocillatomi continuo la mia passeggiata e dopo il London Bridge ci si imbatte nella Hms Belfast, la nave ammiraglia della marina britannica della II guerra mondiale, superata la nave poco prima del Tower Bridge c’è un moderno edificio a forma di casco ed è il City Hall , il municipio di Londra.
Poco dopo ho raggiunto il Tower Bridge, forse il monumento più famoso della capitale inglese insieme al Big Ben, oltre ad essere bello da qui si può ammirare tutto l’itinerario fatto a piedi fin qui lungo il Tamigi.
Attraverso il ponte e mi ritrovo davanti alla Tower of London, un complesso costruito nel Medioevo, anch’essa annoverata a patrimonio dell’Unesco. E’ possibile visitarla ma io ovviamente non ho il tempo per farlo e di corsa prendo la metro che mi riporterà a Victoria per riprendere la mia valigia e presentarmi puntuale all’appuntamento che ho con il mio amico alla fermata della metro a Shepherd’s Bush. La camminata di tre ore che ho fatto è stata molto bella e soddisfacente anche se stancante, visto che mi sono fermato solo dieci minuti per mangiare un panino in strada. Ormai sono le sei ed incontro Checco che mi ospiterà a casa sua per tre notti. Decidiamo di andare a farci una birra, che poi ovviamente non ne sarà una ma molte, per innaffiare un po’ la nostra amicizia. Andiamo al BrewDog a Shepherd’s a pochi passi dalla fermata della metro, visto che non ce ne siamo fatta una ma ben quattro birre e ci siamo dilungati un pochino decidiamo di fare cena qui con un panino che non mi ha molto soddisfatto.
Ormai sono tre ore che chiacchieriamo e beviamo qui al pub e cosi decidiamo di spostarci un po’ e fare due passi per cambiare locale, allora ci dirigiamo nel distretto di Chiswick per andare a vedere e provare l’unico gastropub italiano a Londra, il “The Italian Job”, con birre artigianali italiane e cucina italiana, noi oltre ad un paio di birre ordiniamo anche un tagliere di salumi esclusivamente italiani che erano davvero molto buoni.
10/04/2015
Colazione all’italiana al bar Ca’ puccino dove la Milly, una ragazza italiana, accoglie Checco con un “buongiorno, il solito?” tutto molto british. Finita la colazione il mio amico si dirige a lavoro ed io inizio la mia giornata dove ho molte idee e molti posti da voler visitare, quindi inizio subito ad incamminarmi perché dovrò fare molti chilometri. Se posso evito sempre i mezzi perché secondo me spostarsi a piedi rende tutto più bello e più lento quindi si possono vedere molto di più i particolari delle cose che ci circondano.
La mia prima tappa è Holland Park nella zona centro-ovest della città. Se entrate da nord mi raccomando girate appena vedete la statua di un personaggio ucraino, perché non ci sono indicazioni in strada. Il parco è molto curato pieno di campi per praticare sport, aree con piante e fiori curatissimi e coloratissimi ed il Kyoto Garden. Il più famoso è un giardino zen a dir poco spettacolare e rilassante dove nelle belle giornate c’è molta gente che fa yoga.
La seconda tappa è lo stadio dell’Arsenal, l’Emirates Stadium. Inaugurato nel 2006 è uno degli stadi più all’avanguardia al mondo con i suoi 60mila posti a sedere. Decido di fare il tour dello stadio che dura un’ora accompagnati dall’audioguida in italiano con tutte le varie spiegazioni delle particolarità dello stadio al costo di 20£ (non poco ma alla fine spesi bene).
