London night and day

Insieme ai miei due fedeli amici di viaggi, partiamo alla volta della capitale Britannica giovedi' 31 gennaio alle 10,30 del mattino da Roma Ciampino.Volo Ryanair economico, 01 cent andata, 20 euro ritorno. Tutto,tasse comprese, 80 euro. Alle 12,30 sbarchiamo a Stansted, prendiamo il treno express(20 sterline a/r) e in 40 minuti circa siamo a...
Scritto da: Daniel76
london night and day
Partenza il: 31/01/2008
Ritorno il: 03/02/2008
Insieme ai miei due fedeli amici di viaggi, partiamo alla volta della capitale Britannica giovedi’ 31 gennaio alle 10,30 del mattino da Roma Ciampino.Volo Ryanair economico, 01 cent andata, 20 euro ritorno. Tutto,tasse comprese, 80 euro.

Alle 12,30 sbarchiamo a Stansted, prendiamo il treno express(20 sterline a/r) e in 40 minuti circa siamo a Liverpool Street. Veniamo subito inghiottiti dalla Tube Londinese, come sempre efficentissima e in poche fermate arriviamo a King’s Cross dove avevamo il nostro hotel.

Il Crestfield Hotel, situato nella omonima via, si trova proprio difronte alla stazione,e lo avevamo prenotato sul sito venere.Com Dislocato su tre piani senza ascensore, dispone di reception e bar aperti 24h, terrazzino interno per fumare, e camere piccole british style, con bagno minuscolo e finestre che nn si chiudevano bene e che lasciavano entrare spifferi di aria gelida. Mali estremi, estremi rimedi, e le finestre le abbiamo sigillate con tutto cio’ che avevamo.Alla fine abbiamo dormito bene e al caldo, ogni giorno veniva pulita la camera, anche se sommariamente. Il tutto per 120 euro a cranio. Zona tranquilla(un tempo non lo era) e fermata di bus notturno a 50 metri. Era la terza volta a Londra, tante cose avevamo gia’ viste, e cosi’ ci orientiamo su alcune che mancavano.

Visita al National Gallery(su Trafalgar Square), entrata gratis, e all’interno moltissimi quadri d’autore, suddivisi in aree temporali(si va dal 1200 fino ai giorni nostri).

Tower of London(fermata Tower hill), prezzo del ticket 16 sterline. Trattasi della vecchia Londra, un giro a ritroso nel tempo affascinante. Da vedere assolutamente.

Giro nel battello da Westminster fino a Greenwich. Molo consigliato, Embankment,proprio fuor l’omonima stazione metro, prezzo 6 sterline.

E’ possibile scendere ad ogni fermata, ma noi abbiamo preferito rimanere a bordo e complice una bella giornata di sole abbiamo visto Londra in tutta la sua bellezza e luminosita’, con contrasti di colori che si facevano sempre piu’ accesi man mano che il sole tramontava.

Per il pranzo abbiamo mangiato in pub , allo Sherlock Holmes, tipico e caratteristico, northumberland road, angolo craven road, a un passo da trafalgar square, e in due che si trovavano vicino al nostro hotel(lo Skinners Arms e O’neill).

Ottimi fish and chips, hamburgers, e piatti misti con prosciutto e uova.E finalmente delle ottime e gustose Guinness, lontane anni luce da quelle insipide servite nei pub nostrani(anche se a Roma qualcuno la fa decente).

Rivisitato anche il mercato di Camden Town, il piu’ bello e caratteristico che abbia mai visto, con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi negozi tipici, dove si trova di tutto e di piu’.

Siamo andati anche al mercato di Portobello, fermata notting Hill, forse la zona piu’ bella e lussuosa di Londra.

Era domenica e sinceramente siamo rimasti un po delusi.

Portobello road è una strada lunga, ai lati della quale ci sono tanti negozi dove vendono anche qui’ un po di tutto, a prezzi piu’ economici rispetto a Camden, ma abbiamo trovato solo pochissime bancarelle.

Avevamo sentito sempre parlare di Portobello come una grande Porta Portese. Forse la sua giornata culmine è il sabato, tanto sta che sembrava un cimitero in confronto al mercato Romano.

La notte londinese, come sempre frenetica e delirante, l’abbiamo trascorsa soprattutto in centro.

Abbiamo provato a visitare un disco-pub, zona fulham, ma ci è stato negato l’ingresso perchè serata solo per inglesi(?!).

Abbiamo bevuto allo storico pub Lamb and Flag, vecchio di 300 anni, zona Covent garden, piccolo su due piani, con camino acceso. Molto spartano, ma da vedere assolutamente.

Siamo andati in diversi club, tra cui il Cheers che si affaccia a Piccadilly, musica pop; al Walkabout sulla shaftesbury, grande locale australiano, all’ex Mai tai sempre sulla shaftesbury che ora ha cambiato nome e gestione, e che nn ci ha convinto sia per la struttura piu’ piccola che per le frequentazioni.

Molti locali del centro , soprattutto quelli che costano meno, sono frequentati da gente non proprio raccomandabile, ed è facile vedere metal detector fuori alcuni di questi.

Un gran bel cocktail- bar è il tiger tiger, ma la fila lunga ci ha fatto desistere. Siamo invece andati in un altro bel disco-bar su due piani, proprio vicino alla fermata di leicester square, dove si beve e si balla(al piano di sotto).

Un bel locale, piccolo ma accogliente e caratterizzato da una piacevole atmosfera famigliare e divertita è il Blues Bar, a Soho.

Si esibiscono gruppi blues dal vivo, si beve e si balla, ma è un po piccolo.

Sabato sera abbiamo optato per il tapas bar, su Long street sempre dalle parti di leicester.

Si paga 10 sterline(ovviamente gli ingressi sono privi di consumazione che si paga a parte e che si aggira sui 5 sterline), bella gente, si balla musica che spazia dalla commerciale, alla latina alla revival.

Era periodo di saldi e cosi’ un salto da Lillywhites, a piccadilly è stato d’obbligo.

Su 4 piani, roba prevalentemente sportiva e saldi “veri” che si aggirano sul 70%.

Ci ritroviamo cosi’ di nuovo sulla hammersmith line, verso liverpool street, per tornare in aereoprto alla fine di questa ennesima piccola permanenza londinese. Stanchi ma appagati.

Mentre lo stansted express corre lungo i binari, diamo l’ultimo sguardo ad una Londra che un po sorniona dopo l’ennesimo weekend vissuto al massimo, si appresta a riposarsi un po, come un vecchio leone stanco..Pronta a aricominciare la settimana lavorativa…E con la sua imponenza, ci regala scorci del suo bellissimo panorama, dai grattacieli ..Ai palazzoni di granito, alle luci che rimbalzano sul tamigi , alle case sempre piu’ piccole e degradate delle sue sterminate periferie, ai campi e alle vallate che ne tracciano i confini.

Alla prossima cara vecchia Londra



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