Londra 20 anni dopo

Ho vissuto gli anni in cui ci davamo appuntamento a Piccadilly per le vacanze estive, ognuno di noi raggiungeva Londra secondo le proprie possibilità economiche, i più fortunati in aereo, gli altri con il treno o in autostop. Alcuni seguivano un corso d'inglese abbastanza costoso con l'EF o la SIS in college o in famiglia, gli altri si...
Scritto da: iursi
Partenza il: 13/02/1998
Ritorno il: 15/02/1998
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Ho vissuto gli anni in cui ci davamo appuntamento a Piccadilly per le vacanze estive, ognuno di noi raggiungeva Londra secondo le proprie possibilità economiche, i più fortunati in aereo, gli altri con il treno o in autostop.

Alcuni seguivano un corso d’inglese abbastanza costoso con l’EF o la SIS in college o in famiglia, gli altri si arrangiavano con i risparmi di un intero anno passato a svolgere lavori a nero mal pagati oppure lavando i piatti in qualche ristorante londinese.

Sulle orme dei miei diciotto anni sono ritornata a Londra con marito e figli al seguito per vedere se la magia di questa città accogliente e cosmopolita era rimasta la stessa.

Il viaggio è durato soltanto 3 giorni perchè Londra è molto cara ma sono stati veramente intensi.

P r e m e s s a: anche questo viaggio si è svolto nel 98 perciò è sempre meglio ricoltrollare orari dei musei ed altre indicazioni che potrebbero essere variate.

Venerdì 13-2-98 Partenza da Fiumicino con volo Alitalia e visita della città di Londra.

Arrivo ad Heatrow alle 9,20 locali, non abbiamo tempo da perdere: viaggiamo con un piccolo borsone al seguito perchè abbiamo deciso di visitare il Museo di Storia naturale sito in Cromwel Road (Kensington) invece di perdere del tempo prezioso per depositare i nostri bagagli in albergo. Naturalmente per arrivare in Cromwell Road,dopo aver acquistato un carnet di 10 biglietti da un distributore automatico, prendiamo la “Tube” (la metrolondinese) Piccadilly Line blu fino ad Acton Town poi la verde per South Kensington. Quanti ricordi! Devo dire che l’odore li dentro è rimasto lo stesso,inoltre c’è ancora qualcuno che, accompagnandosi con la chitarra, riempie i vari passaggi sotterranei con musica e canzoni country.

Alla stazione di South Kensington risaliamo in superfice.

Il Natural HistorY Museum è ancora chiuso, mancano pochi minuti alle 10,00, orario di apertura, perciò beviamo un’aranciata ghiacciata perchè, a dispetto delle previsioni, fa veramente caldo. Quindi rinfrescati entriamo nel museo solo dopo aver ammirato la sua stupenda facciata in stile romanico. La prima cosa che mi colpisce li dentro sono i bambini delle classi primarie londinesi seduti in terra davanti alle teche contenenti collezioni di insetti, di fossili e di esemplari di flora e fauna ed intenti a disegnare ciò che vedono. Avranno si o no 6 o 7 anni ma dimostrano gran rispetto per il luogo in cui si trovano, forse sono solo affascinati dalle specie animali provenienti da tutto il mondo.

I miei figli invece sono attratti soprattutto dagli scheletri di enormi dinosauri e da quello, lungo circa 30 metri, di una balena azzurra.

Restiamo all’interno del Museo 40 minuti circa poi riprendiamo la linea verde e dopo tre fermate scendiamo alla stazione di Westminster.

Di nuovo alla luce del sole: abbiamo a disposizione due ore circa per ammirare la Westminster Abbey (Chiesa di incoronazioni e di sepoltura di tutti i sovrani inglesi da Guglielmo il conquistatore in poi) , per una passeggiata fino a Whitehall/Downing street e per spostarci poi in Parliement Square dove potremo vedere la facciata della House of Parliament detta ufficialmente Palace of Westminster e l’emblema di Londra per eccellenza: il Big Ben (la torre è alta 97 metri che ha 334 gradini).

Di nuovo in “Tube” linea verde per la stazione di Monument dove c’è la sede dei Lloyd’ of London ed il London Bridge (il più antico ponte di Londra).

E’ora di pranzo: patatine e pollo fritto o hamburger e patatine sono piatti gustosi ed economici facilmente reperibili a Londra ed i miei figli ne vanno matti.

Sono le 14 e trenta ed abbiamo quasi tutto il pomeriggio da dedicare alla Tower of London (alta 30 metri) dove fu rinchiusa Anna Bolena moglie di Enrico VIII, e dove la figlia di quest’ultimo Bloody Mary (una bevanda porta il suo nome) fece giustiziare numerosi oppositori al suo potere. L’ultimo prigioniero famoso, detenuto nella Queen’s Hause,fu il vice di Hitler Rudolf Hess.

L’impressione che trasmette la Tower of London è “di grigio”, non inteso come colore(per esempio “il grigio fumo di Londra”) ma come sensazione di sofferenza trasmessa al visitatore dalle persone rinchiuse ed uccise in questo luogo tanti anni fa.

