Londra 4
Diario di un viaggio (15/19 giugno 2009) – Londra – Dopo due ore e 10 minuti di volo da Perugia siamo atterrati a Stansted Airport, aereoporto situato a 48 km. A nord est di Londra. Particolarità dell'aereoporto: fu costruito nel 1942 dall'Esercito Statunitense come base per i bombardieri e fu un punto strategico per lo sbarco in Normandia....
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Diario di un viaggio (15/19 giugno 2009) – Londra – Dopo due ore e 10 minuti di volo da Perugia siamo atterrati a Stansted Airport, aereoporto situato a 48 km. A nord est di Londra. Particolarità dell’aereoporto: fu costruito nel 1942 dall’Esercito Statunitense come base per i bombardieri e fu un punto strategico per lo sbarco in Normandia. Sistemazione poi in un hotel (Hampstead Britannia) a nord di Londra, in un quartiere tranquillo. Si fanno apprezzare da subito alcune vie deliziose del centro con le case costruite con mattoni color marrone scuro. Come si possono ammirare i pullman su due piani e le famose cabine telefoniche, entrambe categoricamente di color rosso acceso. A Londra sono immensi gli spazi verdi che ricoprono l’11% dell’intera città. Visita quindi al Regent’s Park, un parco ben curato, erba tagliata fina, dove si può scorgere una veduta dall’alto di Londra. Non poteva mancare la grande “camminata” lungo le sponde del Tamigi. Grande faticata, ma ne è valsa la pena. A partire dal Tower Bridge, opera terminata nel 1894: è davvero bello a vedersi questo ponte con le sue due torri, con le guglie e le passerelle di collegamento. Ad un certo punto si scorge il London Eye (Occhio di Londra): è una ruota panoramica costruita nel 1999: veramente immensa. Si innalza per 135 metri, nelle vicinanze del Ponte di Westmister. Ci avviciniamo così al monumento forse più famoso di Londra, il Big Ben: per chi non lo sa è il nome della campana principale del grande orologio di Westmister che è situato sulla Clock Tower alta oltre 96 metri. Questo torre si trova sul lato est del Palazzo del Parlamento: la veduta è veramente eccelsa. Sensazionale l’Abbazia di Westmister (Westmister Abbey): chiesa predominante stile gotico, è lunga 156 metri, larga 34 metri, con il soffito a 34 metri da terra. Molte personalità inglesi famose sono seppellite nell’Abbazia: Re, Regine e i monarchi, oltre a Churchill, Newton e Shakespeare. Di conseguenza si scorge il Buckingham Palace, residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito. Più che il palazzo – però – sono da ammirare i giardini che contornano il Victoria Memorial, una scultura imponente che si trova di fronte alla residenza reale. Come è da vedere la strada denominata “Mall”, un maestoso viale che conduce da Buckingham Palace a Trafalgar Square, con l’asfalto color rosso amaranto, abbellito con tante bandiere del Regno Unito. Parlavamo di Trafalgar Square: senz’altro è da visitare perchè conduce poi al Piccadilly Circus, altra piazza celebre, ricca tra l’altro di negozi e locali alla moda. Ma non si può mancare di vedere il The Temple Church (Chiesa dei Templari), chiesa edificata nel 1160 dai cavalieri templari. E non c’è da dimenticare una visita in Candem Town, quartiere londinese famoso per affollatissimi mercati di tendenza e alternativi frequentato da giovani. Da vedere pure Harrods, grande magazzino di lusso con oggetti, abbigliamento e servizio esclusivo: si trova nelle zone più ricche di Londra, in South Kensington. E poi Canary Wharf, un importante centro direzionale e finanziario londinese che ospita gli edifici più alti del Regno Unito come quello della Bloomberg Television (una rete di canali satellitari che trasmette in tutto il mondo notizie principalmente di carattere finanziario), formato esclusivamente di vetri a specchi: ho avuto la fortuna di visitarlo; vi si trova una collezione di acquari davvero stupefacente che contiene coralli vivi. Per quanto riguarda la vita notturna sono tipici e caratteristici i pubs di Londra dove si può mangiare e bere (la gente comincia ad andarci dalle ore 5 del pomeriggio). Nota dolente… Gli inglesi. Londra è a tutti gli effetti una città multietnica, ma il popolo inglese è abbastanza riluttante ad accettare gli altri, in primis gli italiani e subito dopo i francesi. Il popolo britannico si sente superiore agli altri per via della sua storia di colonizzatori e si vuole fare distinguere rispetto a tutti altri, e lo fa capire in maniera chiara: solo il fatto che guidano percorrendo la corsia di sinistra invece che la destra è un modo di fare significativo, come dire: “Noi siamo diversi dagli altri”. Poi vorrei sfidare chiunque: ho visto bere calici pieni di birra di prima mattina da tanti giovani inglesi. Scusate, ma preferisco un cornetto e un buon cappuccino in un bar italiano…