Nel tour si può guardare la zona parcheggio, la sala ristorante dove i presidenti mangiano, la sala dyamond dove i può grandi personaggi si rilassano. Ci si può sedere nei seggiolini della zona vip, entrare negli spogliatoi e vedere tutte le particolarità della sala idromassaggio, sala massaggi e sedersi nel posto del tuo giocatore preferito. Poi si può percorrere il tunnel che porta in campo e sedersi in panchina nel posto di Arsene Wenger, visitare la sala conferenze e la sala stampa e finire il tour nell’official shop e nel museo trofei. Sarà che a me piace tantissimo visitare gli stadi, ma questa è un’esperienza che consiglio a chiunque anche a chi non piace il calcio. Questo è un vero e proprio gioiello di architettura.
Vista l’ora di pranzo, decido come ieri di mangiare in strada in qualche bancarella e questa volta scelgo il quartiere Camden Town, dove c’è uno dei mercati più famosi al mondo e per girarlo tutto richiede ore di esplorazione. Ci sono migliaia di bancarelle colorate che si assommano formando un chiassoso labirinto nel quale è bello perdersi.
Subito dopo il fiume c’è una zona del mercato dove ci sono solo bancarelle culinarie e si può sperimentare le bontà della cucina di qualsiasi parte del mondo.
Io ho scelto il chioschetto di un americano che faceva hamburger con il bacon croccante al costo di 5£. L’ho scelta più che altro perchè c’era meno fila, in alcune c’era talmente tanta gente che avrei dovuto aspettare delle ore per mangiare. Così dopo aver riempito lo stomaco con hamberger americano, un assaggio di fish&chips e una crepe alla nutella e crema, posso continuare il mio giro nel quartiere passando tra artisti di strada e tantissimi negozietti. Da non perdere il famosissimo Cyberdog, veramente troppo stravagante.
La mia quarta tappa è lo Spitafields Arts Market, molto più ordinato e tranquillo in confronto a quello di Camden, totalmente al coperto. Qui si trovano bancarelle con abiti eleganti, quadri classici, bigiotteria e libri, poi il venerdì è il giorno dedicato alla moda e all’arte. Cmq non è piccolo e ci vuole un po’ per girarlo. A me piace tantissimo girare tra le bancarelle e guardare le gente fare shopping e contrattare con i vari ambulanti, scatto un po’ di foto e passo alla prossima tappa.
La quinta tappa è la Brick Lane, uno dei luoghi simbolo di Londra, è unico, originale, multietnico e multiculturale in continuo movimento. E’ bello passeggiare in questa via piena di colore dai toni vibranti e dagli odori speziati! A metà via c’è un vintage market e scendendo le scale si entra in questo mercatino piccolo con qualsiasi oggetto old style. Per chi è amante di questo genere è un vero paradiso. A forza di camminare, girare e fare foto, si è fatta l’ora di incontrare Checco che ormai avrà quasi finito di lavorare e così prendo la tube e scendo alla solita fermata di Sheperd’s Bush.
Come da tradizione andiamo al pub per brindare alla nostra amicizia, la prima sosta è al The Sindercombe Social per spararci un paio di birre e chiacchierare un po’, per poi spostarci a pochi passi sempre sulla stessa via al BrewDog famoso birrificio scozzese dove eravamo stati ieri e anche qui prima ci spariamo un paio di birre e poi ci facciamo il loro test che consiste nello scegliere quattro birre tra tutte quelle che hanno nei bicchieri da 0,20cl. Ormai mezzi brilli ci è venuta fame ed andiamo a mangiare nel Mr Sushi proprio qui di fianco e ci ingozziamo tra maki, uramaki, naigiri e tempura. Le cameriere ci salutano molto sorridenti (si fa per dire) e torniamo a casa a docciarci.
E’ venerdì sera ed oggi invece dei soliti pub saremo di scena in qualche localino più elegante a Fulham, la parte fighetta di Londra. Ci fermiamo al The Elk Bar e qui ci raggiunge un’amica italiana di Checco e passiamo il tempo tra chiacchiere e cocktail, 7£ l’uno! Dopo un paio d’ore salutiamo l’amica di Checco e ci spostiamo all’Embargo Republica, un night club, no non quello che state pensando voi maschietti, qui i night club sono locali che mettono musica fino a tardi, niente striptease purtroppo.