E’ come se il trascorrere di quei secoli bui e violenti avesse lasciato una polvere grigia che la torre non si riesce ancora a scrollarsi di dosso. A testimonianza del passato ci sono anche i suoi corvi che dimorano da sempre nella Torre, una leggenda racconta che se i corvi decidessero di lasciare la Tower of London la città di Londra cadrebbe in rovina.

Dopo essere venuti a conoscenza di questi presagi funesti e per migliorare il nostro umore decidiamo di entrare nella Jewel House dove sono custoditi i gioielli della corona.

I pezzi più importanti e più ammirati dai numerosi visitatori che la affollano sono: la corona della Regina Vittoria (tempestata da 3000 pietre preziose), quella della regina madre Elisabetta con il diamante indiano Koh-i-Noor e lo scettro reale con il più grande diamante del mondo detto ” Stella dell’Africa” di 530 carati.

A guardia della Torre sono preposti gli Yeoman Warders (chiamati Beefeaters) che indossano le tradizionali uniformi dei Tudor.

A questi poveri ragazzi non è permesso nemmeno di grattarsi il naso ed i miei due figli, pensano bene di proporsi a loro facendo le boccacce con il solo scopo di farli ridere.

Dopo aver provato a far desistere dal loro intento i miei due tesori. Mio marito ed io decidiamo di riprendere la Tube” verde fino ad Embankment e poi marrone per Oxford Circus, da li passeggeremo per Oxford street, Regent street e Carnaby Street fino ad arrivare a Piccadilly Circus sicuri che queste famose vie dello Shopping attrarranno la curiosità delle nostre due piccole pesti.

Finita la passeggiata, prima di riprendere la Tube per l’albergo, ci siamo seduti (come facevo ai tempi del liceo) al centro di Piccadilly (un po’ cambiata rispetto a come la ricordavo) con un mega panino ripieno di hot dog, insalata verde e patatine.

Sabato 14-2-98 Portobello, Harrods, il cambio della guardia ed il Britisch Museum.

La mattina alle 8 in punto la Tube ci Porta a Portobello (il mercatino delle pulci in Portobello road). Restiamo all’interno del mercato solo un’ora circa perchè vogliamo recarci ai grandi magazzini Harrods in Brompton Road 87-135 (tube per Kinghtbride) prima di assistere al cambio della guardia alle ore 11,30 a Buckingam Palace (tube verde o gialla S.James’s Park).

Il cambio della guardia, per me che l’avrò visto 4 o 5 volte in vita mia non rappresenta più una novità mentre per mio marito ed i miei figli assume un certo fascino. I ragazzini sembrano tranquilli quindi possiamo riprendere la tube verde o gialla per Embankment e poi la nera fino a Tottenham Court Road per il Britisch Museum. Anche in questo museo, a causa del poco tempo a disposizione, siamo costretti a selezionare i pezzi più interessanti: la Duven Gallery una sala alta e luminosa con fregi marmorei (sala 8); la stele di Rosetta (sala 25) e la sezione egizia con le sue mummie (sala 60 e 64).

Riprendiamo la tube nera fino a Leicester Square e poi la blu fino a Coven Garden dove ci sediamo a bere un bibita in un locale caratteristico dopo aver assistito,nello spazio del mercato di Coven Garden, allo spettacolo di alcuni artisti da strada molto bravi ed aver visitato il London Transport Museum dove i nostri figli si sono divertiti un mondo ad accomodarsi ai posti di guida dei mezzi di trasporto esposti.

La visita di questa bellissima città sta per finire perchè domani andremo a Windsor perciò non ci resta che prendere la tube rossa fino a St.Paul’s per visitare l’omonima Cattedrale nella quale si è celebrato il matrimonio di Carlo e Diana prima di ritornare albergo.

Domenica 15-2-98 Windsor Castle.

Alle 8,00 siamo nella stazione di Waterloo per acquistare un biglietto di gruppo (due adulti e due bambini). Il treno della Britisch Rail per Windsor passa di domenica ogni ora (ogni ora e mezza dal lun al sab).

Una volta arrivati a Windsor ci mettiamo pazientemente in coda (nel periodo estivo la fila è molto più lunga) per entrare a Windsor Castle.

Ne valeva la pena perchè, dopo aver visitato la St. Geoge’s Chapel e gli State Apartments siamo rimasti incantati alla vista della Queen Mary’s Dolls House una casa delle bambole che ogni bambina vorrebbe possedere.

Ritorno alla stazione di Waterloo nel pomeriggio e spostamento in tube fino a Heatrow Terminal dove partiamo per Roma.

Un bacio simbolico dall’aereo a Londra, che mi ha ospitato e dove ho vissuto durante le estati della mia adolescenza.

Mi sembra impossibile che in 3 giorni io sia riuscita a vedere così tanto di questa stupenda città mentre a quei tempi mi interessava solo viverla.



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