Londra 2012… viaggio di laurea
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Organizzazione del viaggio: Per sicurezza ci affidiamo ad un’agenzia di viaggi essendo però sempre in prima linea nell’organizzazione perchè sentiamo il viaggio come nostro e abbiamo quindi il desiderio e la volontà di “cucirlo” su misura per noi… oltre all’organizzazione tecnica cominciamo a cercare informazioni, cartine, itinerari online e pianifichiamo a “tavolino” i nostri… per ottimizzare la vacanza e riuscire a vedere tutto quello che più ci interessa.
Primo giorno
Si parte la notte (ore3:00) da Cremona, destinazione Linate, effettuiamo tutte le procedure burocratiche e alle ore 7:30 il nostro volo “spiega le ali”. L’arrivo dovrebbe essere alle ore 8:30 locali a London City, ma una tormenta di vento rende impossibile l’atteraggio… spostamento su Stansted. Veniamo accolti in modo impeccabile da una hostess a nostra completa disposizione e non siamo ancora fuori dall’aeroporto che ci attende un pullman solo per noi per il trasferimento in città. Arriviamo, giustamente provati, e non volendo perdere tempo ci dirigiamo subito all’albergo dove lasciamo in tutta fretta i bagagli e ci “buttiamo” da subito nel visitare Londra. Decidiamo di rilassarci un pò visitando dapprima Hyde Park (vicino al nostro hotel)… partiamo con la casa di Lady D, la serpentine, gli scoiattolini… e tra un passo e una chiacchera ben presto ci rendiamo conto di aver visitato tutto il parco: l’Albert memorial, lo speaker corner, la statua di peter pan, la fontana italiana, … siamo quindi giunti al Wellinghton arch e a Buckingham Palace… foto di rito e stanchezza che si fa sentire… rientriamo in albergo entusiasti e London Pass alla mano a partire dal giorno seguente.
Secondo Giorno
La nostra seconda giornata inizia con uno spettacolo unico al mondo: la cornice di Westminster, il Big Ben, il parlamento… Scattiamo decine di foto al Big Ben che da ogni angolazione regala emozioni differenti, visitiamo quindi Westminster Abbey, dove grazie al London Pass otteniamo un’audio guida che ci descrive ogni singolo dettaglio di questa meraviglia architettonica e artistica… ci dirigiamo alla Jewel Tower (che era chiusa) e ci dirigiamo quindi a St.James Park dove pranziamo tra gli scoiattolini e in seguito visitiamo il museo sotteraneo di Churchill, ex rifugio antibombardamento durante la guerra mondiale. Ci spostiamo quindi sulla sponda opposta del Tamigi per visitare il museo dell’infermieristica di Florence Nightingale (Serena si è laureata in Infermieristica…) e quindi ci concediamo una mezz’ora di puro spettacolo godendoci Londra dal London Eye… la città si sta imbrunendo, le luci si accendono, lo spettacolo che ci presenta agli occhi a da far venir la pelle d’oca! Essendo aperta sino a tardi il venerdì passiamo la serata alla National Gallery e alla Portrait Gallery. Ritorniamo in albergo pronti alla “galoppata” di domani…
terzo giorno
Sveglia in anticipo… se si vogliono fare affari a Portobello Road bisogna arrivare per primi…i nfatti arriviamo che i banchetti sono ancora in allestimento! Ci si presentano gli oggetti più strani e particolari di ogni periodo storico… qualche piccolo acquisto e la city ci attende: un’altra giornata di visite è alle porte! Iniziamo con la Jewel Tower, che a parte l’esterno (che già avevamo visto ieri) non ci entusiasma più di tanto, però è comunque tutto incluso nel London Pass. Vista la Jewel Tower ci accorgiamo che sono circa le 11:00 e a breve ci sarà il cambio della guardia; assistiamo a quello della cavalleria di cui poi visitiamo il museo, ci dirigiamo per una breve puntata alla Queen Gallery e poi ci attende solo il battello: una breve crociera sul Tamigi per assaporare la città dal fiume e raggiungere l’altra parte della città che intendiamo visitare. La crociera è molto piacevole, si vedono parecchi monumenti, edifici storici, navi, il teatro di Shakespeare, ma la più grande emozione davanti i nostri occhi è indubbiamente il Tower Bridge: un tripudio di colore e maestosità. Attracchiamo e ci dirigiamo alla Torre di Londra che visitiamo completamente, la seconda visita è invece all’interno dei passaggi sopraelevati del Tower Bridge e delle sale macchine. Non dimentichiamo che siamo qui per la laurea di Serena… infermiera in erba… e cosa può attirarla di più di una camera operatoria?!? Detto fatto eccoci sull’angusta scala a chiocciola che ci conduce al museo della camera operatoria. Un insieme di attrezzature di ogni genere e tempo e una sala operatoria da brividi! La sera sta arrivando, la stanchezza anche, ma noi incuranti dei sintomi stessi decidiamo di “scalare” i 311 gradini del Monument: altro spettacolo per gli occhi… veniamo giustamente premiati con una stampa-attestato per questo immane sforzo. Ritorniamo quindi al battello che ci riporta in zona Big Ben e da lì metro e albergo… la stanchezza è tanta ma gli occhi sono pieni di gioia e voglia di vedere ancora moltissimo!
Quarto Giorno
Ok… la Sere amerà l’infermieristica… ma per me!? Mi è piaciuto tutto, indistintamente, ma qui siamo nella culla di questo sport, abbiamo il London Pass che ci permette di visitare il tempio del calcio… vogliamo lasciarci sfuggire un tour a Wembley? Impossibile! E Serena, che ogni domenica assiste alle mie partite e che ama comunque questo sport si presta a questa visita che ci entusiama entrambi. Ritorniamo in città e decidiamo di visitare Saint Paul… la cattedrale immensa e stupenda che abbiamo più volte visto in tv è ora davanti ai nostri occhi che non posson far altro che contemplarla in tutto il suo splendore. Non abbiamo tempo da perdere e corriamo al British Museum, un giorno non basterebbe per vedere con attenzione ogni singolo oggetto; cerchiamo di vedere tutto concentrandoci sugli oggetti che più ci attraggono: il mondo egizio e quello greco-romano. Visto che siamo in zona facciamo una capatina al museo dei cartoni che onestamente ci delude un pò ma il bilancio della giornata è più che ottimo!
quinto giorno
La tristezza si fa sentire. Ieri sera abbiamo ripreparato i nostri trolley, il ritorno si avvicina!! Cerchiamo di godere ancora un pò di Londra e quindi passiamo la mattinata ad Hyde Park e facciamo un piccolo salto da Harrod’s dove ben presto usciamo un pò schifati da così tanta ricchezza e spreco di denaro in tempi duri come questi: meglio tornare ad Hyde Park a giocare con gli scoiattoli, a respirare aria buona e ripensare ai cinque giorni stupendi trascorsi in questa magnifica città. Torniamo in albergo e, trolley alla mano, ci rechiamo in aeroporto. Volo di ritorno più tranquillo e, alle porte di Cremona, una piccola soddisfazione: il nostro amato Torrazzo ci illude di vedere in lontananza il Big Ben.
Resoconto: inutile sprecare aggettivi che sarebbero riduttivi, Londra è una città nella quale, prima o poi nella vita, bisognerà ritornare… unica nota “negativa” il cibo: ma era anche l’ultimo dei nostri pensieri…