11/04/2015
E’ sabato e ci alziamo con molta calma, oggi abbiamo già in programma di andare a vedere la partita West Ham – Stoke City con i biglietti comprati in anticipo dall’Italia sul sito del West Ham United, un’esperienza che volevo fare da anni: vedere una partita della Premier. Saltiamo la colazione vista l’ora tarda in cui ci siamo svegliati ed andiamo direttamente in centro per farci un giretto, visitiamo la St. Paul’s Cathedral, molto molto bella, decidiamo di vederla solo da fuori un po’ per via del costo del biglietto 17£ che non ci va di spendere, un po’ per via del poco tempo che abbiamo a disposizione visto che abbiamo già messo in conto di andare a vedere il Tate Museum.
Percorrere la strada che porta da St. Paul’s al Tate Modern museum è molto bello, compreso del Millenium Bridge e da qui si ha la visuale più bella sulla cupola della cattedrale. L’ingresso al Tate Modern Museum è gratuito, infatti è uno dei musei più visitati al mondo. Io c’ero già stato tre anni fa, ma visto che cambiano spesso le loro mostre mi piaceva rivederlo. Poi il fatto che è gratuito ha agevolato questa mia decisione, invece per il mio amico è la prima volta. Dopo un’ora e mezza di giro tra le sale dei cinque piani del museo, usciamo entrambi insoddisfatti. Non lo so da cosa sia dovuta questa nostra insoddisfazione ma c’è qualcosa che non è scattato in nessuno di noi due, quella scintilla che ti fa dire “cazzo bella esperienza” non c’è stata.
Per pranzo scegliamo il The Folly Bar che si trova nella city. E’ un locale molto trendy che cura molto i particolari dell’ambiente con molte piante verdi all’interno. Secondo me frequentarlo nell’ora dell’aperitivo è il top. Noi mangiamo un buon pie all’inglese e scappiamo perchè si sta facendo tardi per la partita. Da dove siamo noi per arrivare all’Upton Park ci vuole circa quarantacinque minuti di metro e nel nostro vagone ci sono mischiate persone con maglie di opposta fazione che scherzano e si prendono in giro tranquillamente senza venire alle mani, in Italia non potrebbe mai succedere. Allo stadio ritiriamo il nostro biglietto nel box ticket posto sotto la tribuna e poi andiamo a prendere posto nel settore proprio vicino alla bandierina del calcio d’angolo. L’ingresso allo stadio è da pelle d’oca perchè il tunnel per arrivare al settore porta proprio a bordo campo per poi salire i gradini fino alla fila riservata, ed arrivare cosi vicino al campo con lo stadio stracolmo che applaude i propri beniamini è stata una bellissima emozione, indescrivibile per chi ama il calcio.
Quando partono le note di “I’m forever blowing bubbles” l’inno del West Ham tutti cantano a squarciagola, compreso me, ovviamente, e a fine canzone da vicino le panchine dei giocatori escono fuori tutte bolle di sapone che si aggirano nell’aria, spettacolare! Ho sempre sognato questo momento sin da quando ero un piccolo ultras, essere lì nello stadio del West Ham dove è nata l’ICF, il più tosto gruppo ultras della storia britannica, è un sogno!
Poi passato l’impatto iniziale che mi ha fatto venire la pelle d’oca, mi accorgo che ormai qui in Inghilterra gli ultras non esistono più, non hanno pezze di gruppi organizzati, sono vietate bandiere e striscioni, anche di cori per sostenere la squadra ne fanno pochissimi, praticamente per tutta la partita insultano l’arbitro con frasi ingiuriose tipo “fucking hell” il nostro “vai al diavolo”.
La partita finisce 1-1 con poche emozioni un po’ come andare a vedere Chievo-Sassuolo del nostro campionato, senza nulla togliere a queste squadre. Terminata la partita tutti si dirigono verso la metro tranquillamente sia i tifosi del WHU sia quelli dello Stoke tutti insieme con maglie diverse, sciarpe diverse ma senza problemi anzi solo sorrisi anche se alcune volte dentro lo stadio si erano un po’ beccate a parole le due tifoserie. Questo è il calcio, questo è spettacolo, non c’entra niente a con l’Italia. Dovremmo imparare da loro a vivere molto più tranquillamente il calcio.
Dopo la partita ci dirigiamo di corsa ad Hammersmith dove fortunatamente proprio oggi si svolge la Boat Race, la regata Oxford-Cambridge, una delle più celebri gare di canottaggio del mondo. Si disputa, annualmente, sul fiume Tamigi, tra un equipaggio dell’Università di Oxford e uno dell’Università di Cambridge. Noi arriviamo che la gara è appena terminata ed ora le migliaia di ragazzi che si sono radunati li si danno ai festeggiamenti scolando litri e litri di birra nei vari pub proprio in riva al fiume. Noi, ovviamente, da buoni bevitori, non possiamo far altro che unirci a loro passando ben 3 ore al pub a bere e interagire con gli inglesi. Parlando con loro si capisce subito che non è una semplice gara ma una tradizione entrata nel cuore dell’Inghilterra, un must, una leggenda. Verso le dieci dopo aver ingurgitato una buona dose di birra ci è venuta fame e andiamo in uno dei pub li vicino per mettere qualcosa nello stomaco, per poi tornare a casa farci una doccia e ripartire verso Notting Hill per andare al The Champion, un pub che il sabato sera fa musica dal vivo. La musica è piacevole per passare una serata tranquilla tra amici. Dopo un po’ ci ha raggiunto al pub Niko, un amico inglese di Checco che ho già avuto il piacere di conoscere durante una sua vacanza in Italia e passare con lui dei bei momenti. Quindi ogni volta mi fa molto piacere rivederlo. Passata la mezzanotte decidiamo di tornare a casa perchè la stanchezza inizia ad accumularsi.
12/04/2015
Ci svegliamo con molta calma, per stamattina avevamo in programma di andare a vedere l’affascinante cimitero di highgate ma entrambi non abbiamo voglia allora andiamo allo stesso pub della sera prima a farci un piatto tradizionale della cucina inglese, il sunday roast. Dopo questo ottimo piatto riprendo il pullman della Terravision che mi riporta all’aeroporto per prendere il volo Londra-Pescara della Ryanair e finire qui la mia vacanza in terra inglese.
Ci sono molte cose che avrei voluto vedere ma non ho avuto il tempo ma che riservo per la prossima volta che tornerò. Uno di questi è appunto l’affascinante e spettrale cimitero di Highgate con la tomba di Karl Marx, Billinsgate fish market il mercato del pesce più grande d’Inghilterra, lo Stamford Bridge (la casa del Chelsea), lo storico Twinings uno speciale negozio di tè con una vastissima scelta di miscele, infusi ed idee regalo. E, ancora, andare a vedere Greenwich con il suo osservatorio e il parco, vedere il panorama da Primrose Hill, camminare al Regent Park e se si ha tempo vedere lo zoo.
Se non l’avete capito sicuramente tornerò e pensare che prima di venirci la prima volta non era tra le mie mete in programma. Non mi ispirava per niente e invece ora ne sono innamorato. Mi piace camminare nei vari quartieri, incontrare gente diversa di qualsiasi cultura. Amo girare e mangiare nei vari mercatini che ci sono. La sera c’è una vastissima scelta di locali per divertirsi e per chi ama la birra, in particolare le Ipa come me, qui è il paradiso. E per finire un saluto speciale a Checco un grande amico! Per qualsiasi altre info scrivetemi su ciafala@alice.it